Oh amici adesso vi racconto un po'. Estate faticosissima, non mi sono rilassata per niente...Prima ancora della maturità mio fratello è partito per il periodo obbligatorio di 4 mesi all'estero: questo ha ovviamente comportato tantissimi preparativi, ansie, ricerche dell'alloggio, a cui ho partecipato. Io e i miei fratelli, seppur canonicamente loro siano parecchio più grandi, siamo molto legati. stando in campagna e in un posto non molto comodo per avere una attività sociale super ampia, siamo sempre stati tipo migliori amici, seppure poi ognuno avesse anche i propri veri migliori amici. Quindi il fatto di dover passare l'estate in cui avrei scelto cosa fare dopo, e dove, senza di lui, mi destabilizzava un po'. Eppure la cosa non è andata così male, io ho fatto la maturità, finita a luglio, e sono stata bene con mia sorella con cui abbiamo battibeccato meno del solito. Qualche settimana fa mia sorella ha ricevuto una offerta di lavoro in un'altra città in cui non può pendolare, e anche con il mio pieno appoggio visto che il lavoro che aveva non la soddisfaceva più, ha accettato. È ripartito il turbine di ricerca casa, visite, tensioni anche, purtroppo, valige, bagagli...io ne sono stata molto coinvolta, nel frattempo di tutto questo dovevo pensare alla svelta l'università perché in questo periodo scadono le richieste di ammissione. Confusione totale, non riuscivo a ragionare, piangevo.
In tutto questo abbiamo deciso di andare a trovare mio fratello, e abbiamo deciso di farlo con un camper, vecchio, affittato. Mai scelta più sbagliata, in Belgio è pieno di zone verdi in cui solo veicoli nuovi possono circolare e quindi siamo letteralmente impazziti. Una settimana è stata impiegata a scegliere il mezzo e prenotare i campeggi, tutti esauriti praticamente. Mamma e papà lavoravano perciò io e mia sorella ce ne siamo prese l'incarico. Per poi tornare a casa contenti si, ma stanchissimi perché siamo diventati matti. Abbiamo giurato di non riprendere più il camper.
Mia sorella qualche giorno fa ha preso servizio ed è abbastanza contenta, io mi trovo qui a casa con i miei e sto dirimendo la questione con la mia amica, che mi impegnava la testa (e che ha rifiutato di essere chiamata perché voleva sentirsi in chat). E sto occupandomi dell'università. Le idee sono un po' più chiare e almeno non ci piango più, ma ancora la città da scegliere rimane un elemento inquietante. Io non sono mai stata in città, praticamente, sono nata in campagna e lì ho trascorso la maggior parte del tempo, tranne nelle uscite con gli amici in cui comunque venivo portata e riaccompagnata a casa. Mi spaventa l'idea di andare in una città grande, nuova, da sola e lì dover studiare e occuparmi della mia vita sociale, non vorrei. D'altra parte, pendolare ti toglie tante occasioni sociali per via degli orari obbligati e ho paura di pentirmene. È vero che però si può anche cambiare in corso d'opera. I carichi emotivi e materiali, proprio di tempo, sono stati piuttosto impegnativi, vorrei solo che le vacanze iniziassero adesso, ma sta finendo l'estate...tutto qui....forse così detta sembra poco ma mi sono sentita tanto spersa. Quest'anno non ci siamo occupati praticamente per niente della casa e del terreno, è tutto invaso dell'erba, non abbiamo attivato la piscina che per me era un topos irrinunciabile della mia infanzia (magari sembra sciocco, ma la costruzione e ristrutturazione di questo posto probabilmente ha salvato la mia famiglia quando ero piccola). In periodi anche più difficili questa natura di casa mi ha accolto e offerto un rifugio sicuro, ma adesso è anche troppo disordinata e maltenuta per questo, anzi mi da un brutto senso di abbandono. A volte vorrei che i miei avessero scelto un posto meno difficile, con meno terreno, più vicino alle città, eppure fa parte di me e lo farà sempre. Il pensiero di altre persone che ci dovessero vivere mi fa venire la pelle d'oca.
Spero solo che in qualche modo riprendiamo in mano la situazione, spero che questo periodo così incerto finisca presto...ho bisogno di stare coi piedi per terra, di recuperare un po' di entusiasmo per iniziare una nuova "avventura"... che ansia!!
Questo ho finito di scriverlo stanotte. Stamattina Mari (la mia cocchina di 10 anni per chi non lo sapesse) se n'è andata. Non so proprio dirvi come mi sento.