Ops, questa era di maggio…si vede che non scrivo da una vita?
Ed eccoci ad un paio di settimane fa
la mia Cleopatra, all’inizio della sua prima fioritura in terra (ha aperto il primo fiore esattamente il primo ottobre e promette di continuare per un bel po’, alla base si intravede cyclamen hederifolium, in fioritura da agosto)
foto discretamente brutta e questa sasanqua non è certo una rarità ma ci tenevo a metterla come testimonianza: l’avevo presa in fiore lo scorso autunno e tenuta in vaso in posizione piuttosto esposta tutto l’inverno, insolitamente rigido per queste parti; ha passato i – 6° senza nessunissima protezione, a marzo si è beccata una nevicata tardiva abbastanza eccezionale e raffiche di bora anche a 150 km/h (tre volte ho trovato il vaso, piuttosto grande, completamente rovesciato a terra), in primavera l’ho messa in terra ad ovest, un po’ protetta da un muro ma facendole prendere anche abbastanza sole estivo, quello temutissimo del pomeriggio (ad abundantiam aggiungo che qua l’acqua purtroppo è piuttosto calcarea)
Con tutto ciò la pianta è cresciuta tantissimo, mettendo su praticamente 20e più cm da ogni parte, spiazzando le mie previsioni; malattie non pervenute (a 4 metri c’è una rosa che nel frattempo ha conosciuto diverse cosuzze pur essendo molto più “trattata”)
Insomma questa vuole solo essere la mia piccola ode a delle piante (le camelie) di cui ancora spesso si sente dire che sono delicate, difficili ecc…
Sarà pure ma per me sono dei sempreverdi (riduttivo, naturalmente, ma un po’ provocatorio) fantastici.