• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Debellato il ragnetto rosso? Tentativo chimico!

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Lord Garland

Aspirante Giardinauta
Un saluto a tutti i forumisti. Volevo condividere con voi un'esperienza che, penso, mi abbia portato a rimuovere una infestazione precoce di ragnetto rosso (Tetranychus urticae).

Leggendo su diversi forum, ho appreso che uno dei metodi più efficaci per l'infastidimento (non ho mai letto debellamento) del ragnetto rosso fosse l'Umido e lo zolfo.

Lavorando in un laboratorio ho portato a casa 3-4 grammi di Solfato ferroso. Ne ho disciolto 2 grammi in 200 ml di acqua e poi, con uno spruzzino, ho nebulizzato sulle foglie (pagina inferiore e superiore) dei miei giovani alberi. (NOn troppo, perché ho letto che a temperature di 30 °C lo zolfo diventa fitotossico).

Ciò che ne è emerso è che la sintomatologia tipica da ragnetto rosso è terminata e la crescita delle mie piante è tornata ad essere vigorosa.

Direi che abbia fatto un miracolo.

C'è qualcuno che ha condiviso un'esperienza simile o che possa fornirmi qualche consiglio a riguardo?
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
devo dire che per non sapere ne leggere ne scrivere, hai confuso totalmente il senso di solfato e di zolfo, che sono due cose bene diverse, lo zolfo non ha capacità abbattente contro gli adulti ma solo verso neanidi e non totalmente, senza contare che il livello fitotossico è tale da nonpermettere un azione acaricidica e ne insetticida. Poi colorare le piante di ruggine usando del solfato di ferro che macchia irrediabilmente piante e tutto ciò che tocca è ottimale, senza contare che non ha nessuna attività insetticida ne acaricida.
 

David 75

Giardinauta
Mi vengono in mente alcune domande: Che piante hai trattato? Che sintomi hai avuto per dire che era una infestazione precoce di ragnetto rosso? E come dice brandegeei zolfo o solfato ferroso o entrambi?:confuso:
 

Lord Garland

Aspirante Giardinauta
Rispondo a David75.

La sintomatologia a cui mi riferivo è quella tipica delle foglie che nella pagina superiore presentano puntinature bianche, con foglia che tende ad ingiallire prima e poi a cadere. Parlavo di infestazione precoce perché ad un'altro albero (di un anno di età), i ragnetti rossi avevano causato danni maggiori, con già le ragnatele e gli adulti che le abitavano. Avendo altri alberi di due mesi (Jacaranda mimosifolia, Eucalypto calmadulensis), mi sono accorto che cominciavano a presentare la pigmentazione bianca sulla pagina superiore. osservando le pagine inferiori, mi sono accorto, mediante una lente d'ingrandimento, di piccoli aracnidi grigi con due macchie più scure sul dorso. Allora ho pensato di utilizzare il solfato ferroso, che contenente Zolfo (seppur nella forma chimicamente legata all'ossigeno) mi ha bloccato la sintomatologia e le piante sono tornate a crescere più velocemente.

Ho voluto controllare la quantità che ho disciolto in acqua di Solfato ferroso (unico componente chimico usato). Correggo la quantità inizialmente postata con 1g ogni 250 ml.
 
Ultima modifica:

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Nelle discipline sperimentali per arrivare a una conclusione occorre di base avere (tralasciando per semplicità ogni altro aspetto metologico) un confronto (ossia una tesi non trattata mantenuta nelle stesse condizioni di quella trattata): diversamente ogni ipotesi è plausibile e non confutabile (....te ne potrei suggerire diverse)
 

Lord Garland

Aspirante Giardinauta
Vero questo. Non ho un controllo. Sia chiaro, questo non perché non sappia che il controllo sia sempre necessario prima di trarre conclusioni sperimentali. In taluni casi capita che questo non sia disponibile (nel mio caso per ovvi motivi di semina), per cui il miglior controllo diviene l'osservazione. D'altronde non abbiamo bisogno di un controllo quando vediamo una persona malata e la stessa persona non in malattia: certi aspetti sono evidenti, pertanto, la semplice osservazione del comportamento è un ottimo metodo di studio. Premesso ciò (premesso che non ho un controllo per questo 'esperimento') mi sono basato sulla semplice osservazione:

1° MOMENTO DI OSSERVAZIONE: le piante crescono sane e rapidamente (fondo del vaso non ancora raggiunto)
2° MOMENTO DI OSSERVAZIONE: attacco da parte del ragnetto rosso --> le piante crescono non sane e più lentamente (fondo del vaso non ancora raggiunto)
3° MOMENTO DI OSSERVAZIONE: nebulizzazione con solfato ferroso diluito 0,5% ca. Le piante rimangono in fase di crescita lenta (fondo del vaso non ancora raggiunto).
4° MOMENTO DI OSSERVAZIONE: 1 settimana dopo il trattamento --> le piante riprendono una crescita più veloce. Foglie non più stropicciate, né puntinate.


Sia chiaro: il 3D non vuole essere presuntuoso. Sto semplicemente sottoponendovi una personale osservazione, che, alla luce di evidenze future, potrà, è il caso di dirlo, essere confutata o corroborata.

Saluti
 
Ultima modifica:

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
a questo punto puoi usare una qualsiasi sostanza che contiene zolfo, anche della cisteina, oppure del solfato di calcio cioè del gesso, non continuo non avrebbe senso... lo zolfo è zolfo e basta ed è in grazia a questo che ha una azione, persino il polisolfuro di calcio è profondamente diverso dal solfato, infatti dal solfato non si forma nessun acido e nessuna sostanza tossica anzi, mentre dallo zolfo e dal polisolfuro si forma acido solfidrico con azione disidratante e tossica.
Sarà anche vero che gli acari avranno cambiato casa, ma allora posso dirti che la mia rosa moscata ha avuto gli acari e poi sono andati via da soli, io non ho usato nulla eppure...
 

Lord Garland

Aspirante Giardinauta
Ho trovato questo articolo (in inglese), che dice, come nella vite, il solfato di ferro abbia dato buoni risultati. Non dicono se Ferrico o Ferroso, ma la specie infestante testata è il ragnetto rosso.

"Tetranychus telarius, L., (Epitetranychus althaeae [Tetranychus urticae], von Hanst) has been believed to occur on vines in the Caucasus, but during 1925 it was ascertained that though this mite occurs in the vineyards on various weeds, it is not present on the vines. The mite attacking vines is apparently a different species. It hibernates under loose bark or in the cracks of the living bark and remains on the stems until the leaves appear, when it migrates to them. As in the case of T. telarius, the development depends on atmospheric humidity. From 1923 to 1925 the summers were very dry and the mite occurred in great abundance, but as a result of rain in May, June and July of 1926 it was almost absent, appearing again with the drier weather in August. As the mite hibernates on the plants, painting the stems with 40 per cent. iron sulfate in March gave good results, and successful experiments were also made with soap solution".



FONTE: Cookies Required - CAB Direct
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
il solfato ferroso è quello che viene usato, che ha colore verde bluastro, nei tempi che furono veniva usato anche come anticrittogamico alla stregua del verderame (solfato di rame), ma per tanti motivi non è più usato giustamente perchè inutile.
Secondo te dal 1923 ad oggi è cambiato qualcosa o è rimasto tutto dimenticato?
Più probabile che si è ben capito che qusta azione non è così efficace come si potrebbe evincere, se no in casi gravi verrebbe consigliato l'uso di solfato ferroso, anche se molto complesso da spruzzare perchè macchia e corrode, intasa perchè si ossida subito con l'acqua a ruggine. Poi se pensi a quante molecole chimiche esistono oggi, studiate e prodotte e anch'esse spesso poco efficaci, pensavi di aver scoperto il prodotto rivoluzionario... io ho seri dubbi.
 

Marcello

Master Florello
successe con la penicillina molti anni fa...si strausava per tutto e funzionava bene.Poi realizzarono una penicillina protetta per limitare le resistenze(ampicillina+dicloxacillina)Poi passo' di moda a vantaggio delle cefalosporine .

Non passava anno che il principio attivo venisse modificato per ritoccare i prezzi.Gli informatori scientifici del farmaco facevano il resto negli ambulatori.

poi negli anni '80 una aziendina consociata alla farmitalia-carlo erba rimise sul mercato la penicillina+dicloxacillina (diamplicil)e in effetti funzionava bene.Ma il mercato era nelle mani delle grandi aziende.

Morale: non sempre una sostanza non viene piu' usata perchè inefficace,ma per motivi che riconducono sempre al lucro.Di esempi ce ne sono tanti,ma quelli sui libri sacri non si trovano.
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
ma certo adesso finiamo nello spionaggio industriale, la penicillina ha un bel sacco di problemi, può curare ma può anche uccidere, spesso da effetti collaterali alle persone è cosa comune e risaputa, senza contare che con la penicillina oggi non ci curi più tutto come una volta e la ricerca di nuovi farmaci è obbligata visto l'adattamento che i batteri hanno nei confronti di tutti gli antibiotici e non è che dopo 50 anni i batteri se ne sono dimenticati della penicillina...
 

Lord Garland

Aspirante Giardinauta
Mi piace l'esempio che fa Marcello. Ed è anche vero che il solfato ferroso non è un antibiotico, contro il quale i batteri possano sviluppare resistenze. Stiamo parlando di di organismi eucariotici multicellulari che sono molto diversi da un semplice batterio e che non acquisiscono una resistenza ad un certo componente tanto velocemente quanto possa accadere per un batterio (90 anni sono comunque pochi per un adattamento evolutivo come questo - specie se poi il trattamento è stato interrotto per i motivi di danni collaterali alle culture - non lo sappiamo questo!).

E' vero, infatti, che non ero a conoscenza degli effetti collaterali del Solfato Ferroso a livello di fito-fisio-patologia e quindi può essere per questo motivo che le aziende abbiano smesso di impiegarlo dagli anni 20-30 (resta pur vero che la mia è una semplice speculazione. Non potrò crederci fermamente finché non avrò trovato qualcosa in letteratura). Ad ogni modo, per essere obiettivo e continuare questa speculazione, posso ipotizzare che sia successo un po quel che è accaduto con il DDT (trattamento insetticida). Negli anni '20 lo si metteva ovunque, addirittura nelle pitture per la casa (per debellare le zanzare). Veniva anche disciolto nelle acque di irrigazione dei campi. Successe che si depositò ovunque e i danni causati agli insetti vennero causati anche agli esseri umani e così, negli anni 50, ci furono i primi casi di nuovi nati con malformazioni gravi e ne fu categoricamente vietato l'impiego.

Ovviamente, non stiamo parlando del DDT, perché i danni causati dall'FeSO4 sarebbero a livello fito e non umano, ma, dopo gli effetti osservati, mi sento di escludere che sia una questione puramente di 'cambiare casa'. Anche ammesso che la 'ruggine' li abbia infastiditi, non è qualcosa da snobbare assolutamente.
 
Ultima modifica:

Marcello

Master Florello
ho fatto solo un esempio per far riflettere sui guadagni delle aziende che evitano di usare molecole perchè poco redditizie.

nessun spionaggio industriale.
 

pilusmax

Giardinauta
il ragnetto è una bestia strana, di certo si sa che non gradisce l'umido
c'è chi dice di averlo debellato con l'acqua e sapone , chi solo con l'acqua e le preghiere....
io le ho provate tutte, (preghiere incluse) ma il mio ragnetto anche quando se ne va... poi .... torna, sempre puntuale
il mio ragnetto non mi vuol lasciare perchè mi vuole bene
(amore non corrisposto)
 

Alessandro2005

Esperto in Fitopatologie
Chissà perchè da un problema specifico e ben conosciuto sotto il profito fitoiatrico si deve sconfinare in discorsi sconclusionati.
 

brandegeei

Esperto in Fitopatologie
Ciao
perchè quando non ci sono ragionamenti reali e concreti sul discorso di base, si va a parare sul complotto del mondo maligno contro il povero essere umano... questo è un buon modo per avvalorare le proprie idee personali, cercando di avere ragione su un argomento che non centra nulla col ragnetto rosso e nemmeno col solfato e ne lo zolfo. Siccome l'aereo vola più in alto il caffè è sempre più buono. Tutto vero!
 

Lord Garland

Aspirante Giardinauta
Mi spiace ma debbo disquisire dai toni che questa discussione sta assumendo. Premettendo una citazione che voglio sperare terrete tutti in considerazione del celeberrimo Voltaire:

"non approvo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo"

Premesso ciò, mi pare il caso di dire che di aria fritta qui non ve ne sia la benché minima fragranza. Mi sono visto contestato in maniera assolutamente non-costruttiva un'osservazione empirica personale, che aveva il mero scopo di essere condivisa con la comunità. Peraltro non campata a caso, vista la presenza di un articolo in letteratura scientifica (già ampiamente dibattuto).

A fronte dei toni assolutamente non-costruttivi ed arroganti emersi dal dibattito (che, a parer personale, va al di là del significato intrinseco di 'forum'), mi vedo costretto a non continuare questa sterile discussione, dato che avrei molto di più apprezzato se l'utente Alessandro2005 avesse evitato di seminare troll, dal quale, in modo eclatante, si è sollevato un polverone altrimenti evitabile.


Un’ultima postilla, visto che qualcuno parlava di ragione (non ricordo chi e nemmeno voglio vedere chi fosse stato), che voglio ben sperare terrete tutti a mente, visto che maturi siamo:
Di tanto in tanto, per puro caso, uno stupido deve aver ragione.
William Cowper, Conversazione, XVIII sec.

Lascio a colui che ha più ragione l’onere di stabilire chi ha ragione o torto!


Resto disponibile via privato (come la buona educazione m’impon di fare). Non conosco l'etichetta del forum da questo punto di vista, ma, essendo io l'autore di questo 3D, per me può anche essere chiuso.

Saluti!!


P.S: tendo ad amare molto la letteratura scientifica

http://fshs.org/proceedings-o/1933-vol-46/52_Miller.pdf

Pagina 3 al Titolo: IRON SULFATE
 
Ultima modifica:
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto