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Prepariamo gli antistress per le macro.

michelepm

Florello Senior
Ragazzi buongiorno a tutti, stamattina dopo aver rasato il pratino, e' arrivata la conferma del rallentamento vegetativo. Generalmente su 60mq riuscivo a riempire ultimamente 1 cesto anche 1,5 dell tagliaerba. Stamattina, dopo 10 giorni che non tagliavo, ne ho riempito appena meta' e dalle previsioni arrivano notizie che il caldo ha i giorni contati. Tra 4-5 giorni ormai le temperature inizieranno a calare nella media. A meta' ottobre, non piu' tardi, darò il concime antistress 10-5-20, in modo da dare al Prato il giusto apporto di potassio per fargli passare l'inverno in tutta tranquillità. Meglio non aspettare troppo a farlo, perché alle nostre macro dobbiamo dare il tempo di assimilare il potassio, dandolo in ritardo rischiamo che la crescita rallenti così tanto da non fargli assumere il fabbisogno necessario. Al contrario delle micro, alla macro l'antistress si da' prima, per ovvi motivi di rallentamento vegetativo.
Dopo il taglio di oggi, mi sono ammirato un pochettino il Prato e con estrema soddisfazione posso dire che a tre mesi dall' impianto (oggi ) e' di un verde magnifico e ormai ha chiuso tutti i punti, anche i piu' piccoli. Posso riternermi veramente soddisfatto della scelta del paspalum. Appena posso posto 2 foto. Buona domenica a tutti.
 
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cigolo

Esperto Sez. Prato
Appena posso posto 2 foto.
Potresti anche creare un post corredato da foto con tutta l'evoluzione del prato nel corso dell'anno tipo cronostoria.. trapianto, chiusura del prato, dormienza, greenup primaverile .. sicchè chi si approccia a questo tipo di macroterna alle tue latitudini possa comprenderne l'evoluzione.

cigolo
 

Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
Fa un bel reportage!!! Bello il Paspalum, ma preferisco il Pennisetum clandestinum. Da un concime a rapido rilascio con pochissimo azoto, anche se il paspalum da noi va in dormienza molto tardi. Dici bene alle macro si da l'antistress, alle micro si da un mantenimento spinto e in alcuni casi, dicendo uno sprint è forse troppo, si somministra un fertilizzante ad alto titolo d'azoto.
Buon lavoro
 

luki87

Maestro Giardinauta
Potresti anche creare un post corredato da foto con tutta l'evoluzione del prato nel corso dell'anno tipo cronostoria.. trapianto, chiusura del prato, dormienza, greenup primaverile .. sicchè chi si approccia a questo tipo di macroterna alle tue latitudini possa comprenderne l'evoluzione.

cigolo
queste cose non le dite pure a me èèèèè???perchè perchèèè?? io non faccio mai foto!! :D
vai michele facci il reportage, mi piace tantissimo vedere i cambiamenti passo passo!!!
 

michelepm

Florello Senior
Potresti anche creare un post corredato da foto con tutta l'evoluzione del prato nel corso dell'anno tipo cronostoria.. trapianto, chiusura del prato, dormienza, greenup primaverile .. sicchè chi si approccia a questo tipo di macroterna alle tue latitudini possa comprenderne l'evoluzione.

cigolo
Ciao cigolo, appena ho una mezzoretta di tempo, mi metto e faccio tutta la cronostoria con tutte le foto dal trapianto ad oggi, con tutte le fasi, le concimazioni, le irrigatore fatte dal trapianto ad oggi. Ciao
 

Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
Come mai lo preferisci? Hai qualche foto di bei prati di pennisetum?

cigolo

Lo preferisco perché è un prato molto tenace, di bassa manutenzione, semplice da impiantare, lo puoi mettere direttamente sulla battigia e irrigarlo con acqua di mare, ha una colorazione verde brillante. La velocità di crescita è medio veloce, radicazione e stolonizzazione la trovo nella media della tipologia, tollera abbastanza bene l'ombra ma tende ad allungare eccessivamente gli internodi in caso di ombreggianti prolungati, si comporta un po' come lo Stenotaphrum secundatum ma manca la sclerotizzazione della lamina fogliare.
Appena prima posto qualche foto di un impianto fatto una decina d'anni fa, io ancora non mi occupavo di robe agresti, ed è ancora li, in perfette condizioni, maltrattato, calpestato, fruito. Quest'anno ho iniziato a produrre piante da talea assieme ad un amico vivaista e impiegato in alcuni impianti, soprattutto in zone costiere dove si ha acqua salmastra e si hanno ottimi risultati.
Dalle mie parti non si usa altro che Stenotaphrum secundatum e Cynodon spp, la disinformazione tra gli impiantisti regna sovrana, le microterme sono un tabù.
 
M

marcobri

Guest
Lo preferisco perché è un prato molto tenace, di bassa manutenzione, semplice da impiantare, lo puoi mettere direttamente sulla battigia e irrigarlo con acqua di mare, ha una colorazione verde brillante. La velocità di crescita è medio veloce, radicazione e stolonizzazione la trovo nella media della tipologia, tollera abbastanza bene l'ombra ma tende ad allungare eccessivamente gli internodi in caso di ombreggianti prolungati, si comporta un po' come lo Stenotaphrum secundatum ma manca la sclerotizzazione della lamina fogliare.
Appena prima posto qualche foto di un impianto fatto una decina d'anni fa, io ancora non mi occupavo di robe agresti, ed è ancora li, in perfette condizioni, maltrattato, calpestato, fruito. Quest'anno ho iniziato a produrre piante da talea assieme ad un amico vivaista e impiegato in alcuni impianti, soprattutto in zone costiere dove si ha acqua salmastra e si hanno ottimi risultati.
Dalle mie parti non si usa altro che Stenotaphrum secundatum e Cynodon spp, la disinformazione tra gli impiantisti regna sovrana, le microterme sono un tabù.
io ho visto Pennisetum solo una volta e guarda caso in un lido tra sdraio e ombrelloni. diciamo che e' una via di mezzo tra paspalum e steno. assomiglia quasi quasi al cynodon. onestamente preferisco il paspalum. e' un po' piu' "delicato" ma molto piu' elegante. e' chiaro che poi apparte il gusto ci si mette di mezzo anche la manutenzione....
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
Premetto che non ho esperienza col pennisetum (dalle mie parti non vedrebbe nemmeno il panettone) certo è che mi risulta strana la resistenza alla salinità di cui parli, da quanto ne so io la tollera malamente, perfino peggio della st. augustine.

cigolo
 

Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
Diciamo che è una via di mezzo tra una pianta e un'alga :D. Ha la lamina delicata e brillante come un Paspalum e la tenacia di uno Stenotaphrum, ma non è per niente simile al Cynodon, è una pianta con grossi stoloni. Il Paspalum mi ha sempre affascinato, non lo uso molto, amme mi piacciono le microterme!!!!! :D Come eleganza sono imbattibili.
 
M

marcobri

Guest
Premetto che non ho esperienza col pennisetum (dalle mie parti non vedrebbe nemmeno il panettone) certo è che mi risulta strana la resistenza alla salinità di cui parli, da quanto ne so io la tollera malamente, perfino peggio della st. augustine.

cigolo
l'ho visto a 20mt dal mare cigolo...all'inizio pensavo fosse gramigna non avendolo mai visto. poi il padrone mi disse il nome e ora che agroecosistemi l'ha tirando in ballo me lo sono ricordato
 

cigolo

Esperto Sez. Prato
Lo so che cresce anche vicino al mare, ma una cosa è crescere vicino al mare ben altra essere irrigato con acqua di mare.

cigolo

PS: All three Pennisetum clandestinum lines showed poor salt tolerance. It would therefore appear that the frequent occurrence of P. clandestinum close to the beach along the east coast south of about the Gold Coast is probably restricted to low salinity niches, perhaps maintained by leaching with natural rainfall through the often sandy profile. http://www.dpi.qld.gov.au/26_12081.htm
 
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M

marcobri

Guest
Lo so che cresce anche vicino al mare, ma una cosa è crescere vicino al mare ben altra essere irrigato con acqua di mare.

cigolo
beh, se e' per questo anche il paspa sulla carta puo' essere irrigato con l'acqua di mare....io non lo farei pero':fischio::D
 

Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
Cresce eccome sul mare, più tardi posto delle foto di un prato grandioso di un albergo in riva al mare e di alcune piante sfuggite al controllo cresciute sugli scogli proprio sul mare, ti dirò di più sembrerebbe cercare il mare, l'ambiente salso gli va a genio. Non ho detto che è possibile irrigare con acqua di mare, ma con acqua salina. Preparo un po' di materiale e ti faccio un articoletto.

Il primo impianto dell'albergo in questione, che risale a quasi 15 anni fa, fu fatto con paspalum successivamente sostituito con pennisetum.
 
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Agroecosistemi

Aspirante Giardinauta
Hai ragione Cigolo, ho scritto entrambe le cose ma mi sono espresso male. Chiaramente non puoi dare acqua di mare che contiene dai 30-ai 35 g litro di sale, puoi dare sicuramente acqua salmastra, ovvero acqua di falda inquinata dall'acqua di mare, ma con concentrazioni saline basse. Scrivendo ...lo puoi mettere direttamente sulla battigia e irrigarlo con acqua di mare..... era un'esagerazione voluta per sottolineare la resistenza ad alti valori di salinità! Spero di essermi spiegato, ma non ti nego che sono proprio tentato di irrigare con acqua salata nella concentrazione soprammenzionata. Che faccio, provo?
 

RENATO2

Giardinauta
Io come noto ho lo Steno e ho più volte interloquito con Bindi sul se sia o meno il caso effettuare una concimazione a prelavente base di potassio al fine di proteggere meglio questa macro dal freddo invernale.

Contrariamente a quallo che credevo mi è stato rappresentato che:

1) le macroterme necessitano di concimazioni a prevalente base di azoto e non richiedono, come le microterme, concimazioni autunnali a prevalente base di potassio;
2) l'ultima concimazione consigliata per le macroterme è agli inizi di settembre: dopo non assimilano quasi più nulla perchè l'attività metabolica della pianta rallenta molto ma molto prima della dormienza invernale.

A precindere da quanto mi ha detto Bindi posso dirvi che il mio prato sia l'anno scorso sia quest'anno già a fine agosto ha sempre rallentato moltissimo la sua velocità di crescita.

Tanto per darvi qualche esempio: l'anno scorso concimai il 1° ottobre con prevalente potassio (credo 10-5-20): il risultato fu che il prato non sembrò neanche accorgersene. Non l'ho più dovuto potare fino alla primavera.

Quest'anno, nonostante temperature tropicali (pare che questo sia stato il settembre più caldo degli ultimi 150 anni ...) e nonostante ho concimato l'11 settembre a prevalente base di azoto (anzichè potassio come l'anno scorso), il prato è cresciuto così poco che l'ho potato una sola volta dal giorno della concimazione.
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
Le macro comunque non interagiscono solo con la temperatura ma anche e soprattutto con il fotoperiodo, per me è normale che un prato di macro a settembre rallenti tantissimo tanto che ho ridotto drasticamente l'acqua, non l'ho eliminata proprio per il caldo ma vi assicuro che negli anni passati chiudevo proprio la centralina!
 

RENATO2

Giardinauta
Le macro comunque non interagiscono solo con la temperatura ma anche e soprattutto con il fotoperiodo, per me è normale che un prato di macro a settembre rallenti tantissimo tanto che ho ridotto drasticamente l'acqua, non l'ho eliminata proprio per il caldo ma vi assicuro che negli anni passati chiudevo proprio la centralina!

infatti io questo week vado a rimuovere le centraline e se ne riparla a fine aprile
 
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