xst84 ha scritto:
Ciao Marco
Nella tua risposta tu parli di esperienze che vengono, non di sapere che esperienze fare, in questo caso è un risultato, non una crescita o un arricchimento. Il tipico risultato si ottiene guardando gli altri, la gran massa di quelli che sembrano costituire un modello avanzato o emancipato e non avere problemi Conoscevo una ragazza che a 14-16 anni si lamentava di volere avere degli amici, e poi li ha pure avuti a iosa una volta capito come fare per averne, ma cosa può ricavare dagli amici una che pensa agli amici per gli amici ? tutti ce n'avevamo allora e lei no, ma a un'età che ci si riunisce spontaneamente.
Cmq, mai postulare, alla maschietta o alla femminina.
Della povertà hanno parlato e ci hanno speculato per millenni poeti, registi, e predicatori, ma nessuno gli ha mai detto a costoro: voi non sapete cos'é.
Dei figli e relativa educazione continuano a occuparsene religiosi, papi, asceti e monache.
E conosco moltissimi funzionari del comune che si mettono in sella al nuovo spazzastrade per dimostrare che loro fanno il percorso in metà tempo ( se è questo il problema ) e medici che devono mostrare agli operai come fare il loro lavoro, perchè son loro che sanno la fatidica cosa in più, e non viceversa, sennò il mondo andrebbe a scatafascio, senza il loro senso di ordine (sociale) e chiarezza ( soprattutto esteriore ).
scusa lo sfogo e non per far polemica:Saluto:
Ciao Xst84, purtroppo nella vita non si può sempre scegliere, poi noi maschietti probabilmente non scegliamo neanche la nostra compagna di vita, è lei che sceglie, e comunque se sapessimo già a cosa ci porta una esperienza, sarebbe inutile farla perchè sapremmo già in partenza cosa fare. Molti anni fà, quando proprio non me l'aspettavo, ne ho dovuto fare alcune, devastanti, imposte dalla vita, logicamente per un pò di tempo tutto andava male, ero depresso e pensavo che la vita non avesse più nessun significato, nessun valore, nessuna attrattiva, ne sono uscito con molta fatica ma adesso capisco il dramma che si prova in certe situazioni, capisco di cosa si parla, ho toccato con mano. Non ci crederai, ma adesso sono più forte di prima, l'esperienza mi ha fortificato ed arricchito spiritualmente. Ovviamente ho fatto anche delle esperienze che ho voluto io, ma come dire ad altri: fai così oppure fai in quest'altro modo? Quello che a me và bene , è positivo, non è detto che vada bene ad altri con caratteri diversi. Guardare gli altri, prendere esempio, cercare di emularli, non sempre è positivo, intanto noi dobbiamo crescere per noi stessi, l'obiettivo deve essere sempre la nostra persona, dobbiamo studiare per noi, lavorare per noi, elevarci per noi, dobbiamo migliorare non perchè ce lo impone qualcuno, la moda, i media, dobbiamo farlo perchè piace a noi. Tu parli di una ragazza che voleva fare amicizia e non capisci alcune cose, io ho avuto la mia prima fidanzatina a 17 anni, lei 14, era un anno che mi tampinava e finalmente, quando mi sono innamorato perdutamente di lei ed ho trovato il coraggio di dichiararmi, mi lascia dopo 15 giorni di casti baci, di promesse d'amore per l'eternità, di gioia immensa e di ansia tremenda. Letteralmente parlando, dalla mattina alla sera, mi dice che non mi ama più ma che vuole rimanermi amica, E' finita che non mi salutava nemmeno quando ci incontravamo e se mi vedeva, cambiava strada. Ho sofferto moltissimo per molti anni, e dopo 20 anni se la incontravo per strada, andavo in tilt, non ragionavo più, figurati che mia moglie una volta mi ha chiesto se stavo bene e se era il caso di andare in ospedale. Ti chiedi, ma qual'è la cosa positiva? Intanto l'aver capito che l'universo femminile ha una sua logica che non necessariamente coincide con le nostre logiche maschili, e poi, nel tentativo di capire il perchè dell'abbandono, ho tenuto in esercizio il cervello per molti anni. Altro che la noia ed il non sapere cosa fare.
Per quanto riguarda i figli, non ti fare irretire da chi ha solo studiato e dai sapientoni che sanno sempre cosa fare, l'importante è impegnarsi e dare se stessi come genitori, con tutti i difetti e pregi, costruire intelligentemente una basa solida e dare degli obiettivi e dei limiti oltre i quali è bene non andare. non è per niente facile, ma non è neanche vero che esistono delle teorie che possono andare bene per tutti i casi o inventarsi quale tipo di genitore si vuole essere, può andare bene per un giorno, due, forse una settimana, ma per crescere un bimbo, si deve essere VERI. Nel nostro sistema Italia, purtroppo i racomandati ci sono e sono sempre quelli che, pur non avendo nessuna esperienza, devono dimostrare tutto ed il contrario, non ti curar di loro, ma guarda e passa.
Questa sezione è anche fatta per sfogarsi, quindi non ti devi scusare, e poi a me fà piacere se riesco a capire i problemi, comunque nel tuo post non si evidenzia alcun cenno di polemica. ciao.:Saluto: