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intelligenza 2

nicola71

Guru Giardinauta
cos'è l'intelligenza?? come si misura? si migliora? si nasce intelligenti? gli studi migliorano l'intelligenza? e chi non può studiare? voi siete intelligenti?
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
Nicò ma che soffri di acidità? E a forza di fare su e giù per digerire ti vengono in mente questi quesiti? Io ho preso tanto latte materno e intelligentissima sugnu.
 

belfagor1

Bannato
ciao nicola ti rispondo in due parole...."si fà per dire"

Che cos'è l'intelligenza? E come la si può definire? Un dono naturale? Un destino biologico legato al patrimonio genetico? O una facoltà che si arricchisce e si affina in rapporto con ambiente, esperienze e cultura? E' un'entità misurabile e quantificabile anche con un test? O il segreto della vita mentale che si nasconde nel cervello umano è ancora tutto da scoprire? Negli ultimi decenni neurobiologi, cognitivisti, neuropsicologi hanno cercato di dare risposte a queste domande. Nessuna è stata finora esauriente. Difficile, secondo la neuroscienza, spiegare tutti quei meccanismi molecolari che stanno alla base dei processi mentali. E ancor più arduo misurare con matematica esattezza una facoltà, l'intelligenza, che è fatta di tante capacità distinte e correlate fra loro: comprensione, pensiero, elaborazione, giudizio, soluzioni, scelte. Ma non la pensano così i due americani Charles Murray, sociologo, e Richard Herrnestein, psicologo, entrambi professori all'università di Harvard. Non hanno dubbi sull'intelligenza: di come sia tramandata per via genetica e di come le differenze, misurate con il quoziente intellettivo, o Q.I., siano solo conseguenza di una ineluttabilità biologica. E hanno affidato gli argomenti che li hanno portati a queste provocatorie conclusioni alle 850 pagine del loro libro "The bell curve" (ossia la curva a campana). Pubblicato negli Usa, il libro di Murray e Herrnstein ha suscitato un'ondata di polemiche. La tesi avanzata dai due autori in sintesi è questa: la società americana è sempre più divisa tra una élite intelligente di bianchi che monopolizza la posizione di potere e una sottoclasse di proletariato ritardato afflitto da grandi patologie sociali: disoccupazione, crimine, troppi figli. L'intelligenza, misurata con il Q.I., sarebbe il fattore principale della divisione americana in classi sociali. I fattori ambientali? Contano poco. I neri costituiscono la grande maggioranza della " sottoclasse " meno intelligente e questa spaccatura della società americana tra una élite di bianchi e i ghetti di neri sarebbe " inevitabile ". L'intelligenza, insomma, è un bene che si eredita e non si acquisisce. La controversia non è nuova. I tentativi di spiegare biologicamente le differenze sociali sono vecchi quanto l'uomo. Socrate, nei dialoghi di Platone, divideva i cittadini della repubblica in tre classi (governanti, ausiliari e artigiani) in base al materiale di cui erano fatti: i primi erano d'oro, i secondi d'argento e gli ultimi di ferro e bronzo. Dalla misurazione dei crani, come fecero nel secolo scorso Samuel Morton e Paul Broca, per quantificare l'intelligenza, si è poi passati ai test psicologici per stabilire con una singola entità numerica il Q.I. L'ultima ondata di polemiche risale al 1968 quando Arthur Jensen, professore californiano, in base al fatto che i neri ottenevano punteggi inferiori ( in media 15 punti in meno) rispetto ai bianchi nei test di intelligenza, affermò che questa differenza era genetica e quindi non era possibile colmarla. Ma davvero l'intelligenza è una " cosa " dentro la testa che si può misurare, indipendentemente dalla cultura in cui si è immersi e dal contesto sociale? L'intelligenza, per il sociologo francese Edgard Morin, esprime " la predisposizione a pensare, ad affrontare e risolvere i problemi in situazioni complesse. " Ogni epoca ed ogni civiltà dà a questa capacità un significato diverso. " Non posso usare gli stessi parametri se devo valutare uno studente universitario e un ragazzo indiano. Differenze culturali creano intelligenze diverse " avverte il neurologo milanese Hans Spinnler. L' intelligenza non è qualcosa di unico. Non è una capacità universale e assoluta, di cui Leonardo da Vinci è un raro esempio. Oggi è più giusto parlare di diverse forme di intelligenza che ciascuno di noi possiede in misura diversa. Una cosa è certa: è difficile trovare l'intelligente in tutto. Si può essere intelligente in un unico ambito e non in tutti. Bobby Fisher, per esempio, un campione di scacchi, aveva un'intelligenza superspecializzata e il suo Q.I. era nei limiti della norma. Ma se l'intelligenza è così vagamente definibile, come si fa a ridurla a un'entità astratta come il Q.I.? E come si può pensare che il Q.I. sia trasmesso col patrimonio genetico come occhi azzurri e capelli biondi? Il primo grande equivoco è quello di usare il test per il quoziente intellettivo per valutare le differenze tra due gruppi etnici diversi, come bianchi e neri. Tra gli esperti di psicologia il test ha un valore solo diagnostico, dice se vai a 40 o a 60 km orari, ma non svela niente del motore, cioè del cervello e delle sue reali possibilità. Per moltissimo tempo la debolezza mentale venne definita, in termini di Q.I., fra i limiti di 50 e 70. Al di sotto di 50 c'è l'imbecillità; al di sopra di 70 c'è l'intelligenza quasi normale. Mi sembra opportuno puntualizzare che il Q.I. non è l'intelligenza: è un modo per misurare la capacità di risolvere problemi scolastici. Di seguito elenco, come esempio, i risultati riportati da alcuni personaggi famosi, nel test per il Q.I. : La cantante Madonna (140) risulta più " intelligente " di John Kennedy (119) e del padrino mafioso Gotti (110), il giocatore di baseball di colore Reggie Jackson (160) batte lo scrittore Salinger (104). Il Q.I. più alto è di una donna : Marilyn Vos Savant. E' di 228 punti
 

e.leo

Maestro Giardinauta
Ma anche ..ti vengono in altre posizioni o solo quando sei ingobbito sulla tastiera?
Comunque per me l'intelliggenza è innata.
 

steff

Florello
Piero Angela per definire l'intelligenza uso questa metafora :
due bambini ...uno lo tieni chiuso in una stanza dalla nascita ....l'altro una vita ( normale )come fanno tutti i bambini ,mettendoli a confronto dopo anni il bambino rimasto chiuso nella stanza e senza stimoli non ha potuto alimentare la sua intelligenza .Morale ,gli stimoli esterni alimentano l'intelligenza ..più stimoli ci sono più l'intelligenza proghedisce .....se io fossi vissuta a fianco di Alda Merini ....forse sarei una scrittice .....??
 

belfagor1

Bannato
Piero Angela per definire l'intelligenza uso questa metafora :
due bambini ...uno lo tieni chiuso in una stanza dalla nascita ....l'altro una vita ( normale )come fanno tutti i bambini ,mettendoli a confronto dopo anni il bambino rimasto chiuso nella stanza e senza stimoli non ha potuto alimentare la sua intelligenza .Morale ,gli stimoli esterni alimentano l'intelligenza ..più stimoli ci sono più l'intelligenza proghedisce .....se io fossi vissuta a fianco di Alda Merini ....forse sarei una scrittice .....??

stef il quoziente intelletivo della grande alda superava i 160, e quindi dal resto dell'umanità ella fù dichiarata matta...............non dimentichiamolo..............
 

belfagor1

Bannato
ok tutto chiaro, mi hai fatto sentire un imbecille...dove vado a provare il Q.I....dal gommista??credo di essere attorno ai 50.... Grazie , ma un po più di tuo....

hahahahaha....no no tu non sei intorno ai 50 li superi alla grande.....di mio??????...............totalmente in teoria con que che ho postato....................vuoi di più???????????? be ritengo di superare alla grande la media cioè son pazzo..................................:D:D:D:D
 

pa0la

Florello
l'intelligenza ha tante facce, ci sono persone oggettivamente intelligenti in un determinato ambito incapaci di "usare" questa intelligenza in altre situazioni.
Credo anche io che sia innata, ma credo altresì che vada costantemente stimolata
E comunque anche io sono intelligentissima, forse di più prrrrrrrrrr
 

belfagor1

Bannato
no nicola non devi assolutamente sentirti un imbecille...........anche perchè non lo sei...........in realtà non è neanche vera la teoria di piero angela che professa stef cio de chi sa e del chi non sa.........l'intelliggenza è tuttaltra QuestIone............fà parte del bagaglio dei cromosomi.............in parole povere o cellai o non cellai tuttaltra cosa è la conoscenza......l'intelliggenza è capacità d'analisi e risoluzione del problema semplice...nulla ha a che vedere con la facolta della conoscenza................che pur serve ad alimentare intelliggenza ma non è la materia prima...............
 

belfagor1

Bannato
l'intelligenza ha tante facce, ci sono persone oggettivamente intelligenti in un determinato ambito incapaci di "usare" questa intelligenza in altre situazioni.
Credo anche io che sia innata, ma credo altresì che vada costantemente stimolata
E comunque anche io sono intelligentissima, forse di più prrrrrrrrrr

hahahahahaha tu essere ominide intelliggentus??????????????..............hahahaha...................prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr a te..............:D:D:D:love_4:
 

Commelina

Master Florello
belfagor..... leggo la tua località "qui" e stasera ho scoperto che sei di Sondrio. E per non andare OT vorrei dirti che sei intelligentissimo, complimenti (ctrl+c ctrl+v) :)
 

belfagor1

Bannato
belfagor..... leggo la tua località "qui" e stasera ho scoperto che sei di Sondrio. E per non andare OT vorrei dirti che sei intelligentissimo, complimenti (ctrl+c ctrl+v) :)

nicola scusa l'OT ma non riesco a capire le parole cifrate di commy......che intendi per 6 di sondrio????? e poi spiegami un po quel (CTRL+C ) perchè il (CTRL+V) probabilmente l'ho capito..............:D:D:D

ti chiedo ancora scusa nico per l'ot ma a una domanda pubblica secondo me va data una risposta pubblica se non altro per non mancare di rispetto a chi legge.........................:):):ciglione:
 

Pin

Master Florello
Io sono molto intelligente, penso che l'intelligenza sia innata, ma può migliorare con gli stimoli e con il buon uso costante.
Però l'intelligenza va ben usata.
 

pa0la

Florello
Vero, ma l'errore nasce da una domanda pubblica non inerente al ddd, Commellina e Belfagord possono continuare sui relativi profili
grazie
 

belfagor1

Bannato
Io sono molto intelligente, penso che l'intelligenza sia innata, ma può migliorare con gli stimoli e con il buon uso costante.
Però l'intelligenza va ben usata.

ma buonasera santissima ....anche lei interessata all'argomento??????? chissà perche non vedevo l'ora ci illustri ci illustri...................:D:D:D:D:D:D
 

belfagor1

Bannato
Vero, ma l'errore nasce da una domanda pubblica non inerente al ddd, Commellina e Belfagord possono continuare sui relativi profili
grazie

come già detto pao rispondetti perchè credetti sia giusto coinvolgere anche chi legge in tal maniera da non essere offensivo dicendo ce la vediamo tra noi e voi fuori ma se tu dici che non ho ragion guardingo me ne vò..................................................................
 
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