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Cucina calabrese

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MaryFlowers

Fiorin Florello
“La Ficurinnia”

[...] Me figghiu m’addumanna: “Ma picchì la natura è fatta d’accussi? Un fruttu tantu bonu di mangiari è chinu ‘i spini ca nun si po’ tuccari".
“La Ficurinnia”, ci rispunnivi iu, “la fici d’accussì Domini Diu, pi ‘nsignari a tutta la so genti ca i cosi belli nun su’ fatica ‘i nenti. [...]
(Salvatore Corrao)
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Fiorin Florello
pittarelle" di zucca gialla. Ho messo in pentola con olio evo ,sale e in po' di cipolla tagliata finemente e a piccoli pezzi la zucca...quando tutta l'acqua che la zucca stessa produce si è "asciugata", ho fatto raffreddare e poi ho aggiunto alla zucca bella spappolata con una forchetta : pane grattugiato secco,1 o 2 uova ,( tener conto della quantità di zucca), pecorino grattugiato o altro formaggio, pepe nero, prezzemolo tritato.......ho amalgamato bene... Con l'impasto ho formato le "pittarelle" e le ho fatte friggere . A tavola sono state gradite...
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Fiorin Florello
Le lampascioni li pulisci ( le cippuddizzi )
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li lavi per bene,poi li lessi con acqua è un po' di aceto per togliere l'amaro...dopo tutto ciò,li friggi con peperone in polvere,dopo di ché metti la mollica di pane sale e un po' di pepe,e sono pronti da mangiarli..
 

MaryFlowers

Fiorin Florello
Mafalde spezzate con fagioli,patate e cicoria .

200 g di Mafalde .
200 g di fagioli.
3 patate.
Mezza cipolla.
200 g di cicoria.
Sale , pepe.
2 foglie di alloro.

Rosolate nell' olio la cipolla tritata e le foglie di alloro e unite le patate , i fagioli cotti precedentemente la cicoria sbollentata . Aggiungere sale e pepe. Coprite con abbondante acqua e dopo 10 minuti di cottura , versate anche la pasta . Quando la pasta sarà cotta , servitela con un filo d'olio . E peperoncino a chi piace .
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Fiorin Florello
Dorayaki - Pancake giapponesi, facili da preparare e poi farcire con Crema e frutta, oppure con Miele, Nutella, Crema Gianduia, Marmellata o Confettura
PS: Ricetta approvata da un mio amico Chef Giapponese... felice io!
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DORAYAKI – PANCAKE GIAPPONESI

Ingredienti
2 Uova
80 gr di Zucchero semolato
1 cucchiaio di Miele
½ cucchiaino di Bicarbonato
130 gr di Farina 00
50 ml di Acqua

Procedimento Tradizionale: All’interno di una ciotola dai bordi alti lavorare con uno sbattitore elettrico lo Zucchero e le Uova, fino ad ottenere un impasto spumoso. Aggiungere tutti gli altri ingredienti, il Miele, l’Acqua, il Bicarbonato e la Farina, lavorando ancora per un paio di minuti. Deve risultare una pastella morbida come quella delle Crepes, da far riposare per 30 minuti in frigorifero. Riscaldare una piastra o padella antiaderente larga e bassa, unta precedentemente con un pochino di Olio o di Burro. Versare con un cucchiaio il composto in padella. Cuocere a fuoco basso, pochi minuti per lato, ponendo attenzione al tempo di cottura perchè si imbruniscono presto. Farcire i Dorayaki a piacere con Crema e frutta, oppure con Miele, Nutella, Crema Gianduia, Marmellata o Confettura.
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Fiorin Florello
Li lucerne (le chiacchiere)( di carnevale solitamente si preparano)

500 gr di farina 0, 6 uova, sale q.b, 1 bicchiere di olio o un cucchiaio di strutto
Disporre la farina a fontana aggiungere l'olio o lo strutto, le uova sbattute e il sale a.b. Impastare il tutto finché risulti liscio ed elastico, fare riposare l'impasto per almeno 30 minuti, dopodiché stendere la pasta e tagliarla nella forma desiderata. Friggere in abbondante olio.
Possono essere servite con una spolverata di zucchero a velo.
La mia famiglia li gradisce senza zucchero perché vengono accompagnati con un bel bicchiere di vino.
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Fiorin Florello
NTA CALABRIA.....Stasira...leggeri........
PASTINA cu L'UAVU...........

Metodo antico.......ma ancora attuale.... per arricchire un brodo povero, fatto con sedano, carota e cipolla o soltanto uno di questi ingredienti. L’uovo strapazzato, aggiunto al brodo, a fuoco spento, conferisce corposità e sapore. L’aggiunta di un pugno di pastina poi, fa di questa minestrina, una pietanza semplice, veloce e nutriente.
Ingredienti per 2 porzioni.
100 g pastina risone (o altra a piacere),
1,5 l acqua,
1 costa di sedano,
1 carotina,
1 cipollina,
1 uovo,
sale,
olio extravergine di oliva.
Procedimento.
Versate l’acqua in una pentola capiente e aggiungete le verdure intere. Fate bollire fino a ridurre il brodo della metà e comunque, cuocete almeno 20 minuti. Trascorso il tempo, togliete le verdure con un mestolo forato, aggiustate di sale e cuocete la pasta scelta. Quando la pasta è quasi cotta, rompete l’uovo in una scodellina; quando la pasta è pronta, spegnete il fuoco, bucate leggermente il tuorlo e versate l’uovo nella pentola, agitando con una forchetta.
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Fiorin Florello
uona domenica amici del gruppo
Oggi ho fatto le castagnole ☺☺

Ingredienti:
50 gr di burro
150 gr di zucchero
300 gr di ricotta ben scolata
1 bicchierino di liquore strega o simile
Scorza di limone grattugiata
5 tuorli d uovo
400 gr di farina
100 gr di fecola di patate
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale

Svolgimento
Amalgamare tutti gli ingredienti, ricavarne dei bigoli, tagliare a mo' di gnocco, friggere in olio caldo fino alla doratura
Una vota pronti far sgocciolare su carta assorbente. Quando tiepidi cospargere con zucchero a velo.
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Fiorin Florello
" U SACCHIETTU" - altro che zampone !!! qualcuno di voi lo conosce ?

Il sacchetto di Longobucco si ottiene dalla carne della zampa anteriore del maiale, che viene macinata e insaccata nuovamente nella stessa cotenna. Il nome deriva dal fatto che la cotenna è poi ricucita e il prodotto assume così la forma di un sacchetto. In origine, si utilizzava il maiale nero di Calabria, che è un suino dalle carni magre rustico e adatto al pascolo; fino agli anni Venti era estremamente diffuso in diverse zone della Calabria, poi un lento declino, legato alla scelta di razze più produttive, portò la razza quasi all’estinzione. Nel 2007 si contavano meno di 500 capi (fonte agraria.it) e oggi diversi progetti sono stati realizzati per tentare di tutelare questo maiale.Il sacchetto di Longobucco è tradizionalmente consumato a fette, accompagnato da contorni tipici della Sila Greca, come i funghi sott’olio, gli ortaggi al vapore o i legumi. Il salume presenta una carne compatta, dai colori più o meno vivaci, ed è delicatamente profumato. Per preparare il sacchetto, si prende la zampa anteriore del maiale, fra il piede e la coscia e si estrae tutto il muscolo lasciando intatta la cotenna; si taglia a pezzetti, poi si cosparge di sale e di pepe nero in grani; si rimette quindi l’impasto nella cotenna e si cuce la stessa con spago da cucina, sia nella parte inferiore che in quella superiore; per effettuare la cucitura malgrado la consistenza coriacea della cotenna, si può usare il punteruolo del calzolaio. Si cuoce poi il sacchetto nella stessa pentola usata per le ‘frittole’ del maiale (nome locale per indicare i ciccioli); dopo circa tre ore di cottura, il salume è scolato e posizionato ancora tiepido in un vaso di terracotta, in cui si versa il grasso ristretto ricavato dalla cottura delle frittole; così preparato il sacchetto può riposare per un mese in un ambiente asciutto e fresco. Il sacchetto di Longobucco è oggi preparato da un’unica produttrice, che ha ereditato la ricetta dai genitori e dai nonni. Questo sapere rischia di perdersi nei prossimi anni. La preparazione è artigianale e il prodotto non è attualmente in vendita.
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Fiorin Florello
TURDILLI al vino e olio di oliva.
Ricetta :
1 bicchiere di vino rosso Un bicchiere di olio
1/2 bicchiere di acqua
1 cucchiaino di cannella, tre cucchiai di zucchero
1 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1 cucchiaino di vaniglia, 1 arancia grattugiata, olio per friggere,farina, miele e confettini colorati q. b.
( Kg 1 farina ma usatene q.b mettetela mano a mano ).
Preparazione
Fate bollire l'olio, il vino e l'acqua poi versateli in una contenitore e lasciateli intiepidire, fate sciogliere i tre cucchiai di zucchero
Uniteci gli aromi e la buccia grattugiata dell'arancia, mescolate e versateci dentro tanta farina quanto basta per ottenere un impasto consistente.
Lavoratelo bene, lasciatelo riposare per una mezz'ora.
Riprendete la pasta e staccatene dei pezzettini, lavorateli un poco sulla spianatoia e formate dei bastoncini della grandezza di un dito.
Passateli sopra il taglierino degli gnocchi e friggeteli in abbondante olio o strutto.
In un tegame mettete abbondante miele e un filino di acqua , fatelo scaldare e tuffateci i turdilli, mettete cannella arancio grattugiato e chiodi di garofano in polvere rigirateli, quando sono belli colorati levateli e posateli su un vassoio .
Cospargeteli con confettini colorati e serviteli.
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Fiorin Florello
OGGI CONTINUANDO LA CARRELLATA DEI PIATTI TIPICI DEL NATALE IN CALABRIA PRESENTO UN CLASSICO DELLA VIGILIA DELL'IMMACOLATA A COSENZA: CUDDRURIEDDI(CULLURIELLI).......

I cuddrurieddri o cullurielli sono un fritto tipico cosentino che si prepara soprattutto nel periodo natalizio, in particolare la vigilia dell’Immacolata. Sono dei lievitati a forma di ciambella che vengono fritti e gustati caldissimi. Con lo stesso impasto si possono preparare anche i panzerotti, che secondo tradizione vengono farciti con un filetto di acciuga ed un pezzetto di caciocavallo;

Ingredienti per circa 15/20 cullurielli

1 kg di farina 00 (+ qb per la spianatoia)
350/400 gr di patate lesse (2 o 3 patate)
13 gr di lievito di birra (mezzo cubetto)
circa 12/15 gr di sale (un cucchiaio colmo)
1 cucchiaino di zucchero
acqua (circa 450 ml)
olio di semi per friggere (1,5 litri)

Preparazione

Lavate e sbucciate le patate, lessatele, poi scolatele e ancora calde schiacciatele con lo schiacciapatate, raccogliendo la purea in una ciotola. Lasciate le patate schiacciate così come cadono e senza mescolarle o muoverle fatele raffreddare a temperatura ambiente .

Distribuite la farina a fontana su una spianatoia o prima in una ciotola capiente se preferite, poi aggiungete le patate (pesate 350/400 gr di purea di patate), il lievito di birra sciolto in una parte di acqua prelevata dalla quantità totale, il sale, lo zucchero ed una parte di acqua . Iniziate a mescolare, aggiungendo l’acqua poco per volta fino a raggiungere una consistenza morbida e proseguite impastando con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio. IMPORTANTE. La quantità di acqua è indicativa, dipende dal grado di assorbimento della farina che utilizzate e dalle patate, quindi regolatevi aumentando o diminuendo la quantità indicata fino ad ottenere un impasto omogeneo che riuscite a lavorare con le mani ma molto morbido.

Riponete l’impasto in una ciotola capiente leggermente infarinata, praticate un taglio a croce, coprite la ciotola con un canovaccio di cotone o lino ed avvolgete il tutto in una coperta. Ponete la ciotola ricoperta a riposare in un luogo caldo e privo di correnti (va bene anche il forno con la lucina accessa) fino al raddoppio (circa 2 o 3 ore).

Una volta raddoppiato riprendete l’impasto e formate dei piccoli panetti prelevandone circa 100/150 gr, a seconda della grandezza che volete ottenere, ed arrotolando l’impasto tra le mani infarinate oppure sulla spianatoia anch’essa leggermente infarinata, poichè l’impasto è piuttosto appiccicoso.

Riponete i panetti a lievitare ancora per un’altra ora sulla spianatoia o su una teglia in emtrambi i casi infarinata, sempre coperti da un canovaccio e poi dalla coperta, facendo attenzione a non appesantire troppo per non schiacciare i panetti.

Mettete a scaldare l’olio in una padella capiente e profonda e quando avrà raggiunto la giusta temperatura prendete i panetti, praticate un buco al centro con pollice e indice di entrambe le mani e tuffateli nell’olio delicatamente. Fate dorare da un lato (ci vorrà pochissimo tempo se l’olio è ben caldo), poi girate e fate dorare dall’altro, infine sollevate con una schiumarola ed adagiate i cullurielli in un contenitore rivestito di carta assorbente, tenendoli al caldo finchè non terminate tutti i panetti. Servite i cullurielli caldi e fumanti.

Cuddrurieddri o cullurielli cosentini

Los cuddrurieddri o cullurielli son un frito típico cosentino que se prepara sobre todo en el período navideño, en particular la víspera de lo inmaculada. Son de los leudados en forma de rosca que vienen fritos y gustados calientes. Con el mismo amasijo se pueden preparar también las empanadillas, que según tradición son rellenados con un filete de anchoa y un pedacito de caciocavallo;

Ingredientes por unos 15/20 cullurielli

1 kg de harina 00 (+ qb por el spianatoia,
350/400 gr de patatas hervidas, 2 o 3 patatas,
13 gr de levadura de cerveza, medio cubito,
acerca de 12/15 gr de sal, una cuchara colmada,
1 cucharita de azúcar
agua, unos 450 ml,
aceite de semillas para freír, 1,5 litros,

Preparación

Lavados y peláis las patatas, te salcochas ella, luego te escurres ella y todavía calientes te la pisas con el pasapurés, recogiendo el purea en un cuenco. Dejáis las patatas chatas tal como caen y sin mezclarle o moverlas te las hace enfriar a temperatura entorno.

Distribuís la harina a fuente sobre un spianatoia o primera en un cuenco capaz si preferís, luego añadís las patatas, pesáis 350/400 gr de purea de patatas, la levadura de cerveza desatada en una parte de agua retirada por la cantidad total, la sal, el azúcar y una parte de agua. Iniciáis a mezclar, añadiendo el agua poco por vez hasta alcanzar una consistencia blanda y continuáis amasando con las manos hasta a conseguir un compuesto homogéneo y liso. IMPORTANTE. La cantidad de agua es indicativa, depende del grado de absorción de la harina que utilizáis y de las patatas, por lo tanto reguladas aumentándovos o disminuyendo la cantidad indicada hasta a conseguir un amasijo homogéneo que lográis trabajar con las manos pero muy blando.

Reponéis el amasijo en un cuenco capaz ligeramente enharinado, practicadas un corte a cruz, cubre el cuenco con un cañamazo de algodón o lino y envolvéis el todo en una manta. Ponéis el cuenco bañado a descansar en un lugar caliente y falto de corrientes, queda bien también el horno con el lucina accedido, hasta la duplicación, acerca de 2 o 3 horas.

Una vez duplicado retomáis el amasijo y formadas de los pequeños panecillos retirando de ello unos 100/150 gr, según el tamaño que queréis conseguir, y también enrollando el amasijo entre las manos enharinadas o bien sobre el spianatoia ella ligeramente enharinada, ya que el amasijo es bastante pegajoso.
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Fiorin Florello
Fare la RICOTTA in casa.....

in modo semplice , casalingo e senza nessuna pretesa. A suo tempo Giovanni Versace - emigrato in Canada da tanti anni e desideroso di produrre la ricotta che già i suoi genitori in Calabria producevano in modo classico - ci ha fatto conoscere il suo metodo personale, uno dei tanti modi , per produrre questa leccornia in casa : " Versare in una grande pentola due litri di latte intero (non scremato) , mezzo litro di panna e un litro di acqua , portarlo a bollore mescolando spesso. Quando sta per bollire aggiungi mezzo bicchiere di aceto bianco e spegnere il fuoco. Mescolare ancora per mezzo minuto e far riposare. La coagulazione inizierà subito e dopo un po' si potrà già versare nelle fuscelle o nei colini di plastica che si trovano in commercio a sgocciolare.....". (foto di Giovanni Versace)
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Fiorin Florello
Susumelle....
Ingredienti....500g.di farina...200g.di zucchero...200g.di miele ...cannella...20g.di cacao amaro...1 bustina di lievito x dolci ..a piacere frutta candita...io in alcune ho aggiunto delle gocce di cioccolato..
impastare il tutto e formare le susumelle..io ho fatto 30g.per ognuna...informare a 180º per 20 minuti..poi ognuno si regola...poi ho fatto la copertura al cioccolato fondente...
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Fiorin Florello
Amaretti....
200g di farina di mandorle..o mandorle tritate finemente con la buccia interna...200g di zucchero...una fialetta di mandorla amara...albume d'uovo...a seconda quanto assorbe...
mettete insieme gli ingredienti...e andate piano con l'albume...formate delle palline...spolverizzare con zuccero a velo...e infornare a forno caldo a 160° per il tempo che occorre..circa 10-15 minuti...si devono formare gli spacchettini.
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