• Vi invitiamo a ridimensionare le foto alla larghezza massima di 800 x 600 pixel da Regolamento PRIMA di caricarle sul forum, visto che adesso c'è anche la possibilità di caricare le miniature nel caso qualcuno non fosse capace di ridimensionarle; siete ufficialmente avvisati che NEL CASO VENGANO CARICATE IMMAGINI DI DIMENSIONI SUPERIORI AGLI 800 PIXEL LE DISCUSSIONI VERRANNO CHIUSE. Grazie per l'attenzione.

Angoletto roccioso

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RobertoB

Guest
Pensavo il mare mitigasse almeno le minime.
In ogni caso se mai decidessi fammi sapere, così se mi avanza qualcosa che ti garba...
 
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RobertoB

Guest
Premessa, post lungo poco utile alla pratica, saltate pure

Stavo leggendo un testo a proposito della disposizione delle areole nei cactus e sarà stata l'ora, ma non riuscivo a capire come si formassero le spirali secondo i numeri di fibonacci, così mi è venuto in mente di provare a capire disegnando io stesso.
Ripeto che non ha utilità pratica e tantomeno voglio fare una lezioncina, ma siccome la mia mente perversamente schematica si è divertita un sacco e lo trovo un argomento interessante mi piace l'idea di condividere con voi.

Il primo passaggio consiste nel capire dove si formano le areole. Le areole si formano all'ascella di primordi fogliari che non si sviluppano, ma come le foglie della maggior parte delle piante hanno una precisa disposizione: ogni foglia nasce a 137,5 gradi ruotata rispetto a quella prima. Se non mi credete uscite a misurare su qualsiasi pianta a foglie alterne:):).
Siccome tra una foglia e l'altra il ramo si allunga (o nel nostro caso il fusto del cactus si allunga e soprattutto si allarga) viene a crearsi una spirale.
Vista dall'alto risulta così
20200715_002354-1.jpg
(Ok il disegno è pessimo lo so:()
Ogni pallino è una foglia numerata da 1(la più vecchia) a 12(la più giovane) ognuna rotata di 137,5 gradi in senso antiorari rispetto a quella nata prima. Dovete immaginarvi la spirale che andando verso il centro si alza seguendo la crescita del fusto, infatti anche la foglia 1 quando è nata era ovviamente vicino al centro, ma l'allargamento del fusto l'ha spostata verso l'esterno, e restando all'altezza a cui è nata è rimasta indietro mentre il centro saliva. Giuro che questa era la parte più difficile, capito bene questo il resto è tutta discesa.

Ok, questa spirale originale non è facilmente visibile, non nei cactus per lo meno (ma basta guardare una pianta normale per osservarla). Nei cactus, dove il rapporto tra crescita laterale e crescita in lunghezza e a favore del primo, e gli internodi sono cortissimi la spirale singola fa troppi giri per toccare tutte le areole e il nostro cervello non riesce a coglierla perché è troppo stirata tra areole che sono si successive ma troppo distanti tra loro. Come nel mio primo disegno, se ci fossero stati solo i puntini e la spirale non fosse stata disegnata probabilmente non l'avreste colta.
Ma avreste colto forse altro:
Ogni tre areole c'è un angolo di 137,5×3=412,5 quel 412,5 non è molto di più dei 360 di un giro completo, solo 52,5. Quindi ci sono tre serie di areole (1,4,7,10/2,5,8,11e infine3,6,9,12) che sono quasi in fila, spostate di solo di 52,5 gradi, volete che il nostro cervello progettato per trovare schemi non se ne accorga?
20200715_002453-1.jpg
I puntini sono gli stessi di prima, queste tre spirali forse le avreste viste anche se non fossero state disegnate.

Cambiamo passo alla spirale (o accorciamo gli internodi se preferite) qui ho usato 0,5 cm (nei disegni di prima 1 cm)
Le tre spirali si stirano e diventano meno facili da trovare.
20200715_002524-1.jpg
In compensoci sono abbastanza punti perché il cervello individui un'altro schema:
Ogni 5 areole l'angolo è di 137,5×5=687,5 quindi quasi 720(due giri da 360) la differenza -32.5 è ancora più piccola e l'occhio punta subito le 5 spirali che collegano le areole di ogni serie
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Il - di -32 da alla spirale un verso opposto a quelle di prima che ricordiamo erano +137,5 e +52,5

Accorciamo per l'ultima volta il passo a 0.25 cm.
Le spiralizzazione da tre serie scompare (io non riuscivo a disegnarla mi si incrociavano gli occhi:LOL:)
Ecco quella a 5 che si stira 20200715_002559-1.jpg
E compaiono quella a 8
137,5×8=1100
360×3=1080
1100-1080=20
Quindi 8 spirali da +20
20200715_002640-1.jpg
E quella da 13
137.5×13=1787,5
360×5=1800
1787,5-1800=-12,5
Quindi 13 spirali da -12,5
20200715_002656-1.jpg



Ora sovrappongo le ultime tre immagini disegnate sugli stessi punti (ho sovrapposto i fogli controluce spero si veda qualcosina)
20200714_181445-1.jpg


Vi ricorda qualcosa???
20200715_084301-1.jpg
Io ci vedo le serie di 8 spirali e 13 spirali. Inizia anche a essere visibile, con più difficoltà la serie successiva da 21 spirali.

L'orientamento è inverso rispetto ai disegni perché esistono piante destrorse e sinistrorse
 

cri1401

Florello Senior
Premessa, post lungo poco utile alla pratica, saltate pure

Stavo leggendo un testo a proposito della disposizione delle areole nei cactus e sarà stata l'ora, ma non riuscivo a capire come si formassero le spirali secondo i numeri di fibonacci, così mi è venuto in mente di provare a capire disegnando io stesso.
Ripeto che non ha utilità pratica e tantomeno voglio fare una lezioncina, ma siccome la mia mente perversamente schematica si è divertita un sacco e lo trovo un argomento interessante mi piace l'idea di condividere con voi.

Il primo passaggio consiste nel capire dove si formano le areole. Le areole si formano all'ascella di primordi fogliari che non si sviluppano, ma come le foglie della maggior parte delle piante hanno una precisa disposizione: ogni foglia nasce a 137,5 gradi ruotata rispetto a quella prima. Se non mi credete uscite a misurare su qualsiasi pianta a foglie alterne:):).
Siccome tra una foglia e l'altra il ramo si allunga (o nel nostro caso il fusto del cactus si allunga e soprattutto si allarga) viene a crearsi una spirale.
Vista dall'alto risulta così
Vedi l'allegato 582445
(Ok il disegno è pessimo lo so:()
Ogni pallino è una foglia numerata da 1(la più vecchia) a 12(la più giovane) ognuna rotata di 137,5 gradi in senso antiorari rispetto a quella nata prima. Dovete immaginarvi la spirale che andando verso il centro si alza seguendo la crescita del fusto, infatti anche la foglia 1 quando è nata era ovviamente vicino al centro, ma l'allargamento del fusto l'ha spostata verso l'esterno, e restando all'altezza a cui è nata è rimasta indietro mentre il centro saliva. Giuro che questa era la parte più difficile, capito bene questo il resto è tutta discesa.

Ok, questa spirale originale non è facilmente visibile, non nei cactus per lo meno (ma basta guardare una pianta normale per osservarla). Nei cactus, dove il rapporto tra crescita laterale e crescita in lunghezza e a favore del primo, e gli internodi sono cortissimi la spirale singola fa troppi giri per toccare tutte le areole e il nostro cervello non riesce a coglierla perché è troppo stirata tra areole che sono si successive ma troppo distanti tra loro. Come nel mio primo disegno, se ci fossero stati solo i puntini e la spirale non fosse stata disegnata probabilmente non l'avreste colta.
Ma avreste colto forse altro:
Ogni tre areole c'è un angolo di 137,5×3=412,5 quel 412,5 non è molto di più dei 360 di un giro completo, solo 52,5. Quindi ci sono tre serie di areole (1,4,7,10/2,5,8,11e infine3,6,9,12) che sono quasi in fila, spostate di solo di 52,5 gradi, volete che il nostro cervello progettato per trovare schemi non se ne accorga?
Vedi l'allegato 582449
I puntini sono gli stessi di prima, queste tre spirali forse le avreste viste anche se non fossero state disegnate.

Cambiamo passo alla spirale (o accorciamo gli internodi se preferite) qui ho usato 0,5 cm (nei disegni di prima 1 cm)
Le tre spirali si stirano e diventano meno facili da trovare.
Vedi l'allegato 582454
In compensoci sono abbastanza punti perché il cervello individui un'altro schema:
Ogni 5 areole l'angolo è di 137,5×5=687,5 quindi quasi 720(due giri da 360) la differenza -32.5 è ancora più piccola e l'occhio punta subito le 5 spirali che collegano le areole di ogni serie
Vedi l'allegato 582455
Il - di -32 da alla spirale un verso opposto a quelle di prima che ricordiamo erano +137,5 e +52,5

Accorciamo per l'ultima volta il passo a 0.25 cm.
Le spiralizzazione da tre serie scompare (io non riuscivo a disegnarla mi si incrociavano gli occhi:LOL:)
Ecco quella a 5 che si stira Vedi l'allegato 582456
E compaiono quella a 8
137,5×8=1100
360×3=1080
1100-1080=20
Quindi 8 spirali da +20
Vedi l'allegato 582457
E quella da 13
137.5×13=1787,5
360×5=1800
1787,5-1800=-12,5
Quindi 13 spirali da -12,5
Vedi l'allegato 582458



Ora sovrappongo le ultime tre immagini disegnate sugli stessi punti (ho sovrapposto i fogli controluce spero si veda qualcosina)
Vedi l'allegato 582460


Vi ricorda qualcosa???
Vedi l'allegato 582478
Io ci vedo le serie di 8 spirali e 13 spirali. Inizia anche a essere visibile, con più difficoltà la serie successiva da 21 spirali.

L'orientamento è inverso rispetto ai disegni perché esistono piante destrorse e sinistrorse

Complimenti!!
E' uno dei motivi per cui mi piacciono le cicce: quelle spirali che crescono e si moltiplicano seguendo sempre lo schema. Ma è anche uno dei motivi per cui mi piacciono le crestate e le dicotomiche: quella perfezione che cresce e si sviluppa in modo strano creando forme uniche.
 
R

RobertoB

Guest
Si @cri1401 alcune crestature derivano proprio da un'anomalo allungamento del meristema, in pratica invece di avere un centro puntiforme si ha una linea.

@monikk64 è una cosa che varia da individuo a individuo. Non ho purtroppo esempi a tubercoli liberi, però ti posso fare un esempio su due miei chamaecereus silvestrii: è un cactus costoluto (non so se costoluto sia il termine giusto, in inglese si dice ribbed e trovo che questa sua traduzione letterale renda l'idea:)) le coste sono una fusione di tubercoli contigui e in taluni casi si formano seguendo le spirali
8 spirali antiorarie
20200715_174038-1.jpg
8spirali orarie
20200715_174111-1.jpg
 

Alex81

Master Florello
Complimenti!!
E' uno dei motivi per cui mi piacciono le cicce: quelle spirali che crescono e si moltiplicano seguendo sempre lo schema. Ma è anche uno dei motivi per cui mi piacciono le crestate e le dicotomiche: quella perfezione che cresce e si sviluppa in modo strano creando forme uniche.

esempi di serie di fibonacci si trovano praticamente ovunque in natura, per non parlare di proporzioni auree e via dicendo, la natura è perfezione! fibonacci1jpg.jpg

fibonacci2.jpg

fibonacci 3.jpg
fibonacci 4.jpg
 
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RobertoB

Guest
Si peccato che con il tempo e il nostro clima umido il colore rosso tenda a sparire
 
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RobertoB

Guest
Si, i pigmenti delle cactacee sono idrosolubili, vado a memoria e potrei sbagliare, ma mi pare derivino dalla tirosina (@Delonix serve un chimico).
Quindi l'acqua tende a discioglierli e a scolorirli. Ovviamente la velocità va seconda della permeabilità del tessuto, che per le spine è bassa, quindi comunque ci vuole almeno qualche anno
 
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RobertoB

Guest
Poco fa, parlando con @mariated sono venuto a conoscenza della presenza di nettari extraflorali non legati alla riproduzione.
Ovviamente armato di lente sono andato a vedere se potevo osservarne uno dal vivo tra le mie piante e ho avuto la piacevole fortuna di trovarne alcuni sul ferocactus glaucescens.
20200724_152528-1.jpg
Questi derivano da spine modificate, ingrandendo l'immagine si può vedere la gocciolina di sostanza zuccherina che esce dalla punta della struttura più a destra.
 
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