io gli consiglierei di farsi operare, anche a malincuore, ma una volta tolte non ci pensa più, poi c'è anche un'alternativa, va da un fisioterapista che tramite manipolazione muscolare, penso, le fa riassorbire, ma se fa uno sforzo eccessivo o un movimento sbagliato sono lì pronte a ricomparire, provocando quei blocchi che hai descritto, la cui causa potrebbe essere il fatto che provocano lo schiacciamento di alcuni nervi, però non sono uno specialista gli conviene farsi visitare da uno specialista nel settore...
solo il 10% delle ernie hanno bisogno di operazioni,il 90% no.
La probabilità di una recidiva è solo il 5%,(io ci sono ricascato!!
)ma mooooooolta attenzione perchè per recidiva si intende un altra ernia "esattamente"nella stessa posizione della precedente,cioè stesso lato dx o sx e alla stessa altezza vertebrale,quindi capite bene che possibilità di ernie vicine è molto alta.
Le erniE non si RIASSORBONO MAI,è come far rientrare il dentifricio nel tubetto,un'operazione MECCANICAMENTEimpossibile,cio che invece avviene è una DISIDRATAZIONE dell'ernia e quindi una diminuizione di volume(l'ernia è fatta per il 90 % di acqua).
Esattamente come dici tu le ernie provocano uno schiacciamento dei nervi circostanti che infiammandosi provocano dolore neuropatico che non ha niente a che vedere col dolore dovuto a rigidità,(il classico scendere dalla macchina o alzarsi dalla sedia)causato invece da blocchi muscolari involontari che il nostro organismo mette in atto in autonomia per preservarsi.
i consigli che do sono di andare da un neurochirurgo è l'unico specializzato nelle compressioni dei nervi ed è l'unico che vi può consigliare se operarsi o no.
La pratica del chiropratico è riconosciuta da poco in italia(mesi)mentre lo è da decenni usa e canada.
e' scientificamente provato l'efficacia sulle articolazioni di questi trattamenti,bisogna solo stare attenti ai ciarlatani,ma in rete è facile trovare l' albo dei chiropratici.
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