Non aggredisco mai i commensali che mi stanno intorno come tu dici. Però devi chiarirmi un'aspetto: io faccio una scelta ETICA, cioè per me, visto che se ne può fare a meno, uccidere animali per mangiarseli è immorale come avere rapporti sessuali con bambini. Il tuo ragionamento significa che io dovrei stare tranquilla a tavola con loro senza provare disturbo perché è un diritto? Oppure, un paio di secoli fa, i contrari alla schiavitù dovevano starsene seduti in silenzio al tavolo di uno schiavista rispettandolo mentre fustigava la servetta?
Io penso che si tratti di un problema di prospettiva. L'onnivoro si sente le spalle coperte dalla maggioranza che fa come lui e dunque vuole rispetto ma perché allora non mi rispettate come vegan? Perché puntualmente ad ogni tavolo dove mi siedo mi chiedono col sorrisetto sotto i baffi perché non assaggio le loro pietanze?
Conosco persone che sono vegan da 22 anni e non oso immaginare quanto sia stato difficile, ancora più che per me farsi accettare quando hanno iniziato.
Chiunque sia un po' fuori dal comune modo di percepire la vita viene un po' accantonato dai "fedeli" all'ordine costituito.
Ma staremmo ancora al Medioevo se non ci fossero stati dei precursori. I primi che hanno lottato per diritti nuovi, degli schiavi, delle donne e dei bambini sono stati vituperati e offesi a lungo prima che la vecchia generazione, per forza di cose conservatrice, venisse sostituita dalla nuova.
Aspetterò con pazienza ragazzi, perché dovrà cambiare.
Informatevi invece di prendere in giro, cercate, siate curiosi.
Esistono migliaia di ricette sane e gustose a cui ispirarsi.
Io rispetto chi mi rispetta, ma di fronte a quello che per me è assassinio, perché l'animale è innocente quanto un bambino, inorridisco e denuncio.
E siamo sempre lì, per te è una succosa bistecchina per lei un pezzo di cadavere, ha espresso il suo pensiero, ma perchè chi mangia carne si sente sempre attaccato? Coda di paglia forse?
Sai, Piera. Alle persone può anche non piacere venir chiamati assassini o essere paragonati ai pedofili.
Se non ti piace come si comporta una persona, semplicemente non bisogna frequentarla.
Io personalmente se qualcuno venisse fuori a cena con me e mi considerasse una assassina preferirei che si trovasse altre compagnie che ritenga più degne.
E comunque dovete prendere atto del fatto che siete una minoranza e questo non significa automaticamente che abbiate ragione o che siate migliori degli altri.
Io personalmente penso che non sia giusto applicare il pensiero umano e morale nei confronti della natura. La natura non è morale. Basta guardare un documentario o osservare normalmente il comportamento degli insetti.
La maggioranza degli animali è preda, pochissimi animali sono in cima alla catena alimentare.
Praticamente tutti devono stare attenti ai propri predatori.
Mucca, pecora, capra, gallina, coniglio...in natura sarebbero tutti prede. Che li uccidiamo noi o un leone, una volpe, una lince...a loro cambia davvero poco.
Posso essere solo d'accordo sul non far loro vivere una vita da reclusi in allevamenti intensivi.
Sul resto no. La morte come prede è nel loro destino genetico ed è perfettamente naturale dal loro punto di vista, crudele, ma normale e giusta.
Io penso che questa sia la natura. Che l'uomo non sia solo ragione, ma ancora un insieme di natura e ragione e molti problemi di varia natura derivano proprio dal fatto che l'uomo alle volte non accetta la sua parte irrazionale e ancora legata al proprio istinto.
Detto questo ognuno può fare ciò che ritiene più opportuno e ciò che lo fa stare meglio, senza giudicare ciò che fanno gli altri, specie se rientra nell'ordine naturale delle cose.
Sul punto che "mangiando meno carne ci sarebbe meno fame nel Mondo", posso anche essere d'accordo. In effetti oggi si abusa di questo cibo e bisognerebbe avere un maggiore equilibrio.
Ciò non significa che si debba smettere di mangiarne e cibarsi solo di vegetali.
La carenza di cibo, oggi, non è portata soltanto dallo sfruttamento degli allevamenti intensivi, ma anche dal vertiginoso aumento della popolazione mondiale nell'ultimo secolo e mezzo
http://it.wikipedia.org/wiki/Popolazione_mondiale Questa è stata la causa della distruzione di molti ambienti naturali per il costante bisogno di spazio per allevamenti e coltivazioni.
Il pianeta oggi, per quanto le tecnologie agronomiche siano migliorate, non è in grado comunque di sfamare tutta la sua popolazione. Ci vorrebbe un drastico calo demografico.
Di questo però raramente si parla (però si denigrano pesantemente le politiche della Cina...magari non giuste sotto molti punti di vista, ma il fine non è così sbagliato).
Credo che in nulla si debba essere drastici. La soluzione per problemi così gravi va cercata in più direzioni.