Scusatemi, ma io giro da sempre per tutta l'Europa (est ed ovest) con tre cani di cui due di razze pericolose (fatemi ridere!) e non ho mai, dico mai avuto problemi alla frontiera o altrove. Ovviamente i miei cani hanno il passaporto in ordine (tutte le vaccinazioni, non soltanto l'antirabbica, sono identificabili (due con il microchip, due col tatuaggio - no, non è una svista, ma un c@@@@one di veterinario di rifugio che è stato incapace di leggere il microchip dopo una fuga del pastore tedesco nei boschi attorno a Bruxelles, e l'ha ritatuato), hanno il collare, il guinzaglio (anche la museruola, che però non hanno mai messa) e l'aspetto di cani sani (importantissimo). Sono stati controllati quando necessario da polizia di frontiera e polizia tout court (vi evito l'elenco dei paesi: mancano solo quelli baltici ed il Portogallo). Al passaggio di frontiera i documenti sono controllati una volta su mille, gli agenti sono molto più interessati alla merce ed alla droga e spulciano gli animali soltanto se proprio vogliono essere zelanti. Gli unici paesi un po' più complicati sono il Regno Unito e la Svezia, dove bisogna programmare il viaggio con animali con circa 6 mesi di anticipo per ottenere le necessarie autorizzazioni.
Dimenticavo: ogni 7- 10 giorni attraverso almeno 5 paesi, almeno 5 o 6 volte l'anno vado in Romania
(dal Belgio: Germania, Austria, Ungheria, Romania oppure Germania, Cechia, Slovacchia, Ucraina o Ungheria, Romania; dall'Italia: Slovenia, Croazia, YFOR, Romania) e poi, tanto per variare un po', un paio di volte l'anno cambio destinazione.
L'assicurazione è più che consigliabile, e i bassotti sono dei grandissimi rompiscatole, solitamente tenuti in modo innaturale come i beagle - sono cani da muta e da caccia, non solitari compagni da salotto, ed hanno qualche giustificazione, ma sono davvero indisponenti - cosicché il povero setter è più che giustificato.