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Cucina calabrese

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Fiorin Florello
Varietà di portulaca ricca di omega tre ,cresce spontanea ovunque da noi ,li condiamo come insalata
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Fiorin Florello
Cherry Liquore alla Ciliegia con Vino rosso...
L'ho realizzato con Ciliegie scure e carnose dell'Aspromonte (RC) e aromatizzato con Vino rosso corposo e fruttato di Cirò (KR) :)
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Cherry Liquore alla Ciliegia con Vino rosso

Ingredienti
500 gr di Ciliegie senza nocciolo
500 gr di Alcool etilico puro per Liquori a 90° o 95°
350 gr di Zucchero
500 ml di Vino Rosso I.G.T. “Calabrise” (Cantine Ippolito 1845) o altro Vino Rosso corposo e fruttato

Procedimento: Lavare le Ciliegie e farle asciugare sopra un canovaccio di cotone. Togliere il picciòlo, snocciolare le Ciliegie secondo il Metodo indicato precedentemente, pesare 500 gr di frutta e riporla dentro un grande barattolo di vetro. Coprire le Ciliegie con l’Alcool etilico, chiudere bene ed ermeticamente il barattolo, lasciare riposare in infusione a macerare per 20 giorni in un luogo fresco e al buio, scuotendo il composto ogni giorno. Passato questo periodo preparare uno Sciroppo, sciogliendo molto bene e in un adeguato recipiente lo Zucchero nel Vino. Filtrare il Liquore alla Ciliegia, aggiungere allo Sciroppo di Vino e travasare lo Cherry in bottiglie di vetro, con l’aiuto di un imbuto. Far riposare qualche giorno in un luogo fresco e al buio. È possibile conservarlo in dispensa o in Frigorifero o Freezer. Agitare lo Cherry Liquore alla Ciliegia con Vino rosso prima di servire e gustare ben freddo.

Nota enologica: Il Vino Rosso IGT “Calabrise”, usato in questa mia Ricetta, prodotto dalle Cantine Ippolito 1845, di Cirò Marina (Crotone), è composto da Vitigni al 100% Calabresi, con Uva raccolta manualmente e macerata lungamente sulle vinacce. Ha grado alcolico al 14% ed è un omaggio alla Calabria e alla sua gente. Ha colore rosso cupo con riflessi violacei, al naso presenta sentori di Frutta rossa, Prugna, Amarena e Pepe nero. In bocca è fresco, polposo, solare, dai tannini morbidi e carezzevoli. Si consiglia di degustarlo con tutti i piatti tipici della Cucina Mediterranea.
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Fiorin Florello
Pizzaiola di peperoni e melanzane ai sapori intensi di Calabria.
Ingredienti: melanzane 500 grammi di qualsiasi specie, 500 grammi di peperoni idem, 500 grammi di pomodori maturi, 250 grammi di cipolle, basilico abbondante, origano e peperoncino secondo gusto, 100 grammi di formaggio pecorino, 100 grammi di grana, 200 grammi di lardo della colonna o colonnato, il tutto tagliato a tocchetti.
Preparazione: indorare il lardo e la cipolla con olio extravergine di Calabria, togliere dal fuoco, unire il tutto e cucinare a fuoco lento, per almeno un'ora, controllando la consistenza. Ottimo come contorno o per insaporire i primi piatti.
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Fiorin Florello
Insalata di pomodori alla marinota..
Ingredienti: 500 grammi di pomodori, 50 grammi di filetti di alici sotto sale, un ciuffetto di basilico, mentuccia, origano, 200 grammi di olive in salimoia, olio di oliva, peperoncino verde o rosso fresco.
Preparazione: amalgamare tutto, in alternativa dei filetti di alici e peperoncino, amalgamare con piccantino di tonnetti alla Pino Teti. Buono come contorno o cena accompagnata da una bella fetta di soppressata calabrese, e da un vino bianco o rosato di origine calabrese, essendo tutto di ottima qualità.
Questa ricetta è dedicata a tutti gli amici del gruppo Amo la cucina calabrese.
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Fiorin Florello
VRASCIOLA e MALANGIANI e TONNU

Sbucciare le melanzane.
Farle bollire con un.poco di sale.
Lasciare raffreddare e scolare e strizzare, e schiacciare con forchetta.
Aggiungere pan grattato in abbondanza, o pane casereccio ammollato e strizzato, pecorino grattugiato, scatoletta di tonno senza olio e schiacciato, un uovo. Impastare e dare forma. Ripassare nel pane grattugiato e friggere in olio evo fino a doratura.
Buon appetito!
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Fiorin Florello
Peperoncini ripieni di alici tonno capperi....togliere il cappuccio ai peperoncini Rossi..svuotare con un cucchiaio dei semi..fare bollire per qualche minuto i peperoncini in aceto acqua e sale e alloro..poi fare sgocciolare....nel frattempo tagliare le alici i capperi e il tonno. Grossolanamente .riempire i peperoncini...e invasare nei vasetti con l'olio..
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MaryFlowers

Fiorin Florello
Bontà con i peperoni cruschi. (immergere i peperoni secchi in olio bollente e dopo qualche minuto sminuzzarli e versarli sui cibi assieme ad un pò di olio di cottura).
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Fiorin Florello
(Alici ripieni)..dopo aver pulito e privati dalla lisca le alici si lasciano scolare..ho fatto un impasto con la mollica del pane duro briciolata ...aglio..prezzemolo... pepe nero ....capperi..formaggio...un uovo crudo..poco sale e un po di olio..ho impastato il tutto e ho riempito le alici appoggiando un po del ripieno su una alice e chiudendola con un' altra..si infarinano e si friggono...
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Fiorin Florello
biscotti fritti calabresi: CHINULILLE / BUFFEDDI/ RAVIOLI DOLCI/PANZEROTTI / GRAVIOLI ecc. ecc. (chissà in quanti altri modi vengono chiamati ?!)

Si possono farcire con purea di ceci, ricotta, uvetta, noci e nocciole, cioccolato, vino cotto, pinoli, mostarda d'uva, con patate ecc. ecc. Qui di seguito vi do la mia ricetta :

Ingredienti per la frolla: 500 g farina, 4 uova , 100 g zucchero, 1 cucchiaio d’olio
Ingredienti per il ripieno: 250 g ricotta, scorza grattugiata di mezzo limone e mezzo arancio, un bicchierino di vermuth (o rhum) 50 g zucchero. Altri ingredienti: latte + olio per friggere + zucchero a velo e cannella in polvere
Preparazione: impastare la farina con 3 uova e zucchero . Dividere l' impasto a metà e stenderla in due sfoglie sottilissime. Spennellare una sfoglia con l’ uovo sbattuto assieme ad un cucchiaio di latte e disporvi mucchietti ben distanziati del ripieno fatto con la ricotta mescolata con la scorza grattugiata degli agrumi, il liquore e lo zucchero. Appoggiare la seconda sfoglia sopra la prima e schiacciarla bene intorno ai mucchietti di farcia. Con un tagliapasta dentellato formare questi dolcetti a forma di ravioli di forma rettangolari o rotondi (oppure a mezzaluna) e friggere i chjinulilli . Una volta freddi, spolverizzare di zucchero a velo e cannella in polvere . In alternativa si possono farcire con mostarda d’uva oppure con una crema di castagne. C’è anche chi dopo averli fritti li cosparge con vino cotto.
 

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Fiorin Florello
Ho cotto il riso senza tanta acqua perché non va scolato..asciutto però..intanto che è tiepido ci aggiungete un po' di burro...e lo Zafferano,,rimescolare finché non diventa giallo..
Poi aggiungere il parmigiano grattugiato...poi lo lascerete raffreddare.
A parte fate un po' di ragù di macinato..poi aggiungere il prosciutto le uova sode a dadini poi pisellini in barattolo..
Poi prendere un po' di riso fare un'incavo nella mano e ci mettete un po' di ragù e ci aggiungete un quadratino di mozzarella lo chiudete bene lo passate nel l'uovo sbattuto e poi nel pangrattato..friggete finché la panatura sará dorata buon appetito
(La forma ....non è perfetta..ma sono buonissimi )
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Fiorin Florello
(Abbiamo sfornato ora, ore 13:00)

Pochi sanno che il pane caldo che ogni giorno produciamo nasce dopo tante ore di lievitazione e riposo, quasi due ore di cottura in un caldissimo forno a legna d ulivo.

Siamo il primo forno agricolo e il primo mulino d'Italia a produrre prodotti da forno come 100 anni fa, e lo facciamo proprio quando in Puglia stanno sbarcando navi e navi di grano estero di dubbia provenienza.

Sappiamo perché lo facciamo: per dare a tutti la possibilità di mangiare il pane più naturale del mondo, come quello che le nostre nonne preparerebbero per noi, amati nipoti.

Quando sforniamo il pane è questo il pensiero, va a loro che ci hanno indicato la via, e noi manteniamo la promessa: integrali in purezza, biologici e naturali, genuini come una volta.
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Fiorin Florello
La portulaca (Portulaca oleracea L.) è una delle più importanti infestanti delle colture estive. Nonostante ciò, è una delle migliori fonti vegetali dell’acido grasso omega-3 e possiede un elevato contenuto di proteine e polisaccaridi idrosolubili.
È nota nelle diverse regioni con diversa denominazione: in italiano come porcellana, procaccia, porcacchia, sportellaccio, andraca. Le foglie e gli steli possono essere consumati cotti in zuppe, minestre e in diversi tipi di pietanze, ma l’impiego culinario più frequente della portulaca è nella composizione di insalate miste dove è particolarmente apprezzata per il sapore leggermente acidulo e la succulenza. Il sapore è simile allo spinacio e al crescione d’acqua.
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Fiorin Florello
OPERAZIONE MANGIARE IL TERRITORIO: LA MPANATA
(Il mito tra cucina e pittura: dai pastori calabresi alla pittura di Raffaello)

Stamattina cerchiamo di trovare il punto di contatto tra due universi apparentemente distanti.
Voglio parlarvi della Mpanata, il piatto tipico dei pastori, senza dubbio uno degli alimenti più antichi della tradizione calabrese. In verità non è un vero e proprio piatto, ma una specie di zuppa fatta con pane duro, siero e ricotta fresca. Oggi ho celebrato questo rito, perché di un rito vero e proprio si tratta, una sorta di messa laica, a celebrare Galatea la mitica ninfa dalla pelle bianca come il latte.
Quello di Galatea è un mito triste: Ovidio narra che fosse innamorata di Aci, un bellissmo giovane. Ma Polifemo a sua volta era innamorato di lei ed aveva cercato invano di attirarla con il suo flauto. Quando il ciclope scoprì i due amanti, uccise Aci con un grosso masso. Per tenere in vita il suo amore per Aci, Galatea trasformò il suo sangue in una sorgente.
Ma ritorniamo alla Mpanata: si spezzetta il pane e lo si mette in un piatto piuttosto fondo, si inzuppa con il siero caldo, poi si amalgama la ricotta. Nella foto due miti: quello della Mpanata e quello di Galatea. Il primo realizzato dal caseificio Sirianni di Carlopoli, che vi aspetta ogni mercoledì mattina, il secondo è di Raffaello Sanzio.
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Fiorin Florello
Oggi continuo la provvista ..scorciuliandu ariganeu...(origano calabrese)... l'ho messo nei sacchetti di carta è l'ho fatto essiccare al fresco.. quest'anno è rimasto verde.. .
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