hermioneat
Florello
Parlando di fauna umana al pronto soccorso ho poco da dire.... a parte le visite delle Forze dell'Ordine che cercavano chissà chi...
Ah, no! I soliti furbetti. Ci sono anche lì. Sono quelli che se ne fregano dell'orario in cui si può entrare nel reparto vero e proprio senza essere chiamati dal medico. Sì! Anche quella notte li ho visti. Erano due donne che prima sono andate a parlare con le infermiere alla reception, naturalmente con un mal garbo unico perchè avevano solo fatto entrare il paziente e non loro. Poi, appena una persona è uscita si sono fiondate all'interno in due per essere rimesse fuori nel giro di pochi minuti. Non dico gli insulti all'indirizzo degli infermieri e dei medici.... solo che.... a quello che ho sentito passeggiando un po' (faceva un freddo boia) il ricoverato non aveva assolutamente bisogno di assistenza (a detta dei medici) in quanto aveva una epistassi che stavano tamponando.
Oltretutto, quando hanno fatto entrare me, mi è sembrato di finire in una bolgia dantesca. Lettighe ovunque, anche in corridoio, piantane per flebo, gente che veramente stava male e aveva bisogno di assistenza e quindi una marea di accompagnatori, medici e infermieri che correvano un po' di qua e un po' di là. Ci credo per un po' di sangue dal naso le abbiano mandate fuori. Quando è uscito poi ho notato che non era nemmeno un bambino ma un giovanottone grande e grosso.
Ah, no! I soliti furbetti. Ci sono anche lì. Sono quelli che se ne fregano dell'orario in cui si può entrare nel reparto vero e proprio senza essere chiamati dal medico. Sì! Anche quella notte li ho visti. Erano due donne che prima sono andate a parlare con le infermiere alla reception, naturalmente con un mal garbo unico perchè avevano solo fatto entrare il paziente e non loro. Poi, appena una persona è uscita si sono fiondate all'interno in due per essere rimesse fuori nel giro di pochi minuti. Non dico gli insulti all'indirizzo degli infermieri e dei medici.... solo che.... a quello che ho sentito passeggiando un po' (faceva un freddo boia) il ricoverato non aveva assolutamente bisogno di assistenza (a detta dei medici) in quanto aveva una epistassi che stavano tamponando.
Oltretutto, quando hanno fatto entrare me, mi è sembrato di finire in una bolgia dantesca. Lettighe ovunque, anche in corridoio, piantane per flebo, gente che veramente stava male e aveva bisogno di assistenza e quindi una marea di accompagnatori, medici e infermieri che correvano un po' di qua e un po' di là. Ci credo per un po' di sangue dal naso le abbiano mandate fuori. Quando è uscito poi ho notato che non era nemmeno un bambino ma un giovanottone grande e grosso.
le uniche persone strane che ho incontrato al pronto soccorso sono stati gli infermieri e i medici che erano di turno la sera che abbiamo avuto un terribile incidente mio figlio ed io. Ricordo tutto di quella sera quando all'improvviso una macchina venne verso di noi in discesa e nella nostra corsia. Un urto tremendo, macchina sfasciata e tanta voglia di scendere a prendere a pugni quella persona che ci era venuta addosso
cosi appena arrivarono i soccorsi chiamai mio marito raccontandogli l'accaduto, lui usci immediatamente e andò in ospedale dove un via vai di medici e infermieri andavano avanti e indietro. Fermò più volte infermieri e medici chiedendo nostre notizie ma la risposta era sempre quella: per favore abbia pazienza abbiamo un caso gravissimo di un incidente di macchina e un ragazzo è in fin di vita". Immaginate come visse mio marito in quelle due ore di terribile attesa. Arrivò anche il figlio dell'uomo che ci era venuto addosso e a lui dissero di stare tranquillo che suo padre stava bene. Passarono cosi due ore quando un infermiera si avvicinò a mio marito il quale chiese nostre notizie con ormai poche speranze per nostro figlio.Tranquillamente le rispose: guardi che sua moglie e suo figlio non sono qui ma sono stati portati in un altro ospedale e stanno bene. Dopo un attimo di smarrimento e di rabbia corse da noi e quando ci vide che eravamo si feriti ma in modo leggero tutta la sua rabbia si trasformò in gioia.
