Comiso: commovente vicenda di un cane che ritorna in famiglia
«Torna a casa Buck». Storia di un cane a cui avevano diagnosticato un tumore
La famiglia Meli lo aveva donato a un amico niscemese. Il cane ritorna a casa da solo dopo 12 anni Laura Incremona
Tra tanto randagismo, una storia di fedeltà. Dopo 12 anni Buck (nella foto) torna a casa. È la commovente storia raccontata dalla stessa proprietaria, la signora Gina Meli di Comiso, che nel 1989 si recò con la famiglia a Taranto per adottare Buck, un cucciolo di pastore tedesco che aveva appena due mesi. Dopo 10 anni di felice convivenza, al cane viene diagnosticato un tumore all’intestino basso e si decide di sopprimerlo.
«Non abbiamo avuto il coraggio né io né mio marito – ha dichiarato ancora commossa al solo ricordo la signora Meli – e così lo abbiamo dato ad un nostro amico residente a Niscemi affinché provvedesse lui». Per i proprietari dunque, la storia si era chiusa. Ma l’anno scorso, vecchio e malandato, Buck si accuccia davanti alla porta dei Meli, a Comiso. Ancora con la sua medaglietta di riconoscimento, pronto a scodinzolare appena viene pronunciato il suo nome.
«Non ho creduto ai miei occhi – ha continuato la signora Gina – quel cane era cresciuto assieme a mio figlio e con noi, era un membro della famiglia, era amato e ci amava talmente tanto, da tornare a casa dopo anni. Così abbiamo finalmente scoperto la verità!».
Secondo il racconto, la signora Meli ha chiamato telefonicamente l’amico di Niscemi al quale era stato affidato il cane per essere soppresso. Ed ha appreso che l’amico aveva fatto un altro esame scoprendo che il diagnosticato tumore all’animale era solo una fortissima infezione intestinale curata con una lunga terapia. L’uomo di Niscemi aveva quindi deciso di tenere con sé il pastore tedesco. Ma il richiamo degli affetti originari è stato più forte. Dopo anni Buck ha ritrovato la via di casa. Ormai è vecchio, ha 20 anni, ed ha deciso di vivere ciò che gli resta con la sua famiglia originaria.
http://corrierediragusa.it/public/articoli/6142-torna-a-casa-buck-.asp
«Torna a casa Buck». Storia di un cane a cui avevano diagnosticato un tumore
La famiglia Meli lo aveva donato a un amico niscemese. Il cane ritorna a casa da solo dopo 12 anni Laura Incremona
Tra tanto randagismo, una storia di fedeltà. Dopo 12 anni Buck (nella foto) torna a casa. È la commovente storia raccontata dalla stessa proprietaria, la signora Gina Meli di Comiso, che nel 1989 si recò con la famiglia a Taranto per adottare Buck, un cucciolo di pastore tedesco che aveva appena due mesi. Dopo 10 anni di felice convivenza, al cane viene diagnosticato un tumore all’intestino basso e si decide di sopprimerlo.
«Non abbiamo avuto il coraggio né io né mio marito – ha dichiarato ancora commossa al solo ricordo la signora Meli – e così lo abbiamo dato ad un nostro amico residente a Niscemi affinché provvedesse lui». Per i proprietari dunque, la storia si era chiusa. Ma l’anno scorso, vecchio e malandato, Buck si accuccia davanti alla porta dei Meli, a Comiso. Ancora con la sua medaglietta di riconoscimento, pronto a scodinzolare appena viene pronunciato il suo nome.
«Non ho creduto ai miei occhi – ha continuato la signora Gina – quel cane era cresciuto assieme a mio figlio e con noi, era un membro della famiglia, era amato e ci amava talmente tanto, da tornare a casa dopo anni. Così abbiamo finalmente scoperto la verità!».
Secondo il racconto, la signora Meli ha chiamato telefonicamente l’amico di Niscemi al quale era stato affidato il cane per essere soppresso. Ed ha appreso che l’amico aveva fatto un altro esame scoprendo che il diagnosticato tumore all’animale era solo una fortissima infezione intestinale curata con una lunga terapia. L’uomo di Niscemi aveva quindi deciso di tenere con sé il pastore tedesco. Ma il richiamo degli affetti originari è stato più forte. Dopo anni Buck ha ritrovato la via di casa. Ormai è vecchio, ha 20 anni, ed ha deciso di vivere ciò che gli resta con la sua famiglia originaria.
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