amelia
Giardinauta Senior
Calma, calma, non vi agitate!!! non è un sondaggio politico! -:- era solo per attirare la vostra attenzione su un tema che considero molto interessante e per avere un'opinione altamente rivelatrice su di voi
orbene, si tratta di questo:
ma voi, preferite la cicala o la formica?
e non vi sto chiedendo in quale dei due noti personaggi vi identifichiate o quale vi sia più simpatico o antipatico...
Vi sto chiedendo un vero e proprio giudizio morale su di loro!!! :azz:
Insomma, questa bellissima fiaba di La Fontaine si distingue da tantissime altre perché, pur delineando due personaggi profondamente diversi, non dà la possibilità al bambino (ed ancor meno all'adulto) di stabilire con serenità chi sia l'eroe e chi l'antieroe (ragion percui un bambino americano si addormenterebbe dopo le prime due righe
)
La cicala, per tutta la durata del racconto, è descritta con delle connotazioni un po' negative: imprevidente, opportunista e superficiale. La formica, invece viene descritta come una persona saggia, lungimirante e riflessiva.
Ma, a conclusione della fiaba, voilà, ecco che i ruoli si invertono e il bambino resta un po' spiazzato: la formica si dimostra egoista, meschina e piena di avarizia. La cicala assume l'aspetto della vittima, destinata a morire a causa della sua stessa felicità...
Al lettore sorge così un profondo interrogativo: tra la cicala e la formica chi è migliore? :confuso:
sono anni che desidero decidere una volta per tutte questa questione!
orbene, si tratta di questo:
ma voi, preferite la cicala o la formica?
e non vi sto chiedendo in quale dei due noti personaggi vi identifichiate o quale vi sia più simpatico o antipatico...
Vi sto chiedendo un vero e proprio giudizio morale su di loro!!! :azz:
Insomma, questa bellissima fiaba di La Fontaine si distingue da tantissime altre perché, pur delineando due personaggi profondamente diversi, non dà la possibilità al bambino (ed ancor meno all'adulto) di stabilire con serenità chi sia l'eroe e chi l'antieroe (ragion percui un bambino americano si addormenterebbe dopo le prime due righe

La cicala, per tutta la durata del racconto, è descritta con delle connotazioni un po' negative: imprevidente, opportunista e superficiale. La formica, invece viene descritta come una persona saggia, lungimirante e riflessiva.
Ma, a conclusione della fiaba, voilà, ecco che i ruoli si invertono e il bambino resta un po' spiazzato: la formica si dimostra egoista, meschina e piena di avarizia. La cicala assume l'aspetto della vittima, destinata a morire a causa della sua stessa felicità...
Al lettore sorge così un profondo interrogativo: tra la cicala e la formica chi è migliore? :confuso:
sono anni che desidero decidere una volta per tutte questa questione!