jiraya
Giardinauta
Parte la caccia al vaso (essendo in un vivaio la cosa è 'leggermente' facilitata): si usa un vaso basso preferibilmente ovale o, comunque, con angoli smussati così da dare più 'spazio' agli occhi (la forma rettangolare 'chiuderebbe' molto la vista... perdonatemi ma non so spiegarmi meglio ); se è ampio è meglio: aggiunge spazio all'immaginazione (quasi un limitare del bosco). Trovato il contenitore, torno in serra un po' dubbioso sulle dimensioni (in larghezza un uomo adulto lo tiene in mano aprendo di poco le braccia).
Il maestro inizia a spiegare che nel disporre le piante serve:
Dunque, più o meno le indicazioni dovrebbero esser queste... mi scuso se per imprecisione (o errore) potrei aver scritto qualche castroneria :astonished: in caso se passa qualcuno che ne sa, corregga il tiro
Detto ciò, con le piantine a disposizione si realizza la composizione aiutandosi con del filo di alluminio (2mm) per tenere in sede le varie piante ed intrecciando le radici delle piante vicine.
Per la posa in vaso... è un altro casino, come se non fosse abbastanza quanto fatto fin'ora Abbiamo posizionato una rete di plastica su cui sono state ancorate le piante (già disposte); la rete è stata ovviamente ancorata al vaso (qui poi riferisco la parte 'ordinata'... avreste dovuto vedere in realtà che casino!!!).
Prima di fare altro è importantissimo controllare che la posa in vaso sia perfetta: dunque ancora un controllo dal fronte e dai lati per vedere che le piante non si sovrappongano.
A questo punto si aggiunge il substrato, poi si effettua una pulizia con potatura dei rami (specie quelli che ormai nascono in posizione errata) ed eliminazione dei germogli 'in più' (l'acero, se sta bene, emette un sacco di nuovi germogli dal tronco), eventualmente si applicano tiranti o distanziatori (la bacchetta di legno che si vede nella foto)... e la si ripone, una volta a casa, in serra fredda (visto che era inizio febbraio).
Siparietto comico è stato che dalle 9:30 alle 12:10 eravamo arrivati a disporre le piante... poi iniziano 'ho fame' 'andiamo a mangiare' 'che macchine usiamo per andare al ristorante?'... e io lì, con le mie piante a radice nude a malapena fissate al vaso e una da rinvasare... con un faccia tipo questa 'no, oh, prima mi date una mano!!!'
Il risultato finale, fotografato credo il 6 febbraio dopo avergli messo dello sfagno sminuzzato:
Al momento resta ancora nella serra fredda, le gemme si stanno gonfiando.
Andrà in crescita semi-libera fino a metà aprile, poi rimuoverò i fili (l'acero getta con vigore: segna presto) e pinzerò, in maggio eventualmente eliminerò alcuni rametti nuovi e li userò per far talea.
Nei prossimi anni andrà ovviamente coltivato, ma dovrà anche essere aumentato il numero delle piante (le talee mi servono anche a quello): il gruppetto sulla sinistra è formato da 4 piante (in Giappone è il numero della morte ) e dovrà esser portato a un numero dispari, poi andrà infoltito il gruppetto dell'antileader (sulla dx dello schermo) e aggiunto magari qualche altro pezzo... boh, vedremo :boh:
Ah, la pianta che mi aveva destato più preoccupazioni ora è a sinistra dello schermo
Il maestro inizia a spiegare che nel disporre le piante serve:
- decidere leader e antileader
- pensare di formare dei 'gruppetti' attorno ad essi usando le altre piante
- idealmente si deve riprodurre un sentiero che inviti lo sguardo dell'osservatore ad entrare nel bosco... ecco... questa parte mica l'ho ancora capita... :muro:
- non si deve mai mettere le piante lungo i semiassi dell'ellisse del vaso
- si lascia il primo terzo del vaso, quello frontale, libero (senza piante) così da aumentare il senso di profondità e il coinvolgimento dell'occhio nella scena e si dispongono le piante sui restanti due terzi (uhm... non son sicuro... non vorrei fosse il contrario... chiederò lumi la prossima volta :confuso: la prossima volta prenderò appunti non fidandomi solo della memoria...)
- una parte laterale del vaso può essere lasciata libera così da aumentare l'idea di vastità della veduta
- le piante devono idealmente partire tutte dal leader dei vari gruppetti e 'sfuggire' da esso in cerca di luce... ovviamente tutte 'sfuggono' dall'ombra del leader della composizione; pertanto la composizione avrà un proprio movimento
- i tronchi non si devono incrociare tra loro
- l'armonia della composizione vuole tutte piante che 'imitino' lo stile del leader (se è dritto, tutte sono dritte)
- alla fine la composizione va guardata sia dal fronte che dal lato: mai nessuna pianta dovrà sovrapporsi o coprire le altre
- alla fine non dovranno esserci rami interni alla composizione, ma solo esterni (ergo via di potatura).
Dunque, più o meno le indicazioni dovrebbero esser queste... mi scuso se per imprecisione (o errore) potrei aver scritto qualche castroneria :astonished: in caso se passa qualcuno che ne sa, corregga il tiro
Detto ciò, con le piantine a disposizione si realizza la composizione aiutandosi con del filo di alluminio (2mm) per tenere in sede le varie piante ed intrecciando le radici delle piante vicine.
Per la posa in vaso... è un altro casino, come se non fosse abbastanza quanto fatto fin'ora Abbiamo posizionato una rete di plastica su cui sono state ancorate le piante (già disposte); la rete è stata ovviamente ancorata al vaso (qui poi riferisco la parte 'ordinata'... avreste dovuto vedere in realtà che casino!!!).
Prima di fare altro è importantissimo controllare che la posa in vaso sia perfetta: dunque ancora un controllo dal fronte e dai lati per vedere che le piante non si sovrappongano.
A questo punto si aggiunge il substrato, poi si effettua una pulizia con potatura dei rami (specie quelli che ormai nascono in posizione errata) ed eliminazione dei germogli 'in più' (l'acero, se sta bene, emette un sacco di nuovi germogli dal tronco), eventualmente si applicano tiranti o distanziatori (la bacchetta di legno che si vede nella foto)... e la si ripone, una volta a casa, in serra fredda (visto che era inizio febbraio).
Siparietto comico è stato che dalle 9:30 alle 12:10 eravamo arrivati a disporre le piante... poi iniziano 'ho fame' 'andiamo a mangiare' 'che macchine usiamo per andare al ristorante?'... e io lì, con le mie piante a radice nude a malapena fissate al vaso e una da rinvasare... con un faccia tipo questa 'no, oh, prima mi date una mano!!!'
Il risultato finale, fotografato credo il 6 febbraio dopo avergli messo dello sfagno sminuzzato:
Al momento resta ancora nella serra fredda, le gemme si stanno gonfiando.
Andrà in crescita semi-libera fino a metà aprile, poi rimuoverò i fili (l'acero getta con vigore: segna presto) e pinzerò, in maggio eventualmente eliminerò alcuni rametti nuovi e li userò per far talea.
Nei prossimi anni andrà ovviamente coltivato, ma dovrà anche essere aumentato il numero delle piante (le talee mi servono anche a quello): il gruppetto sulla sinistra è formato da 4 piante (in Giappone è il numero della morte ) e dovrà esser portato a un numero dispari, poi andrà infoltito il gruppetto dell'antileader (sulla dx dello schermo) e aggiunto magari qualche altro pezzo... boh, vedremo :boh:
Ah, la pianta che mi aveva destato più preoccupazioni ora è a sinistra dello schermo