Ciao a tutti, sono nuovo del forum, volevo semplicemente rendere noti i miei risultati, parlando da coltivatore alle prime armi ovviamente (Ho rose del quale nemmeno conosco il nome).
Devo dire che con le talee ho sempre avuto una sfortuna nera, in passato ho provato ormoni, tecniche diverse, collocazioni diverse... ma non sono mai riuscito a farne radicare una, così ho lasciato perdere. Poi un giorno si presenta un'occasione... il vicino pota le sue rose e mi regala alcuni rami, quindi decido di riprovare!!!
Per il mio ennesimo tentativo di riproduzione per talea ho scelto 5 rami, lunghi circa 25 cm con 4-5 occhi. Ho troncato di netto appena sotto il primo occhio di ogni ramo usando una lametta (consigliatami per via del taglio netto e preciso che offre), successivamente ho rimosso le foglie in eccesso e ne ho lasciate solo due sugli occhi più alti, infine ho interrato le talee in bicchieri trasparenti da 300 cc, in una miscela di torba, sabbia di fiume e "terra argillosa di campo" senza l'uso di ormone radicante, i bicchieri li ho forati con una forchetta arroventata.
Ho riposto le talee in una zona ombreggiata dall'alba fino alle 18.00 (dopo le 18.00 ricevono un po' di luce durante il tramonto) e sinceramente quando ho fatto questo lavoretto non ci speravo nemmeno. Con sommo stupore dopo un mesetto di attesa, 2 delle 4 talee sopravvissute hanno iniziato a vegetare e attraverso il bicchiere trasparente si notavano delle piccole radici, infine hanno radicato anche le altre 2 ed hanno iniziato a vegetare sebbene lievemente in ritardo.
Il risultato finale è stato 4 su 5, senza usare l'ormone ne particolarissimi accorgimenti, a parte irrigare costantemente il substrato in modo tale da mantenerlo umido (non zuppo).
Non so nemmeno che varietà di rosa sia, i rami provengono dalla rosa del vicino che molto cortesemente me li ha donati quando ha potato lo scorso marzo, so solo che il fiore è molto grande e di colore rosa e a giudicare dalla facilità con cui le talee hanno radicato direi che è una varietà che si presta molto a questa tecnica, quindi una serie di fattori sia calcolati che fortuiti hanno provveduto al successo. La guida di questo post è in tutto e per tutto simile al procedimento che ho usato io, tranne per il fatto che io non rimuovo tutte le foglie ma ne conservo un paio per garantire alla talea un minimo di fotosintesi e che non ho usato l'ormone, ma penso di ricominciare ad usarlo per le prove future. Nei prossimi mesi tenterò la riproduzione di alcune rose che sono in questo giardino da circa 40 anni e che appartenevano a mia nonna.