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le rose e le talee

darbin

Esperto Sezz. Rose
so che parlare di talee di rose in un forum con tanti esperti appassionati può risultare un deja vu,ma è un modo per raccontare l'amore per le rose e le radici in cui quest'amore e cresciuto.

so anche che ogni tanto un po di confronto sui ns metodi puo essere utile ,tempo fa parlavo per e-mail col maestro pagani perchè non riuscivo a trovare nel web una spiegazione scientifica sul "come scegliere il ramo" da cui tirar fuori le talee ,ma anche lui non sapeva il perchè sceglie un ramo che ha fiorito rispetto ad uno che non ha fiorito.
le ipotesi sono tante e tutte valide,ma non c'è la certezza che la scienza puo dare.

il mio amore per le rose è nato da una talea.

erano gli anni dei sogni rivoluzionari,il mondo era in fermento ,la guerra fredda insinuava paure sul domani ed io, con i pantaloncini corti, passavo l'estate nelle campagne del nonno fra olivi,vigne e rose.

si le rose erano la passione del nonno ,ricordo ancora le discussioni nella cucina della vecchia ,grande casa,fra il nonno e la nonna che nonostante fosse esile ,apparentemente fragile non voleva che "perdesse tempo"con le rose.

ma le passioni superano tutto ed il nonno appena era possibile mi portava in cima ad una collinetta da cui si dominava uno straordinario declivio di ordinate viti ,ognuna di loro all'inizio aveva una rosa,ma lo spettacolo era alla fine con una siepe di splendidi cespugli lucenti punteggiati di rose bianche dal cuore giallo,un centinaio di metri che lasciava senza fiato.
un pomeriggio il nonno decise di farmi un grande regalo ,mi insegnò a riprodurre le rose con la tecnica della talea.

con fare misterioso mi disse che era un segreto,mi fece giurare che non avrei svelato i segreti che si accingeva a mostrarmi e mi portò a raccogliere rami di quei magnifici cespugli che facevano da confine.

"devi prendere rami che hanno qualche fiore,mi fece vedere come e in che zone dividerli,per fare più talee possibile,poi tirò fuori dalla tasca del gilet una spiga di grano ,mi fece spaccare la base delle talee e mi fece inserire un chicco di grano in ogni talea.

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scelta una zona ombreggiata da un olivo che sembrava li per proteggere le mie prime talee,mi fece inserire le talee nel terreno,cosi semplicemente ,un po d'acqua alla fine e la promessa che mi sarei preso cura di loro.

ogni giorno portavo l'acqua e stavo li a sperare in un segno che mi dimostrasse che tutto andava bene,ma niente .
la fine dell'estate con le prime piogge che annunciavano la conclusione delle vacanze mostrò il "miracolo".
una mattina all'alba il nonno mi svegliò e mi disse vestiti che è tempo,ma tempo di che,mille pensieri si affollavano nel mio ancor piccolo cervello e tutti cupi.

in silenzio mi portò al nostro antico amico olivo e mi disse" guarda i tuoi figli sono nati ricordati sempre di loro" strabuzzai gli occhi e vidi che parlava delle mie talee ,si erano le mie,ero stato io ,mi misi a correre e gridare al mondo che avevo creato le mie rose,naturalmente i contadini mi presero per i solito pazzo"tutto suo nonno"dicevano.

ci sono cose che ti segnano la vita sembrerà strano ma prima di quella estate non sapevo cosa era una rosa,poi sono passati gli anni ,sono cambiate le case ma una nipote di quelle piante mi ha seuito sempre e il suo profumo mi ha fatto superare tanti scogli che la vita ti mette nel cammino.

la rosa era ed è un' Alberic Barbier",scoprii molti anni dopo che è una rosa facilissima da riprodurre per talea ma per me il miracolo di quella estate avvenne,mi innamorai delle rose.

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il nonno con la sua grande esperienza era riuscito a fare di una talea ,un'avventura che un "carusiddu "non avrebbe mai dimenticato.

ma i tempi cambiano ed il grano è stato sostituito dall'ormone radicante,adesso faccio tutto con cura e metodo,cerco di lasciare fuori tutta l'approssimazione del "taglia e infila " ma l'apprensione e la curiosità è rimasta uguale a quando portavo i calzoncini corti.

la mia prima rosa un'alberic barbier


le mie talee di rosa.

parlo essenzialmente delle talee semilegnose.ma con l'uso di parti anche erbacee.
ma c'è una cosa che io consiglio a tutti ,"il metodo".

prima di cominciare a fare le talee disporre su un tavolo da lavoro tutto cio che serve ,questo renderà tutto più facile e non andrete ma in crisi da "mancanze varie".

forbice da potatura ben affilata-ormone radicante miscelato con un buon antifungino specifico contro i marciumi radicali ,in polvere-sabbia di fiume e torba nera,se la trovate è la migliore perchè mantiene l'umidità ma non gli eccessi d'acqua.

ho lasciato per ultimi i vasetti,perchè io uso bicchieri di plastica trasparenti da 200cc o da 300cc,li uso per due motivi,il primo ,perchè posso vedere la formazione delle radici e quindi rinvasarle al momento giusto,il secondo è una conseguenza del primo e cioè:
per radicare si usa un terriccio che non è il migliore per la crescita della piantina radicata e più sono piccoli i vasi prima avviene la radicazione.

La scelta del ramo da taleare.

come dice marco di nino sanremo, si sceglie un ramo che ha fiorito e se ne taglia una porzione apicale di 30/40 cm(se si puo)

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una fase importante è la divisione del ramo in porzioni che devono avere almeno 3 occhi,io preferisco 4 occhi.

il taglio basale deve essere praticato sotto il primo occhio(o gemma)e deve essere orizzontale per diminuire possibili marciumi radicali.

il taglio sopra l'ultimo occhio se possibile sarebbe bene fosse provvisto di foglie(meglio ma non essenziale) che devono comunque essere solo 2,le altre si tolgono,questo taglio è meglio che sia a 45 gradi per far defluire l'acqua ed anche perchè quando si fanno molte talee è facile confondere il sopra col sotto.

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il rametto in alto mostra come NON va tagliato in basso(troppo distante dall'occhio)

ma nei rami ci sono punti che favoriscono molto le probabilità di successo e sono i punti in cui si puo fare la cosiddetta "talea da tallone".

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questo è il ramo porzionato (dopo aver eliminato la parte troppo tenera)ognuna delle tre talee ha 3 occhi ma man mano che cisi allontana dalla sommità apicale la distanza fra gli occhi aumenta.
tra il primo in basso e l'ultimo in alto ci sono molti centimetri di differenza ma è il più piccolo che ha maggiori probabilità di emettere radici.

noterete anche lo spessore dei rametti che deve essere leggermente inferiore ad una matita,queste sono le èossibilità migliori ,ma cio non toglie che possa attecchire una talea più spessa o più sottile.

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adesso immergiamo la base nell'ormone radicante a cui avremo aggiunto una piccola percentuale di antifungino contro i marciumi radicali,scuotiamo il rametto ,per togliere l'eccesso e inseriamo la talea nel suo vasetto sino a coprire il secondo occhio.

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adesso le sistemiamo
,coprendo al bisogno co plastica o tnt.

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Pam

Apprendista Florello
Ciao,
sei sempre una miniera di cose interessanti, vorrei darti una rep ma non me la prende:( (non vedo perchè devo darla ad altri che non la meritano prima di ridarla a te) comunque è come se l'avessi fatto.:hands13:
:Saluto::flower:
 

clemrose

Aspirante Giardinauta
Grazie Darbin! molto poetico l'incipit e condividere le proprie esperienze tecniche con gli altri lo considero un regalo. :D
 

emanuela4760

Giardinauta Senior
Bellissimo il tuo riandare ai ricordi fa capire il grande affetto e legame che avevi con il nonno
L'Alberic Barbier è una bellissima rosa, di cui ho anch'io un ricordo d'infanzia e che recentemente sono riuscita a recuperare per il mio angolo-relax
Quando si parla di talee ognuno ha il suo modo e, come mi disse un amico del forum, ognuno deve trovare il suo a seconda della zona, del clima e .. io aggiungo il fattore c..o
Interessante l'accenno che hai fatto alla talea da tallone,:rolleyes: una volta un simpatico vecchietto amico di famiglia, parlando di talee, mi disse che non ci avevo capito un c....o (molto volgarmente parlado) che per fare talee dovevo sempre e comunque interrare rami con la "T" (ovviamente capovolti :crazy:)
Be che altro dire :boh: io per ora sto ancora cercando il mio personale modo...:lol:
 

darbin

Esperto Sezz. Rose
è bello parlare con chi capisce,grazie.

devo aggiungere che quello che ho mostrato in particolare terra-antifungini-numero di occhi-vasetti,non sono basati solo su esperienze personali,ma su dati scientifici ,ho sfruttato in tanti anni le competenze di "veri"esperti nel campo,ho parlato con i migliori specialisti del mondo professionale delle talee,e quello che vi ho descritto è un condensato in linguaggio comprensibile a tutti.

il bello delle talee è che sono "democratiche"ma una cosa che non ho scritto prima è importante :

non tutte le rose danno uguale risultato,ci sono rose che non attecchiscono facilmente da talea ed altre che basta tagliare un rametto e inserirlo nel terreno per avere una nuova rosa.
 

breeze

Florello
Darbin , è sempre un piacere leggere ciò che scrivi.

Tempo fà,ricordo di aver letto da qualche parte, che consigli di togliere le gemme.Infatti in una delle foto togli la gemma che và interrata.

Questo vale anche per la gemma che spunta pochi giorni dopo esser stata interrata, a motivo della sua riserva di vita?
 

darbin

Esperto Sezz. Rose
le gemme le tolgo tutte,ma se non ci sono foglie terminali(come ho mostrato in una foto )lascio la gemma apicale ,ma appena si apre tolgo tutto al suo interno lasciando 2 foglioline.
ma solo perchè mi piace fare tutto come deve essere fatto,in realtà la riuscita non dipende da questi particolari,però quando faccio talee non di mie rose cerco di fare in modo che qualcuna riesca con buona approssimazione.

comunque vorrei aggiungere delle cose che non ho potuto mettere prima perchè non era possibile caricare altre foto.

se le talee sono poche ,es.una decina per tipo le metto nelle fioriere a cassetta ,perchè posso scrivere facilmente il nome della rosa e perchè posso ricreare la giusta umidità o la protezione dal freddo.

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e non è mica finita ora siamo al primo rinvaso,il fato che la talea abbia superato i 3 mesi radicando non garantisce la sopravvivenza,bisogna rinvasare per dare alla talea il giusto terriccio per crescere bene.

con il rinvaso si evidenzia uno dei motivi per cui uso i bicchieri trasparenti (opportunamente forati),in foto vi faccio vedere come si rompono facilmente lasciando perfettamente intatto il pane di terra,prima l'estrazione mi creavo non pochi traumi alle radichette,che come spesso dico si rompono con grande facilità.

la terra che uso è un mix di terriccio compo sana e terra della mia campagna miscelando un cucchiaino di leonardite.
è un bene dove possibile che la terra su cui crescono sia la stessa su cui andranno definitivamente.

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nell'ultima foto(per ora)metto il secondo rinvaso ,che faccio quando la pianta è definitivamente attecchita,il passo successivo sarà la definitiva messa a dimora.

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Pam

Apprendista Florello
Ciao Darbin,
scusa la curiosità ma tutte queste talee poi dove le metti? devi avere un posto immenso per tenere tutte le rose che hai:confuso:Io ho piantato 7 talee di rametti che si sono rotti nel trasporto delle ultime rose comprate ( a parte che non ho fatto tutto come hai detto, ma sono andata a naso: ho preso i rametti, li ho sfogliati, ho messo un po' di ormone e li ho messi in un vaso tutti insieme e amen) magari ho la fortuna del principiante e mi attaccano tutte e poi sarebbe un problema perchè non so dove metterle :D Più che altro l'ho fatto per non buttare via quei pezzetti e vedere se attecchivano.
:Saluto::flower:
 

FioreDiAprile

Aspirante Giardinauta
Grazie Darbin, sono tornata anch'io bambina oggi, mia nonna usava il chicco di grano per moltiplicare i gerani. Prendo nota di tutti i tuoi consigli perchè lo scorso anno le mie talee sono morte tutte, ancora grazie:love_4:
 

darbin

Esperto Sezz. Rose
Ciao Darbin,
scusa la curiosità ma tutte queste talee poi dove le metti? devi avere un posto immenso per tenere tutte le rose che hai:confuso:Io ho piantato 7 talee di rametti che si sono rotti nel trasporto delle ultime rose comprate ( a parte che non ho fatto tutto come hai detto, ma sono andata a naso: ho preso i rametti, li ho sfogliati, ho messo un po' di ormone e li ho messi in un vaso tutti insieme e amen) magari ho la fortuna del principiante e mi attaccano tutte e poi sarebbe un problema perchè non so dove metterle :D Più che altro l'ho fatto per non buttare via quei pezzetti e vedere se attecchivano.
:Saluto::flower:

non faccio molte talee solo delle rose che non vorrei mai perdere per un qualsiasi motivo,però mi piace ,anche per vedere come cresce una tal rosa innestata o da talea.

poi ci sono rose che progetto di mettere in macchie gigantesche(specialmente se molto profumate),l'idea di avere una superfice di 15/20mq coperta da un solo tipo di rosa mi affascina,però non mi decido mai a farlo.

in giugno ho fatto un po di talee di for you,rosa che mi piace molto e le ho rinvasate proprio adesso ,in primavera le metterò a dimora definitiva a far da cornice ad una aiuola di william shakespeare,con alle spalle perovskia o teucrium devo decidere.
 
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natabruja

Esperta Sezz. Rose
Darbin mi hai emozionato. Forse perché anche io ho ereditato il DNA del nonno, anche se il mio non coltivava rose.
Il tuo vademecum per talee mi ha dato alcune conferme sul mio metodo ma mi ha anche dato tante risposte a dubbi che avevo e fornito informazioni preziose.
Grazie.
Come Pam non ho potuto reputarti, mi darò da fare in giro:D
 

teddy63

Esperto Sezz. Rose
:hands13: :hands13:
volevo smettere di tentare di taleare, ma fai venir voglia!!
ok, proviamoci ancora e vediamo chi si stanca: se loro a seccare o io a farne :crazy:

condivido che andrebbe posto nelle FAQ
p.s.: ma il composto utilizzato per i bicchieri è solo torba e sabbia?
 

darbin

Esperto Sezz. Rose
si torba nera e sabbia perchè la talea non va nutrita ma tenuta in terra con costante umidita ma senza dannosi ristagni e vedendo le radici si trasferisce nel vaso da 14cm dove troverà la terra nutriente.
so che a molti sembreranno troppi rinvasi,ma è un modo per velocizzare la crescita.

la torba nera non è facile da trovare,ma si trova .
 

everyway8

Aspirante Giardinauta
Una curiosità, ma le radici della talea partono dalle gemme, le quali trovandosi sotto terra anzichè continuare il percorso normale di una gemma si trasformano in radici? Oppure da dove si sviluppano le radici? Grazie
 

rosasiu

Maestro Giardinauta
Una curiosità, ma le radici della talea partono dalle gemme, le quali trovandosi sotto terra anzichè continuare il percorso normale di una gemma si trasformano in radici? Oppure da dove si sviluppano le radici? Grazie
credo che le radici si sviluppino dai nodi
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esattamente da sotto la gemma che vedi in foto.
se ho detto una cavolata, correggetemi senza pietà!
 

Rosacreations

Giardinauta
si torba nera e sabbia perchè la talea non va nutrita ma tenuta in terra con costante umidita ma senza dannosi ristagni e vedendo le radici si trasferisce nel vaso da 14cm dove troverà la terra nutriente.
so che a molti sembreranno troppi rinvasi,ma è un modo per velocizzare la crescita.

la torba nera non è facile da trovare,ma si trova .
Grazie per questo post così interessante, ma secondo la tua esperienza, al posto della sabbia, potrei usare perlite, e la torba potrebbe andar bene anche quella marrone?
 

Datura rosa

Guru Master Florello
Post bellissimo!.
Come ho scritto altre volte sono una taleatrice compulsiva e di talee ne faccio un'infinità (rose, ortensie, camelie, ecc.). Le rose del mio giardino, tranne tre Meilland e quattro piante trovate già lì, derivano tutte da talee. Il sistema che adotto è molto simile al tuo tranne per l'uso della torba irlandese normale (la nera non la trovo) e per quello dei vasetti di plastica invece dei bicchieri.
Ed è proprio sui bicchieri, che vorrei provare ad usare, che vorrei sapere quanto e quanto grandi siano i fori che fai sul fondo.

Ah, ancora una cosa, tu quale prodotto antifungino usi?

Grazie e ciao, ciao
 
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