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Chiarimenti sul pooling (spazzolatura)

Anderl

Aspirante Giardinauta
Ho notato che spesso nella prevenzione delle malattie viene citato il pooling (o spazzolatura/asciugatura) del tappeto erboso in condizioni di rugiada persistente sulle foglie (anche in caso di brina nel periodo invernale). Non mi sono però chiari alcuni aspetti:

1) Non mi è chiaro il motivo per il quale dovrebbe ridurre le possibilità di infezione: per eliminare totalmente l'acqua bisognerebbe letteralmente asciugarla, cosa che non credo sia molto fattibile a meno di non usare attrezzi particolari che assorbano l'umidità. In più, si dice che l'acqua sia un fattore importante per la trasmissione delle patologie, ma se faccio il pooling e trascino semplicemente l'acqua di qua e di là, non rischio di aumentare la possibilità di trasportare il fungo per tutto il tappeto erboso?
2) Quali attrezzi consigliate per effettuarlo (e se ce ne sono di specifici o da potersi autocostruire)
3) In quale momento della giornata è più efficace? Alla mattina presto o alla sera?

Grazie
 

DALMONTE

Giardinauta Senior
L'obbiettivo non è asportare acqua,ma farla cadere nel terreno o al massimo nel colletto. Anche in questo periodo con nebbie diffuse puoi verificare come gli steli sono bagnati,basta che ci passi la mano e noterai la diversa tonalità di colore meno "sbrilluccicante" propio perché fai cadere le gocce d'acqua più grosse che sono "attaccate" agli steli. Ovviamente l'erba rimane sempre umida,ma molto meno. Poi in primavera-estate,facendo così,si asciuga molto prima.
P.S.
In inverno lo ritengo molto superfluo.
 
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