A guardare questa foto sembrerebbe tratta da un catalogo di una qualche mostra sui gioielli di epoca Liberty o Art Nouveau
Vedi l'allegato 486181
Delicati intrecci di madreperle opalescenti si rivelano, invece, un ulteriore pericolo alloctono: la tingide dell'azalea (Stephanitis pyrioides) originaria del Giappone e diffuso in Asia. Importato in America nel 1910, in Europa è presente sporadicamente in D, NL e GB. Presente in Italia dal 2004. Attacca soprattutto l’azalea ma è pure conosciuto su rododendro, Kalmia latifolia e Pieris ovalifolia.
Le femmine adulte sono più dannose dei maschi o degli stadi giovanili
In climi favorevoli, ci possono essere anche 4 generazioni all'anno.
Questa tingide supera l’inverno allo stadio di uovo, in primavera riprende l’attività tra aprile e maggio. In ogni caso la sua presenza è in genere più massiccia in piena estate, tra luglio e settembre.
Il primo consiglio che ho letto in rete è un po' quello generalmente fornito ed è di fare una potatura, per sfoltire la vegetazione. (ovviamente portando via e distruggendo i resti della potatura). Segue poi la lista degli insetticidi piretroidi (essendo un ambiente domestico sono i meno nocivi per l'uomo) che agiscono per contatto ed ingestione quali ad esempio: Bifentrin (Bifenthrin), Ciflutrin (Cyfluthrin), Cipermetrina, Deltametrina (Deltamethrin). Ma su questo argomento la parola è di diritto agli esperti.
Occorre, comunque aver cura di bagnare bene soprattutto la pagina inferiore delle foglie, dove gli insetti si annidano e lo stesso trattamento va riservato anche alle piante vicine. Sono insetti dotati di ali ed essendo polifagi, possono tranquillamente spostarsi anche alle altre piante.
Spesso la condizione generale della pianta è il fattore che determina la scala di attacco, occorre aumentare l'ombreggiamento delle piante ed evitare stress idrici che rendono la pianta più vulnerabile rispetto a quelle che crescono più in ombra.
Ricerche ed esperimenti sono anche eseguiti sull'attività deterrente di un insetticida a base di geranio rosa (Pelargonium spp.) ed altri costituenti gli oli essenziali delle cultivar "Bourbon", "China", "Egitto" e cultivar "Rober Lemon Rose" e "Frensham" della Carolina del Sud.