Rosa, il suono delle campane vanno ascoltate entrambe.
Qualche post fà ho chiesto come, due persone stanno insieme per 14 anni, con una dipendenza così profonda l'una dall'altra che con l'amore nulla a che spartire, ma parla di bisogno parassita dell'altro, chiunque esso sia.
E a dirla tutta, quando Peppe racconta delle sue urla, dei suoi rimproveri, degli aggiustamenti di tiro, sulla moglie, non mi sembra si comporti in modo tanto diverso da quello della compagna.
Dice di non poter evitare di risponderle in malo modo, ma ammette di aver un grosso rancore verso di lei, mai risolto.
Non sappiamo nulla di quella persona, non sappiamo quali pesi ha nel cuore, non conosciamo le sue ferite, non trovo giusto definirla 'non cresicuta', non sappiamo se sia la verità.
Con tutto il rispetto Peppe, ho raccontato quello che mio marito ha fatto a me, anche in momenti gravi di mia malattia, non mi ha supportato, non mi ha reso caldo un brodo amaro, ma io non stò con una persona per 14 anni, se la considero meno di 0° ed io ai santi, non ci credo, se sei rimasto con lei, c'è un motivo.
Forse che tu, ami condivisione di resposabilità, ma gli altri devono agire a modo tuo se no butta male?
Quando dici che ti combina delle stronzate, sembra quasi che parli di un bambino, mi chiedo come e di che tipo sia il rapporto con la Donna, la persona e se mai c'è stato.
Quella gravidanza lei non la voleva, chi ha deciso al fine?
Dici di amare tuo figlio e non lo metto minimamente in dubbio, ma colpendo la madre, mi chiedo come tu non ti renda conto di ferire a morte tuo figlio, e te lo abbiamo fatto notare da più parti.
Se non vi amate più lasciatevi, se la diprezzi e non la reggi, i suoi pianti non ti toccheranno, ma è meglio prendere una decisione responsabile piuttosto che martoriare te stesso, una donna ed un bambino, non credi?