Intanto la prima parte è andata in porto: è arrivata viva ( e sana, a giudicare dalla foto) a primavera
Vuol dire che il terriccio, l'esposizione, la temperatura e l'apporto idrico sono stati quelli giusti
. Tienili a mente per il prossimo anno.
Ora la fase meno conservativa e, apparentemente, più invasiva : la potatura.
Come dice Annalisa, se la tieni così, probabilmente resterà spoglia alla base, con una ramificazione più allungata e meno compatta; anche esteticamente poco adatta per essere tenuta in appartamento.
Forse in Sicilia, in piena terra, non le potano, chissà, ma non è il nostro caso. Le mie, ma senz'altro anche META e gli altri che si sono cimentati, le ho potate e messe all'aperto quando le temperature notturne si sono stabilizzate attorno ai 14 ° C, con il sole solo al mattino.
Ti faccio l'esempio.
PRIMA
Vedi l'allegato 437781
DOPO
Vedi l'allegato 437782
Le avrei potate anche di più, a istinto, ma mi sono trattenuto.
Come pure ho evitato di fare talee dei rami potati e mi sono precipitato a buttarli (sempre facendo violenza al suddetto istinto
).
Per la cronaca, ora, a una 15na di gironi, stanno già emettendo delle foglioline, dalle quali si formeranno le nuove ramificazioni e, tra qualche giorno, le rinvaserò.
Non mi posso definire un esperto, ma, soprattutto per sfida con me stesso, sto provando a vedere quanti anni riesco a tirarle avanti e a farle rifiorire ( questa era la classica talea in vasetto tre inverni fa). Per la cronaca, non mi fanno nemmeno impazzire, a gusto personale