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Ceppaia acero deshojo

cacino

Aspirante Giardinauta
Ciao a tutti,
qualche anno fa ho provato a fare delle talee con rami ricavati dalla potatura di un mio acero (credo deshojo).
Una di queste l'ho messa in piena terra. A distanza di qualche anno si è cresciuta molto sviluppandosi a ceppaia.
In questi anni io non ho fatto quasi nulla, tranne qualche potatura invernale per alleggerire un po' la pianta e far entrare luce.
I tronchi inizialmente erano 5, uno cresceva quasi attaccato a quello centrale, ho tagliato corto per farlo ricacciare più in basso e ridirezionare le nuove facciate ma ha avuto un ritiro di linfa ed è ripartito timidamente quasi dalla base. Nella foto è il rametto cerchiato.
L'idea iniziale era un prelievo a fine febbraio, per vedere la base sotto com'è e mantenere una pianta slanciata.
Ultimamente però avrei pensato di lasciarla in piena terra e fare delle potature drastiche a varie altezze dei tronchi.
In questo caso le potature andrebbero fatte adesso.
La domanda è: posso lasciare solo i tronchi senza nessuna gemma o devo comunque lasciare qualche rametto con qualche gemma su?
Voi che fareste: prelievo o coltivazione in terra?
 

danielep

Florello Senior
Intanto complimenti per l'ottimo risultato:su::su::su:
Avevo letto che il Deshojo era una delle poche varietà che si potevano riprodurre per talea e tu ne dai ampia conferma.:)
C'è un peròo_O
Non avendolo mai tolto di terra non sai qual'è la condizione del nebari ed essendo questo un errore che ho commesso spesse volte nelle mie coltivazioni iniziali, vorrei che almeno tu lo evitassi (salvo dover margottare il tutto più avanti...)
Sono quasi certo che non si tratti di una ceppaia in senso stretto (una forma che mi piace molto) ma che il tratto iniziale sia comune ai tronchi che poi si dipartono.
A questo punto, se fosse mio, lo estrarrei da terra, eliminerei tutte le radici a fittone, farei una bella selezione di quelle superficiali e lo rimetterei o in terra con una tavella di legno avvitata sotto il tronco o in vaso ampio e poco profonedo (in base alla profondità dello stesso puoi scegliere se avvitare la tavoletta o meno).
L'acero sopporta tutto questo se fatto all'apparizione delle gemme.
I tronchi non li capitozzerei così brutalmente, ma, tenendo conto che il tronco più grosso diventerà anche il principale e dovrà quindi, alla fine, risultare il più alto, individuerei dei rami esistenti e proverei a drizzarli e filarli (occhio che il filo segna presto) per l'ideale continuazione del tronco e per la conicità.
Lascia pure crescere eventuali tronchi nuovi dalla base e filali presto, ad eliminarli si fa sempre a tempo)
La prima immagine dà una buona impressione e ormai dovrai tenere il tronco principale, che ha già un discreto movimento, di quell'altezza finale, accorciando ed eliminando ora la ramificazione più grossa in alto.
Proverò a farti un virtual anche se non è proprio la mia specialità.
Comunque, finché non lo estrai di terra ed intervieni sulle radici, non tagliare nulla (geme linfa). Al più puoi individuare i leader di prosecuzione tronco, filarli (filo rivestito) e tirarli verso l'alto.
 

danielep

Florello Senior
Mooolto a grandi linee, come la vedrei io, ma, senza averla sottomano, è arduo.
Io ora lavorerei sulle radici , sul nebari e sulla formazione conica dei leaders coltivandolo in vaso (in terra solo se dovessi farla ingrossare ancora, ma non ne vedo il perché).




CEPPAIA DESHOJO CACINO VIRTUAL.jpg

Se in futuro vorrai avere una ceppaia vera (un esempio dalla collezione di Walter Pall), temo dovrai margottare.
Ma intanto, stiamo a vedere che cosa viene fuori da terra:eek::eek::eek:. Sorpresa:rolleyes::rolleyes::rolleyes:

ACERO PALMATO KABUDACHI 2- WALTER PALL.jpg
 

cacino

Aspirante Giardinauta
Sicuramente è come dici te, ci sarà un pezzo di tronco a complicare le cose, me sa che la margotta stavolta la devo proprio fare.
Grazie per il virtual,
si capisce benissimo la tua idea, vediamo se a fine febbraio me la sento di estrarla.
 

danielep

Florello Senior
Che meraviglia!!!!!
Non è mio, eh, l'ho specificato;)
E' solo uno dei tanti modelli (di ogni specie) che trovo sul web e salvo:)

se a fine febbraio me la sento di estrarla.
Al di là del discorso margotta che ti permetterebbe di lasciare la pianta in terra, io le piante in terra le tiro fuori, a prescindere, ogni due anni e metto a posto le radici.
Per quanto quella pianta te la sia "dimenticata" in terra a lungo, l'acero palmato è tra le essenze che sopportano meglio il taglio, anche importante, di radici:V:V:V
 

danielep

Florello Senior
La "vera" ceppaia ha tutti i tronchi che partono singolarmente dalle radici?
Perdonate l'ignoranza...

A parte che gli "stili" bonsai fanno parte di una codificazione e semplificazione corretta e semplificante, ma non sempre esauriente dell' infinità di possibilità offerte dalla natura e rappresentabili come bonsai, immagino che la ceppaia o kabudachi rientri nella classificazione delle piante originate da un nebari comune, per cui, a rigore, si parte dal "madre e figlio", doppio tronco o sokan, ad aumentare di tronchi, ma mantenendone sempre uno di importanza maggiore.
L'origine (obbligatoria) dallo stesso nebari, penso, sia imputabile al fatto che tronchi ( non rami) che si dipartono da più in alto implicherebbero un ingrossamento pressoché automatico del tronco ad un' altezza superiore ed indurrebbe ad una "controconicità" sempre da evitare. Questo è quanto temiamo (in due, sembra) non avendo manifesto il nebari da cui origina la pianta di @cacino ;)
Ho visto sulle riviste anche conifere raccolte in natura e portate a bonsai con evidenti escrescenze controconiche, ma stiamo parlando di capolavori.
Chiedi anche con riferimento alla tua ceppaia di betulla? Non ho presente l'evoluzione. Prova a postarla sul suo thread (neve permettendo):)
 

monikk64

Fiorin Florello
Chiedi anche con riferimento alla tua ceppaia di betulla? Non ho presente l'evoluzione. Prova a postarla sul suo thread (neve permettendo):)
Chiedevo per curiosità e "cultura generale bonsaistica" più che altro, nella mia ignoranza consideravo 'ceppaia' qualsiasi gruppo di tronchi aventi radici comuni... :)
La mia ceppaia di betulla, se ancora in vita, non sarà mai un bonsai ma al massimo un 'grazioso gruppo di piccole piante in vaso' (ed è anche ancora dubbio il 'in vaso' :D) quindi l'aderenza ai canoni accademici non è un problema per lei:V
Ma mi piace sapere di cosa parlo, se nomino una ceppaia:)
Grazie per le info! :V
 

aurex

Esperto di Bonsai
Bella prova davvero... I tronchi sono sicuramente da step 1...adesso andrebbero capitozzati ma lascerei sempre un ramo più piccolo a formare il nuovo apice... Peccato che negli anni tu non sia intervenuto con tecniche più precise se no saresti già a buon punto... Anch'io ho paura che sotto terra ci sia un tronco che scende ma potresti fare come ho fatto io con un mio prugnolo selvatico che aveva un troncone interrati da eliminare.. L'ho scortecciato alla base e l'ho circondato poi con un altro vaso tagliato... Riempito di terra e tenuto sempre umido ha radicato bene e quest'anno step 2..eliminazione del tronco sotterraneo e via... Si riparte..
 

cacino

Aspirante Giardinauta
Grazie anche a te Aurex per i consigli!
Scartando la potatura drastica dei vari tronchi, e dato per scontato un pezzo di tronco interrato penso che farò così.
Domani: potatura dei tronchi come nell'ultima foto sopra, e cioè lasciando almeno uno o due rametti come prosecuzione del tronco che andranno filati, eccetto il tronco centrale che rimarrà più alto.
Maggio: margotta alla base (pomice e t.u. andrà bene?)
Febbraio 2022: estrazione della pianta e distacco margotta.
Vi tengo aggiornati ciao....
 

danielep

Florello Senior
Quello di @aurex è senz'altro l'altra via utile da seguire senza cavare la pianta di terra.:)
Tuttavia, se tagli rami adesso, gemerà linfa e non è utile per la sana costituzione della pianta.
Se scavi attorno alla pianta, ti rendi conto della situazione e crei spazio utile per sistemare il vaso tagliato con terra sufficiente e, soprattutto, individui il punto esatto da cui dovranno dipartirsi le radici.
Poi, senza tagliare nulla dei rami (avresti dovuto farlo in autunno), lasci tutta la vegetazione e, allo stacco della margotta (che potrebbe anche avvenire entro l'anno), tagli i rami inutili e dai una bella sfoltita. La pianta non ne risentirà e l'anno prossimo parti con un buon accenno di pianta da lavorare.
Le margotte le faccio con perlite, sfagno, akadama, pomice, sabbia in proporzioni varie e secondo essenza e posizione della margotta . TU assoluto per una margotta a terra mi sembra eccessivo, almeno un po' di sabbia o perlite o 40/50 % di pomice fina. Falla di un buon diametro di vaso, per sviluppare belle radici orizzontali, e metti una reticella sopra, eventualmente della plastica nera;)
 

cacino

Aspirante Giardinauta
Grazie Daniele, pensavo di essere ancora in tempo per tagliare ma se ci sono rischi che la pianta pianga aspetterò.
A maggio margotta e poi vediamo che succede.
 

danielep

Florello Senior
ma sei sicuro di sta cosa?.....io taglio come un assassino in qualsiasi stagione...mai notato onestamente….
In qualsiasi stagione...quasi, nel senso che, quando sono in piena vegetazione, gli aceri palmati possono essere tagliati allegramente.
Anche alla caduta delle foglie, ma, di solito, in inverno o alla ripresa vegetativa hanno già la linfa in circolazione e gemono.
A meno che non si effettui un trapianto in contemporanea, con taglio radici.
Questa la teoria e io mi attengo; poi può capitare anche che non si avveri o che non sia grave. Boh???o_Oo_Oo_O
Anche le betulle le poto solo al verde, per lo stesso motivo.
Adesso vado a mozzare un ramo di acero p. prima che sia buio e ti so dire;)
 

danielep

Florello Senior
Ne ho tagliati tre. Il più grosso ( 1 cm) s'è messo a gemere subito; altri due sui 5/6mm non hanno dato segni.
Bisogna anche vedere se la perdita perdura e quanto.
Forse ci fanno caso se si tratta di piante finite. Comunque è meglio fare una prova prima, se dopo un'ora la pianta non geme si può procedere.
Altro dettaglio che seguo, in quanto l'ho letto, per i palmati. Indipendentemente dal periodo di taglio rami lascio un moncone ( con mastice) che porto a filo del tronco, con tronchese concava, dal 20 giugno ad inizio agosto, con mastice. Rimargina perfettamente. Verificato
 
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