anche se non collegate realmente, le piante sono in equilibrio tra di loro...io ho paura di usare piante diverse, per paura dei fittoni
nei boschetti dopo qualche anno 'insieme' le piante alla fin fine sono collegate davvero: le radici -di piante simili- si fondono e i rinvasi vengono effettuati in modo differente, trattando le piante come un tutt'uno
la difficoltà nel fare un boschetto con piante differenti sta nelle differenti esigenze e differenti ritmi di crescita: piante che vogliono più o meno sole, più o meno acqua, più o meno concime e quando lo vogliono... sui fittoni non ti preoccupare: il vaso basso argina tutto :ciglione: il problema, però, è che non so se differenti ritmi di crescita radicale possano aiutare 'nella competizione' una determinata specie rispetto ad un'altra... :boh:
Si usa una terra molto fangosa per bloccare il resto della terra, o almeno lessi da qualche parte così.
Per fare i bordi in commercio c'è una terra gapponese, la keto, che come dici è una specie di fanghiglia molto appiccicosa che permette di contenere la terra; io la uso combinandola con sfagno sminuzzato e akadama a granuli finissimi (in pratica è quella che rimane dopo l'ultima setacciatura... in pratica è quella prima della polvere) poichè, mi è stato detto, che la keto se si asciuga diventa impermeabile; lo sfagno aiuta a tenerlo umido così che non si rompa.
Ho usato la keto proprio l'altro giorno per rinvasare su una scaglia di pietra (portata giù dal monte Zerbion quest'estate) una talea di acero deshojo... era la più bellina e non avevo vasi, così l'ho messa lì...
si vede il bordo di keto, dentro c'è akadama; poi ho ricoperto il tutto con keto e sfagno sminuzzato (altrimenti anche la keto si dilava)... lavoro fatto bene parlerebbe di muschio, ma l'avevo in serra e non avevo voglia di andarlo a prendere :fischio:
Va anche bene per contenere la terra in vasi bassi (in pratica rialzi il bordo, crei ondulazioni...)
In quanto a boschetti, le mie erano o (carpini) piante singole (però già piccole ceppaie) oppure già un piccolo gruppetto.
immagina di guardare dall'alto il vaso/lastra e di formare una griglia: le piante non devono mai coprirsi le une le altre nè di lato nè da davanti. O almeno così mi è sempre stato detto per chiacchiera
A febbraio, quando rinvaserò gli aceri (rinvaso duro: tutti già belli uniti... io li vorrei però cambiare di posizione...), conto di farlo con l'aiuto di un istruttore (e di chiunque presente al vivaio): suppongo ne saprò qualcosa in più per allora