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Ancora ad animi freddi

marco.enne

Esperto di impianti di irrigazione da balcone
in questo 3D ci sarà da "divertirsi".....
solo alcune mie stupidissime considerazioni (non hanno a che fare con "una mia scelta" in base al 3D)
-- che l'essere umano "sappia distinguere tra bene e male" .......bhe che ne abbia, a parole, consapevolezza ci può anche stare (ma anche gli animali sanno cosa è bene e cosa è male per loro).......che ne sappia distinguere l'uno o l'altro .......nei fatti, ho qualche dubbio che l'uomo ne sia davvero capace.

- a proposito della cocciniglia tra le tante cose in cui "gli animali patiscono" in praticamente tutte le cose "rosse" che mangiamo ........c'è il suo ......."sterminio"
che si fa mangiamo tutti cibi "bianchi" ?? :)confuso: sempre che come colorante non ci sia qualche altro animale/animaletto.......)
ma possiamo anche non mangiare o vivere.........
 

Goyaalé

Giardinauta
Io non ci vedo niente di male nel mangiare carne.
Sono cresciuto in campagna, a stretto contatto con gli animali, so come allevare polli, conigli e anatre e come curare le mucche.
So cosa vuol dire ucciderli.


Per quanto possibile uova e carne (ma del resto anche frutta e verdura) le compro dai contadini della zona. Le galline vivono razzolando in un grande campo, i conigli hanno gabbie molto spaziose, e le mucche sono ben curate e nutrite con roba sana.

Condivido la critica agli allevamenti intensivi ma non ci vedo niente di male nel cibarsi di carne.
Non ho niente contro chi è vegetariano/vegano (a patto che mi rispetti a sua volta) però voglio ricordare che è il benessere in cui viviamo che permette di fare queste (legittime) scelte.

Gli animali uccidono, non penso nessuno insulti il proprio gatto quando gli porta una preda.
Noi non siamo erbivori dunque abbiamo una nostra posizione nella catena alimentare (qua siamo all apice, se vivessi in una giungla non lo sarebbe più) ed è lecito comportarsi di conseguenza, come fanno tutti in natura.
 

Pin

Master Florello
Da bambina andavo in campagna in toscana, e mi divertivo un sacco con gli animali, anche ad aiutare a spellare i conigli, ed io cittadina avevo imparato a spennare i polli e facevamo gare di velocità con le donne del posto, lo rifarei oggi? sono diventata molto schifiltosa LI mangerei oggi? credo di si.
Una volta dal terrazzo di sopra è caduta una quaglia, con la coda spiumata perchè non volasse, dopo che mi hanno spiegato il perchè non sono più riuscita a mangiare quaglie.
Sicuramente se frequentassi mattatoi, allevamenti intensivi non mangerei più carne o pollo o avrei difficoltà. Ma coloro che facessero la stessa esperienza e per motivi di salute non possono mangiare verdure sarebbero destinati a morire di fame?
Sono in piena sintonia con chi auspica sistemi alternativi alle sperimentazioni, ma fino a quando non ci saranno mi auguro che continuino con la ricerca.
 

billgates13

Giardinauta Senior
non ci saranno mai sistemi alternativi perché c'è il bisogno dell'essere vivente per sperimentare ...tutto qua.
Bisogna solo mettersi l'anima in pace tutti che questo è il sistema per la conoscenza e chi pensa il contrario secondo me è fuori dalla logtica .
 

kiwoncello

Master Florello
nelle discussioni di questo tipo riguardanti gli animali (che si tratti di parlare di veganismo o sperimentazione mi pare che si giunga sempre a posizioni simili, da una parte o dall'altra in cui si guarda all'argomento 'animali/uomo') mi pare ci sia quasi sempre l'assenza di un punto che secondo me invece andrebbe preso in considerazione perché alla base di queste pratiche, cioè: quanta consapevolezza abbiamo riguardo al mondo degli altri animali? davvero mangiamo e usiamo in vario modo gli animali perché sono diversi da noi, o forse lo facciamo perché è la nostra cultura che ci fa pensare siano tali?

la nostra scelta di utilizzarli, vuoi per mangiarli o per fare su di loro sperimentazione, parte infatti da una decisione precedente a essa, per lo più inconsapevole ma molto radicata nella nostra storia e cultura, quella di considerarli 'altro' da noi, distanti, diversi, senza diritti (perché non intelligenti come noi, o non sensibili come noi, o... ecc ecc) e quindi appunto 'utilizzabili' a nostro piacimento.

l'evidenza di questo sopore della consapevolezza in chi sceglie di usare gli animali si chiarifica anche nel fatto che tutti i fenomeni (estremi o meno), a cui stiamo sempre più assistendo, di richiesta di un loro trattamento diverso partono proprio da una presa di coscienza sempre maggiore sulla realtà degli altri esseri viventi.

tant'è che perfino chi dice di amare gli animali ma prosegue ad utilizzarli in una qualche misura (per cibarsene, vestirsene o assicurarsi benefici fisici attraverso procedure fatte su di loro) lo fa perché non sa bene come quei risultati giungano a loro, non vede cosa viene fatto a quegli animali e non lo fa di persona. non ne ha esperienza diretta, non è entrato in contatto con la realtà delle pratiche che vengono applicate né con il reale numero di animali che vengono utilizzati e uccisi costantemente (da uno dei link riportati sotto: 124.000 animali da allevamento vengono uccisi nel mondo ogni... mese, settimana, giorno, ora o minuto? il dato corretto è ogni minuto. chi tra di noi ha mai assistito a una mattanza di questo tipo per anche un solo giorno? chi l'ha praticata con le proprie mani e ha quindi sentito con tutto se stesso cosa significhi togliere la vita a un tale numero di esseri viventi?), quindi non può dire che sta scegliendo con piena consapevolezza.

non credo sia mai stata fatta una ricerca (e se c'è stata non ne sono a conoscenza) su quale potrebbe essere la percentuale di persone che, dopo aver passato diciamo una settimana in un allevamento intensivo, un'altra in un mattatoio e un'altra ancora in un laboratorio di ricerca (luoghi in cui non solo dovrebbero assistere alle pratiche che vi vengono svolte ma dovrebbero loro stesse praticarle) riuscirebbe ancora serenamente come prima a non manifestare alcun interesse affinché le pratiche di allevamento vengano migliorate e la ricerca scientifica venga indirizzata verso nuove strade. non so, dicevo, quale sarebbe la percentuale di persone che mostrerebbe un cambiamento di attitudine e abitudini, ma sono abbastanza certa che sarebbe un numero piuttosto alto.
se poi queste realtà invece di avvenire al chiuso fossero pubbliche e quindi fin da piccoli si venisse messi a contatto con esse, credo che un cambiamento avverrebbe in tempi molto brevi.

ma è un dato di fatto che tutto questo accade invece lontano dai nostri occhi e come si dice "occhio non vede, cuore non duole". e mente non ragiona, aggiungo io, perché appunto la coscienza non viene smossa e la consapevolezza personale (l'etica interiore) e di gruppo (che ne deriverebbe) non muta e non richiede di conseguenza cambiamento.

..così, giusto un'idea in più per chi non se l'era mai posta e per parlare anche di quello che ci ha in primo luogo portati a utilizzare gli animali per assicurarci benessere fisico. cioè il non sapere molte cose e darne per scontate molte altre.


e per chi fosse interessato a leggere qualcosa in proposito, mi è giusto stato dato recentemente un libro che forse (non l'ho letto, per cui nel proporlo mi baso solo sulle premesse da cui parte e che mi sembra indaghi, anche se parla più di animali utilizzati per la produzione di cibo, ma i suoi assunti valgono allo stesso modo per gli animali utilizzati per la sperimentazione) può fare al caso: "perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche" (=> Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche « Edizioni Sonda), di melanie joy, una psicologa e sociologa di harvard.


(v. post successivo)


Ti rispondo brevemente Elena. Argomento malattie genetiche: attualmente un modello sperimentale molto importante per la sperimentazione relativa si vale di animali (in grande prevalenza topi) cosiddetti knockout, nei quali viene soppressa l'espressione di uno o più geni che si ritengono implicati nell'eziogenesi della malattia. Davvero si pensa/crede che questo tipo di sperimentazione andrebbe fatta, che so, direttamente su pazienti ammalati? Mi spiace molto per i topolini coinvolti, ma forse varrebbe ascoltare l'opinione al proposito dei pazienti stessi e loro parenti. Semmai sugli sfortunati ammalati andranno testate molecole risultate sperabilmente attive (e ci si arriverà) fatta salva ogni cautela tossicologica derivante da tests in vivo. Sono d'accordo soltanto in un punto con gli animalisti, nella drastica limitazione dei tests animali per controllare cosmetici, ovviamente non terapeutici ma soltanto ad uso....frivolo.
 

kiwoncello

Master Florello
Da bambina andavo in campagna in toscana, e mi divertivo un sacco con gli animali, anche ad aiutare a spellare i conigli, ed io cittadina avevo imparato a spennare i polli e facevamo gare di velocità con le donne del posto, lo rifarei oggi? sono diventata molto schifiltosa LI mangerei oggi? credo di si.
Una volta dal terrazzo di sopra è caduta una quaglia, con la coda spiumata perchè non volasse, dopo che mi hanno spiegato il perchè non sono più riuscita a mangiare quaglie.
Sicuramente se frequentassi mattatoi, allevamenti intensivi non mangerei più carne o pollo o avrei difficoltà. Ma coloro che facessero la stessa esperienza e per motivi di salute non possono mangiare verdure sarebbero destinati a morire di fame?
Sono in piena sintonia con chi auspica sistemi alternativi alle sperimentazioni, ma fino a quando non ci saranno mi auguro che continuino con la ricerca.


Cara Pin tranquillizzati, la ricerca continua e continuerà certamente anche se non in Italia (la cui ricerca farmaceutica è stata quasi ammazzata da tempo) in tutta Europa, USA e Giappone dove tutto sommato, pur nel rispetto controllato della prassi sperimentale, si sta con i piedi ben piantati nella realtà quotidiana. Noi italioti compreremo a caro prezzo i farmaci prodotti da altri, come già importiamo a caro prezzo l'energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari a due passi dai confini ed il gas e petrolio altrui evitando accuratamente di estrarne dalle nostre riserve naturali. Una prece.
 

Olmo60

Guru Master Florello
.Per non parlare dei telefonini, da cui spesso vengono postati i messaggi, anche qui sul forum. Forse non tutti lo sanno ma il coltan viene estratto prevalentemente dal congo a prezzo di molte vite umane.

E' semplicemente la verità.
Se ogni specie fosse uguale mi aspetterei cortei degli animalisti al grido di "salvate le tenie!". Ma loro non sono carine affatto, al contrario di un cucciolo di cane e gatto.

Che la natura sia crudele è un dato di fatto. E' la legge della vita, su ogni piano del vivente c'è lotta.
Gli animali sono capaci di crudeltà inaudite, al pari degli umani.
Solo che gli animali non hanno la ragione lo fanno per istinto. Noi uomini, .
Non disprezziamo la ricerca medica, penso non sia fanatismo affermare che senza di essa questo forum avrebbe molti meno iscritti.

ps piccola provocazione...quando le tue piante hanno gli acari, o la cocciniglia o altri parassiti cosa fai?

era chiaro che si sarebbe presto passati da palo in frasca, alla presunta incoerenza in chi mangia carne e si oppone alla sperimentazione, dagli acari alle fialette, ma il Congo mi mancava.
la natura crudele? se gli animali non hanno la ragione come fanno a essere crudeli? mi sa che inciampi.


billgates13;2370856[B ha scritto:
]non ci saranno mai sistemi alternativi [/B]perché c'è il bisogno dell'essere vivente per sperimentare ...tutto qua.
Bisogna solo mettersi l'anima in pace tutti che questo è il sistema per la conoscenza e chi pensa il contrario secondo me è fuori dalla logtica .

ci sono già i sistemi alternativi e si chamano sperimentazione in vitro, simulatori computerizzati, ricerca sulle staminali e presumo che altro verrà fuori dalla testa degli uomini. è evidente d'altra parte che quello che non si vuole non si ottiene. io sono tra quei taliban antivivisezionisti che si curano con le medicine perchè è fin troppo facile stabilire che servono, tutti, anche gli -anti- si curano, ma perchè sono -anti- non la volete capire, in questa discussione, per me, non lo capite.
piccolo inciso: nessuno tra i fautori della sperimentazione ha detto quante sono state le medicine ritirate dal mercato dopo anni, perchè non efficaci, nocive o addiritura letali, quindi bene o male si fa -sempre- una sorta di sperimentazione sul paziente post sperimentazione animale) e credono nello sviluppo di tali metodi per il futuro.
 
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Cheguevilla

Giardinauta Senior
Prima di tutto, il concetto di "bene" e "male" è puro frutto della nostra mente.
Elena, chiaramente quello che mangiamo è una cosa psicologica. Quando sono stato in Cambogia, ho mangiato ragni, insetti e serpenti (consiglio a tutti di provarli, sono ottimi), e quando lo racconto agli occidentali, fanno tutti la faccia schifata o addirittura non mi credono. In Cina mangiano i cani. In Italia, fino a qualche anno fa, si mangiavano i gatti.
Per me non ci sono animali di serie A o di serie B. Ci sono animali che mi piacciono e altri che non mi piacciono. Non esistono animali che "non si possono mangiare" a priori, a meno che non siano velenosi, ovviamente, come il fegato di orso polare.
Per la sperimentazione animale, si utilizzano certi animali piuttosto di altri per ragioni puramente scientifiche.
Prendiamo ad esempio i topi: hanno un ciclo di vita molto ridotto, e si possono analizzare effetti sull'intero ciclo vitale in pochissimi anni. Se questi esperimenti venissero fatti sull'uomo, servirebbero circa 80-90 anni di sperimentazione per ogni farmaco. Hanno un corredo genetico molto simile a quello umano, costano poco (occupano poco spazio, mangiano poco...).

Un'ultima parola sui "metodi alternativi": esistono già, sono già impiegati nella prima fase di testing, ma non sono sufficienti. Qualunque sistema "artificialmente creato" non può essere rappresentativo di un essere vivente. Per esserlo, dovrebbe funzionare esattamente allo stesso modo di un essere vivente. Ma per creare una cosa simile, dovremmo avere una conoscenza perfetta di un determinato organismo (già qui basterebbe tirare fuori il teorema di Heisemberg). Se avessimo già questa conoscenza, non servirebbero i test...
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
piccolo inciso: nessuno tra i fautori della sperimentazione ha detto quante sono state le medicine ritirate dal mercato dopo anni, perchè non efficaci, nocive o addiritura letali, quindi bene o male si fa -sempre- una sorta di sperimentazione sul paziente post sperimentazione animale) e credono nello sviluppo di tali metodi per il futuro.
Olmo, un minimo di onestà intellettuale. Allo stesso modo, senza la sperimentazione animale, quanti sarebbero i farmaci che avrebbero conseguenze disastrose sull'uomo? Esempi di farmaci che sono stati commercializzati senza una dovuta sperimentazione esistono già. Vogliamo parlare del Talidomide?
 

Goyaalé

Giardinauta
@olmo il Congo è per sottolineare l'incoerenza di chi si professa paladino anti sfruttamento animale e pro cruelty free e poi sotto al suo messaggio c'è la scritta "tramite cellulare". Sai su facebook quanti messaggi ci sono così? Se ti mancava è positivo almeno ora sai una cosa su cui c'è un silenzio assordante da parte dei media. (l'ordine di grandezza sono milioni di morti)

Sinceramente non capisco dove inciampi.

E comunque si, trovo incoerente essere contro la sperimentazione animale e mangiare carne.

Io non ho conoscenze assolute, non sono un ricercatore(anche se ne conosco parecchi), semplicemente se la ricerca medica al fine di produrre farmaci e terapie che abbiano la possibilità di salvare vite umane ha bisogno di modelli animali per me è giusto utilizzare tali modelli.
 
Ultima modifica:

Pin

Master Florello
@ Olmo non credo di non aver capito l'essere contro la vivisezione.
Anche io sono contro, ma se è l'unico modo per poter avere dei salva vita la accetto. Ossimoro? può essere.
La sperimentazione in vitro è troppo indietro, non finanziata, e non credo si possano rappresentare in vitro sintomi e patologie e vedere le reazioni e i collaterali, posso sbagliare certo non sono afferrata in merito.
Non dico che chi è contro l'uso di cavie dovrebbe astenersi da mangiare carne, in fondo topi non ne mangiamo mai; solo Che ha mangiato ragni e serpenti e giuro che non lo invidio.
Non siamo andati di palo in frasca, stiamo discorrendo su svariate sfaccettature dello stesso tema. è pur vero che alcune cose le conosciamo + di altre e ci accaloriamo nel parlarne, altre si scoprono leggendo quello che altri sanno, ma non hanno meno importanza.
I topi da laboratorio sono equiparabili allo sfruttamento minorile, a ciò che succede in Congo (che non sapevo), per i primi partiamo o partono lancia in resta per gli altri no. Può sembrare un'accozzaglia di argomenti slegati fra loro, ma forse no.
Sono dell'idea che i primi servono a migliorarci la vita, i secondi e i terzi dovrebbero avere una vita migliore.
 

Cheguevilla

Giardinauta Senior
Un attimo di pausa.
Non confondiamo la "vivisezione" con la sperimentazione animale. Sono due cose molto diverse.
Il termine vivisezione è erroneamente usato dai fanatici animalisti, in malafede, per mettere sotto una cattiva luce la sperimentazione animale.

Dal momento che è già stato dimostrato che il principio "tutti gli animali sono pari" è una stupidaggine, bisogna ragionare in maniera diversa.
La vita di un branco di topi vale quanto quella di milioni di esseri umani?
Se la risposta è "no", allora la sperimentazione animale è più che legittima.
Se la risposta è "si", allora smettiamo di fare le derattizzazioni e accettiamo, pacificamente, tutte le conseguenze.
Ho fatto l'esempio dei topi, ma potrei anche ricordare come sono stati debellati la malaria, il vaiolo, la poliomelite in Italia; non stiamo parlando di tanti anni fa.
E non ho mai sentito nessuno lamentarsi.
 

Olmo60

Guru Master Florello
Olmo, un minimo di onestà intellettuale. Allo stesso modo, senza la sperimentazione animale, quanti sarebbero i farmaci che avrebbero conseguenze disastrose sull'uomo? Esempi di farmaci che sono stati commercializzati senza una dovuta sperimentazione esistono già. Vogliamo parlare del Talidomide?

senza la sprimentazione animale non ci sarebbero farmaci, per me è "per ora" non per sempre: vuoi togliermi anche la speranza?

non so quanti farmaci sarebbero dannosi senza la sperimentazione: siamo nel campo delle ipotesi non essendoci famaci non testati: ho scritto l'inverso, che ci sono farmaci (forse tanti, forse no) che pur essendo testati sono e sono stati dannosi e che voi non lo dite, bisogna informare, no?

@olmo il Congo è per sottolineare l'incoerenza di chi si professa paladino anti sfruttamento animale e pro cruelty free e poi sotto al suo messaggio c'è la scritta "tramite cellulare". Sai su facebook quanti messaggi ci sono così? Se ti mancava è positivo almeno ora sai una cosa su cui c'è un silenzio assordante da parte dei media. (l'ordine di grandezza sono milioni di morti)

Sinceramente non capisco dove inciampi.

E comunque si, trovo incoerente essere contro la sperimentazione animale e mangiare carne.

Io non ho conoscenze assolute, non sono un ricercatore(anche se ne conosco parecchi), semplicemente se la ricerca medica al fine di produrre farmaci e terapie che abbiano la possibilità di salvare vite umane ha bisogno di modelli animali per me è giusto utilizzare tali modelli.
per me mangiare carne non è incoerente con l'essere contrari alla sperimentazione, senza parlare degli esperimenti pseudo-scientifici che venono fatti (solo per raccogliere fondi? è lecito chiederselo. (parlo del bel progetto, per es. del trapianto di testa -che non serve a una cippa lippa, visto che mai a nessun uomo verrà trapiantata la testa di un altro) oppure delle cagne pregne alle quali viene/veniva cucita la vagina per stabilire cosa? quanto tempo ci mette a morire una donna con la vagina cucita? andate a vedere che razza di esperimenti "scientifici" vengono fatti insieme a quelli che servono: magari fossero tutte bufale, ma il cane a due teste l'ho visto e anche la cagna.
inciampi quando dici che gli animali sono crudeli e poi che non sono esseri razionali: se sono crudeli debbono per forza averne coscienza, se non ne hanno coscienza non sono crudeli, delle due l'una.

@ Olmo non credo di non aver capito l'essere contro la vivisezione.
Anche io sono contro, ma se è l'unico modo per poter avere dei salva vita la accetto. Ossimoro? può essere.
La sperimentazione in vitro è troppo indietro, non finanziata, e non credo si possano rappresentare in vitro sintomi e patologie e vedere le reazioni e i collaterali, posso sbagliare certo non sono afferrata in merito.
Non dico che chi è contro l'uso di cavie dovrebbe astenersi da mangiare carne, in fondo topi non ne mangiamo mai; solo Che ha mangiato ragni e serpenti e giuro che non lo invidio.
Non siamo andati di palo in frasca, stiamo discorrendo su svariate sfaccettature dello stesso tema. è pur vero che alcune cose le conosciamo + di altre e ci accaloriamo nel parlarne, altre si scoprono leggendo quello che altri sanno, ma non hanno meno importanza.
I topi da laboratorio sono equiparabili allo sfruttamento minorile, a ciò che succede in Congo (che non sapevo), per i primi partiamo o partono lancia in resta per gli altri no. Può sembrare un'accozzaglia di argomenti slegati fra loro, ma forse no.
Sono dell'idea che i primi servono a migliorarci la vita, i secondi e i terzi dovrebbero avere una vita migliore.
per me, essere contro la sperimentazione animale equivale a due cose, fondamentalmente:
1)evitare tutti gli impieghi che non siano assolutamente necessari e in assenza di alternative: questo significa si alle medicine (per forza di cose) ma cercare altro: impossibile? nel futuro non sa leggere nessuno, a meno di non essere mago merlino,
2)e evitare al massimo la sofferenza animale, tutti, ragni compresi: trovo lecito cibarsi di animali che hanno vissuto bene la loro vita, e che muoiono d'un colpo: trovo inammissibile e disumano farli vivere torturandoli e facendoli morire di morte lenta tramite sgozzamento.
per me i piani discorsivi sono tanti e continuo a non vedere alcun nesso con lo sfruttamento, chessò, del lavoro minorile o dei congolesi, o dell'estrazione dei diamanti o la fame nel mondo ecc con il discorso -sperimentazione-: mi tengo il mio limite. secondo me, c'è chi lotta per tante cose, nel mondo, solo che l'informazione passa sempre quella che fa più clamore, quella più visibile o quella che nei fatti nteressa un maggior numero di persone, lo trovo inevitabile, non colpa degli animalisti o una loro ipocrisia.
 
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Goyaalé

Giardinauta
Olmo ti consiglio di informarti bene sulle normative attuali che regolamentano la sperimentazione in italia. Riconosco che siano stati compiuti esperimenti raccapriccianti nel nome della scienza ma il 90% delle notizie della propaganda antivivisezione sono immagini vecchie(ora le leggi in merito sono severissime) e decontestualizzate.
Se è per questo 70 anni fa migliaia di esseri umani vivevano nei lager ed erano sottoposti ai peggiori abusi, torture ed esperimenti.

Se fossi interessata a leggere:Le FAQ della Sperimentazione Animale | In Difesa della Sperimentazione Animale
 

Olmo60

Guru Master Florello
Olmo ti consiglio di informarti bene sulle normative attuali che regolamentano la sperimentazione in italia. Riconosco che siano stati compiuti esperimenti raccapriccianti nel nome della scienza ma il 90% delle notizie della propaganda antivivisezione sono immagini vecchie(ora le leggi in merito sono severissime) e decontestualizzate.
Se è per questo 70 anni fa migliaia di esseri umani vivevano nei lager ed erano sottoposti ai peggiori abusi, torture ed esperimenti.

Se fossi interessata a leggere:Le FAQ della Sperimentazione Animale | In Difesa della Sperimentazione Animale
goyaalè, ho postato un link su tutta la normativa dai primi del 900 a oggi: prima l'ho letta. Vedi, non sai quanto sono felice se sapessi che mi sbaglio, se fosse solo propaganda animalista.
 
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Goyaalé

Giardinauta
Riguardo i gattini fluorescenti mi pareva fosse per cercare una cura contro l aids ma non sono sicuro...poi proverò a cercare se ci sono notizie attendibili.
 
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idice

Giardinauta Senior
Le cose che hai scritto sono così stupide che chiunque riuscirebbe a capirle, ma io non lo dico perchè a te non rispondo.
Così impari!

Ma questi metodi alternativi? Quali nuovi farmaci hanno tirato fuori?

Se c'è qualcuno che scrive stupidaggini, quello non sono certo io.
Non ho nulla da imparare da chi ha pregiudizi, è ottuso, non ragiona e da per scontata una tesi senza saperne assolutamente nulla dall'argomento.
Non hai neppure letto quello che ho scritto prima, se io non argomento è perche IO ammetto di non saperne abbastanza, e IO non sono un medico e uno scienziato, la presunzione la lascio ad altri.
E se tu difendi cosi' la sperimentazione come hai fatto all'inizio sei tu a dover portare argomentazioni valide, non a fare la solita propaganda.
 

kiwoncello

Master Florello
Olmo, un minimo di onestà intellettuale. Allo stesso modo, senza la sperimentazione animale, quanti sarebbero i farmaci che avrebbero conseguenze disastrose sull'uomo? Esempi di farmaci che sono stati commercializzati senza una dovuta sperimentazione esistono già. Vogliamo parlare del Talidomide?

Condivido pienamente quanto dici. L'esempio del talidomide, ripetuto ossessivamente, necessita di qualche chiarimento. Ai tempi della sua immissione in commercio la teratologia, branca che si occupa degli effetti tossici embrionali, fetali e strettamente neonatali era appena agli albori: malgrado ciò la casa produttrice avviò studi teratologici usando sfortunatamente ratti che sono poco sensibili agli effetti embrio-fetali della talidomide. Anche se i dosaggi (sia acuti che cronici) dei farmaci in tale sperimentazione sono sempre di molto maggiori rispetto a quelli massimi prevedibili sull'umano, in questo caso non vennero fuori quegli effetti tragicamente malformanti che invece sarebbero risultati facilmente usando anche altre specie animali, coniglio in primis o se banalmente ne fossero stati aumentati i dosaggi nei ratti testati. Attualmente si è molto prudenti circa la risultante di tests teratologici che vanno condotti su almeno quattro specie animali diverse nel senso che basta la comparsa di effetti tossici su una specie animale per porre il veto del farmaco (ove approvato) in gravidanza. Quanto a farmaci importanti ritirati dall'uso terapeutico sono pochissimi ed anche qui si agisce per eccesso di prudenza: ovviamente se un farmaco ha effetti collaterali ma risulta molto efficace e salvavita su gravi malattie altrimenti incurabili è chiaro che spetterà al medico curante di valutare se lo ying di quel farmaco valga la pena di rischiarne lo yang.
 
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