Dunque, a prescindere che per quanto mi riguarda, non volevo e non ho sicuramente espresso giudizi sulla persona e, dato che in questi giorni gira anche un topic sull'accettazione del proprio corpo, della ciccia (il topic s'intitola appunto così "A proposito di Ciccia"
http://www.giardinaggio.it/forum-g/showthread.php?t=41427) che comunque fa il paio con le imperfezioni fisiche, con quelli che noi viviamo come difetti, come qualcosa che ci destabilizza o ci fa sentire meno sicuri, io avrei molto amato proprio comprendere quanto il settore della chirurgia estetica sia utilizzato come ancora di salvezza alle proprie fragilità o come si arrivi a decidere di andare in C.O. per farsi ridurre un setto nasale con tutto cià che comporta in termini di dolore, fastidio post-operatorio o del fatto che ormai anche una certa soggettività dei lineamenti sta vedendo l'avanzata di nasi tutti uguali, così come le bocche o gli zigomi.
Penso anche, magari sbagliando, che i chirurghi estetici "improvvisati" (intendo quelli che plasmano volti come fossero cloni l'uno dell'altro) non siano così pochi.
Surfista, non ti nascondo che mi incuriosisce anche molto, comprendere come un chirurgo agisca a livello psicologico nel consigliare la paziente o il paziente, rispetto ad un cambiamento piuttosto che ad un altro.
Insomma, io non farei mai un intervento di chirurgia estetica, ma questi son fatti miei, anche perchè dovrei accendere un mutuo per mettere a posto qualche chilometro di di cose che non vanno, ma se qualcuno la pensa diversamente, beh, a me non cambia nulla.
Faccio, invece, molta più fatica a capire quali meccanismi scattino in una donna che preferisce avere le labbra che sembrano le camere d'aria di una bicicletta o gli zigomi che sembrano appiccicati alla faccia come due air-bag o a una faccia che ha subito un lifting che quando la proprietaria sorride, riesce anche a farsi aria con le orecchie per quanto è stata "tirata", piuttosto che un seno che sembra essere stato acquistato in un bowling.
OVVIAMENTE, con quanto scritto qui sopra, mi riferisco a quegli interventi di chirurgia estetica, che risultano dei posticci a vedersi, almeno quanto lo era il parrucchino che molti uomini calvi mettevano negli anni '70 e non certo a quegli interventi di chirurgia estetica fatti tenendo conto dei tratti del viso di una persona, del suo carattere e che si avvalga di una seria esperienza e su una seria preparazione e che, soprattutto, tenda a conservare la fisionomia di chi chiede il ritocco.
Surfista, tu che queste situazioni le vedi quotidianamente, mi dici, se puoi e se vuoi, come sia possibile che una certa fascia di tuoi colleghi conci così male certe persone che vi si rivolgono?
Ho visto persone che hanno subito interventi estetici che nemmeno si notano, nel senso che valorizzano e migliorano ma non stravolgono la persona in tutta la sua fisicità e che, quindi, sono stati anche ben eseguiti e non solo tecnicamente. Ecco, io credo che il fine della chirurgia plastica dovrebbe essere il miglioramento ma senza che il tutto risulti come finto.
E poi, quali sono le implicazioni psicologiche per una persona che si rivolge al chirurgo plastico per migliorare il suo aspetto quando poi si ritrova ad avere un danno anche maggiore rispetto a quello che aveva prima dell'intervento?
Proprio poche sere fa, mi è capitato di vedere un'intervista di Tiziana Luxardo (figlia del grande fotografo) e mi ha abbastanza colpito che nel rifarle gli zigomi, non sono riusciti a coprire completamente tutta la zona con il materiale di riempimento (scusa il linguaggio poco tecnico ma non so come esprimere il concetto) e, in pratica, tutta l'area relativa e rifatta, finisce con un bel solco che non va a finire a ridosso delle rughe espressive che tutti abbiamo a lato del naso e che si tendono naturalmente, ma soprattutto quando sorrideva e parlava, gli zigomi si sollevavano, lasciando una sorta di solco stirato, tra la cute e l'attaccatura del naso, insomma, un vuoto, uno spazio libero (cavolo non so come spiegarlo) che mostrava significativamente un intervento non ben eseguito e una faccia che non sembra naturale.
Oppure mi viene in mente una delle ultime immagini di Silvana Pampanini che aveva fatto un bellissimo lifting facciale ma subito sotto il mento, mostrava una quantità di pelle rugosa e grinzosa, che strideva mostruosamente con il viso quasi da ventenne.
Magari lei si sarà piaciuta, ma a livello medico è corretto fare un simile intervento? D'accordo il lifting ma non si dovrebbero considerare tutta una serie di fattori prima di operare un simile cambiamento?