Hélène
Esperta Sezz. Rose
se scorri tutto l'articolo, c'è una tabella dove tra i principi attivi dei fungicidi testati c'è anche quello del mancozeb, nocivo per il fungo antagonista.
ma comunque sono studi di laboratorio, anche se una cosa è chiara: il ragnetto ha avuto una forte diffusione dopo la seconda guerra mondiale, con l'utilizzo massiccio dei fitofarmaci che hanno sterminato antagonisti naturali, siano essi funghi o animali.
ah certo, che stupido: io potevo leggere tutto l'articolo perché ero all'università e l'università è abbonata a quella rivista. nell'abstract non viene nominato esplicitamente il mancozeb.se t'interessa, domani ti scarico l'articolo.
maria, i principali antagonisti del ragnetto sono le coccinelle, soprattutto del genere stethorini e altri acari, soprattutto gli allotrombia. solo che lanci di tali insetti sui balconi e sui terrazzi porterebbero probabilmente a una colonizzazione anche dell'interno...
come detto prima, di solito sono i ragnetti grossi predatori a segnalarmi per primi la presenza del tetranchius... ma sono un po', come si dice qui, dei fagnani
comunque le coccinelle sono davvero dei miti: se scorri l'ultimo numero di quella rivista che citavo, scopri che mangiano praticamente tutto, dagli afidi ai funghi agli acari. http://www.sciencedirect.com/science/journal/10499644
(forse è meglio spostare questa discussione in lotta biologica)
Mi interessa vedere quell'articolo completo...se lo puoi scaricare e pubblicare mi interesserebbe proprio leggerlo tutto. Ti ringrazio molto.
Ad ogni modo, nella mia esperienza, resta il fatto che io quest'anno il mancozeb non l'ho usato neanche una volta e il ragnetto rosso l'ho avuto lo stesso.
Il fatto che si sia diffuso dalla seconda guerra mondiale è noto e anche che purtroppo si stiano usando acaricidi sempre più forti per eliminarlo, ai quali si abitua sempre di più. Che questi prodotti danneggino gli antagonisti è sicuro.
Però bisogna poter anche offrire soluzioni alternative applicabili e che diano risulti reali.
I grandi produttori in serra si affidano agli antagonisti naturali, ma all'aperto ammettono che quel metodo è poco efficace, a meno che non sia applicato da tutti e per un lunghissimo periodo.
E comunque, ci tengo a precisare, io non ho mai visto il ragnetto rosso a casa mia ed è comparso solo da quando sono arrivate a casa mia rose da Nino Sanremo, che applica appunto i metodi naturali...
Aggiungo che altri metodi naturali non ci sono. Perchè aumentare l'umidità va bene, ma la pianta non torna vitale. Patisce comunque e bagnarla non le fa bene.
Il ragnetto rosso purtroppo è un problema grave e affrontarlo è difficile. Il metodo più semplice, forse, è darsi ad un altro hobby o scegliere piante immuni al suo attacco (ma non ce ne sono molte).