Io penso che molti di noi chi più chi meno, porti dentro di sè il proprio fardello. Il brutto è che spesso si tende a banalizzare, si tende ad ignorare, si tende a sottovalutare il problema. Si cerca soddisfazione in ciò che sta fuori di noi, l'amore, il lavoro, il successo, la macchina nuova, o ci si barrica dietro a problemi più grandi che necessitano di priorità assoluta rispetto a ciò che è dentro di noi e che per l'ennesima volta pensiamo possa aspettare.
Ma fino a quando la nostra pancia potrà reggerci il gioco e continuerà a tacere?
E così spesso capita di accusare sintomi strani, ansia, attacchi di panico, coliti etc etc, tutti segnali che il nostro corpo ci manda nella speranza di farci accorgere che ogni tanto esistiamo anche noi.
Il più delle volte consideriamo questi malesseri, un'ennesima seccatura, come una sorta di bisbiglio continuo che ci attacca proprio quando avremmo bisogno di staccare la spina, proprio quando ci si potrebbe finalmente rilassare.
Il sintomo è lieve e magari smette da solo o può essere azzittito con qualche calmante.
Ma fino a quando la nostra pancia potrà reggerci il gioco e continuerà a tacere?
Non è facile, ma a volte è proprio il caso di iniziare ad ascoltare quello che ci urla dentro e spesso nessuno meglio di noi può sapere cosa c'è che non va.
Caro Vince, fermati un attimo e fa il punto della situazione, sii spudoratamente sincero con te stesso, non te la raccontare, non trovare scusanti, non tralasciare nulla. Tira fuori tutto, prendi coscienza di tutto ciò che ti fa male. Questo è il primo passo per la tua guarigione!
Un abbraccio di luce! :love_4: