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Ancora ad animi freddi

lore.l

Moderatrice Sezz. Giardinaggio / Composizioni Flor
Membro dello Staff
Ma è solo un problema mio???Non vedo la seconda pagina,se ci clicco sopra,mi apre la prima......
 

idice

Giardinauta Senior
Pin ha scritto:
Questo 3d è partito molto bene con un argomento trattato con cognizione di causa, non tanto per, si poteva portare avanti tranquillamente esprimendosi, portando altri argomenti.

Stavo già preparando un post sull'argomento sperimentazione animale, ma prima ci devo studiare sopra.
Non sono cosi presuntuoso da pensare di poter sapere tutto.
Io sono abituato a parlare di certi argomenti solo dopo aver approfondito molto, ponderato, cercato la verità, cosa che non tutti fanno.
E' troppo facile rispondere per slogan, abbracciare una tesi e continuare su quella senza tentennamenti.
Tra l'altro è un argomento che difficilmente si può dire di conoscere a fondo.

PS: sulla condizione animale probabilmente solo gli addetti del settore e chi realmente opera dentro i laboratori di sperimentazione può dire la sua versione della situazione attuale.



@Idice, forse ti piace l'idea del parafulmine, se metti puntini anzichè risposte il mio pensiero è che ti senti talmente superiore da non abbassarti a rispondere.

Era una risposta ironica fatta da due quote, nel senso che si rispondeva da solo alla sua domanda.
I puntini li ho messi perchè il forum richiede un numero minimo di caratteri.:rolleyes:
PS: Goyaalé io non ho mai detto di non usare gli antiparassitari.
 

Goyaalé

Giardinauta
Vero però dato che hai detto che ogni essere vivente è pari all'altro mi immagino che uccidere afidi sia considerato come uccidere persone.

ps spero tu non ti offenda, sei un utente del forum che stimo e che i nostri contrasti restino limitati ad una sana discussione su questo argomento. ;)
 

Pin

Master Florello
Stavo già preparando un post sull'argomento sperimentazione animale, ma prima ci devo studiare sopra.
Non sono cosi presuntuoso da pensare di poter sapere tutto.
Io sono abituato a parlare di certi argomenti solo dopo aver approfondito molto, ponderato, cercato la verità, cosa che non tutti fanno.
E' troppo facile rispondere per slogan, abbracciare una tesi e continuare su quella senza tentennamenti.
Tra l'altro è un argomento che difficilmente si può dire di conoscere a fondo.

PS: sulla condizione animale probabilmente solo gli addetti del settore e chi realmente opera dentro i laboratori di sperimentazione può dire la sua versione della situazione attuale.





Era una risposta ironica fatta da due quote, nel senso che si rispondeva da solo alla sua domanda.
I puntini li ho messi perchè il forum richiede un numero minimo di caratteri.:rolleyes:
PS: Goyaalé io non ho mai detto di non usare gli antiparassitari.


Quando trovi la verità fammi un fischio.
Già cercare e informarsi è tanto, comunque non ho letto slogan, avere una tesi e portarla avanti perchè no, Kiwo ha parlato della sua esperienza personale di ricercatore , non è fonte attendibile?
La mia esperienza su case farmaceutiche che finanziano la ricerca non è di fantasia è toccata con mano, certo tu non sai neanche chi sono, ma tanti mi conoscono e sanno che non scrivo tanto per, modestia a parte sono una colonna portante del forum e sono anche santa, tanto per dire chi sono.
Alcuni argomenti si prestano più di altri alla rissa e ti assicuro che l'argomento animali è uno di questi, seguito da vegani (non certo secondo ma a parità) e vegetariani. Suggerirei alla mod suprema di metterli tra i tabù al posto di sesso politica e religione.
Forse non ti rendi conto della contraddizione, mettendo tutti alla pari in natura e poi usare gli antiparassitari, allora fai un distinguo e se sì come lo fai? chi sì e chi no?
 

billgates13

Giardinauta Senior
ognuno ha il suo posto in natura e va trattato per quello che è a secondo dei casi e momenti.
Dalla natura si prende e si da quello che serve ad ognuno.
è legge non scritta ma rispettata dagli umani e dalle bestie.
 

idice

Giardinauta Senior
certo tu non sai neanche chi sono, ma tanti mi conoscono e sanno che non scrivo tanto per, modestia a parte sono una colonna portante del forum e sono anche santa, tanto per dire chi sono.
Ah beh... allora...:fischio: non lo sapevo: non era specificato vicino al nickname, probilmente sara' una dimenticanza delle moderatrici :fischio:

Lo slogan te lo dico io qual'è: siccome si è sempre fatto cosi', bisogna continuare, senza cercare alternative, oppure le alternative ci sono ma per una serie di motivi vengono poco utilizzate.

ps spero tu non ti offenda, sei un utente del forum che stimo e che i nostri contrasti restino limitati ad una sana discussione su questo argomento. ;)
Per me non cambia nulla, finché si chiacchiera in tono civile esponendo le proprie opinioni.

Vero però dato che hai detto che ogni essere vivente è pari all'altro mi immagino che uccidere afidi sia considerato come uccidere persone.
Non mi tiro indietro neanche a questa tua ultima provocazione, pero' rispondo con un'altra provocazione: che cosa mi diresti se ti facessi presente... che tutti gli esseri viventi attuali della terra discendono da organismi unicellulari (con una sola cellula) di miliardi di anni fa'? (Prokaryota) e con il tempo piano piano siamo arrivati fino a noi uomini e alle piante?
I pluricellulari discendono sempre dagli unicellulari.
Paradossalmente se tu fossi stato presente in quell'epoca forse li avresti considerati esseri inutili? su che basi? per la loro insignificanza? per la loro dimensione?
Se fossero scomparsi non ci saremmo neppure noi. :)
 

Goyaalé

Giardinauta
Bè non è che vada in giro sterminando gli organismi unicellulari, nè tanto meno voglio che una specie animale si estingua...(oddio ragnetto rosso e punteruolo delle palme potrei farci un pensierino :D).
Io non voglio assolutamente passare per uno che classifica animali utili e inutili, non penso nessuno possa farla questa classificazione.

Semplicemente il mio concetto è questo: siamo esseri umani, la nostra specie è questa, è giusto comportarci come Natura insegna ossia adoperarci per garantire la sopravvivenza della nostra specie. Il fatto che siamo gli unici ad avere emozioni complesse e che abbiamo il potere di decidere delle sorti del pianeta ci da la responsabilità di limitare le sofferenze agli animali e rispettarne per quanto possibile la vita.
Ritengo però legittimo nutrirci degli animali e utilizzarli per la ricerca scientifica. Può sembrare crudele, una sorta di mors tua vita mea, purtroppo è così che funziona.
 

idice

Giardinauta Senior
Io non voglio assolutamente passare per uno che classifica animali utili e inutili, non penso nessuno possa farla questa classificazione.
Io avevo capito cosi', ma allora la pensi come me, ogni animale ha pari dignità, nasce uguale in questo mondo, e muore come gli altri. :)

Il fatto che siamo gli unici ad avere emozioni complesse e che abbiamo il potere di decidere delle sorti del pianeta ci da la responsabilità di limitare le sofferenze agli animali e rispettarne per quanto possibile la vita.
Direi che il tema del topic è anche questo, il problema che volevo sottolineare io è semplicissimo: siamo sicuri che con la sperimentazione animale non ci siano sofferenze? chi controlla?
Qui mi sembra invece che si diano per scontate troppe cose, tra cui che gli animali siano in condizione di non soffrire mai e in nessun caso.

Abbi pazienza ma questa proprio non l'ho capita
Il discorso dell'apertura del post, sottintendeva che siccome con la sperimentazione animale si sono fatte le tali scoperte in passato e ci sarebbero stati molti risultati, questo significa che bisogna continuare in questa strada senza considerare metodi sostitutivi, senza cercare altre strade e altre soluzioni.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Quando poi si è a corto di argomenti si tirano fuori gli immigrati che raccolgono pomodori, i cellulari - l'Africa, e il cioccolato.
A corto di argomenti?
Io non ho ancora visto alcuna argomentazione da parte tua, e tutti i tuoi post finora sono stati senza contenuti ma solo di pura polemica. Se non altro, io riporto dei fatti.

Ma rimane comunque la verita', ogni essere vivente sulla terra è pari all'altro, punto.
Penso che la mia firma basti come spiegazione.
Se un animalista viene a sapere che il suo vicino ha un cane con le zecche e coscientemente non fa niente, come minimo lo denuncia per maltrattamento di animali.

Poi, come già detto, chi la pensa così deve smettere di utilizzare ogni genere di prodotto che sia:
- Di origine animale.
- Prodotto da animali o parti di essi.
- Prodotto tramite l'utilizzo di animali.

Se non avete niente di meglio da fare, potete pensarci pure su.
Io continuo a pensare che ci siano cose molto più importanti che qualche cagnolino o qualche topo.
La verità è che tutti quelli che dicono ste baggianate sono persone che stanno bene e che non hanno mai avuto alcun problema di salute. Se vostro figlio/padre/fratello avesse la possibilità di avere salva la vita grazie alla sperimentazione animale, vorrei vedere quanto a lungo sareste disposti a stare a pensare...
 

Pin

Master Florello
Il discorso dell'apertura del post, sottintendeva che siccome con la sperimentazione animale si sono fatte le tali scoperte in passato e ci sarebbero stati molti risultati, questo significa che bisogna continuare in questa strada senza considerare metodi sostitutivi, senza cercare altre strade e altre soluzioni.


Io l'ho letto che con la sperimentazione animale si sono raggiunti traguardi notevoli, mentre ancora non esiste altro tipo di sperimentazione che dia risultati positivi.
Anche io spero che si arrivi un giorno a fare tutto in laboratori senza cavie, dal poco che ho letto e prendi il tutto con beneficio del dubbio, sembra molto controverso il sistema stamina, ma come ho già detto ne so poco e quindi preferisco tenerlo a lato.
Comunque non solo nel passato, ma anche nel presente si usano cavie in laboratorio e quando questi farmaci funzionano sugli animali, ci sono gruppi di sperimentazione umana e spesso con ottimi risultati, non sai a volte quanto si speri di poter entrare a far parte di questi gruppi, vuol dire che si è fatto un enorme passo avanti e grazie a qualche cavia viene ridata la speranza a più di una persona.
Il cercare altre soluzioni purtroppo dipende anche da quanto lo stato finanzia e su questo sappiamo tutti la risposta.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Le cose che hai scritto sono così stupide che chiunque riuscirebbe a capirle, ma io non lo dico perchè a te non rispondo.
Così impari!

Ma questi metodi alternativi? Quali nuovi farmaci hanno tirato fuori?
 

Olmo60

Guru Master Florello
chi ci riesce, legga tutto, sennò l'interessante parte dal punto 2.5.3, oppure ognuno legga il paragrafo che interessa:Saluto:. non sapevo che c'è una legge (413/93) sulla obiezione di coscienza per la didattica e mi vien da dire che se fosse tutto così semplice non avrebbe senso..:confuso:


Animali e sperimentazione scientifica
 

elena_11293

Master Florello
"se non c'è consapevolezza, non c'è vera libertà nella scelta"

nelle discussioni di questo tipo riguardanti gli animali (che si tratti di parlare di veganismo o sperimentazione mi pare che si giunga sempre a posizioni simili, da una parte o dall'altra in cui si guarda all'argomento 'animali/uomo') mi pare ci sia quasi sempre l'assenza di un punto che secondo me invece andrebbe preso in considerazione perché alla base di queste pratiche, cioè: quanta consapevolezza abbiamo riguardo al mondo degli altri animali? davvero mangiamo e usiamo in vario modo gli animali perché sono diversi da noi, o forse lo facciamo perché è la nostra cultura che ci fa pensare siano tali?

la nostra scelta di utilizzarli, vuoi per mangiarli o per fare su di loro sperimentazione, parte infatti da una decisione precedente a essa, per lo più inconsapevole ma molto radicata nella nostra storia e cultura, quella di considerarli 'altro' da noi, distanti, diversi, senza diritti (perché non intelligenti come noi, o non sensibili come noi, o... ecc ecc) e quindi appunto 'utilizzabili' a nostro piacimento.

l'evidenza di questo sopore della consapevolezza in chi sceglie di usare gli animali si chiarifica anche nel fatto che tutti i fenomeni (estremi o meno), a cui stiamo sempre più assistendo, di richiesta di un loro trattamento diverso partono proprio da una presa di coscienza sempre maggiore sulla realtà degli altri esseri viventi.

tant'è che perfino chi dice di amare gli animali ma prosegue ad utilizzarli in una qualche misura (per cibarsene, vestirsene o assicurarsi benefici fisici attraverso procedure fatte su di loro) lo fa perché non sa bene come quei risultati giungano a loro, non vede cosa viene fatto a quegli animali e non lo fa di persona. non ne ha esperienza diretta, non è entrato in contatto con la realtà delle pratiche che vengono applicate né con il reale numero di animali che vengono utilizzati e uccisi costantemente (da uno dei link riportati sotto: 124.000 animali da allevamento vengono uccisi nel mondo ogni... mese, settimana, giorno, ora o minuto? il dato corretto è ogni minuto. chi tra di noi ha mai assistito a una mattanza di questo tipo per anche un solo giorno? chi l'ha praticata con le proprie mani e ha quindi sentito con tutto se stesso cosa significhi togliere la vita a un tale numero di esseri viventi?), quindi non può dire che sta scegliendo con piena consapevolezza.

non credo sia mai stata fatta una ricerca (e se c'è stata non ne sono a conoscenza) su quale potrebbe essere la percentuale di persone che, dopo aver passato diciamo una settimana in un allevamento intensivo, un'altra in un mattatoio e un'altra ancora in un laboratorio di ricerca (luoghi in cui non solo dovrebbero assistere alle pratiche che vi vengono svolte ma dovrebbero loro stesse praticarle) riuscirebbe ancora serenamente come prima a non manifestare alcun interesse affinché le pratiche di allevamento vengano migliorate e la ricerca scientifica venga indirizzata verso nuove strade. non so, dicevo, quale sarebbe la percentuale di persone che mostrerebbe un cambiamento di attitudine e abitudini, ma sono abbastanza certa che sarebbe un numero piuttosto alto.
se poi queste realtà invece di avvenire al chiuso fossero pubbliche e quindi fin da piccoli si venisse messi a contatto con esse, credo che un cambiamento avverrebbe in tempi molto brevi.

ma è un dato di fatto che tutto questo accade invece lontano dai nostri occhi e come si dice "occhio non vede, cuore non duole". e mente non ragiona, aggiungo io, perché appunto la coscienza non viene smossa e la consapevolezza personale (l'etica interiore) e di gruppo (che ne deriverebbe) non muta e non richiede di conseguenza cambiamento.

..così, giusto un'idea in più per chi non se l'era mai posta e per parlare anche di quello che ci ha in primo luogo portati a utilizzare gli animali per assicurarci benessere fisico. cioè il non sapere molte cose e darne per scontate molte altre.


e per chi fosse interessato a leggere qualcosa in proposito, mi è giusto stato dato recentemente un libro che forse (non l'ho letto, per cui nel proporlo mi baso solo sulle premesse da cui parte e che mi sembra indaghi, anche se parla più di animali utilizzati per la produzione di cibo, ma i suoi assunti valgono allo stesso modo per gli animali utilizzati per la sperimentazione) può fare al caso: "perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche" (=> Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche « Edizioni Sonda), di melanie joy, una psicologa e sociologa di harvard.


(v. post successivo)
 

elena_11293

Master Florello
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penso che riportare la quarta di copertina e l'indice non violi il copy per cui eccoli qui sotto:
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"Molti di noi inorridiscono al solo pensiero che a tavola ci possano servire carne di cane o di gatto. Il sistema di credenze alla base delle nostre abitudini alimentari si fonda infatti su un paradosso: reagiamo ai diversi tipi di carne perché percepiamo diversamente gli animali da cui essa deriva. In modo inconsapevole abbiamo aderito al carnismo, l’ideologia violenta che ci permette di mangiare la carne solo «perché le cose stanno così».

Melanie Joy analizza le motivazioni psicologiche e culturali di questa «dittatura della consuetudine» e della sua pervasività; di come, attraverso la rimozione, la negazione e l’occultamento dell’eccidio di miliardi di animali, il sistema in cui siamo immersi mantiene obnubilate le coscienze, fino a persuaderci che mangiare carne più volte al giorno sia naturale, normale e quindi necessario.

Intervistando i vari protagonisti dell’industria della carne, esaminando le cifre dei suoi profitti e dei suoi disastri ambientali, mette in luce gli effetti collaterali sulle «altre» vittime: chi lavora negli allevamenti intensivi e nell’inferno dei mattatoi industriali di ogni latitudine; i consumatori sempre più esposti ai rischi di contaminazioni e insalubrità; l’ambiente, e il nostro futuro sul pianeta."

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indice:
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(...intro)
1. da amare o da mangiare?
- il problema del mangiare i cani (il gusto acquisito)
- l'anello mancante
- dall'empatia all'apatia (l'intorpidimento attraverso le culture e la storia: variazioni su un tema)
2. carnismo: "è solo il modo in cui stanno le cose"
- il carnismo: l'ideologia e lo status quo; l'ideologia e la violenza (assassini ma non per natura)
3. il modo in cui stanno veramente le cose
- dove sono?
- non vedere il male, non sentirlo, non parlarne (accesso negato)
- un piccolo porcellino è andato al mercato.. (a proposito di maiali e persone: la genetica del trauma; "chiunque definisce la questione controlla il dibattito")
- dov'è il manzo? (muoiono pezzo per pezzo)
- cervelli da gallina? polli e tacchini (possono soffrire?)
- stimolazione senza sosta: le galline ovaiole (morte per cippatrice: compassionevole o folle?)
- preso il latte? le mucche da latte
- la voce dell'innocenza: i vitelli
- frutti di mare o vita di mare? i pesci e gli altri animali marini
- sulla soglia della morte: gli animali moribondi
- se i mattatoi avessero le pareti di vetro
4. danni collaterali: le altre vittime del carnismo
- quanto siamo al sicuro?
- l'animale umano da mattatoio (gli intoccabili)
- il nostro pianeta, noi stessi (i costi ambientali della carne)
5. la mitologia della carne: giustificare il carnismo
- le tre N della giustificazione (mangiare carne è Normale, Naturale e Necessario)
- incontrare i creatori di miti (mettere in discussione l'autorità)
- il sigillo ufficiale di approvazione: la legittimazione
- il mito delle proteine
- il mito della libera volontà
6. attraverso lo specchio del carnismo: l'interiorizzazione
- il trio cognitivo (oggettivazione, deindividualizzazione, dicotomizzazione)
- l'oggettivazione: pensare agli animali come cose
- la deindividualizzazione: pensare agli animali come astrazioni
- la dicotomizzazione: pensare agli animali in categorie
- la tecnologia, le distorsioni e il distanziamento
- la distorsione e il disgusto (disgustati dall'ingiustizia; mangiare con le emozioni)
- la matrice interna alla Matrix: lo schema carnistico (la sindrome di tolstoj)
- la via d'uscita: l'incrinatura nel Matrix carnistico
7. testimoniare: dal carnismo alla compassione
- vedere con il cuore: il potere della testimonianza (siamo collegati per prenderci cura gli uni degli altri?)
- dall'apatia all'empatia
- testimoniare la nostra resistenza; testimoniare lo zeitgeist; testimoniare attraverso l'azione: cosa puoi fare tu
- oltre il carnismo
- il coraggio di testimoniare
(...appendice)
.


se prima ancora di pensare se vi va di leggere o meno il suo libro volete dare un'occhiata a come la pensa questa ricercatrice, ai link di seguito trovate in tre parti un ottimo resoconto della sua lectio magistralis tenuta a milano poco più di un anno fa:

=> Lectio Magistralis di Melanie Joy (I parte) | ravanellocurioso
(il relativismo culturale; il legame tra l'uomo e gli animali; costruire la connessione: il legame con noi stessi, con gli altri esseri e con i nostri valori fondamentali; come un'ideologia forma un gap; consapevolezza; responsabilizzarsi)
=> Lectio Magistralis di Melanie Joy (II parte) | ravanellocurioso
(le conseguenze del gap; la negazione; i 'terroristi' e gli invisibili; l'industria della carne, conseguenze su chi vi lavora, sull'ambiente, su di noi; miti e giustificazioni)
=> Lectio Magistralis di Melanie Joy (III parte) | ravanellocurioso
(la paura del cambiamento; interiorizzazione dell'ideologia; distorsione cognitiva; astrarre e categorizzare; esercitare il controllo; la soluzione?)

se il resoconto di questa conferenza non fosse così lungo chiederei a chi cura quel blog di poterlo postare qui tutto, perché mi sembra una lettura perfetta per il tema in discussione. dateci un'occhiata se questa diversa prospettiva sulla questione vi interessa, la joy si esprime in modo sereno e tocca punti che normalmente non vengono discussi ma che sono a mio avviso un ottimo feedback per tante delle posizioni che leggo anche qui in questo thread e alle quali di solito non vien data replica o le cui repliche vengono subito cassate.
 
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