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Mario Monicelli

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
personalmente non trovo dignitoso soffrire gridando, cac.armi addosso, non riuscire a pensare, non riuscire a comunicare ed essere un corpo più morto che vivo sbattuto in un puzzolente letto d'ospedale circondato da familiari che sono costretti a fare il conto alla rovescia prima di chiamare, con sollievo, il cassamortaro.
In Giappone il suicidio era, ed è ancora oggi, il modo onorevole di uscire di scena, cosa che dimostra che è solo una questione culturale. Il suicidio consapevole (o nel caso più specifico l'eutanasia)è prender atto che la tua strada è finita, usare la tua coscienza e consapevolezza per l'ultima volta per compiere una scelta che è tua, soltanto tua e nella quale nessuno si può arrogare il diritto di metter bocca. Il resto sono speculazioni pseudoreligiose populiste e propagandistiche.

non è obbligatorio relegare un terminale in ospedale (che poi generalmente sono puliti e ordinati)
se la famiglia " non se la sente" di tenerlo a casa è una cosa...
e comunque i fatidici ultimi giorni, in genere sono 2/3 giorni
quelli in cui proprio la persona reagisce poco per via dell'eccesso di morfina.
in quel che dico io di pseudoreligioso non c'è nulla, populista... per chi? e nemmeno cerco di fare propaganda.
semplicemente cerco di spiegare che.. fosse un mio congiunto, non riesco a criticarlo ne in un caso ne nell'altro, non la vedo una linea così netta.

se poi in giappone sia onorevole suicidarsi... non è un'argomentazione che prendo in considerazione se devo cercare di capire lo stato d'animo di chi prende un decisione del genere
 

daria

Master Florello
Oltre ci si può anche andare, credo, a meno di tue scelte personali e perciò indiscutibili. Stiamo parlando di una questione che può benissimo emanciparsi da qualsiasi connotazione religiosa-politica. Noi non siamo nè politici nè giornalisti.

Sono d'accordo, di questo si dovrebbe poter discutere senza timore di turbare gli animi, purtroppo avendo una limitata liberta' di scelta, dovremmo accontentarci soprattutto di teorizzare ma e' gia' un allenamento chissa' che non porti a qualcosa :)

ciao neh! bello :eek:k07:
 
non è obbligatorio relegare un terminale in ospedale (che poi generalmente sono puliti e ordinati)
se la famiglia " non se la sente" di tenerlo a casa è una cosa...
e comunque i fatidici ultimi giorni, in genere sono 2/3 giorni
quelli in cui proprio la persona reagisce poco per via dell'eccesso di morfina.
in quel che dico io di pseudoreligioso non c'è nulla, populista... per chi? e nemmeno cerco di fare propaganda.
semplicemente cerco di spiegare che.. fosse un mio congiunto, non riesco a criticarlo ne in un caso ne nell'altro, non la vedo una linea così netta.

se poi in giappone sia onorevole suicidarsi... non è un'argomentazione che prendo in considerazione se devo cercare di capire lo stato d'animo di chi prende un decisione del genere

non so da te, ma qua a Roma gli ospedali sono molto simili a dei cessi. Quantomeno quello dove "i fatidici 2\3 giorni" di mio zio sono durati almeno un mese. Non mi rivolgevo a te quando parlavo di populismo e pseudoreligiosità bensì a chi invece di pensare alle malefatte dei propri ministri (leggasi preti pedofili) mette bocca a sproposito in questioni sociali di interesse generale. E sottolineo che chi compie una scelta motivata e consapevole, proprio in nome dell'autodeterminazione di cui parlavo, ha diritto di rispetto totale a prescindere da qualsivoglia scelta decida di intraprendere.
 
Sono d'accordo, di questo si dovrebbe poter discutere senza timore di turbare gli animi, purtroppo avendo una limitata liberta' di scelta, dovremmo accontentarci soprattutto di teorizzare ma e' gia' un allenamento chissa' che non porti a qualcosa :)

ciao neh! bello :eek:k07:

ciao cara ;-)
teorizzare, esattamente: ovvero prender coscienza di questioni importanti e quindi avere le idee chiare su ciò che si vuole o non si vuole nel momento in cui delegheremo degli individui a rappresentare le nostre esigenze. Ergo: votare con coscienza, e non per essersi saturati delle promesse vuote della propaganda. Essendo in una Democrazia, non abbiamo una limitata libertà di scelta Daria, semplicemente molti di noi non sanno neppure di averla o non sanno come usarla..
 

Green thumb

Moderatore Sezz. Prato / Libri
Membro dello Staff
ecco dove l'ho letto. Sicuramente essere malati di cancro a 95 anni non è un inno alla vita, ma io voglio sperare che a chiunque sia diagnosticato un cancro non pensi come prima o unica soluzione quella di suicidarsi, perchè ripeto, il nostro sarà anche un Paese schifoso per tante cose, ma le cure ci sono, non ovunque al top, ma ci sono, e anche se non ci fossero bisogna lottare fino a quando si può. E le persone che vivono con i malati devono aiutarli, qualunque scelta di vita o non vita vogliano intraprendere.

Finnigan mi ha preceduto ma è quello che intendevo, quando parli di un uomo, che per quanto in salute, pur sempre di un 95enne si tratta il suo corpo viaggia su un equilibrio precario e per quanto ancora forte si lascerà mangiare molto più rapidamente sia dalla malattia sia dalle cure che comunque sono molto invasive, non condividerei questa scelta in altre persone con un'età anagrafica più bassa (per lo meno senza provare a lottare) fermo restando che ogni scelta personale è da rispettare nahce quella di non voler combattere
 

Pin

Master Florello
La morte dignitosa, parliamo sempre della dignità della morte.
Ma la morte è morte.
La dignità è di chi sta ai piedi del letto.
Se sei arrivato a ca,ca,rti addossso non perdi dignità, sei malato. Siamo noi ai piedi del letto che pensiamo che c'entri la dignità.Il malato terminale per sua fortuna non se ne rende conto.
La libertà di scelta è quella che chiamiamo pro vita? No è quella che mi permette di scegliere a priori di non essere intubata, rianimata di continuare a vivere come un vegetale. Certo è una scelta cosciente oggi, ma domani la penseremo così o ci attaccheremo ad un filo di speranza?
Teorizzare, possiamo solo fare quello.
Oggi io sono per l'eutanasia, ma se ci fosse mio figlio in quel letto avrei il coraggio di dire staccate la spina o il mio egoismo di madre lo vorrebbe anche così? Sinceramente non so dare la risposta certa e razionale.
Però quando parliamo di questi argomenti facciamolo con serietà, non attacchiamoci ai luoghi comuni, dignità, preti pedofili, leggi non scritte .
Per avere il divorzio, l'aborto ci sono voluti dei referendum, lasciare spazio, giustamente agli obiettori.
Tutto sommato siamo uno stato giovane.
Prendo atto del suicidio di un grande, non lo capisco. Come non capisco e non accetto il suicidio in senso lato.
Lo considero un atto di vigliaccheria.
 

daria

Master Florello
La morte dignitosa, parliamo sempre della dignità della morte.
Ma la morte è morte.
La dignità è di chi sta ai piedi del letto.
Se sei arrivato a ca,ca,rti addossso non perdi dignità, sei malato. Siamo noi ai piedi del letto che pensiamo che c'entri la dignità.Il malato terminale per sua fortuna non se ne rende conto.
La libertà di scelta è quella che chiamiamo pro vita? No è quella che mi permette di scegliere a priori di non essere intubata, rianimata di continuare a vivere come un vegetale. Certo è una scelta cosciente oggi, ma domani la penseremo così o ci attaccheremo ad un filo di speranza?
Teorizzare, possiamo solo fare quello.
Oggi io sono per l'eutanasia, ma se ci fosse mio figlio in quel letto avrei il coraggio di dire staccate la spina o il mio egoismo di madre lo vorrebbe anche così? Sinceramente non so dare la risposta certa e razionale.
Però quando parliamo di questi argomenti facciamolo con serietà, non attacchiamoci ai luoghi comuni, dignità, preti pedofili, leggi non scritte .
Per avere il divorzio, l'aborto ci sono voluti dei referendum, lasciare spazio, giustamente agli obiettori.
Tutto sommato siamo uno stato giovane.
Prendo atto del suicidio di un grande, non lo capisco. Come non capisco e non accetto il suicidio in senso lato.
Lo considero un atto di vigliaccheria.

Ce ne sarebbe da discutere, ma, dal momento che il grande fratello ci osserva:D cautela! e andiamo direttamente alla fine; vigliaccheria verso chi,pin?
 

Pin

Master Florello
Verso se stessi, non affronti ti rassegni, ti fai avvolgere e te ne freghi in qualche modo di chi ha dei sentimenti nei tuoi confronti, quindi vigliaccheria anche verso chi ti vuol bene.
E non può essere un atto d'amore, se ti elimini per non far soffrire, perchè non sai cosa puoi ancora donargli.
 

elebar

Wonder Moderatrice Suprema
Membro dello Staff
ah si? tiè:

URL]
Tiè a te, l'immagine non è uscita! :lingua:

(e meno male... :squint:)
 
La morte dignitosa, parliamo sempre della dignità della morte.
Ma la morte è morte.
La dignità è di chi sta ai piedi del letto.
Se sei arrivato a ca,ca,rti addossso non perdi dignità, sei malato. Siamo noi ai piedi del letto che pensiamo che c'entri la dignità.Il malato terminale per sua fortuna non se ne rende conto.
La libertà di scelta è quella che chiamiamo pro vita? No è quella che mi permette di scegliere a priori di non essere intubata, rianimata di continuare a vivere come un vegetale. Certo è una scelta cosciente oggi, ma domani la penseremo così o ci attaccheremo ad un filo di speranza?
Teorizzare, possiamo solo fare quello.
Oggi io sono per l'eutanasia, ma se ci fosse mio figlio in quel letto avrei il coraggio di dire staccate la spina o il mio egoismo di madre lo vorrebbe anche così? Sinceramente non so dare la risposta certa e razionale.
Però quando parliamo di questi argomenti facciamolo con serietà, non attacchiamoci ai luoghi comuni, dignità, preti pedofili, leggi non scritte .
Per avere il divorzio, l'aborto ci sono voluti dei referendum, lasciare spazio, giustamente agli obiettori.
Tutto sommato siamo uno stato giovane.
Prendo atto del suicidio di un grande, non lo capisco. Come non capisco e non accetto il suicidio in senso lato.
Lo considero un atto di vigliaccheria.



Io sono per l'eutanasia,se ci fosse mio figlio su quel letto lo vorrei sempre in vita fino a che vedo la vita non c'è più ,non è cosciente ,in quel caso staccherei IO STESSO LA SPINA e succeda quel che succeda.
Come padre penso in quel caso di aver fatto tutto ciò che ho potuto e dovevo fare per il bene di mio figlio.
Hai ragione la morte è morte e quando viene è triste e ti rende vuoto.ciao
vincenzo
 

belpa

Master Florello
ma vaaaaaaaa!vallo a raccontare a chi c'è passato Vince. si vede che non ci sei mai andato nemmeno vicino. pensare prima di parlare a volte non sarebbe male
 

Commelina

Master Florello
Pur con grande rispetto per Monicelli che ha scelto questa via per lasciare il mondo, condivido con Pin la difficoltà a capire ed accettare un suicidio.
Ho conosciuto molti anni fa un medico che non si sentiva bene ed era convinto (senza uno straccio di indagine approfondita) di essere ammalato di cancro. Si suicidò e la famiglia chiese l'autopsia, per farsi una ragione di questa scelta del loro caro. Non aveva il cancro e si era suicidato per la paura di morire male. COme se il suicidio significasse morire bene
D'altra parte sono favorevole all'eutanasia quando sia il soggetto stesso a chiedere o avere dato disposizioni perchè questo possa avvenire. Insomma sono per la libertà di scegliere. Vorrei che si riuscisse a costruire e varare una legge equilibrata che tenga conto soprattutto della volontà degli individui di scegliere. questa è una utopia.
 
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