seya
Master Florello
avere buona educazione e soprattutto usarla nell'interazione con il prossimo è sacrosanto, condivido il tuo pensiero Bruna.
non sempre però chi ha ricevuto una buona educazione poi la usa con gli altri.
ho incontrato diverse persone ineducate, sia giovani che non più giovani.
dire ciò che si pensa senza offendere il prossimo, è altresì condivisibile.
la mia libertà finisce dove inizia la tua Bruna, e quella di qualsiasi altra persona qui e altrove.
nel rispetto e nell'amore per il prossimo cerco sempre di sentirmi libera di esistere e di agire, anch'io mi sento condizionata, sarebbe pretenzioso e irrispettoso agire liberamente fregandosene degli altri.
varco quel confine sottile, come un funambolo, cercando l'equilibrio giusto tra il sentirmi me stessa ed essere accettata per quella che sono, e cercare in tutti i modi, per quanto il mio carattere lo renda possibile, di non ferire (che è la cosa che più mi dispiacerebbe) chi mi ascolta, legge, sente parlare, chi mi conosce e anche chi non mi conosce affatto.
odio giudicare, non amo granchè essere giudicata, ma se si vuole esprimere le proprie opinioni bisogna stare al gioco.
e siccome amo tanto, chi mi sta vicino si sente sempre amato e soprattutto accettato, sa che con me può permettersi di essere sè stesso al 500 %.
per me è fondamentale la libertà di espressione, le regole sociali mi sono sempre state strette, ma alcune di esse le ho dovute accettare.
l'autocensura e l'autolimitazione vige sempre, come un falchetto.....
sono d'accordo con te Bruna.
non sempre però chi ha ricevuto una buona educazione poi la usa con gli altri.
ho incontrato diverse persone ineducate, sia giovani che non più giovani.
dire ciò che si pensa senza offendere il prossimo, è altresì condivisibile.
la mia libertà finisce dove inizia la tua Bruna, e quella di qualsiasi altra persona qui e altrove.
nel rispetto e nell'amore per il prossimo cerco sempre di sentirmi libera di esistere e di agire, anch'io mi sento condizionata, sarebbe pretenzioso e irrispettoso agire liberamente fregandosene degli altri.
varco quel confine sottile, come un funambolo, cercando l'equilibrio giusto tra il sentirmi me stessa ed essere accettata per quella che sono, e cercare in tutti i modi, per quanto il mio carattere lo renda possibile, di non ferire (che è la cosa che più mi dispiacerebbe) chi mi ascolta, legge, sente parlare, chi mi conosce e anche chi non mi conosce affatto.
odio giudicare, non amo granchè essere giudicata, ma se si vuole esprimere le proprie opinioni bisogna stare al gioco.
e siccome amo tanto, chi mi sta vicino si sente sempre amato e soprattutto accettato, sa che con me può permettersi di essere sè stesso al 500 %.
per me è fondamentale la libertà di espressione, le regole sociali mi sono sempre state strette, ma alcune di esse le ho dovute accettare.
l'autocensura e l'autolimitazione vige sempre, come un falchetto.....
sono d'accordo con te Bruna.