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Angoletto roccioso

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RobertoB

Guest
@Delonix guarda un po' il graptopetalum che mi hai regalato
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Come vedi pian piano sta crescendo, grazie.

Come avrai notato c'è una risega nella sua forna tondeggiande, purtroppo qualche animaletto ci è passato sopra e ha rotto quel ramo. Ma non tutto il male vien per nuocere e ne ho approfittato per fare tre talee
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Oggi ho verificato e sono tutte e tre ben radicate.

In più piccolo optional gradito, ho tentato, tanto per provare, a usare anche una bella fogliona rotta, ed ecco il poco sperato risultato.
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Questa non ha ancora radicato, quindi lo scrivo piano piano, ma sembra ben avviata
 

Delonix

Florello Senior
@Delonix guarda un po' il graptopetalum che mi hai regalato
Vedi l'allegato 575389
Come vedi pian piano sta crescendo, grazie.

Come avrai notato c'è una risega nella sua forna tondeggiande, purtroppo qualche animaletto ci è passato sopra e ha rotto quel ramo. Ma non tutto il male vien per nuocere e ne ho approfittato per fare tre talee
Vedi l'allegato 575388
Oggi ho verificato e sono tutte e tre ben radicate.

In più piccolo optional gradito, ho tentato, tanto per provare, a usare anche una bella fogliona rotta, ed ecco il poco sperato risultato.
Vedi l'allegato 575386
Questa non ha ancora radicato, quindi lo scrivo piano piano, ma sembra ben avviata
Eeeeeh il Grapto paraguayensis è una piccola grande certezza! ;)
 
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RobertoB

Guest
A volte basta soffermarci a osservare una cosa familiare per divenire improvvisamente consapevoli di una bellezza che ci era fino a un attimo prima sempre sfuggita. Perché la bellezza alle volte si nasconde nelle cose semplici, nelle cose scontate. Perché la vera bellezza non è solo superficie, ha anche sempre una componente profonda che la arricchisce. L'unico gesto necessario ad immergersi sotto questa superficie, il più delle volte, è solo uno sguardo curioso.

La progressione dell'infiorescenza di un sedum rupestre. 20200613_090716-1-1.jpg

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RobertoB

Guest
Mi sono allargato, non volevo assolutamente, ma la storia dell'agave mi ha costretto:ROFLMAO::ROFLMAO:.

Quasi stessa metodologia evitandole stupidaggini dell'altra volta.
scavo di circa 40 cm con pendenza verso il pozzo di drenaggio di circa 1 metro, questa volta ho aggiunto dei canaletti per convogliare subito l'eccesso idrico nel pozzo ed evitare rallentamenti sul fondo
20200619_163228-1-1-1.jpg
Riempito fino al piano di sabbione (non so quale sia il termine tecnico, noi chiamiamo così la vagliatura tra la sabbia e il pisello spezzato, quindi indicativamente da 0.5 a 5 mm)
20200619_172819-2.jpg
E poi, a salire il solito lapillo ben lavato e travertino
20200708_162717-1-1.jpg
Nel complesso
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Ora vediamo di colonizzare questa nuova "valle del bove" per rimanere sul mongibello:LOL:
 
Ultima modifica di un moderatore:
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RobertoB

Guest
Scusa stefano ma l'aracnoideum l'ho raccolto personalmente sulle mie montagne su rupi che più esposte al sole non si può, il colore e la pelositá possono essere più o meno accentuate in base all'appartenenza a razze locali, molto frequenti dato che si riproducono molto per via agamica
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Scusa stefano ma l'aracnoideum l'ho raccolto personalmente sulle mie montagne su rupi che più esposte al sole non si può, il colore e la pelositá possono essere più o meno accentuate in base all'appartenenza a razze locali, molto frequenti dato che si riproducono molto per via agamica
ok, buono a sapersi: non sapevo che c'erano diversi ecotipi.
 
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RobertoB

Guest
Perdonami @Stefano Sangiorgio ho scritto di fretta e rileggendomi mi sono reso conto di essere stato brusco.
Si tratta di una specie non semplice in un genere non semplice. Il vasto areale e la riproduzione vegetativa concorrono alla segregazione di vari ecotipi variabilmente interpretati dai diversi autori. Il Pignatti ad esempio riconosce addirittura due diverse sottospecie: il s. aracnoideum subsp. tomentosum ( il più "ragnateloso") e il s. aracnoideum subsp. aracnoideum ( ex s. doellianum). Questa seconda entità meno pelosa pare secondo lo stesso autore confinata nell'areale valdostano (quello in questione) alle quote superiori e ciò è compatibile con la provenienza dell'esemplare in questione. In ogni caso ti assicuro che gli esemplari selvatici del luogo hanno lo stesso colore.

Se posso aggiungere alla questione una mia personalissima e opinabile riflessione, credo che in questo genere, ma non solo, il concetto di specie discreta come comunemente intesa sia da prendere con le pinze. Le ibridazioni sono la norma, la segregazione di razze locali pure (per non parlare di quelle coltivate). Addirittura nella stessa specie vengono incluse indifferentemente popolazioni aploidi e diploidi...... Insomma la classificazione attuale ha l'aria di essere un compromesso arbitrariamente condiviso tra il fare di ogni popolazione una specie e l'includere tutto in poche varie entità comunque interfertili.
 

Stefano Sangiorgio

Fiorin Florello
Perdonami @Stefano Sangiorgio ho scritto di fretta e rileggendomi mi sono reso conto di essere stato brusco.
Si tratta di una specie non semplice in un genere non semplice. Il vasto areale e la riproduzione vegetativa concorrono alla segregazione di vari ecotipi variabilmente interpretati dai diversi autori. Il Pignatti ad esempio riconosce addirittura due diverse sottospecie: il s. aracnoideum subsp. tomentosum ( il più "ragnateloso") e il s. aracnoideum subsp. aracnoideum ( ex s. doellianum). Questa seconda entità meno pelosa pare secondo lo stesso autore confinata nell'areale valdostano (quello in questione) alle quote superiori e ciò è compatibile con la provenienza dell'esemplare in questione. In ogni caso ti assicuro che gli esemplari selvatici del luogo hanno lo stesso colore.

Se posso aggiungere alla questione una mia personalissima e opinabile riflessione, credo che in questo genere, ma non solo, il concetto di specie discreta come comunemente intesa sia da prendere con le pinze. Le ibridazioni sono la norma, la segregazione di razze locali pure (per non parlare di quelle coltivate). Addirittura nella stessa specie vengono incluse indifferentemente popolazioni aploidi e diploidi...... Insomma la classificazione attuale ha l'aria di essere un compromesso arbitrariamente condiviso tra il fare di ogni popolazione una specie e l'includere tutto in poche varie entità comunque interfertili.
Ma sei un genetista, un breeder? Quello che hai scritto non solo è interessantissimo ma è musica per le mie orecchie.
 
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RobertoB

Guest
Magari... No la mia è una conoscenza molto superficiale, ho solo avuto la fortuna di conoscere persone preparate
 

tartina

Master Florello
Mi sono allargato, non volevo assolutamente, ma la storia dell'agave mi ha costretto:ROFLMAO::ROFLMAO:.

Quasi stessa metodologia evitandole stupidaggini dell'altra volta.
scavo di circa 40 cm con pendenza verso il pozzo di drenaggio di circa 1 metro, questa volta ho aggiunto dei canaletti per convogliare subito l'eccesso idrico nel pozzo ed evitare rallentamenti sul fondo
Vedi l'allegato 581469
Riempito fino al piano di sabbione (non so quale sia il termine tecnico, noi chiamiamo così la vagliatura tra la sabbia e il pisello spezzato, quindi indicativamente da 0.5 a 5 mm)
Vedi l'allegato 581471
E poi, a salire il solito lapillo ben lavato e travertino
Vedi l'allegato 581473
Nel complesso
Vedi l'allegato 581472

Ora vediamo di colonizzare questa nuova "valle del bove" per rimanere sul mongibello:LOL:
oh mamma mia che bello... lo voglio anch'iooooo.....
 
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