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Crisi energetica - gas / elettricità

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Visto che ormai se ne parla sempre più spesso, ho pensato di aprire qui una discussione centrata sull'argomento
sfogatoio e scambio di soluzione e chi più ne ha più ne metta

io comincio col mio dilemma relativo all'energia elettrica

non ho capito come/se limiteranno i contatori durante l'inverno

lo scopo è tenere basso il picco massimo di richiesta, visto chela corrente la si produce, la si mette in rete, quella che viene usata viene usata l'altra si scarica a terra

pertanto, se si riuscisse tutti a consumare il meno possibile nelle ore in cui normalmente c'è il massimo utilizzo,
fascia 1 e fascia 2
mi pare tipo dalle 7.00 alle 18.00 dei giorni lavorativi
potremmo avere meno necessità di gas, che viene ampiamente utilizzato in italia anche per produrre elettricità e abbassare da 100 a 90 il fabbisogno di picco

tenere un grado in meno di riscaldamento, usare di più il camino, avere il golfone a portata è relativamente facile, lo faccio già
economizzare in corrente per me un po' meno, il gioco degli orari lo uso già da anni.. non ho idea di quale sia il mio picco in diurna quando sono a casa per pranzo in inverno nei giorni lavorativi.

sono perplessa, organizzativamente perplessa
 

cri1401

Florello Senior
Io comunque per quanto riguarda temperature termostato e tempi di riscaldamento continuo a interrogarmi se abbia senso in termini di consumo tenere staccato a intermittenza oppure avere un tepore regolare. Vero è che durante le ore in cui io di solito lascio spento anche quando fa molto freddo la temperatura non è che crolli. Però poi quando parte il riscaldamento magari la caldaia va più a lungo per riportare la temperatura a un certo livello. Boh.
Lo puoi fare con il gas e con il pellet ma con la caldaia a legna no, devi sempre averla accesa H24 se no non rende e sprechi legna.
 

peppeorchid

Apprendista Florello

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
da quel che ne so la pompa di calore per essere conveniente bisogna aver installato dei pannelli fotovoltaici
lo scopo è aumentare gradi in casa, la convenienza sta nella differenza di prezzo tra il gas e la corrente da un lato
dalla resa del tuo impianto, sia la pompa di calore sia la caldaia, se sono nuove o vecchie, dall'altro

ovviamente se usi la corrente dei tuoi pannelli, conviene molto, nel senso che se l'impianto fotovoltaico è performante, l'investimento è fatto e pagato.. ormai la corrente è "gratis"
sempre che produci a sufficienza per soddisfare la richiesta della pompa di calore oltre al resto del fabbisogno della casa
se usare la corrente del pannello per la pompa di calore ti obbliga ad acquistare più corrente dal gestore perchè non produci a sufficienza, torni al punto iniziale...

dipende dal costo del gas o della corrente in base al consumo dell'apparecchio/della caldaia per avere quel grado in più in casa

:)
 

miciajulie

Fiorin Florello
sono tra l'angosciato e il perplesso. costa più il gas o l'elettricità? ma se usiamo gas per produrre elettricità come facciamo a calcolarlo. il mio stato è anomalo. condominio due scale 10 piani. acqua calda condominiale e riscaldamento pure. ma in parte a consumo e in parte a quota composta: millesimi/piano/numero di persone per ogni appartamento. per adesso, è dal 2008 che abito lì, le quote mi sembravano ragionevoli e proporzionate. staremo a vedere, sperando che tutti paghino se no si innescheranno meccanismi da delirio. marito che ha lavorato a lungo nei cantieri mi ha consigliato acquisto di tale 'meta', quella per accendere i barbecue: i magutti ci si scaldavano la schiscetta, e un mattoncino bastava a cuocere un uovo. ok, continuo a cercare modelli da lavorare a maglia, pesanti, ferri grossi. e stavolta forse non li lascerò a metà.
 

simone81

Maestro Giardinauta
Io domenica ho sbollentato la cicoria e la bieta con le canne dell'orto.
Ne ho tante e di solito le brucio in loco, ma mi sa che questo anno saranno usate per altro, e mi sa che mangerò molta cicoria e mi darò alla caccia al cinghiale, mi dispiace che ho regalato il fucile.
La corrente non mi spaventa più di tanto, non so se la stufetta a legna c'è la farà tutto l'inverno visto che la uso anche per cucinare, la cosa brutta è che non ha il forno, se no pane e dolci a volontà.
 

tartina

Master Florello
io ho una caldaia a condensazione di ultima generazione, per la quale sto ancora ricevendo il rimborso del 65%...
d'estate va solo per la doccia perchè quando è molto caldo mi piace anche lavarmi con l'acqua fredda, e come sapete non ho il gas in cucina, quindi l'ultima bolletta è stata veramente irrisoria...
diverso sarà appena accenderemo il riscaldamento... 19° sarà difficle farli bastare, non tanto perchè coprendosi bene siano pochi, ma perchè d'inverno ho molta umidità in casa, cosa che controllavo con un deumidificatore acceso h 24, cosa che non sarà più il caso di fare...
inoltre, già tenendo 20,5° e spegnendo alle 10 di sera in camera di notte si scendeva sotto i 18°... con 19° a quanto scenderei?
è vero che nessuno verrà mai a controllare casa per casa, anche perchè ho due cani che se suona il campanello fanno il diavolo a 4, e nessuno osa entrare a meno di non prendere un appuntamento, e in tal caso abbasserei immediatamente il termostato, ma oltre alla coscienza personale, che non so però quanti abbiano a questo punto, si tratta anche di vedere se posso permettemri o meno le bollette attuali...
non se ne parla di aggiungere dell'elettrico, che già ho tutto elettrico...
col fotovoltaico messo su da mio marito, l'unico che era possibile installarsi da soli in autonomia senza permessi e comunicazioni varie, che non immette in rete, in luglio e agosto sono riuscita a risparmiare oltre la metà, ovviamente facendo attenzione agli orari in cui sfruttare al meglio la produzione di corrente, ma già con le condizioni meteo attuali produco pochissimo, e le ore di sole saranno sempre meno...
avevo fato un pò di conti se mi fosse convenuto far fare un impianto più grosso da qualche ditta sfruttando qualche altro bonus, ma l'impressione è che i prezzi siano gonfiati per poi fare gli sconti in fattura fittizi...
l'unica cosa che ancora potremmo fare in autonomia è aggiungere le batterie, ma costano ancora troppo perchè il gioco valga la candela...
per finire il quadro generale, avrei il camino in sala, ma quando sono venuta ad abitare qui dichiarai al comune che non lo avrei usato, ed ho tappato il comignolo...
solito discorso, chi se ne accorge se lo uso? non c'è scritto sopra che feci questa dichiarazione... però a me non piace il caminetto, non lo accenderei mai da sola in casa e con i cani, quindi visto che di giorno il marito non c'è, quando lo accendo? di notte? che poi è lontano dalla zona notte e non mi serivrebbe nemmeno per quella...
 

Windex

Esperto in Prati e impianti di irrigazione
Io da anni non uso più le fasce orarie con l'orologio. Il riscaldamento si spenge quando ha raggiunto la temperatura impostata sul termostato e riparte quando scende sotto di 0,3 gradi rispetto alla temperatura programmata sul termostato. Difficile fare un paragone esatto perché ogni inverno è diverso ma a conti fatti spendo uguale a prima e ho sempre la casa calda; il trucco sta nel non fare freddare troppo l'edificio....
Altra tecnica per risparmiare qualcosa consiste nell'abbassare la temperatura di mandata dell'impianto (il calore dell'acqua che scorre nei radiatori). Così facendo la caldaia starà si più accesa ma consumerà meno, è un po' come andare a 90km/h con l'auto oppure a 130 km/h (voglio arrivare prima o consumare meno?). Anche qui bisogna fare delle prove e dipende molto dal tipo di abitazione, se si imposta una temperatura troppo bassa l'impianto non ce la fa a scaldare, vanno fatti dei tentativi. Per farvi un esempio nel mio caso (con radiatori tradizionali) la temperatura di mandata spazia tra i 50 gradi e i 55 nel massimo del freddo dell'inverno. Quest'anno vorrei fare delle prove integrando con la pompa di calore, penso che terrò una temperatura minima tipo 17/18 gradi con la caldaia e accenderò la pompa di calore quando siamo in casa per raggiungere la temperatura di comfort

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Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Io da anni non uso più le fasce orarie con l'orologio. Il riscaldamento si spenge quando ha raggiunto la temperatura impostata sul termostato e riparte quando scende sotto di 0,3 gradi rispetto alla temperatura programmata sul termostato. Difficile fare un paragone esatto perché ogni inverno è diverso ma a conti fatti spendo uguale a prima e ho sempre la casa calda; il trucco sta nel non fare freddare troppo l'edificio....
vero, sono almeno 30 anni che è chiara questa cosa, ma come si rispettano le fasce orarie richieste? visto che le norme vanno ancora a fasce orarie? una curiosità

Altra tecnica per risparmiare qualcosa consiste nell'abbassare la temperatura di mandata dell'impianto (il calore dell'acqua che scorre nei radiatori). Così facendo la caldaia starà si più accesa ma consumerà meno, è un po' come andare a 90km/h con l'auto oppure a 130 km/h (voglio arrivare prima o consumare meno?). Anche qui bisogna fare delle prove e dipende molto dal tipo di abitazione, se si imposta una temperatura troppo bassa l'impianto non ce la fa a scaldare, vanno fatti dei tentativi. Per farvi un esempio nel mio caso (con radiatori tradizionali) la temperatura di mandata spazia tra i 50 gradi e i 55 nel massimo del freddo dell'inverno. Quest'anno vorrei fare delle prove integrando con la pompa di calore, penso che terrò una temperatura minima tipo 17/18 gradi con la caldaia e accenderò la pompa di calore quando siamo in casa per raggiungere la temperatura di comfort

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a casa mia accendo quando arrivo, se ritengo serva e spengo in genere dopo cena, manualmente, finora non ho speso moltissimo

ovviamente dovessi essere a casa h24 o circa, dovrei reimpostare il tutto, allora avrebbe senso far lavorare l'impianto a temperatura più bassa
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

io abito in collina e da me, al mattino, ci sono già solo 10 gradi.
Giusto per dire che è da qualche giorno che nell'ufficio di mia moglie (che lavora da casa) ho iniziato ad accendere la stufa a pellet per un paio d'ore.
Senza tirare in ballo modifiche strutturali alla casa, che non sono applicabili velocemente ed in questo periodo costano il triplo rispetto al normale (fare un fotovoltaico o cambiare i serramenti ha preso dei prezzi improponibili ed i materiali sono difficili da reperire) ci sono piccole accortezze che aiutano a risparmiare.
Sostituire tutte le lampadine normali o alogene con quelle a led.
Usare la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico (la lavastoviglie inoltre consuma molto meno sia di acqua sia di energia rispetto al lavare i piatti a mano).
Spegnere la luce quando si esce da una stanza.
Preferire la doccia alla vasca. Chiudere l'acqua quando ci si spazzola i denti.

Sono piccole abitudini, che diventano automatiche, che permettono di risparmiare acqua, luce e gas.

Questo inverno però il problema sarà il riscaldamento. Sperando che sia un inverno mite come quello scorso, i 19 gradi in casa non vanno bene per tutti. Se uno abita in un appartamento sfrutta il fatto che anche le case intorno siano calde. Ma se uno abita, come me, in una casa singola ed isolata? Oppure se uno ha in casa bambini piccoli, anziani, malati o semplicemente lavora in casa facendo un lavoro sedentario?

Io, sinceramente, se ho freddo alzerò la temperatura. Accenderò più spesso il camino e, piuttosto, rinuncerò ad una pizza.
Alla fin fine una cena in 4 costa quanto mezza bolletta della luce. Meglio stare al caldo che spendere 50/80 euro per un paio d'ore a tavola.

Ste
 

Windex

Esperto in Prati e impianti di irrigazione
vero, sono almeno 30 anni che è chiara questa cosa, ma come si rispettano le fasce orarie richieste? visto che le norme vanno ancora a fasce orarie? una curiosità



a casa mia accendo quando arrivo, se ritengo serva e spengo in genere dopo cena, manualmente, finora non ho speso moltissimo

ovviamente dovessi essere a casa h24 o circa, dovrei reimpostare il tutto, allora avrebbe senso far lavorare l'impianto a temperatura più bassa
Le normative non sono univoche, variano in base alla regione, talvolta alla provincia, in casi limite ci sono ordinanze comunali. Di solito si parla di ore complessive giornaliere e di una temperatura massima ambientale, raramente di fasce orarie. Tutto questo è sicuramente di obbligo per edifici pubblici e condomini con una gestione centralizzata, i privati dovrebbero anch'essi rispettare queste regole ma credo che uno punti più al risparmio della bolletta piuttosto che all'osservanza stretta di tali norme considerando che meno spendo meno consumo uguale meno inquino. Inoltre le esigenze, le abitazioni e gli stili di vita di ognuno di noi sono differenti. Un conto è abitare in un grande condominio dove accendo l'impianto quando torno a casa o sento freddo, un conto è abitare in una casa indipendente, su più piani e magari in campagna come diceva Stefano dove la questione è ben diversa...

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tartina

Master Florello
Io da anni non uso più le fasce orarie con l'orologio. Il riscaldamento si spenge quando ha raggiunto la temperatura impostata sul termostato
effettivamente ho fatto un errore nel mio racconto... ho detto che il riscaldamento si spegne alle 22, ma in realtà non si spegne, semplicemente alle 22 ho impostao che si accenda solo se scende al di sotto dei 18°... il fatto è che in sala, tenendo 20,5 di giorno, è raro che scenda a 18°, quindi non si accende mai di notte, mentre in camera scende di più perchè ha un'altra esposizione...
quindi è probabile che tenendo 19° dove c'è il termostato, scenda più facilmente sotto i 18° di notte, riaccendendosi, e così in realtà non stando più spento tutta la notte, si scalderebbe di più anche la camera, invece che di meno...
bisogna poi vedere se in tal caso consumo di più, anzichè di meno...
 

tartina

Master Florello
Senza tirare in ballo modifiche strutturali alla casa, che non sono applicabili velocemente ed in questo periodo costano il triplo rispetto al normale (fare un fotovoltaico o cambiare i serramenti ha preso dei prezzi improponibili ed i materiali sono difficili da reperire) ci sono piccole accortezze che aiutano a risparmiare.
Sostituire tutte le lampadine normali o alogene con quelle a led.
Usare la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico (la lavastoviglie inoltre consuma molto meno sia di acqua sia di energia rispetto al lavare i piatti a mano).
Spegnere la luce quando si esce da una stanza.
Preferire la doccia alla vasca. Chiudere l'acqua quando ci si spazzola i denti.
son tutte cose che io ho sempre fatto... dovrebbero essere abitudini generali date dal buon senso, non solo perchè adesso ci si prospettano bollette astronomiche...
 

Windex

Esperto in Prati e impianti di irrigazione
effettivamente ho fatto un errore nel mio racconto... ho detto che il riscaldamento si spegne alle 22, ma in realtà non si spegne, semplicemente alle 22 ho impostao che si accenda solo se scende al di sotto dei 18°... il fatto è che in sala, tenendo 20,5 di giorno, è raro che scenda a 18°, quindi non si accende mai di notte, mentre in camera scende di più perchè ha un'altra esposizione...
quindi è probabile che tenendo 19° dove c'è il termostato, scenda più facilmente sotto i 18° di notte, riaccendendosi, e così in realtà non stando più spento tutta la notte, si scalderebbe di più anche la camera, invece che di meno...
bisogna poi vedere se in tal caso consumo di più, anzichè di meno...
Se metti 19 in sala anziché 20,5 si scalda 1,5 gradi in meno la sala ma anche tutto il resto della casa. Se vuoi correggere delle disomogeneità fra le stanze devi intervenire sulle valvole termostatiche. Cmq è normale che nella zona giorno si abbia una temperatura più alta rispetto alla zona notte

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Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
Le normative non sono univoche, variano in base alla regione, talvolta alla provincia, in casi limite ci sono ordinanze comunali. Di solito si parla di ore complessive giornaliere e di una temperatura massima ambientale, raramente di fasce orarie. Tutto questo è sicuramente di obbligo per edifici pubblici e condomini con una gestione centralizzata, i privati dovrebbero anch'essi rispettare queste regole ma credo che uno punti più al risparmio della bolletta piuttosto che all'osservanza stretta di tali norme considerando che meno spendo meno consumo uguale meno inquino. Inoltre le esigenze, le abitazioni e gli stili di vita di ognuno di noi sono differenti. Un conto è abitare in un grande condominio dove accendo l'impianto quando torno a casa o sento freddo, un conto è abitare in una casa indipendente, su più piani e magari in campagna come diceva Stefano dove la questione è ben diversa...

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appunto, quindi se mi dicono che nella mia zona devo tenere max un tot di h ..
in teoria il tuo impianto come l'hai concepito va benissimo, ma dovresti tenere spento comunque per un certo numero di ore, più che spendo credo sotto una certa gradazione, che non so quale sia

perchè se lo utilizzi come hai fatto finora, lo scopo di ridurre il fabbisogno nazionale di gas va a farsi benedire, indipendente dal fatto che tu sia sempre stato virtuoso/a nella gestione del tuo impianto

dobbiamo a livello nazionale consumare meno gas, semplicemente perchè ce n'è meno, perchè non abbiamo spazi adeguati per lo stoccaggio delle quantità necessarie, perchè ci siamo abituati ad avere rubinetti sempre aperti a disposizione, perchè ..perchè.. tanti perchè...di fatto dobbiamo ridurre il consumo nazionale

io punto ad usare di più il camino, la mia bolletta annuale del gas era intorno ai 600 euro, non ricordo quanti MC,
lascerò accesi i termosifoni lontani dal camino, per fare la doccia al caldo..

non è solo una questione di posso permettermi i nuovi prezzi del gas o della corrente, il punto è cercare tutti assieme di risparmiarne l'uso.

purtroppo ci fanno anche la corrente col gas (calo un velo pietoso sui perchè)
la francia che ci vende la corrente fatta col nucleare, ce ne darà meno(più che altro non ci darà quantità extra contratto), visto che useranno meno il poco gas che usano, e quindi hanno una maggiore necessità interna di corrente.

per cui l'idea di scaldarsi con la pompa di calore, se approvvigioniamo la corrente dalla rete non allegerisce il fabbisogno di gas

dobbiamo risparmiare tutti sui mc di gas e sui kw delle ore di punta

perchè la notte possiamo consumare corrente?
forse non a tutti è chiaro, potrebbe essere inutile ma spiego lo stesso

le centrali elettriche non le accendi/spegni con un click a seconda della necessità
quindi il sistema nazione di produzione e approvvigionamenti dall'esterno di energia elettrica, sono calibrati sulla presunta quantità massima necessaria al sistema paese in megawatt

sul picco massimo, che è tra le 8 e le17 dei giorni lavorativi, si calibra la produzione, che rimane costante (salvo quel che arriva da solare ed eolico immesso in rete) quello che utilizziamo lo utilizziamo, l'eccedenza viene scaricata a terra
quello che consumiamo di notte invece che di giorno, è "tutto regalato" come concetto di disponibilità, se così facendo riusciamo ad abbassare il picco massimo di fabbisogno

se lo scorso anno si produceva per 100, quest'anno dovremmo farlo per 95-90 risparmiamo quelle centrali a gas,
possiamo farlo solo se cerchiamo di trasferire in notturna alcune operazioni

per questo è inutile spegnere le luci la notte in prospettiva di un risparmio energetico nazionale
serve solo a ridurre la bolletta di chi spegne quella luce, ma non a consumare e inquinare meno

ad esempio, avere un'auto elettrica, come ho io, in questo frangente è più dannoso che utile

per risparmiare realmente a livello nazionale devono ridurre la produzione delle centrali, e organizzare la popolazione in modo che spalmi meglio il consumo giornaliero di energia elettrica
già ci sono molte aziende energivore che con questi prezzi han sospeso la produzione, quindi anche il consumo, ma potrebbe non bastare

nel caso di richiesta maggiore al disponibile, ci sarebbero dei balck out
 
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