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Psicologia amatoriale

cetty vr

Florello Senior
concordo: la differenza tra nevrosi e psicosi è fondamentale. La psicosi entra in un campo diverso...c'è una rottura con il mondo esterno ...qui si entra nella patologia e la competenza va allo psichiatra e ai farmaci....lo psicologo può solo in alcuni casi supportare ma se la frammentazione dell'io è tale la mia esperienza dice che spesso fallisce. Diverso con le nevrosi...qui è un campo comune a molti individui e spesso più affrontabile in psicoterapia!!!
 

lilly

Giardinauta
mi inserisco prudentemente e con un po' di curiosità. Quello che emerge è sempre un gran bisogno di parlare..capirsi. Io sono psicologa anche se mi occupo di psichiatria...trovo intelligente pensare al rivolgersi allo psicologo o psicoterapeuta non per moda ma per reale volontà di impegnarsi e andare a fondo di sè stessi. Non è una cosa facile...nella nostra vita si sono stratificati anni di esperienze, emozioni, traumi più o meno incisivi , situazioni che hanno modulato la nostra personalità. Arrivare al nucleo di tutto questo è un cammino doloroso e x niente facile...lo psicologo è colui che ci accompagna in questo percorso...ma come qualcuno giustamente ha sottolineato è necessaria la disponibilità a voler entrare nel nostro io più profondo altrimenti è inutile. Io credo che la persona se si sente capita e accettata profondamente lascia cadere le difese più facilmente, il suo "falso sè" come si chiama in psicologia e si mette in gioco. A volte questo accade con un amico o un confidente...può essere terapeutico anche questo certamente ma va ben distinto dal lavoro psicoterapico che prevede un setting preciso e tecniche appropriate. Io non amo molto i test ..in passato li ho usati poco preferendo colloqui individualizzati e centrando sempre l'attenzione alla relazione con l'altro, ma queste sono scelte metodologiche che nulla tolgono alla validità dei test o altre tecniche psicodiagnostiche.
Credo che tutti dobbiamo imparare a lavorare su noi stessi...se ci ricaviamo un piccolo spazio x ascoltarci...per conoscerci...potremmo col tempo accettarci...perchè ci fidiamo della nostra esperienza..ci "sentiamo" e la consapevolezza di noi ci aiuta nel rapporto con gli altri.
Mi scuso se sono intervenuta ma la cosa mi stimolava molto...ho voluto dare un modesto contributo.....:)


Questa tua delicatezza ed umiltà nel voler partecipare a "questo" conoscersi , confrontarsi e, perché no, nell'elargire, con la propria esperienza personale, forse un appiglio per aggrapparsi a qualcosa, nel non pensare di essere soli nell'emarginazione, nel sarcasmo gratuito e sterile e nell'incomprensione di molti, potrebbe essere di conforto, unico scopo di questa sezione.
Benvenuta a chi, un po di ordine e chiarezza, dal suo punto di vista professionale, può elargirci.
E, ti prego, sommergici dei tuoi modesti contributi!!!
 

garofano

Maestro Giardinauta
Sono d'accordo con LIllY:gli interventi di Cetty sono preziosi:Io sono un medico,ci capisco un po' di psicologia,ma non sono una psicologa per cui,non volendo,potrei dire qualche castronata .Una discussione come questa è coraggiosa,ma anche delicata e bisogna muoversi in modi corretti e delicati,affinchè possiamo tutti averne vantaggio senza farsi del male
I test hanno i loro limiti,Cetty ve lo confermerà e appunto,giustamente lei non li ama molto,e nemmeno io,anche se riconosco la loro utilità:Nulla vale quanto un colloquio guardandosi negli occhi.
Giusta l'obiezione circa l'esempio del fioraio, ma,appunto,dovete vedere il contesto.Qualsiasi test comunque,non prevede TUUUTTE le risposte possibili,ma solo alcune,quelle che sono statisticamente le più frequenti e quelle che possono colpire di più.
Mi piace molto il discorso che ha fatto Pin,dice cose molto giuste.In sintesi,il terapeuta è come una levatrice che aiuta a partorire la persona nuova:Socrate lo faceva secoli fa (si chiama Maieutica,che vuol dire,se non erro "lavoro della levatrice",appunto).Il terapeuta aiuta a tirare fuori i contenuti interni e aiuta a decifrarli a consapevolizzarli e a dare loro la giusta collocazione nell'individuo. Pero' se la persona 'sti benedetti contenuti non li tira fuori o fa delle resistenze a che siano tirati fuori ,è un cavolo e tutt'uno.
la responsabilità del terapeuta è grande,perchè puo' aiutare male o decifrare male.Non solo,tra terapeuta e persona si stabilisce un rapporto di TRANSFERT.Sicuramente questa parola l'avete per lo meno già sentita:il transfert è trasferire sul terapeuta istanze interiori,emozioni,contenuti personali. Con il transfert il terapeuta diventa il genitore,l'amico,anche l'amante (ci sono pazienti che si sono innamorate del terapeuta)e anche il nemico.Non è strano,è un passaggio terapeutico necessario.Puo' capitare,pure che anche il terapeuta possa avere un controtransfert nei confronti del paziente,e anche questa cosa ci sta tutta,e ha il suo significato nella terapia.
La bravura del terapeuta è gestire questo transfer nel modo corretto e usarlo per aiutare la persona a guarire.Se il transfert non è gestito correttamente possono accadere anche guai seri.
Se ho detto qualche cavolata,prego Cetty di correggermi.
Pin,secondo me, esprime molto bene, che cosa puo' essere un transfert e che cose buone o cattive puo' determinare.
 
Ultima modifica:

cetty vr

Florello Senior
io ti ringrazio...non mi permetto di fare diagnosi o peggio ancora elargire commenti tecnici su che porta la sua esperienza che anche x me è un arricchimento. Se posso e in linea generale posso dare qualche piccolo contributo legato alla mia esperienza...senza entrare nel particolare della storia della persona....Grazie.
 

lilly

Giardinauta
@Olmo, non quoto per sintesi. Non si sta parlando di pazzia o malattie mentali, almeno così l'ho interpretato. Ma di quelle 'malattie' dell'anima per usare una terminologia terra a terra.
Io credo nella psicoterapia, conosco una psicologa alla quale non darei un cent bucato. Conosco uno psicologo che è riuscito a farsi prendere in giro da un 14enne. Conosco una psicologa alla quale farei 10 monumenti. Conosco un neuropsichiatra che è stato un mio idolo, per poi farmi precipitare in un fondo molto fondo e a momenti cancellava alcune mie certezze reali e radicate.
Ci sono situazioni nelle quali non si riesce ad uscire da soli, anche se si ha carattere, palle quadrate ecc ecc. Non forza di volontà perché quella viene annullata dalla situazione o dalla malattia. Prendi la depressione non riesci a venirne fuori senza aiuto, con le tue sole forze, nonostante le leggende metropolitane che ancora circolano.
A volte anche la terapia di coppia funziona, ma non con i vicini di casa ma con persone specializzate.
Non escludo a priori che a volte anche l'appoggio di una persona cara può funzionare. Un buon ascoltatore secondo me aiuta, un consigliere secondo me danneggia. Parlare del problema, aprirsi è già un passo per la risoluzione, parlandone se ne prende coscienza e permette di vederlo realmente.
Mi limito a tutto ciò che non è 'malattia mentale' o meglio pazzia nel suo senso lato.
Ma a quegli stati d'animo che perdurati nel tempo portano alla pazzia.
La cosa divertente è che predico bene ma razzolo male. Il mio avatar è un riccio, ma sono consapevole.



Mi è molto piaciuto il tuo intervento. E' vero, non sempre per quanta forza tu possa metterci, non sei assolutamente in grado di uscirne da solo.
A volte è proprio la tua volontà ad essere minata e, in quel caso cosa fai?
Come fai notare tu, parlando delle esperienze vissute, dei dolori provati, della tua infanzia, dei tuoi sogni spezzati o.......può scattare in te la molla che, involontariamente, rievoca qualcosa del tuo passato o del tuo vissuto in generale, che ti aiuta a comprendere cos'era quel fastidio che ti opprimeva. Non è certo una cura, ma un passo avanti, che può spingerti anche a voler approfondire, a volertene liberare, con qualcuno del mestiere.
 

lilly

Giardinauta
Sono d'accordo con LIllY:gli interventi di Cetty sono preziosi:Io sono un medico,ci capisco un po' di psicologia,ma non sono una psicologa per cui,non volendo,potrei dire qualche castronata .Una discussione come questa è coraggiosa,ma anche delicata e bisogna muoversi in modi corretti e delicati,affinchè possiamo tutti averne vantaggio senza farsi del male
I test hanno i loro limiti,Cetty ve lo confermerà e appunto,giustamente lei non li ama molto,e nemmeno io,anche se riconosco la loro utilità:Nulla vale quanto un colloquio guardandosi negli occhi.
Giusta l'obiezione circa l'esempio del fioraio, ma,appunto,dovete vedere il contesto.Qualsiasi test comunque,non prevede TUUUTTE le risposte possibili,ma solo alcune,quelle che sono statisticamente le più frequenti e quelle che possono colpire di più.
Mi piace molto il discorso che ha fatto Pin,dice cose molto giuste.In sintesi,il terapeuta è come una levatrice che aiuta a partorire la persona nuova:Socrate lo faceva secoli fa (si chiama Maieutica,che vuol dire,se non erro "lavoro della levatrice",appunto).Il terapeuta aiuta a tirare fuori i contenuti interni e aiuta a decifrarli a consapevolizzarli e a dare loro la giusta collocazione nell'individuo. Pero' se la persona 'sti benedetti contenuti non li tira fuori o fa delle resistenze a che siano tirati fuori ,è un cavolo e tutt'uno.
la responsabilità del terapeuta è grande,perchè puo' aiutare male o decifrare male.Non solo,tra terapeuta e persona si stabilisce un rapporto di TRANSFERT.Sicuramente questa parola l'avete per lo meno già sentita:il transfert è trasferire sul terapeuta istanze interiori,emozioni,contenuti personali. Con il transfert il terapeuta diventa il genitore,l'amico,anche l'amante (ci sono pazienti che si sono innamorate del terapeuta)e anche il nemico.Non è strano,è un passaggio terapeutico necessario.Puo' capitare,pure che anche il terapeuta possa avere un controtransfert nei confronti del paziente,e anche questa cosa ci sta tutta,e ha il suo significato nella terapia.
La bravura del terapeuta è gestire questo transfer nel modo corretto e usarlo per aiutare la persona a guarire.Se il transfert non è gestito correttamente possono accadere anche guai seri.
Se ho detto qualche cavolata,prego Cetty di correggermi.
Pin,secondo me, esprime molto bene, che cosa puo' essere un transfert e che cose buone o cattive puo' determinare.



:su: :bacio:
 

lilly

Giardinauta
io ti ringrazio...non mi permetto di fare diagnosi o peggio ancora elargire commenti tecnici su che porta la sua esperienza che anche x me è un arricchimento. Se posso e in linea generale posso dare qualche piccolo contributo legato alla mia esperienza...senza entrare nel particolare della storia della persona....Grazie.


Non intendevo naturalmente usufruire di una psicologa/psichiatra on line! Queste non sono cose che si acquistano al supermercato.
Proprio per li grande rispetto che nutro verso le tue "categorie", ti ho pregata di correggerci nel caso in cui vengano fuori delle bestialità estranee al discorso.
 

lilly

Giardinauta
Avevo capito.....ho solo espresso il mio parere:)


Lo so che avevi capito, è il tuo lavoro!!!
Sono io, che con quella scusa banale, ho approfittato per invitarti a correggere eventuali errori madornali.
Scusa, se ti ho fatto apparire come la bambina a cui la maestrina debba insegnare qualcosa, non era nelle mie intenzioni. E'sempre meglio chiarire immediatamente, comunque, per evitare futuri malintesi.
Grazie, ciao
 

lilith

Master Florello
Vogliamo parlare dei costi di una psicoterapia che può prolungarsi nel tempo? É alla portata di tutti? Larisposta la da la quantità esorbitante di psicofarmaci venduti! La psicoterapia è ancora abbastanza una pratica di élite, tanti fanno prima a buttar giù una pasticca.
 

lilly

Giardinauta
Quel che dici è sacrosanto. Purtroppo il nostro sistema sanitario non riconosce il mal de vivre come patologia. Se devi seguire delle sedute di psicoterapia, l'onore e l'onore è tutto tuo. Ma se devi assumere farmaci prescritti dallo psichiatra e puoi usufruire di alcuni vantaggi - vedi reddito basso -, alcuni, ma non tutti, sono prescrivibili. Ma solamente quelli più comuni, perché se ti allarghi troppo, devi pagare anche quelli.
 

miciajulie

Fiorin Florello
leggo solo ora, ultimamente la mia presenza qui è piuttosto diminuita...
e io che avrei bisogno che qualcuno scoprisse l'inghippo del perchè non riesca a fare un a determinata cosa, e mi servisse sul piatto la soluzione assolutamente facile e per niente faticosa e soprattutto convincente? ho sbagliato 3d, vero?
 

Angil

Guru Master Florello
leggo solo ora, ultimamente la mia presenza qui è piuttosto diminuita...
e io che avrei bisogno che qualcuno scoprisse l'inghippo del perchè non riesca a fare un a determinata cosa, e mi servisse sul piatto la soluzione assolutamente facile e per niente faticosa e soprattutto convincente? ho sbagliato 3d, vero?
Io credo che tu sia già nel posto giusto, visto che ti trovi ad Alghero. Aprrofittane :V:ciao:
 

lilly

Giardinauta
@miciajulie
Bentornata, si è sentita la tua mancanza!
La soluzione su un piatto d'argento è un po troppo, magari facciamo di bronzo, se ti accontenti?!? emoticon_grandi_268.gif   RISATE.gif
Non è, che è solo pigrizia.
 

lilly

Giardinauta
Orchi, images (2).jpg   OOOOOOOOOOHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!.jpg
ho pensato a te in questi giorni.
Ma dove sei?
Spero, non sia successo qualcosa!?! Fammi sapere, per favore.
Altrimenti, ributtati nell'arena.
 

Olmo60

Guru Master Florello
1) quindi TU era in generale?

Credo che tu sia una di quelle persone che pensano che lo psicologo o peggio ancora lo psichiatra siano delle figure non necessarie al nostro vivere e che tu sia molto scettica - per non dire che ne provi repulsione -, su questo argomento.
Di solito, per quel che concerne la mia esclusiva esperienza, sono proprio queste figure che si ritraggono infastidite, ad averne bisogno più di altre.
uhm....io dico che tu ero propro io.:)

2) non ti sta bene che non credo affatto all'utilità della psicologia, tanto meno "amatoriale" come questa? mica dobbiamo pensarla tutti allo stesso modo, o sbaglio?

Ovviamente posso sbagliare, scagli la prima pietra..... Ho semplicemente percepito questo dalle tue " sarcastiche" battutine. No, il sarcasmo non è una malattia, ferisce chi ti sta vicino.
se non ti piacciono le mie sarcastiche battutine meglio, magari posso rincarare la dose e dare un pò di lavoro a qualche psicologo, visto che se ti ferisce così poco...mah. :V
Dovresti, forse cambiare occhiali.
per gli accenti mi servono, in riferimento alle tue risposte, grazie, non ne ho bisogno.

Non capisco a quali altre figure "professionali" tu ti riferisca! Agli esorcisti, per caso? Ti fa forse senso, dirlo apertamente?
non si finisce mai di sapere: in privato posso darti un consiglio.
Forse sarebbe meglio, se cambiassi camice, tu.
Sai, il sarcasmo gratuito, è fastidioso.
e non ci posso fare niente..IO!!!!. :D
N.B: odio anche i punti esclamativi.
 

Olmo60

Guru Master Florello
@Olmo, non quoto per sintesi. Non si sta parlando di pazzia o malattie mentali, almeno così l'ho interpretato. Ma di quelle 'malattie' dell'anima per usare una terminologia terra a terra.
Io credo nella psicoterapia, conosco una psicologa alla quale non darei un cent bucato. Conosco uno psicologo che è riuscito a farsi prendere in giro da un 14enne. Conosco una psicologa alla quale farei 10 monumenti. Conosco un neuropsichiatra che è stato un mio idolo, per poi farmi precipitare in un fondo molto fondo e a momenti cancellava alcune mie certezze reali e radicate.
Ci sono situazioni nelle quali non si riesce ad uscire da soli, anche se si ha carattere, palle quadrate ecc ecc. Non forza di volontà perché quella viene annullata dalla situazione o dalla malattia. Prendi la depressione non riesci a venirne fuori senza aiuto, con le tue sole forze, nonostante le leggende metropolitane che ancora circolano.
A volte anche la terapia di coppia funziona, ma non con i vicini di casa ma con persone specializzate.
Non escludo a priori che a volte anche l'appoggio di una persona cara può funzionare. Un buon ascoltatore secondo me aiuta, un consigliere secondo me danneggia. Parlare del problema, aprirsi è già un passo per la risoluzione, parlandone se ne prende coscienza e permette di vederlo realmente.
Mi limito a tutto ciò che non è 'malattia mentale' o meglio pazzia nel suo senso lato.
Ma a quegli stati d'animo che perdurati nel tempo portano alla pazzia.
La cosa divertente è che predico bene ma razzolo male. Il mio avatar è un riccio, ma sono consapevole.
condivido in pieno: io penso che se tanta gente ha bisogno di farsi psicanalizzare, sedute di analisi ecc è perchè le ritiene necessarie e in questo senso nessuno può dire niente. Sarebbe voler decidere per gli altri cosa trovo necessario io...altresì sono favorevole ai farmaci, so che funzionano. riesco a farmi capire?
ma trovo anche molto triste che per aprirsi sia più facile andare dallo psicologo, con estranei, che non, per es. in famiglia, con un amico vero, con un compagno/a ecc...oppure (e altrettanto) che sempre secondo me, si sia persa (o si sia allentata) la capacità individuale a farsi una bella autocritica, una bella auto-analisi da sè, che in terapia spesso ti dicono quello che GIA' sapevi ma forse non volevi ammettere e tanto altro. Sbaglio? probabilmente si, ogni persona è unica ed è un caso unico, ma forse fa parte del mio carattere avere in uggia tutto ciò che è plateale e che richiede una platea. Sorry.
 

Orchidacaee

Maestro Giardinauta
Io sono sempre stata una persona corretta, leale, sincera, giusta, almeno lo spero, e che non ha mai tollerato le ingiustizie, le ipocrisie, l'arroganza e la presunzione gratuita degli ignoranti - nel suo significato latino, ovviamente, della non conoscenza: un "io ritengo", sarebbe gradito! -, o quella ancora peggiore di quelli che hanno vissuto una vita difficile e soprattutto economicamente svantaggiata che mostrano la stessa presunzione e la stessa arroganza (anzi, oserei dire, superiore), solo perché hanno conseguito un pezzo di carta..
Laurea, non vuol dire affatto, io sono migliore di te, sono più acculturato di te e quindi superiore, dunque tu, povero ignorante, stai zitto al tuo posto.
Io non ho mai detto una cosa del genere eh xD! Io, però, ritengo :D che una persona che consegue una laurea sia più preparata in modo teorico su determinate cose, anche se ognuno può studiarle da autodidatta, rispetto ad una persona che non l'abbia conseguita :)... Nel senso che, io adesso parlo di psicologia dato che la discussione parla di questo, un laureato in psicologia conosce meglio i procedimenti e i processi che hanno portato alla formazione di un determinato tratto caratteriale o una determinata fobia o ossessione, conosce meglio i processi mentali delle persone perché li ha studiati a fondo.... Ma comunque questo non preclude alla gente intelligente e sveglia di capirle da sola :) è solo a livello teorico che il laureato fresco ha più esperienza, poi con il tempo arriva anche la pratica :)

Orchi io per studio e per passione ho letto decine e decine di libri di psicologia, ma non mi sognerei mai ,neppure per scherzo,di "psicanalizzare"qualcuno! Non basta leggere,ci vogliono anni e anni di training. Usare parole a vanvera può essere pure dannoso.
Io non sto psicanalizzando :) non avevo intenzione di farlo, ho aperto il thread per vedere a cosa noi pensiamo siano dovuti dei nostri determinati tratti :) e poi non sto dando delle cure per far fronte a queste cose ahahah :D pensavo fosse solo interessante vedere cosa pensavamo noi di noi stessi e se fossimo riusciti a risalire alla causa :)

Sono contenta che tu sia qui. Mi sono persa molte cose, nelle varie discussioni e devo leggerle e farmi un quadro completo, per quanto si possa, della situazione.
Secondo me, non si parte in quarta, tempestando una persona di domande, ma bisogna dialogare un po, conoscersi un po meglio e le cose vengono da se.

Scusa Orchi per quello che ho detto, ma io la penso così.
Assolutamente, forse mi faccio prendere troppo dalla curiosità :) però spero di non aver creato danni psicologici a nessuno facendo da subito le domande :) però si, probabilmente sono stato troppo frettoloso :D ci andrò più piano...

Mi pare di aver letto, di fretta, che sei/ eri un timido. sei un po introverso (non so se ti ho scambiato per qualcun'altro) ed hai difficoltà di comunicazione.

Anch'io ero molto timida e per i lavori che ho fatto, non è stato per niente facile. Per quanto fossi apprezzata nell'ambiente e quindi molto gratificata, rimanevo fondamentalmente timida. Fondamentalmente significa, che se pur con fatica, cominciavo ad affrancarmene. Ma quella che mi ha realmente affrancata, anche se non del tutto- perché la mia timidezza di fondo persiste -, è la vita, tutte le batoste che ho ricevuto, la soverchieria di tanti, l'arroganza di molti, l'indolenza dei moltissimi, che mi ha cacciato nei guai.
Tutto questo e forse altro, mi hanno fatto tirare fuori denti ed unghie per difendermi e graffiare la vita e non sottostare più alle prepotenze della gente, al punto tale che mia madre mi dice, "ma figlia mia, come sei diventata, non ti riconosco più".
Di questo mi dolgo, perché mi piacevo di più prima di sconvolgere il mio modo di essere per colpa di situazioni contingenti.
Adesso interrompo un attimo per rispondere a Lilith e se ti va nel frattempo puoi scrivere qualcosa di te.
Si, sono timido e tutto quello che hai detto :) comunque certo, a te ha fatto questo effetto, a me magari potrebbe fare l'effetto contrario, ovvero farmi chudere ancora più in me stesso e diventare sempre più timido :) dipende sempre dal carattere innato della persona :)

ma sarebbe ORRIBILE se non avessi mai avuto desideri da soddisfare!!!!! altro che buon per te!
regola numero 1 per ogni bravo psicanalista: capire quando il paziente mente :smoke:
Ahaha io ho premesso di non esserlo xD e poi dipende dalle persone.... Certo, i desideri spronano, ma non tutti vogliono averli, soprattutto per difesa personale, magari per non soffrire più del dovuto se dovessero fallire :) mio padre dice di non avere desideri (per sé , almeno), dice di stare con i piedi per terra, sicuramente prima non era così, ma lo è diventato a causa delle sue esperienze negative :)

Anche qui, il discorso è intricato e merita di essere sviscerato nelle sue mille sfaccettature!
Non ti arrabbiare se qualcuno di dice prima cresci e poi ne riparliamo! Anch'io ti ho fatto la battutaccia, ma non è perché essere più giovani significa che nn hai nulla da dire di interessante e non abbia avuto le tue esperienze dolorose che hanno segnato il cammino della tua vita, è semplicemente perché, qualcuno più adulto magari ha già superato le fasi che tu attraversi, o è un po scettico rispetto a questo tipo di approccio o magari per paura o per l'assenza di un certo tipo di problemi, commenta.
Anch'io sono permalosa, ma frena, falla venir fuori quando sei colpito più di una volta o quando ti hanno pestato i piedi per benino!!!
Hai ragione, non devo scattare subito, ma purtroppo gli istinti forti sono difficili da controllare, il fatto di arrabbiarmi se qualcuno non mi da credito è una cosa che odio perché mi hanno 'torturato psicologicamente' e quindi ho l'ossessione di essere preso in considerazione, infatti mi dispiace per pin che l'ho aggredita e posso aver 'compromesso' la mia apparente maturità....

ecco, grazie per avermi tolto l'ultimo dubbio, allora ci sono solo traumi fisiologici.
Purtroppo non è così :) le due cose sono concatenate, una può essere la causa dell'altra :) determinati traumi psicologici possono far presentare dei traumi cerebrali e fisiologici e vicevera :) ad esempio agli albori della psicanalisi/psicologia si è cercata la causa della cecità in alcune donne e si è scoperto che era dovuta all'isteria, intesa come la malattia psicologica, non come la scusa per le donne che non adempivano ai loro doveri (come anche la nevrastenia) :) l'isteria è proprio una malattia psicologica affermata ed era presente anche negli uomini, sebbene in numero minore..... Un altro esempio sono i bambini che di punto in bianco diventano muti a causa di shock che hanno avuto (morte di un genitore, maltrattamenti di vario genere) e a quello si ricorre ai logopedisti che altri non sono che psicologi infantili che hanno il titolo di medico e quindi di cura anche farmaceutica :)

E neanche la vecchiaia rende tutti sempre e comunque saggi e migliori:no,se non sei tu già di tuo saggio e buono.
L'invecchiare accentua i difetti caratteriali di ciascuno e porta,in un certo senso,alla perdita dei freni inibitori esistenziali,cioè frenarsi dal dire una certa cosa che puo' far male,per esempio.Sarà la circolazione cerebrale che fa difetto,o proprio il fatto che sei invecchiato che ti porta,forse,a non importarti più di nulla,fatto sta che ci sono anziani bizzosi e pure cattivi,e anziani veramente saggi.Ho lavorato in una residenza sanitaria anziani per un certo tempo,e ho notato una cosa e l'altra.
Infatti è quello che mi infastidisce, e purtroppo non riesco a trattenermi: il fatto che la gente adulta pensa di essere più intelligente di una persona giovane solo perché 'hanno fatto più esperienza di vita', io non lo credo affatto... Certo, con il passare degli anni si fa esperienza ma, se non si ha avuto una vita particolarmente sofferente da dover affrontare, l'unica esperienza che si può acquisire è quella lavorativa e relazionale..... Io, in questi 5 anni, ho fatto più esperienza di sofferenza rispetto ai miei genitori e per questo capisco molto di più..... Io vorrei solo che la gente non si fermasse solo sull'apparenza per giudicare una persona.....

La difficoltà di comunicazione è mia. Non facciamo scherzi qui... :p:LOL: Orchi mi sembra che non ce l'abbia, e la mia non si tocca :ROFLMAO:
Ahahah hai detto bene, SEMBRA.... Mi sento molto più sicuro dietro lo schermo che faccia a faccia :p per quello sembro spigliatissimo :D
 

Orchidacaee

Maestro Giardinauta
Non escludo a priori che a volte anche l'appoggio di una persona cara può funzionare. Un buon ascoltatore secondo me aiuta, un consigliere secondo me danneggia. Parlare del problema, aprirsi è già un passo per la risoluzione, parlandone se ne prende coscienza e permette di vederlo realmente.
Dipende :) ad esempio i parenti sono più pronti a darti ragione che torto, perché prendono il tuo sfogo come una ricerca di appoggio.... Una persona che deve guarire non deve avere appoggio, ma aiuto :) e lo psicologo/psichiatra ecc, in quanto persona ESTERNA dalla situazione, può dare dei 'consigli' obiettivi per migliorare te stesso e la situazione :) io purtroppo (dico purtroppo perché so che ci stanno male per questo) non dico nulla di nulla ai miei genitori perché so che non capirebbero fino in fondo (ho provato alcune volte, non parlo senza averci provato, ma seppure mia madrsia più intelligente di mio padre determinate cose, tipo ossession, manie, ecc, non le capirebbe e accetterebbe).... Bisogna sempre vedere con chi ci stiamo confidando :)

2) non ti sta bene che non credo affatto all'utilità della psicologia, tanto meno "amatoriale" come questa? mica dobbiamo pensarla tutti allo stesso modo, o sbaglio?
Qui nessuno si era arrecato il diritto di essere psicologo (se io vi ho dato questa impressione vi chiedo scusa :)), qui si parla di noi e di quello che, secondo noi, possa aver contribuito a diventare quello che siamo.... Questa conversazione è per conoscersi e farsi conoscere meglio :) basta :D poi, è naturale che tu hai una tua opinione a riguardo, però non avevamo intenzione di fare psicologia :D

condivido in pieno: io penso che se tanta gente ha bisogno di farsi psicanalizzare, sedute di analisi ecc è perchè le ritiene necessarie e in questo senso nessuno può dire niente. Sarebbe voler decidere per gli altri cosa trovo necessario io...altresì sono favorevole ai farmaci, so che funzionano. riesco a farmi capire?
ma trovo anche molto triste che per aprirsi sia più facile andare dallo psicologo, con estranei, che non, per es. in famiglia, con un amico vero, con un compagno/a ecc...oppure (e altrettanto) che sempre secondo me, si sia persa (o si sia allentata) la capacità individuale a farsi una bella autocritica, una bella auto-analisi da sè, che in terapia spesso ti dicono quello che GIA' sapevi ma forse non volevi ammettere e tanto altro. Sbaglio? probabilmente si, ogni persona è unica ed è un caso unico, ma forse fa parte del mio carattere avere in uggia tutto ciò che è plateale e che richiede una platea. Sorry.
Guarda, io penso che ognuno fa come vuole, ma comunque il fatto di andare da uno psicologo non è desiderio di platea :) queste persone sono ABILITATE alla professione e quindi possono darti molto più aiuto rispetto ad un amico o parenti, in quanto sono di parte e non hanno una laurea nel campo, perciò non possono che darti IMPRESSIONI loro, consigli che non si addicono alla tua situazione, mentre uno psicologo invece si, perché guarda le cose in modo obiettivo e gli basta una parola per capire più o meno come sei fatto e quello di cui hai bisogno (almeno la mia è così, è molto brava)... Io non mi affido più di tanto agli amici, si, posso raccontare tutto della mia situazione ma loro possono solo fare delle supposizioni e capire molto o tutto.... Ma non possono aiutarmi VERAMENTE, neache si azzarderebbero, potrebbero fare un errore e lo sanno, o mgari potrebbero capire che il consiglio che mi potrebbero dare potrei non prenderlo in considerazione.... Non sanno QUANTO dico loro e QUANTO, invece, ometto :)
 
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