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Per SEYA....

gigino67

Florello Senior
La serenita':
l'ho sempre sfiorata, ma per mia pudicizia, per vergogna, per il modo di essere e per l'educazione che mi e' stata data............non l'ho mai raggiunta completamente.
 
R

riverviolet

Guest
Per Seya e per Ciaseta, non sono così criptica, avete notato?
A me, ciò non cambia granchè, forse può essere utile a loro, forse no, questa è una possibilità come un'altra.
Motore che spinge, o spingere un motore, da una stazione di servizio all'altra Lucky? E quanta fatica comporta tutto ciò?
E nel frattempo? fra un desiderio e l'altro, mentre la vita cambia e ti cambia molto probabilmente i piani, ti sei ricordata di vivere?
Calla, tu mi chiedi e allora come dovremo comportarci?
E il dovremmo, il problema.

Sii solo consapevole, non devi fare proprio nient'altro, la vista farà il resto, l'esperto sistemerà il motore di quell'auto che guiderai senza dover spingere.

Con gli occhi di un bambino Seya sì, come un bambino, con la freschezza di un bambino, non ancora programmato, estatico e felice, ora, non domani e di quel che ha fatto ieri, nulla gli importa.
Cade, dolore, piange, lo vive, è dolore. Il minuto dopo il dolore è passato, lui dimentica il dolore e torna ad occuparsi del presente, è consapevole, è presente a sè stesso, non proietta all'esterno, utilizza l'esterno e lo traduce.

una storiella:
Un giorno un tizio fece l'ingresso in una tribù che no conosceva il fuoco e lui donò loro quella conoscenza, insegnò il modo per ottenere il fuoco.
Questi gli erano grati, molto grati e lo cercarono per ringraziarlo, ma lui se ne era andato.
Quest'uomo, andò in un'altra tribù e fece lo stesso, ma quì, esseri inconsapevoli, che dominanti il gruppo videro crescere la popolarità di quest'uomo, si sentirono minacciati e, lo eliminarono.
Temendo una sommossa popolare pensarono astutamente di apporre un effige di quest'uomo e sotto la tale effige, i sistemi per creare il fuoco.
La tribù cominciò ad onorare e celebrale l'effige, dimeticandosi completamente del fuoco.

Finita la storia, balzano anche altre cose, inconsapevolezza del gruppo dominante che suppone che una persona possa essere capace di metterli in ombra.
Si identificano con quel che il successo possa rappresentare per loro e vedono come minaccia al loro apparente benessere, l'altro.
Quindi pretendono sia l'altro a cambiare, mentre forse, è la percezione e la loro concezione di vita, ad essere fallace, forse.
Dimentichi forse, che mentre si affannano a rincorrere il successo, non vivono l'oggi, l'unico momento realmente concesso.
E la tribù, volge il suo sguardo ancora all'esterno, lode all'uomo che gli ha donato qualcosa di importante, che non usano, di cui non godono, distratti da un concetto, distatti dall'esterno, impegnati a lodare l'astratto, invece di godersi il fuoco.
 

ciaseta

Florello Senior
sì river.... condivido in pieno.

è che mettere in pratica non è affatto facile, non trovi? però credo che sia la chiave.... :ros:
 

seya

Master Florello
Quindi pretendono sia l'altro a cambiare, mentre forse, è la percezione e la loro concezione di vita, ad essere fallace, forse.
Dimentichi forse, che mentre si affannano a rincorrere il successo, non vivono l'oggi, l'unico momento realmente concesso.............


togli i forse....
 

gigino67

Florello Senior
Gia' Sono Stanco, Ho Le Mie Idee In Testa.......credetemi, Non Riesco A Seguirvi........

Non Lo Faccio Per Male,
Baci Gigi'.
 

luckybamboo

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
E nel frattempo? fra un desiderio e l'altro, mentre la vita cambia e ti cambia molto probabilmente i piani, ti sei ricordata di vivere?

river, questo E' vivere per me :)
non avrebbe molto senso vivere la vita giorno per giorno come dici tu senza desideri e aspettative....
parli di vviere come un bambino...ok per la serenità con cui lui vive, ma così non esisterebbero più nè passato nè futuro, che senso avrebbe....
no, non mi convinci, mi spiace...
per me questo signifcherebbe lasciarsi vivere dagli eventi.

ovvio, nell'aspettativa e del desdierare ci deve essere il positivo, non sto parlando di struggersi per quello che non si ha e che si desidera.
ma il senso dell' "aspettare ciò che deve ancora succeder", questo, dove lo metti?
la bellezza del venerdì sera, del giorno prima del tuo compelanno, dei giorni prima di uyn evento importante, non sono forse migliori del momento in cui questi eventi si verificano?
 
R

riverviolet

Guest
seya ha scritto:
Quindi pretendono sia l'altro a cambiare, mentre forse, è la percezione e la loro concezione di vita, ad essere fallace, forse.
Dimentichi forse, che mentre si affannano a rincorrere il successo, non vivono l'oggi, l'unico momento realmente concesso.............


togli i forse....
Sì, quei forse è da un po' che li ho tolti, per me intendo.

Sì Ciaseta è quella la chiave, è facile invece, molto facile se accetti.
Se tiri un sasso in acqua, lei non si fà male, se lo tiri su qualcosa di rigido si spezza la pietra e molto probabilmente si scalfirà il rigido.
Nella consapevolezza non c'è tensione.
Se ti dico che devi rilassarti, rimarrai in tensione. Sii consapevole della tensione, vivila, approfondiscila e magari comprendi i motivi della tensione e lei se ne andrà.
Ma ti dico una cosa, lei se ne andrà comunque, è il pendolo, flusso e riflusso, l'unica differenza la fà la consapevolezza.
Niente di chè, essere testimoni, se lo sei, nulla più ti sfugge e niente puoi fare se non essere, ora, solo ora. Sarai troppo presente per preoccuparti d'altro.
Cosa accade ad una persona a cui dicono che ha sei mesi di vita? Improvvisamente, si mette a vivere, a vivere intensamente il presente, no proietta più al futuro, non desidera più, semplicemente vive.
Cadono in un lampo, tutte le illusioni, cadono i pregiudizi di sè che riguardano azioni passate, cadono gli assurdi sensi di colpa, perchè un uomo inconsapevole non sà quel che fà o non fà.
E questa persona finalmente vive!

E' così breve, diamine è così breve, eppure siamo affannati alla ricerca di lodi, sfuggiamo i biasimi, competizioni con noi stessi, inconsapevoli di ciò che siamo, pronti a morire per dei concetti, delle barriere completamente inventate: bandiere, confini, che follia!
Mentre la vita è lì e noi la manchiamo, protesi a ricorrere, rincorrere, rincorrere, fino a?
Ci aspetta tutti, tutti quanti, prima o poi, mentre il miracolo e il mistero della vita si compie e noi, non ne siamo consapevoli.

Cambiamo il vestito tutti i giorni ed è sufficiente che qualcuno ci dica: 'che brutto vestito!', per farci sentire male!
Una persona ti dice, guarda che sei attaccato alle parole, vivi per le parole, soffri per esse, per delle idee, desideri, ambizioni che sono mera illusione e tu t'incavoli e protesti, no! Non è vero!
E quella persona ti risponde: 'Taci brutto figlio di p... " E tu che fai? lo rimbrotti, ti arrabbi, come ha potuto?
Allora quella stessa persona: 'scusami, non sò che mi è successo, mi dispiace' e tu ti senti meglio.

E non saresti attaccato alle parole? Non sei forse stato buttato giù e poi sù da semplici concetti?

Gigino mi ha chiesto: River...non ti riconosco più, che ti succede?
A me Giuseppe? Non è forse possibile che tu, ti sia fatto un'opinione di me diversa da quel che io sono?
Sicuro, sicuro, che io abbia dato realmente l'immagine che tu hai percepito?
E se anche fosse, è normale, tutti cambiamo, perchè se non succede, sei morto e non te ne sei ancora reso conto.

Nel tuo post precedente hai detto che per educazione, ti hanno insegnato a, non hai mai raggiunto la serenità completamente.
Renditi consapevole di questo, è non avrai bisogno di raggiungere la serenità, sarà lei a raggiungere te, sei tu che la neghi.
Sei stato programmato, come tutti, come anch'io, non c'è colpa in chi lo ha fatto, solo inconsapevolezza.
Renditi consapevole e lo saprai.
 
Ultima modifica di un moderatore:
R

riverviolet

Guest
luckybamboo ha scritto:
river, questo E' vivere per me :)
non avrebbe molto senso vivere la vita giorno per giorno come dici tu senza desideri e aspettative....
parli di vviere come un bambino...ok per la serenità con cui lui vive, ma così non esisterebbero più nè passato nè futuro, che senso avrebbe....
no, non mi convinci, mi spiace...
per me questo signifcherebbe lasciarsi vivere dagli eventi.

ovvio, nell'aspettativa e del desdierare ci deve essere il positivo, non sto parlando di struggersi per quello che non si ha e che si desidera.
ma il senso dell' "aspettare ciò che deve ancora succeder", questo, dove lo metti?
la bellezza del venerdì sera, del giorno prima del tuo compelanno, dei giorni prima di uyn evento importante, non sono forse migliori del momento in cui questi eventi si verificano?
A parte il fatto è che io non voglio convincerti di nulla, caso mai, come accade a tutti alle cose, ci si arriva appunto da soli.
Esperienza insegna, non i concetti, per questo parlo di consapvolezza e no di volontà.
Ma ripeto, il passato ed il futuro, non esistono, il passato è andato, è morto, il futuro potrebbe non arrivare mai, e di fatto non arriva mai, appena ci sei, è già andato.
Desideri easpettative, poi la vita come di freschezza sua, originale quotidiana qual'è, ti cambia le carte in tavola, e tu?
Tu dove sei poi? Nella delusione più nera?
Riesci poi a distaccarti sufficientemente da aver dato alla cosa il solo valore d'attributo e non il tuo essere?

Se ci riesci buon per te.
Io vivo adesso quel che la vita mi prepara sulla tavola, lo vivo adesso, senza identificazioni di alcun tipo, quel che accade è la realtà, il resto non esiste.
Godo della compagnia della vita, delle persone, delle cose, ma non mi abbarbico ad esse.
 

seya

Master Florello
Sonia, forse ne hai già parlato, non lo so, non mi ricordo, sono sempre svanita e distratta.
scusami se tocco questo punto.
tu hai perso una persona importante nella tua vita?
perchè chi sopporta una sofferenza tanto grande, parla come stai parlando tu, con questo tipo di percezione tanto forte quanto sfuggente per chi non la coglie, nè riesce a raggiungerla da solo.
se non è così scusami da ora, ritiro subito tutto.

stasera mi sento più serena.
non ho risolto molto, ma è cambiato in me il furore, l'angoscia, e l'amarezza (che è quella che non sopporto), la disillusione sulle persone che mi circondano, il non credere nel bene del mondo, che mi porta alla follia più cieca e nera.... è mutato in tranquillità, non so se sia mera illusione, pace prima della tempesta....ma sta di fatto che ora mi sento meglio.
non so come.
ma credo che tutti voi abbiate contribuito in gran parte.
vi ringrazio tanto.
non ho altre parole, il mio sentimento è così grande che non mi riesce di esprimerlo come vorrei.
posso solo dirvi grazie.
e aggiungo che il vostro bene io lo sento, è caldo, e mi avvolge completamente, mi protegge.
grazie.
 
M

Mary74

Guest
riverviolet ha scritto:
Cosa accade ad una persona a cui dicono che ha sei mesi di vita? Improvvisamente, si mette a vivere, a vivere intensamente il presente, no proietta più al futuro, non desidera più, semplicemente vive.
Cadono in un lampo, tutte le illusioni, cadono i pregiudizi di sè che riguardano azioni passate, cadono gli assurdi sensi di colpa, perchè un uomo inconsapevole non sà quel che fà o non fà.
E questa persona finalmente vive!

Sto cercando di fare proprio questo: vivere intensamente il presente senza pensare troppo al domani. E' difficilissimo ma almeno ci sto provando perchè ho capito che se non si vogliono avere rimpianti bisogna concentrarsi sul presente e non sul futuro.

In un altro post intendevo proprio questo quando dicevo che non faccio più progetti a lungo termine.
 
R

riverviolet

Guest
seya ha scritto:
Sonia, forse ne hai già parlato, non lo so, non mi ricordo, sono sempre svanita e distratta.
scusami se tocco questo punto.
tu hai perso una persona importante nella tua vita?
perchè chi sopporta una sofferenza tanto grande, parla come stai parlando tu, con questo tipo di percezione tanto forte quanto sfuggente per chi non la coglie, nè riesce a raggiungerla da solo.
se non è così scusami da ora, ritiro subito tutto.

stasera mi sento più serena.
non ho risolto molto, ma è cambiato in me il furore, l'angoscia, e l'amarezza (che è quella che non sopporto), la disillusione sulle persone che mi circondano, il non credere nel bene del mondo, che mi porta alla follia più cieca e nera.... è mutato in tranquillità, non so se sia mera illusione, pace prima della tempesta....ma sta di fatto che ora mi sento meglio.
non so come.
ma credo che tutti voi abbiate contribuito in gran parte.
vi ringrazio tanto.
non ho altre parole, il mio sentimento è così grande che non mi riesce di esprimerlo come vorrei.
posso solo dirvi grazie.
e aggiungo che il vostro bene io lo sento, è caldo, e mi avvolge completamente, mi protegge.
grazie.
Non ti preoccupare Seya, fai tutte le domande che senti di voler porrre, quando potrò e vorrò risponderò, altrimenti ti dirò, non posso, non voglio.
Di persone ne ho perse molte, e altri affetti, non per forza umani.
Anche le persone vanno e vengono, come anch'io, prima o poi andrò, anzi, per gran parte della mia vita ero morta, unozombie che si faceva muovere, ero del mondo e non nel mondo, senza rendermene conto, perchè ero inconsapevole di me.
Ero inconsapevole dei motivi, delle catene, della programmazione.
Quando ne avevo barlume e sentore, temevo di vedere, perchè avevo altre etichette da sostenere, temevo di vedere i reali colpevoli, credendoli tali e non quali ero io, un'inconsapevole.
La sofferenza di cui parli, è la sofferenza di tutti ed io oggi, continuo a soffrire e a gioire, con unica differenza, sono diventata consapevole.
Quando il dolore ha il tuo volto, può capitare di esere veramente stufi di questo, di affrontare la situazione veramente, e improvvisamente, perchè non è mai una cosa progressiva, è sempre un 'ah, ecco!', ti svegli!
Improvvisamente vedi! In quello istante sei libero, sei veramente libero, ogni catena si spezza, ogni catena si spezza, e rimane la vita.
Gli aggettivi cadono, tutti, tutti quanti, gli atributi smettono di possedere valenza alcuna, l'interezza è in te.
Non c'è più alcuna necessità di etichettare la vita, perchè la realtà sai essere cosa ben diversa dalle tue percezioni.
Sai che quelle percezioni esistono per un motivo, questo và vissuto, compreso, senza indentificazioni, senza portare sè stessi dentro la percezione.
E quando comprendi, cadono i veli, quello bianco e quello nero, i risultato è il tao, interezza.

Se, si pensa che, a questo stadio si diventa apatici si è molto lontani dalla realtà.
L'unica differenza, lo ripeto e non sono la sola a ripeterlo, vi è un fiume di letteratura, che girata la frittata, continua però ad aver riscontro in un gran numero di lettori, è la consapevolezza.
Poeti, mistici, pittori, scultori, artisti, musicisti, soo molti gli uomini che hanno compreso e parlano quel linguaggio strano, incomprensibile, criptico, che arriva solo, se c'è comprensione.
Ascolti un pezzo, ti concentri solo su uno strumento, ecco che hai perso la 'sinfonia', ha perso l'intero.
E questa, non è forse un rincorrersi, o meglio un morire e vivere di note, su note?
Oppure, è una sola nota, suonata eternamente ad essere 'sinfonia'?

Vedi Seya, io sono madre.
Non c'è individuo che conti più di un figlio per una madre vero?
E' così anche per me, li amo, ma non sono miei e non faccio della loro vita, la mia vita; ti dirò una cosa che ti apparirà terribile, ma è così, io posso essere anche senza di loro, anzi di fatto io sono anche senza di loro.
E loro sono, senza di me, a prescindere da me.
Se io morissi, il loro corpo, la loro vita potrebbe anche venir minacciata, oppure no, potrebbero trovare sussistenza a questo, ma non è la vita del corpo ad avere importanza, l'importante è viverla questa vita, nella resa più totale ad essa, significa viverla.
E se io, sono madre, sono prsona, sono essere umano inconsapevole io sarò per loro, un'inferno, passerò loro solo violenza, sarò egoista nel tentativo di plasmare, di manipolare la loro esistenza sulle mie corde.
Ma mie corde, cosa diamine significa?
Ancora, io sono i mei sentimenti che loro possono sviluppare in me? Quel sentimento sussiste di suo intervento, di proprio valore?
E allora perchè è così limitato? Perchè uminuto dopo quel sentimento, quell'emozione se n'è andata?
Forse conteneva un messaggio, ma se sono inconsapevole, se mi identifico con i sentimenti che appaiono in me, non lo coglierò mai.
E la vita, divverrà molto dura, perchè la verità è dura, dura come il chirurgo che con lama affilata asporta la parte malata.
La realtà è lì, sotto i nostri occhi, ma non la vediamo.
Non vediamo che ciò che noi chiamiamo terrorista, altrove è chiamato martire e perchè questo? Perchè quì le persone si identificano con concetti, idee e parole, là, con altre.
Cambia solo, il colore delle lenti degli occhiali che foderano gli occhi.

Un pringioniero indiano, fù riportato in patria.
Quando gli fù detto che erano arrivati egli disse: 'sì, io sono indiano, riconosco la mia patria, quelli sono i miei alberi, della mia terra, ora sono felice, ora sono a casa'
La guardia con lui, ricevette un dispaccio e disse: 'ci saimo sbagliati, siamo lontani dall'India di altri 40 km'.

!!!!!!!

Tutti noi siamo soli, quando lo si accetterà, se ne prenderà consapevolezza, si vivrà nel deserto, cadrà la paura, magari non subito, prima dovrai camminare sui carboni ardenti, ma scoprirai che non bruciano più, scoprirai che la solitudine è una dimensione fatta di paura, per il timore di perdere quel che si ha.
A ben vedere però, è una paura inesistente, perchè non si ha nulla, non si produce nulla, non si possiederà nulla, è illusione, è maya.
La vita, la pioggia, il sole, il vento, l'amore, non puoi possederli, sono loro che posseggono te, noi subiamo tutto questo e non abbiamo il potere di possederlo, possiamo solo viverlo.
E se ne siamo consapevoli, se viviamo nella consapevolezza di ogni istante, piacevole o spiacevole che sia, se viene vissuto, se se ne capiscono le motivazioni; si comprende il motivo per cui, una percezione è qualcosa di interiore; e se a questa, spiacevole o piacevole, non ci si identifica la si comprende e la si osserva senza analisi che comprenda giudizio o sentenza, allora non si ha nemmeno più il tempo di preoccuparsi per nutrire illusioni, si vive e basta.

Io godo della tua compagnia, io godo e ti posso garantire che la mia gioia è pura nella fortuna di vivere i 'miei' bambini, lasciandoli liberi di essere il dio che sono, ma non mi abbarbico ad essi, non sono la mia ragione di vita, la mia ragione di vita, è la vita stessa, che subisco, non ho altra scelta, se non decidere di morire, di fatto nella carne, o di fatto anche nell'anima, la seconda però non è condizione peggiore della prima?

Quando ho partorito mi sono resa perfino conto che diventando dolore, riuscivo nello stesso istante, perchè davvero, non potevo vivere nient'altro, non potevo essere se non lì, ebbene mi resi conto che riuscivo ad essere, addirittura al di là del mio corpo e delle percezioni stesse del dolore.

Ma davvero, non serve altro che la consapevolezza.
Una sensazione arriva, bene, se ne prende atto, la si vive, la si dispiega nei piccoli angoli, la si comprende.
Il secondo passo, facile, è comprendere che quella sensazione, non appartiene alla realtà, appartiene a me (o a te), è in me.
Allora posso comprendere il perchè, perchè in me c'è quella sensazione, cosa sostiene?
Ancora comprensione, nessuna lode, nessun biasimo, a cosa serve se non a provocare altro conflitto?
Terzo passo, non identificarti con quella sensazione, è in te, ma c'è un motivo per cui c'è e, compreso il motivo, compresa la funzione, essa cesa di esistere, tu invece, esistevi, prima durante e anche dopo.

Dove c'è comprensione non c'è conflitto.
Dove c'è consapevolezza c'è trasformazione, tutto il resto, le dicotomie, gli avanti e gli indietro, scompariranno per lasciare posto a qualcosa che non posso descriverti in alcun modo, poichè il cieco non conoscerà mai il colore verde, se non quando guarirà dalla sua cecità.
L'unico modo per conoscere è comprendere, è esperire, il resto è concetualizzare e nel farlo perdi, perdi la capacità di vivere l'interezza e la freschezza di qualsiasi evento.
 

gigino67

Florello Senior
Codice:
Gigino mi ha chiesto: River...non ti riconosco più, che ti succede?
A me Giuseppe? Non è forse possibile che tu, ti sia fatto un'opinione di me diversa da quel che io sono?
Sicuro, sicuro, che io abbia dato realmente l'immagine che tu hai percepito?
E se anche fosse, è normale, tutti cambiamo, perchè se non succede, sei morto e non te ne sei ancora reso conto.

Nel tuo post precedente hai detto che per educazione, ti hanno insegnato a, non hai mai raggiunto la serenità completamente.
Renditi consapevole di questo, è non avrai bisogno di raggiungere la serenità, sarà lei a raggiungere te, sei tu che la neghi.
Sei stato programmato, come tutti, come anch'io, non c'è colpa in chi lo ha fatto, solo inconsapevolezza.
Renditi consapevole e lo saprai.

Sonia, un giorno capirai......
gigi.
 
R

riverviolet

Guest
gigino67 ha scritto:
Sonia, un giorno capirai......
gigi.
Certo, nel frattempo vivo, mi interessa solo questo.
Può anche essere che un giorno, non arrivi mai, no? :hehe:
 

gigino67

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
Certo, nel frattempo vivo, mi interessa solo questo.
Può anche essere che un giorno, non arrivi mai, no? :hehe:

Anche io vivo, ma vivo malissimo, perche' dentro me ho mille problemi che nessuno sa', che a nessuno per il momento diro'.

Non e' bello vivere con delle sensazioni interne e non poterle esternare.......

Non e' bello trattenersi giorno dopo giorno e reprimersi sempre piu'.......

Non posso trovare la felicita', si hai capito benissimo....per adesso non posso farlo.........ma so' dove trovarla e soprattutto so' dov'e'.
 

luckybamboo

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
A parte il fatto è che io non voglio convincerti di nulla, caso mai, come accade a tutti alle cose, ci si arriva appunto da soli.

ma no, non intendevo questo, lo so che non vuoi convincermi, era un modo di dire :love_4:
 

ciaseta

Florello Senior
riverviolet ha scritto:
Sì Ciaseta è quella la chiave, è facile invece, molto facile se accetti.
Se tiri un sasso in acqua, lei non si fà male, se lo tiri su qualcosa di rigido si spezza la pietra e molto probabilmente si scalfirà il rigido.
Nella consapevolezza non c'è tensione.
Se ti dico che devi rilassarti, rimarrai in tensione. Sii consapevole della tensione, vivila, approfondiscila e magari comprendi i motivi della tensione e lei se ne andrà.
Ma ti dico una cosa, lei se ne andrà comunque, è il pendolo, flusso e riflusso, l'unica differenza la fà la consapevolezza.
Niente di chè, essere testimoni, se lo sei, nulla più ti sfugge e niente puoi fare se non essere, ora, solo ora. Sarai troppo presente per preoccuparti d'altro.
Cosa accade ad una persona a cui dicono che ha sei mesi di vita? Improvvisamente, si mette a vivere, a vivere intensamente il presente, no proietta più al futuro, non desidera più, semplicemente vive.
Cadono in un lampo, tutte le illusioni, cadono i pregiudizi di sè che riguardano azioni passate, cadono gli assurdi sensi di colpa, perchè un uomo inconsapevole non sà quel che fà o non fà.
E questa persona finalmente vive!

E' così breve, diamine è così breve, eppure siamo affannati alla ricerca di lodi, sfuggiamo i biasimi, competizioni con noi stessi, inconsapevoli di ciò che siamo, pronti a morire per dei concetti, delle barriere completamente inventate: bandiere, confini, che follia!
Mentre la vita è lì e noi la manchiamo, protesi a ricorrere, rincorrere, rincorrere, fino a?
Ci aspetta tutti, tutti quanti, prima o poi, mentre il miracolo e il mistero della vita si compie e noi, non ne siamo consapevoli.

Cambiamo il vestito tutti i giorni ed è sufficiente che qualcuno ci dica: 'che brutto vestito!', per farci sentire male!
Una persona ti dice, guarda che sei attaccato alle parole, vivi per le parole, soffri per esse, per delle idee, desideri, ambizioni che sono mera illusione e tu t'incavoli e protesti, no! Non è vero!
E quella persona ti risponde: 'Taci brutto figlio di p... " E tu che fai? lo rimbrotti, ti arrabbi, come ha potuto?
Allora quella stessa persona: 'scusami, non sò che mi è successo, mi dispiace' e tu ti senti meglio.

E non saresti attaccato alle parole? Non sei forse stato buttato giù e poi sù da semplici concetti?

grazie, queste parole vengono proprio in un momento di riflessione, credo non per caso... :)
 
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