cara Pat, io che ho una paura folle di qualsiasi animaletto nero (formiche escluse) ho avuto due incontri (settentrionali e quindi totalmente innocui con queste bestiacce ed ho avuto delle reazioni assurde (lo dico adesso, a freddo) e quindi ti capisco bene.
la prima volta è stato durante la guerra, ero bambina e quindi un po' giustificabile. In cucina c'era un grande camino; prendo il pentolino col caffè, vedo uno stecchetto che sporgeva (pensavo un pezzetto di fascina saltato nel pentolino quando abbiamo acceso il fuoco), lo prendo con pollice e indice per buttarlo e... mi trovo in mano uno scorpione.
Risultato: lo scorpione (stramorto perchè annegato)ha fatto un volo per tutta la cucina e io correvo come una pazza per tutto il cortile, urlando e agitando alte, le dita con le quali lo avevo preso.
Secondo incontro. Avevo affittato un rustico in Val d'Intelvi. Adulta con due figli.Mio fratello dopo il mare, ci portava la roulotte e la famiglia. Una sera abbasso il bordo del copriletto
perchè mio figlio piccolor stava per andare a letto e... sul bordo bianco del lenzuolo
c'era uno scorpione. Stessa scena di cui sopra. Accorre mia cognata esperta in emergenze, mi fa notare che era una scorpiona che aveva in groppa tanti scorpioncini trasparenti. Non mi lascio impietosire. Lo scorpione viene ucciso. Io ed i due figli andiamo a dormire in roulotte perchè nessuno voleva entrare nel proprio letto che, comunque avevamo pienamente rovesciato.
Il mattino dopo agitatissima (altro è vederlo per terra, altro trovarlo nel letto SOTTO al copriletto !). Racconto tutto al contadino padrone di casa il quale, serio, mi manda dal farmacista di Lanzo.
Ci vado. Farmacia piena. Finalmente tocca a me. Il farmacista con linguaggio forbito, lento e molto colorito, mi spiega di fare davanti a casa un monte molto ripido di sassi (almeno 40/50cm.) mettere in cima della marmellata (non importa quale) e subito sotto mettere una fascia di pepe alta circa 5 cm. La spiegazione avrà impiegato almeno 10 mn. e la gente (per lo più contadini locali) si era zittita tutta per ascoltare.
Lo scorpione, ghiotto di marmellata, sale sui sassi, incontra il pepe, viene preso da accessi di tosse, batte la testa e muore.
Dalle risate dei contadini mi sono accorta che era uno scherzo tradizionale fatto ai turisti che si spaventavano per uno scorpione. Mi ha preso un accesso di rabbia così violento che, se non ci fosse stato il bancone, credo che avrei menato il farmacista...
Come vedi ti capisco bene... Coraggio, sono bestie innocue.
Come gli scarafaggi. Ma cosa ho fatto a casa di amici, durante una cena elegante con argenteria e cristalli, tenuta però in una grande cucina tradizionale, perchè la padrona di casa ottima cuoca, voleva dividersi fra fornelli ed amici... te lo dirò un'altra volta.
Un abbraccio, bruna.