visto che si è nel mio campo, aggiungo una spiegazione.
esistono anche in commercio sia piastrelle che pietre, lappate satinate.
questo consiste nella lavorazione superficiale del pezzo, con particolari mole, che, inevce che renderlo lucido, lo rendono soffice e dal tatto setoso.
decisamente bell ocome effetto, ma costoso come la lappatura.
a proposito di questa lavorazione, LAPPATURA che trovate in tanti cataloghi ceramici, consiste nella lavorazione della parte superficiale di smalto ( vetroso) con mole, che rendono la superficie lucida ( leggera se poco a campo pieno se lucida tutta).
questa operazione, rende, ai neofiti, una piastrella decisamente facile da pulire, ecc...
invece è un casino....
il procedimento di applicazione dello smalto superficiale, avviene mediante stesura di prodotto liquido ( polvere miscelata ad acqua ) e quindi ha all'interno delle micro bollicine di acqua.
nella cottura la parte esterna si fonde e tutto ok.
nella lappatura si "rompe" questa pellicola, mettendo a nudo le bollicine, che in realtà, essendo cotte e quindi vetrificate, sono delle micro porosità ( tipo suolo lunare per intenderci).
in queste microporosità si annida lo sporco, o ancora peggio, lo stucco del posatore ( quest'ultimo difficilissimo da togliere se non usando prodotti specifici ).
a questo problema si è ovviato trattando le piastrelle lavorate con un prodotto apposito ( un liquido che entra nelle porosità e si secca lì ), ma è sempre un prodotto a cui si devono dare più attenzioni.
sconsigliato in luoghi da forte calpestio.
spero di non avervi annoiato.