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Chojubai (Chaenomeles japonica)

massimo1952

Esperto in bonsai
waw molto bella veramente di carattere, ... conti di cambiare anche l'angolo inclinandola a sinistra o no ?. Per Crespi ti ho detto in privato cosa penso di lui... e del modo come conduce la sua attività :lol:
 

aurex

Esperto di Bonsai
si Massimo...probabilemnte la inclinerò...ma per quest'anno credo che andrà in vaso di coltivazione per dare spazio alle marze che verranno innestate....anche se avrei un bel vasetto da sfruttare...non lo so..vedremo....
 

alessiobio

Giardinauta
Ciao ragazzi/e!
mi associo solo adesso a quest'interessantissima conversazione...belle piante le vostre, davvero belle piante.
Personalmente posseggo un chaenomeles a fiori rosa intenso dall'anno scorso. Preso in vivaio per qualche euro, travasato in vaso da coltivazione e in un miscuglio di akadama, terriccio (pochissimo) e un pizzico di kanuma per la famosa acidità di cui vedo avete già discusso. In autunno concime organico a lenta cessione (benedetto!!). A gennaio, un buon trattamento preventivo di poltiglia bordolese.

Aurelio già la conosce e c'è stato modo di scambiare con lui relativamente al fatto che verso fine dicembre (mi sembra) aveva già aperto qualche fiore e dunque mi aveva fatto un po' preoccupare, perché ovviamente le ondate di freddo più intense dovevano ancora arrivare...
Beh, fortunatamente sembra sia stato un falso allarme; attualmente ha tantissime gemme da fiore rigonfie e pronte a sbocciare. Su alcuni rami ha iniziato ad aprire anche qualche fogliolina. Di forma ne ha ben poco ancora, ma per quello, avendo ovviamente una pianta in buona salute fra le mani, c'è sempre tempo :)
Prossima tappa, a proposito, una buona potatura per cercare linee estetiche inesplorate :hands13:

PS. appena mi riprendo dalla febbre che mi attanaglia da una settimana cerchero' di postare qualche foto... :baf:
 

aurex

Esperto di Bonsai
ciao Alessio...attendiamo le tue foto....è una pianta davvero resistente....oltre che essere magnifica.
 

jiraya

Giardinauta
mah... vi dirò che a leggere un po' storco il naso :)

avete mai provato a paragonare un aereo delle sorpresine kinder ad uno reale? due 'miracoli' di ingegneria, ma due cose totalmente differenti: impossibile trattarli come fossero la stessa cosa.
e anche la chojubai non è la stessa cosa della chaenomeles: in Giappone tra le varietà nane è la più apprezzata. francamente dubito che le dimensioni delle foglie siano paragonabili, sebbene la dimensione delle foglie è, in realtà, un falso criterio: nasce dal fatto che in Giappone per il bonsai usano piante già naturalmente con foglie piccole (guardate un faggio crenata rispetto ad un faggio nostrano...), ma se la pianta ha foglie grandi basta accettarla com'è, foglie più o meno grandi.

è vero che in natura hanno portamento a cespuglio, ma qualcuno ha mai visto un qualsiasi shohin? se sì, vi siete mai immaginati come sarebbero *realmente* (dimensioni naturali) gli alberi riprodotti? sarebbero smoderatamente enormi. e questo poichè negli shohin (e nei mame) si tende all'esagerazione enfatizzando un aspetto della pianta così da rendere l'età vetusta (e non solo). una chaenomeles che fa fatica a ramificare e a mantenere gemme ravvicinate... beh, guardate quella di Massimo: sarà alta 10cm. con una simile concentrazione di gemme e rami sarebbe stato impossibile coltivarla in uno stile a ceppaia: sarebbe morta molto tempo fa... oppure sarebbe cresciuta, cambiando 'taglia', oppure ancora si sarebbe scelto di mantenere solo una linea principale.
non ho idea del tempo che c'è dietro alla coltivazione di questa pianta (chi capisce più di me leggo che ha quantificato attorno ai 50 anni), ma, nessuno si offenda :) , non è possibile paragonarlo ad una pianta che si sta lavorando da pochi anni :) non è fatto di bellezza/arte, intendiamoci, ma è fatto di vetustà, di vecchiaia che la pianta di fatto 'trasuda' :) cure quotidiane ripetute per anni... che si pagano. di chaenomeles a poco prezzo ce ne sono un sacco nei vivai, difficilmente si trovano chojubai, impossibile trovarne con questi livelli di rifinitura: si pagano meno, ma ci vorranno andando bene cinquant'anni... e taluni misurano il tutto anche col 'proprio tempo di vita'. è un po' lo stesso discorso del partire dal seme: molti dicono che assolutamente non si parte da seme, altri ci provano lo stesso... ma penso che nessuno sia seriamente persuaso che, partendo da seme, potrà ottenere una pianta come quella che ha visto chissà dove... pianta che magari alle spalle ha decenni di vaso e secoli di crescita in natura... e io parto anche da seme a coltivare... i risultati... mah, vedranno altri, suppongo (specie poi perchè coltivo tutto in vaso... lentezza pura) :)

sulle due piante postate: la chojubai di Massimo... dirle qualcosa è un peccato. gli anni di coltivazione si vedono tutti. l'unica cosa sono consigli di coltivazione: tanto sole, poco concime (io dare una volta sola a meta maggio, poi settembre e ottobre... ovviamente scarsità di azoto e più fosforo e potassio), acqua dosata il giusto, vaso piccolo: tutti accorgimenti per non far 'ringiovanire' la pianta; se in estate ci sono problemi idrici: sfagno sopra la terra e 'interramento' dell'intero vaso in un vaso più grande con ghiaino o pomice (sfoltimento periodico delle radici che usciranno), esposizione a mezz'ombra :)
la chaenomeles di Aurex: hai scelto uno stile molto difficile... la vegetazione ora è lontana dal tronco principale... a come vedo la chaenomeles getta molto: più che innesti incoraggerei la ricrescita.

sulle aziende non mi esprimo: fanno il loro lavoro; se si vuole (e si può, ovviamente) si compra, se non si vuole non si compra :)
 

aurex

Esperto di Bonsai
non sono daccordo....lasciando da parte l'abilità nel creare delle proporzioni bisogna anche tener conto della caratteristiche dell'essenza stessa...fai un giro su google immagini e cerca "chaenomeles ecc....bonsai". Ti accorgerai che le immagini più belle sono tutte choubai a ceppaia e ventose.
Non è credibile formare una quercia come un ginepro....o come un pentaphlia....
con questo non dico che la pianta di Massimo non sia bella....ma a mio parere mi sembra un pò forzato...
anche le mie hanno foglie piccole ed internodi davvero corti.....
 

aurex

Esperto di Bonsai
.. la vegetazione ora è lontana dal tronco principale... a come vedo la chaenomeles getta molto: più che innesti incoraggerei la ricrescita.

ti assicuro che non è così...ora vedi solo gemme da fiore...pian piano mette foglie ovunque...non è un'essenza che ha problemi in questo senso....gli innesti sono solo una mia idea ....innestare quella a fiori bianchi per avere un bel effetto cromatico.

sulle aziende non mi esprimo: fanno il loro lavoro; se si vuole (e si può, ovviamente) si compra, se non si vuole non si compra :)

si è vero..però l'educazione è la prima cosa...e quando manca perdi tanti punti....ma ripeto evidentemente i soldini son tanti....
 

jiraya

Giardinauta
torno a ribadire: un conto è la dimensione chuhin, un conto la shohin o la mame :boh:
il punto non è fare giri in google (che poi anche in google cercando la chojubai se ne trovano di molto 'atipiche', specie nei formati che ho indicato), ma fare 'giri' sulle piante, dal vivo :) e magari su piante lavorate a bonsai: molte certezze credo proprio naufragherebbero; internet è un buono strumento di veicolazione di informazioni, ma non è l'unico: oltre al virtuale, fortunatamente, c'è ancora il reale :) nel virtuale ciascuno fa passare solo ciò che vuole: se passa qualcosa 'abbracciato' dai più (e, magari, sostenuto da chi ha un interesse personale), ecco che diviene Vangelo. è un po' come chiedersi come facevano in passato a fare bonsai (o anche solo a coltivare) senza fungicidi, aficidi o l'indispensabile imbustamento (in assenza totale di materiali plastici)... tutto è aiuto, ma nulla è Vangelo. io, ad esempio, non uso aficidi nè fungicidi... eppure non ho mezzo insetto sui miei... eccetto acari rossi 'giganteschi', predatori di afidi e ragnetti rossi.
poi chiaramente capisco come per 'il reale' conta la fortuna di avere intorno a sè vivai o altri appassionati: in zona ho la fortuna di avere molto anche dedicando poco tempo (tre grossi vivai tutti a 20min di percorrenza, un altro a una quarantina (tutto traffico permettendo), maestri 'a tiro', club potenziali...).

la chaenomeles la conosco: per questo dico che mi pare un po' forzato andare di innesti su una pianta che ricaccia di continuo da ogni dove... anche perchè, parlando in questa discussione di 'naturalezza', qual è la chaenomeles che ha entrambi i fiori? poi personalmente son convinto che il bonsai stesso sia un artificio e che perciò non ha grande senso parlare di 'naturale' estremizzando il concetto e che, quindi, io terrei entrambi i fiori, cosa che trovo enormemente piacevole. attenzione, però, a rendere troppo 'umana' la cosa: la troppa simmetria (zona bianca e zona rossa ben distinte) fa vedere la mano dell'uomo (nel 'naturale' la cosa avverrebbe più mischiata e l'abilità consisterebbe nel mantenere sia rametti bianchi che rossi)... è un po' come la storia del numero dispari di piante per formare un bosco :) il tronco principale è visibile, la vegetazione disposta sulle parti più lontane dei due rami principali: l'essenza ricaccia, quindi compattare è possibile.
lo stile battuto dal vento è estremamente difficile da realizzare: ogni ramo, proprio perchè battuto dal vento, cresce nella direzione del vento eccetto il giovane apice che cerca ancora di vincere 'l'oppressore'... occhio che nella chaenomeles postata ci sono due rami 'a fionda' spessi, uno dei quali va in direzione del vento per poi ripiegarsi... tecnicamente bisognerebbe capire come ha fatto in una zona costantemente battuta dal vento a crescere e rafforzarsi in opposizione al vento e poi perchè avrebbe ceduto al vento... mi ripeto: è lo stile più difficile :) fermo restando che, ovviamente, non ho la pianta tra le mani e vedo solo due fotografie da cui traspaiono le forme, ma soprattutto l'enorme mole di cure e passione dedicate: commento le forme, ma 'ciò che c'è, che non si vede ma si vede' penso sia cosa non commentabile... a meno di fare solo e sempre i complimenti più vivi :)
poi nessuna pianta è mai realmente 'perfetta': saprebbe immediatamente di finto... e infatti moltissimi grandi bonsai hanno un mare di 'imperfezioni' che, nel quadro, sono contributi al raggiungimento della naturalezza.

sulle aziende, ne ho girate alcune della zona, tra cui quella in oggetto: porto parere opposto :) e, anche data la mia giovane età, non è che io abbia proprio tanti soldi (anzi... se li avessi l'arakawa me lo sarei preso, mannaggia! :boh: )... so di persone che hanno avuto altre esperienze con ogni azienda del settore, ma depongo per me stesso (quindi se mi si chiede un parere, lo do tranquillamente... e sulle persone, modi e competenze di ogni azienda ho solo pareri positivi; su prezzi, qualità delle piante, dei substrati, delle cure apportate, essenze disponibili o altro... eh, diventa un capitolo lungo e vario); non trovo però corretto fare pubblicità (positiva o negativa), tutto qui :) non è un rimprovero verso nessuno e non lo si prenda come tale, ma solo il mio personale parere sul tema :)
 

aurex

Esperto di Bonsai
Mhà!!! Massimo mi ha raccontato un episodio in privato....e credo che Massimo non dica castronerie......l'azienda sarà di sicuro una grande azienda...fatta di persone competenti e brave...ma uno che dice certe cose è un cafone punto e basta...non è pubblicità negativa...non mi interessa fare pubblicità...è solo un parere oggettivo.
Tornando all'essenza in questione senza fare troppi giri di parole penso ...per quel che riguarda il mio progetto....ti dò ragione sul fatto di non separare nettamente i colori..e che non è ovviamente naturale...e ti dò anche ragione sul fatto che nel bonsai c'è una certa creatività ...però il portamento della chaenomeles è quello .....poi ovvio ognuno....
lo stile ventoso è difficile...?...quale stile non lo è? :storto:
Fare bonsai è difficile...parlare è più facile...:D
 

jiraya

Giardinauta
sulle aziende non dico certo che qualcuno racconti falsità: ognuno porta la propria esperienza, ma penso che non sia corretto fare pubblicità -anche in negativo è tale-, specie di rimando :)
Fare bonsai è difficile...parlare è più facile...:D
eh vabè... è come dire che se non si sono mai visti mame si parla del nulla... piuttosto che se non si raggiungono con una ceppaia mame i livelli della pianta in oggetto del post un motivo c'è, il resto son chiacchiere :rolleyes:

fare bonsai non è difficile: basta qualche accortezza. sostenere che fare bonsai è difficile non corrisponde al vero e non fa altro che allontanare le persone dall'hobby. uno stile eretto informale è molto più abbordabile dell'eretto formale, ma per il battuto dal vento serve un'enorme maestria.
il difficile è ottenere i risultati di molte opere: maestria di coltivazione e tecnica e, soprattutto, lo scorrere del tempo. e nei mame e negli shohin più che nelle altre taglie tutto ciò è estremizzato. la pianta mostrata da Massimo è una di queste :)
 

aurex

Esperto di Bonsai
Francè....ovviamente qui si esprimono pareri e non sentenze....ripeto...io esprimo solo i miei pareri....sia sulle aziende sia sul modo di fare bonsai...non è pubblicità....è il mio parere.. ed è bene che si sappiano certe cose...che quantomeno uno sia preparato...specie per chi si affaccia in questo mondo...quante volte ci siamo consigliati su cosa comprare e magari dove comprare (in privato ovviamente).
Non ho intenzione di fare un mame con la mia pianta...forse non lo avevi capito....
sono un pò di anni che mi sono addentrato in questo hobby...e affermare che fare un bonsai è facile e che ci vogliono solo un pò di accortezze ...mi sembra troppo riduttivo....poi bisogna sempre vedere cosa si intende per fare bonsai e a che livello si ambisce...ovvio....
io personalmente di bonsai non ne ho neanche uno ...perchè non li considero tali....sono tutti work in progress che negli anni cercherò di rendere piacevoli. Ma "penso"...ripeto "penso"....che oltre all'accortezza ci vuole la maestria che a sua volta è frutto di tanta conoscenza ...fare bonsai non è per tutti...con questo non voglio scoraggiare nessuno anzi...io sono il primo che non li sà fare e che mette tanto amore ed impegno per le mie piante....sempre alla ricerca di informazioni ..lettture...libri...studi...ecc...perchè voglio sapere..perchè prima di pensare ad un eretto informale o ad un battuto dal vento bisogna diventare un coltivatore con le p...e...questo non lo affermo solo io...
La pianta di Massimo è bellissima...però...non me ne voglia l'amico Massimo....non ci vedo 50 anni di coltivazione e come dice Ricchiari ...non ci vedo tanta albericità...ci vedo invece una pianta di una specie che mi appassiona tantissimo...importata da un qualche vivavio della cina o del giappone (probabilmente)...e con un ottimo potenziale.
 

massimo1952

Esperto in bonsai
Tranquillo tutti i pareri sono leciti e le critiche pure. Se non avessi voluto critiche negative o pareri discordanti non la avrei condivisa e me la serei tenuta per me :lol:
Anzi i diversi pareri stimolano comunque la conoscenza. Perfino tra "maestri" non vanno daccordo sulle piante figuriamoci noi neofiti :lol: Non mi riferisco a questa pianta in particolare ma alle piante in generale. Eclatanti sono i giudizi a volte opposti e contrastanti dati alla stessa pianta durante mostre diverse con giudici diversi.

Per tornare a lei a me è piaciuta, la trovo proporzionata e gradevole con dei difetti ( nessuna pianta non ne ha ). E' una essenza che non avevo e quindi accrescerà la mia esperienza nella sua coltivazione. L'età nei bonsai è sempre difficile da determinare e spesso ci trae in inganno ( per questo si parla di età apparente ) ma a detta dei due maestri che seguo ( stranamente daccordo :lol:) ha parecchi anni di coltivazione sulle spalle in quanto questa particolare essenza è lentissima nella crescita e le dimensioni raggiunte sono per il tipo di pianta interessanti. Ambedue concordano ( altra cosa incredibile :lol:) sul potare con molta attenzione e circospezione in quanto la sua lentezza vegetativa produrrà nuovo rami negli anni e ne dovranno passare parecchi prima di riavere un ramo della grandezza di quello potato.

Altro non so... se farà piacere continuerò ad aggiornare il posto con nuove foto come questa per condividere con voi gli sviluppi del progetto

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aurex

Esperto di Bonsai
assolutamente....questo è un bel post...e sarà interessante alimentarlo nel tempo anche con le nostre...
 

jiraya

Giardinauta
il punto è come appare uno scritto nello strumento 'internet': appare come qualcosa di assoluto.

se Massimo si fosse basato sui pareri apparsi in questo post e non su quello di maestri avrebbe dovuto 'affettare' la pianta. probabilmente l'avrebbe persa.
e non sto dicendo che ho frainteso che Aurex sta cercando di ottenere dalla propria pianta un mame (non mi sembra proprio di aver scritto così, anzi): sto dicendo, bensì, che mi pare che non tutti abbiano in chiaro che quella di Massimo è un mame. e che i mame si valutano con tutt'altra ottica.
il concetto stesso di 'albericità', onestamente, mi fa sorridere :) Ricchiari è un grandissimo professionista, ma andrà lui a spiegare ai giapponesi come fare bonsai? oppure di norma avviene il contrario? Ricchiari nei suoi scritti non da criteri assoluti: spiega con immagini di immediata comprensione, ma nel comprendere ciò che si legge serve anche avere elasticità... e Ricchiari per quanto bravo non può correggere un giapponese. (sia chiaro che non sto muovendo critiche a Ricchiari: è stato 'evocato' parte di un suo scritto) un esempio: abbiamo sicuramente tutti visto azalee normali (portamento cespuglioso) nella forma ad albero con cui le si vede in formato bonsai :D eppure le si coltiva così :boh: tradizione.

La chojubai fatica enormemente ad ingrossare il tronco, quando gemma fa partire rami che allungano sempre fini con internodi molto spaziati: in quella oggetto del post abbiamo un tronco grosso, rami fitti e ravvicinati ognuno con internodi ravvicinatissimi e gemme fitte, corteccia bene evidente, non c'è segno di tagli. l'elevato tempo di coltivazione è chiarissimo. poi personalmente non sono in grado di stabilire se siano intercorsi 10, 20, 30, 40, 50 o 100 anni di coltivazione, ma chiaramente di 'tempo di vaso' ne ha.
eppure ho letto tutt'altro.

una riflessione: ma se un qualunque lettore avesse basato la coltivazione/valutazione della propria pianta solo su quanto letto, che avrebbe dovuto fare? perchè penso ce lo si dovrebbe chiedere :)
un conto è portare il proprio parere, un conto è dare per assoluto quanto si scrive... e ciò che ho letto (e riletto, ribadito, quindi), lo dicevo una pagina fa, mi fa storcere il naso poichè viene presentato come assoluto.

la chojubai se potata troppo e male soffre anche di ritiri di linfa (scarta rami): per questo i maestri consigliano prudenza nei tagli; cicatrizza anche poco e male, quindi non si possono tagliare i rami troppo grossi.
cose che sto imparando da quattro anni sul mio fuscello di chojubai.

quanto a mame e shohin... sono un po' bistrattati in Italia. sul web, poi, difficilmente si trovano delucidazioni: non è quindi strano che si tendano a valutare con criteri appartenenti ad altre taglie :)
personalmente non vedo l'ora di andare a maggio a vedere una mostra di shohin... che promette molto bene! :)
se avete la possibilità c'è un articolo su 'i minibonsai' e il loro ottenimento su una rivista del settore di questo mese: dategli un'occhiata... anche alle forme :)
 

aurex

Esperto di Bonsai
spero che quando parli di "assoluto" non ti riferisca a me..!!! perchè se hai riletto e riletto avrai certamente letto che metto sempre la parola "parere"...mi sembra che invece sia tu a scrivere come assolute le tue conoscenze. D'altra parte avrai di sicuro una pluriennale esperienza con il chojubai....per cui prendo atto di quello che dici...anche se qualche dubbio su quello che affermi io ce l'ho.
Non credo che Ricchiari sia meglio dei Cinesi..il fatto è che non intende insegnare ai cinesi o ai Giapponesi...lui è a noi che vende i suoi libri...e non agli orientali...giusto?...quindi perchè dici ciò?...ti dico pure che i suoi libri non sono un granchè...ma il concetto di albericità è una cosa giusta...aldilà degli stili...sicuramente è un concetto valido.
 

Seraph

Giardinauta
Io penso che il forum non è un luogo dove discutere dell'attendibilità delle varie aziende, ed è anche inutile parlarci...
Per quanto riguarda i mame invece, devo dare ragione a Francesco, i mame, per vari motivi (grandezza delle foglie, lentezza nel crescere etc.) non hanno uno stile vero e proprio, si può dare una impostazione che rimane sempre molto sul naturale, ma più di così c'è poco da fare.
Un esempio è questa mia crassula, è una talea molto anziana di una pianta di 50/60 anni...
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Per quanto possa essere ai miei occhi "gradevole" non ha un vero e proprio stile, perchè la forma del ramo era quella, ed ho provato con una semi-cascata, ma ahimè, sia per il tipo di pianta che è ostica riguardo modellature e lavorazioni, sia per le dimensioni ridotte, più di così non posso fare!

P.S. Se mi date qualche parere mi fate un favore!
 

jiraya

Giardinauta
spero che Massimo non se l'abbia a male se divaghiamo su questo post, nel caso ti chiedo scusa già ora :)

quello che intendo l'ho già scritto: il mezzo internet è prezioso, ma non è tutto. vi si trova qualcosa solo se qualcuno l'ha scritta.
e in Italia non c'è ancora una grande cultura in fatto di mame o shohin: penso sia per questo che ogni pianta viene riletta alla luce dei criteri che vanno per la maggiore, ossia quelli dedicati a taglie maggiori (esempio sono le forme o la disposizione dei rami).
mame e shohin, però, sono estremizzazioni. e il mame è l'estremizzazione dell'estremo: ci sono ginkgo di 3cm che hanno due o tre foglie, meli alti 5cm con qualche foglia e un frutto... che stile hanno? che forma hanno? come sarebbero nel reale? sono estremizzazioni alle quali non possono essere applicati i criteri 'comuni'.

io non sono competente e sono un perfetto nessuno, ma non posso leggere che si consiglia l'asportazione di qualche ramo perchè lo stile lo impone oppure che lo stile non riflette l'albericità :boh: quella pianta è in minuziosa coltivazione da un botto di anni: non si può far finta che non sia così (non è un caso che i due maestri interpellati da Massimo siano concordi). la chojubai, poi, è la varietà nana (la più pregiata tra le varietà nane del chaenomeles): non la si può rapportare alla chaenomeles... è come dire che coltivare un pino pentaphylla è uguale a coltivare un pino nero: son tutti pini... o che è lo stesso che coltivare un rosmarino perchè han tutti gli aghi... bene la propria esperienza personale, sulla quale si possono fare solo i complimenti, ma attenzione a relazionare tutto ad essa.

Ricchiari ho letto qualche suo libro... a me non è parso che scriva male, anzi :) rende immagini immediate per noi occidentali... ma parla di altre taglie di bonsai. ho scritto la frase dell'andare ad insegnare ai giapponesi solo perchè quando si sta commentando una pianta che -a detta di due maestri- è in coltivazione da 50 anni da dei giapponesi tu hai posto come obiezione che 'Ricchiari parla di albericità'... che devo dire... che la si spieghi ai giapponesi che è 50 anni che sbagliano con quella pianta :ciglione: oppure ci sono sistemi di valutazione totalmente differenti :) ed è questo che sto dicendo :) (quanto a Ricchiari, poverino, c'entra nulla nella discussione)

scrivere su internet, poi, è proprio un 'scripta manent': qualcuno che dovesse leggere anche tra qualche anno potrebbe capire che su piante così serve eliminare qualche ramo per far spazio. e non è così.

solo per gli anni di coltivazione -che traspaiono ad un occhio allenato a guardare bonsai- serve estrema cautela, ma sul cercare di ottenere una chaenomeles di dimensione mame a ceppaia è enormemente difficoltoso: la pianta cresce e finirebbe per soffocare (il che implicherebbe di scegliere una sola linea)... oppure allungherebbe (e cambierebbe taglia) :)

quanto alla crassula, forse sarebbe meglio un post tutto suo :) è una pianta che hanno sia mia mamma che mia zia... ogni tanto quella della mamma precipita dal balcone :rolleyes: quindi qualche pezzetto penso proprio possa 'saltare' in un vasetto :D
 

Seraph

Giardinauta
quanto alla crassula, forse sarebbe meglio un post tutto suo :) è una pianta che hanno sia mia mamma che mia zia... ogni tanto quella della mamma precipita dal balcone :rolleyes: quindi qualche pezzetto penso proprio possa 'saltare' in un vasetto :D

Sto facendo degli esperimenti con le crassule e i vasetti piccolissimi (ne ho trovati 5 di ceramica e li ho pagati 3 euro) e poi una tecnica con le granulometrie, al momento solo teorica, che potrebbe dare risultati eclatanti...

Comunque fai conto che è una talea di una pianta che ha 60 anni, ed era quasi alla base, ho una domanda, in una talea si contano gli anni della pianta madre (in questo caso è nata in contemporanea) o il momento in cui è entrata nel vaso?
 

aurex

Esperto di Bonsai
Io penso che il forum non è un luogo dove discutere dell'attendibilità delle varie aziende, ed è anche inutile parlarci...
e invece ti sbagli di grosso...perchè questo è un mezzo di comunicazione e di scambi di opinioni...e ti dico una cosa...ogni volta che cerco informazioni su di una azienda è proprio sui forum che trovo sempre quello che voglio sapere....per cui...non vedo perchè non dovrebbe essere così...e cmq se rileggi bene non ho parlato male dell'azienda....e con questo chiudo questo discorso...che sinceramente non mi interessa...
 
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