Scusate se torno un attimo OT, ma voglio condividere una riflessione.
Io sono dottore (dottoressa!) di ricerca e faccio la ricercatrice (precaria, ovviamente!) all'università.
Questo per dire, la scienza, la ricerca, l'innovazione (lavoro in particolare sulle nuove tecnologie) non sono una passione... sono il mio lavoro, e ci lavoro 12 ore al giorno. Ciò detto, nondimeno, vorrei spezzare una lancia a favore dell'opinione di Mammagabry. Proprio oggi, e non è la prima volta, riflettevamo, io e i colleghi, che quello che facciamo ci piace, ci entusiasma, ci motiva (eh, non lo faremo mica per gli stipendi stratosferici...), tuttavia ci rendiamo conto che ci fa veramente la differenza nel mondo, nel qui e ora, non siamo certo noi. Cioè, si, sarà anche una fig***a la tecnologia del futuro, ci permetterà di fare tante cose, anche nel campo della salute... però siamo proprio sicuri sicuri che non ci sia niente di più urgente? credo di interpretare anche le "critiche" di Mammagari così: la ricerca va benissimo, spenderci anche i soldi può andare bene, ma non perdiamo di vista le priorità. Non è per sputare nel piatto dove mangio, ma è giusto che tutti, compresi noi che ci siamo dentro, manteniamo uno sguardo critico, e il cervello in azione. Io nel mio piccolo cerco di dare il mio minuscolo contributo anche in altri modi alle esigenze del mondo, perchè non si vada avanti sempre di più a due velocità.
Ultimissima cosa: l'ultima frontiera della tecnologia è...il risparmio di energia e il rispetto dell'ambiente! Fare le pulizie con l'aceto e riciclare i pezzi di computer è molto all'avanguardia
k07:
Finito.
Torniamo pure alla fine del mondo.
Ah, se qualcuno riceve una soffiata, fatemelo sapere, che se fra due anni devo proprio stirare le zampette, preferisco stirarle ai tropici che nel mio laboratorio sotterraneo, Thanks!