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Siamo circondati dai lupi

Puntina

Guru Giardinauta
Clem... non è così... i cacciatori ci sono, sono pure tanti.

Allora mi sa che i giovani cacciatori li conosco tutti io! Serate e serate a discutere, perché, almeno con quelli che conosco io, non si può assolutamente ragionare o fare la minima domanda "scomoda" che subito l'arroganza riempie le loro bocche.
Ad di fuori di questo, purtroppo io credo che se soluzioni esistano (e per me la caccia non è una soluzione) ma che dove ci sono interessi (e quindi ormai in ogni settore) non vengano applicate.
La natura possiede un equilibrio che, per fortuna, riesce ad divenire più o meno velocemente, l'uomo però, non si cura della cosa e continua questa sua incensante manovra di distruzione e lamento senza mai essere disposto a fare marcia indietro.
Il problema dei cinghiali è strettamente legato a quello del lupo.
Se i raccolti e gli allevamenti fossero protetti a dovere, nel giro di poco il lupo smetterebbe di cercare la facile preda e tornerebbe a cacciare chi di sua natura dovrebbe cacciare...una volta ristabilito l'equilibrio in valle tornerebbero tutti nei territori a loro più idonei.
I veri problemi non sono gli animali autoctoni che se arrivano a scontrarsi con l'uomo è unicamente colpa sua, ma le bestiole alloctone come le cimici asiatiche, ben più difficili da contrastare mediante reti.
 

DryMan

Guru Giardinauta
...
Ma come è arrivato il siluro nelle nostre acque? Di fatto, in maniera del tutto accidentale ... capitava che il pescatore al termine della giornata liberasse le esche in acqua e fra queste anche le larve di siluro.

il vero alieno è l'essere umano, in quanto all'accidentale direi più ignoranza.
 

sabryina

Giardinauta Senior
Allora mi sa che i giovani cacciatori li conosco tutti io! Serate e serate a discutere, perché, almeno con quelli che conosco io, non si può assolutamente ragionare o fare la minima domanda "scomoda" che subito l'arroganza riempie le loro bocche.
No no ne conosco pure io! Non sei l'unica.


Ad di fuori di questo, purtroppo io credo che se soluzioni esistano (e per me la caccia non è una soluzione) ma che dove ci sono interessi (e quindi ormai in ogni settore) non vengano applicate.
Esattamente. Ma è anche difficile eticamente correggere un errore fatto da umani...
Come i cinghiali che rovistano nella spazzatura: ormai con l'avvento della differenziata porta a porta, non ci sono quasi più i bidoni alti, dove i cinghiali non riescono ad arrivare. Non so da voi, ma da me è così. Il mastello dell'umido è facilmente apribile pure da un cucciolo.

La natura possiede un equilibrio che, per fortuna, riesce ad divenire più o meno velocemente, l'uomo però, non si cura della cosa e continua questa sua incensante manovra di distruzione e lamento senza mai essere disposto a fare marcia indietro.
Il problema dei cinghiali è strettamente legato a quello del lupo.
Se i raccolti e gli allevamenti fossero protetti a dovere, nel giro di poco il lupo smetterebbe di cercare la facile preda e tornerebbe a cacciare chi di sua natura dovrebbe cacciare...una volta ristabilito l'equilibrio in valle tornerebbero tutti nei territori a loro più idonei.
I veri problemi non sono gli animali autoctoni che se arrivano a scontrarsi con l'uomo è unicamente colpa sua, ma le bestiole alloctone come le cimici asiatiche, ben più difficili da contrastare mediante reti.
Esattamente...

Ma poi io parlo anche della piaga dei parrocchetti che hanno colonizzato le varie città. Sono amante dei pappagalli ma al contempo cerco di evitare in qualsivoglia modo le fughe, adottando sistemi per non farli uscire liberamente.
Sistemi adottati per le colonie? A Genova non li curano più, a Bologna quelli che possono li catturano e li confinano in grandi voliere. Altrove non fanno niente. A Bologna hanno scelto un sistema costoso ed impegnativo ma non cruento. Non è facile...
Ora iniziano anche ad esserci diverse colonie di usignoli del Giappone.
 

Kevin17

Giardinauta
non è che in acqua siamo messi bene!
Vedi l'allegato 534437
Non sono questi i veri problemi delle acque italiane, il siluro mangia pesci già adulti, mi pare che un esemplare adulto ne mangi in media 3 kg al giorno, e mangia soprattutto carpe e carassi, pesci alloctoni lenti che spesso stazionano sul fondo e quindi facilmente predabili. Il vero danno delle acque dolci italiane sono proprio carpe e carassi, che mangiano le UOVA degli altri pesci, milioni al giorno, causando danni enormi. Ormai credo che la situazione sia irrecuperabile.

Inviato dal mio SNE-LX1 utilizzando Tapatalk
 

sabryina

Giardinauta Senior
Non sono questi i veri problemi delle acque italiane, il siluro mangia pesci già adulti, mi pare che un esemplare adulto ne mangi in media 3 kg al giorno, e mangia soprattutto carpe e carassi, pesci alloctoni lenti che spesso stazionano sul fondo e quindi facilmente predabili. Il vero danno delle acque dolci italiane sono proprio carpe e carassi, che mangiano le UOVA degli altri pesci, milioni al giorno, causando danni enormi. Ormai credo che la situazione sia irrecuperabile.

Inviato dal mio SNE-LX1 utilizzando Tapatalk
Non dimentichiamo anche il gambero della Louisiana.

L'elenco ahimé è lungo... e tutti fanno creano danni nel loro piccolo o nel loro grande.
 

DryMan

Guru Giardinauta
Il ripopolamento fatto con intelligenza è una buona cosa
stiamo parlando di incuria e incivilta, a cui aggiungo ignoranza e interesse.
Ho presente i ripopolamenti di fagiani rincoglioniti per dare qualcosa da cacciare. O le trote morte di fame immesse prima della gara di pesca. Spero moltissimo ci siano anche i ripopolamenti assennati.
Grazie
 

Puntina

Guru Giardinauta
Introduzione più o meno accidentale di un esemplare alloctono che crea problema, introduzione predatore alloctono per cacciare l'esemplare alloctono, il predatore prima o poi diventa esso stesso il problema ed allora si introduce un qualche altro predatore alloctono o si adotta la tecnica dello sterminio manuale e/o chimico...il primo si scontra con l'etica, il secondo anche con l'ambiente.
Forse la vera soluzione è quella di impedire all'uomo di creare altro danno portando animali e vegetali da una parte all'altra del mondo, dopodiché si deve lasciar fare alla natura, per quando difficile da credere, ci penserà lei a sistemare le cose.
Una volta avevo visto una puntata di "river monster" dove un particolare pesce della zona in cui si trovava sembrava essere scomparso, a forza di indagini si è coperto che la causa era stata l'introduzione di una particolare specie di rana altamente velenosa fin dallo stadio di girino, la quale, preda di questi pesci, ne aveva ucciso tutti gli esemplari adulti in grado di papparsela. Risultato? L'evoluzione ha fatto sì che gli avannotti di quel pesce sanno di non dover mangiare quella particolare specie di anfibio e stanno lentamente ripopolando i fiumi.
Dei predatori immuni alla rana non ne hanno parlato ma se ancora non ce ne sono, lo diventeranno, ne sono sicura.
L'unica presa dannosa a cui non si riesce a diventare immuni è l'uomo...per quello l'unica soluzione è l'epidemia.
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
ma se attendiamo che l'evoluzione sistemi tutto...
dovremmo fregarcene delle specie in via di estinzione.. prima o poi la natura aggiusta tutto
e i cinghiali che razzolano in città? sarà la natura dell'uomo a ridimensionarli o moriranno di noia perchè stufi della vita (malattia da benessere..è una battuta)
il problema è che ci sono contesti dove possiamo anche lasciare stare e vedere che succede
altri in cui non è fattibile

i pappagalli verdi a Villa Borghese...? aspettiamo che muoiano di freddo(non succederà mai) o ce i teniamo?
 

sabryina

Giardinauta Senior
ma se attendiamo che l'evoluzione sistemi tutto...
dovremmo fregarcene delle specie in via di estinzione.. prima o poi la natura aggiusta tutto
e i cinghiali che razzolano in città? sarà la natura dell'uomo a ridimensionarli o moriranno di noia perchè stufi della vita (malattia da benessere..è una battuta)
il problema è che ci sono contesti dove possiamo anche lasciare stare e vedere che succede
altri in cui non è fattibile

i pappagalli verdi a Villa Borghese...? aspettiamo che muoiano di freddo(non succederà mai) o ce i teniamo?

Ti copio il mio intervento scritto poco prima perché c'è della pigrizia...

Ma poi io parlo anche della piaga dei parrocchetti che hanno colonizzato le varie città. Sono amante dei pappagalli ma al contempo cerco di evitare in qualsivoglia modo le fughe, adottando sistemi per non farli uscire liberamente.
Sistemi adottati per le colonie? A Genova non li curano più, a Bologna quelli che possono li catturano e li confinano in grandi voliere. Altrove non fanno niente. A Bologna hanno scelto un sistema costoso ed impegnativo ma non cruento. Non è facile...
Ora iniziano anche ad esserci diverse colonie di usignoli del Giappone.
 

Puntina

Guru Giardinauta
ma se attendiamo che l'evoluzione sistemi tutto...
dovremmo fregarcene delle specie in via di estinzione.. prima o poi la natura aggiusta tutto
e i cinghiali che razzolano in città? sarà la natura dell'uomo a ridimensionarli o moriranno di noia perchè stufi della vita (malattia da benessere..è una battuta)
il problema è che ci sono contesti dove possiamo anche lasciare stare e vedere che succede
altri in cui non è fattibile

i pappagalli verdi a Villa Borghese...? aspettiamo che muoiano di freddo(non succederà mai) o ce i teniamo?

Aspetta aspetta, questo mio discorso vale per la questione introduzione e gestione specie alloctone, per quelle autoctone ribadisco il mio post precedente...
 

sabryina

Giardinauta Senior
io preferisco i pappagalli liberi, chiedo che male fanno rispetto ai piccioni e cornacchie?
E' proprio questo il problema: i pappagalli sono dannosi.
Dove ci sono coltivazioni di frutta, mangiano la frutta.
Per fare i nidi i parrocchetti dal collare e i parrocchetti monaci danneggiano gli alberi perché prendono i pezzi di legno scortecciandoli.
Aumentano i pappagalli? I predatori naturali (rapaci in genere) non riescono a star dietro a tutti, loro non riescono ad essere prolifici, ma parrocchetti e piccioni sì! Quindi aumentano esponenzialmente sia parrocchetti che piccioni ma i rapaci no.
 

tartina

Master Florello
ne mandassero un pò qui, non si vede un uccello neanche a mettergli fuori il cibo...

scherzo ovviamente, però trovo preoccupante che non si veda nulla, nemmeno piccioni... nei due anni passati (da quando abito qui) avevo il giardino sepre pieno di merli, che poi nidificavano nel mio tetto, particolarmente adatto per forma e tegole, quest'anno una sola coppia ho visto...

giusto stamattina c'era una ghiandaia, forse arrivava dalle vicine riserve... speriamo che siano andati tutti lì che magari stanno meglio...
 

sabryina

Giardinauta Senior
ne mandassero un pò qui, non si vede un uccello neanche a mettergli fuori il cibo...

scherzo ovviamente, però trovo preoccupante che non si veda nulla, nemmeno piccioni... nei due anni passati (da quando abito qui) avevo il giardino sepre pieno di merli, che poi nidificavano nel mio tetto, particolarmente adatto per forma e tegole, quest'anno una sola coppia ho visto...

giusto stamattina c'era una ghiandaia, forse arrivava dalle vicine riserve... speriamo che siano andati tutti lì che magari stanno meglio...
Se ci fai caso, non si vedono quasi più neanche i passeri.
I cardellini spariti del tutto... ne ho visti giusto due nell'arco di 5 anni. Questo è seriamente preoccupante.
 
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