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senzatetto che ogni inverno muoiono per il freddo....

monikk64

Fiorin Florello
ciao a tutti.....
Oggi mi sono arrabbiata, guardando la tv......

al tg hanno fatto un servizio sui senzatetto/barboni/sfortunati che come ogni inverno, da quando sono bambina, ora ho 58 anni!, muoiono per il freddo e/o si accampano nelle città sotto i portici o in altri luoghi riparati almeno dalle precipitazioni.....

la ragione della mia rabbia è questa: sono cinquant'anni che sento servizi simili in tv, possibile che non si sia ancora trovata una soluzione???????
l'Italia pullula di caserme, ospedali, strutture varie con giardini e parchi...
possibile che non si possano allestire dei ripari con un po' di riscaldamento per queste povere persone?????
basterebbe ben poco, casette prefabbricate in legno in un angolo dei parchi di pertinenza delle strutture di cui sopra, e materiali vari per isolarsi dal freddo e stufe a legna o sistemi a pannelli fotovoltaici.....
un minimo di sorveglianza con telecamere, che ormai costano proprio poco, per la sicurezza dei fruitori...

ora ditemi: sono io che la faccio troppo facile e non ho pensato a difficoltà diverse????

voglio il vostro parere......
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
ora ditemi: sono io che la faccio troppo facile e non ho pensato a difficoltà diverse????
:su:

il tuo ragionamento funziona per 1, 2, 3, poi non reggerebbe

probabilmente quand'eri piccola erano prevalentemente italiani, ora si sono aggiunti molti stranieri, quindi non è proprio lo stesso fenomeno, non tutto

bisognerebbe più che altro capire come si giunge ad essere senzatetto
oltre a chi lo è per "scelta" per una sorta di problema psichico..
 
Ultima modifica:

peppeorchid

Apprendista Florello
ciao a tutti.....
Oggi mi sono arrabbiata, guardando la tv......

al tg hanno fatto un servizio sui senzatetto/barboni/sfortunati che come ogni inverno, da quando sono bambina, ora ho 58 anni!, muoiono per il freddo e/o si accampano nelle città sotto i portici o in altri luoghi riparati almeno dalle precipitazioni.....

la ragione della mia rabbia è questa: sono cinquant'anni che sento servizi simili in tv, possibile che non si sia ancora trovata una soluzione???????
l'Italia pullula di caserme, ospedali, strutture varie con giardini e parchi...
possibile che non si possano allestire dei ripari con un po' di riscaldamento per queste povere persone?????
basterebbe ben poco, casette prefabbricate in legno in un angolo dei parchi di pertinenza delle strutture di cui sopra, e materiali vari per isolarsi dal freddo e stufe a legna o sistemi a pannelli fotovoltaici.....
un minimo di sorveglianza con telecamere, che ormai costano proprio poco, per la sicurezza dei fruitori...

ora ditemi: sono io che la faccio troppo facile e non ho pensato a difficoltà diverse????

voglio il vostro parere......
un po' facile la fai, le strutture ci sarebbero ma le manutensioni ed il personale costano ed i barboni non portano ricchezza !
la società è cinica perchè per le :poop:zate lo stato i soldi li trova sempre, fortuna che esistono associazioni come la Caritas ed altre meno famose, ma non possono arrivare dappertutto
p.s. ricordo con tenerezza mio padre che a 90 anni per sentirsi utile andava "a dare una mano" ai magazzini della Caritas, probabilmente era + d' impiccio che altro ma almeno lui ci provava
 

monikk64

Fiorin Florello
sì, Peppe, però lo Stato spende milioni per delle str......., per realizzare dei punti di riparo la spesa sarebbe davvero minima, per la gestione e la sorveglianza darebbero lavoro a un po' di gente....
senza contare che ogni fruitore di reddito di cittadinanza deve otto ore di lavoro al proprio Comune......
 

monikk64

Fiorin Florello
:su:

il tuo ragionamento funziona per 1, 2, 3, poi non reggerebbe

probabilmente quand'eri piccola erano prevalentemente italiani, ora si sono aggiunti molti stranieri, quindi non è proprio lo stesso fenomeno, non tutto

bisognerebbe più che altro capire come si giunge ad essere senzatetto
oltre a chi lo è per "scelta" per una sorta di problema psichico..
ormai ci sono le categorie più disparate, compresi padri separati che una volta pagati gli alimenti non possono più permettersi un affitto......

quanto al discorso italiani o stranieri non entro nel merito, se no finisco nella politica, ma credo ci dovrebbe essere un serio lavoro di indagine sulle cause di mancanza di domicilio......
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

ci sono vari aspetti da considerare.
In primo luogo i costi ed i permessi. Per mettere in piedi una struttura ci vogliono i permessi, le abilitazioni, le licenze, le sicurezze etc.
Se uno dorme in uno scatolone sono fatti suoi. Se viene ospitato in modo lecito (non abusivo) in una struttura questa deve essere in regola dal punto di vista strutturale, sanitario, dei Vigili del Fuoco, del catasto etc. Per mettere "a norma" una struttura, anche piccola, ci vogliono molti soldi.
Se poi ci dobbiamo mettere stufe, contatori etc. ci vogliono altri permessi, altri documenti ed altri responsabili e, credo, nessuno voglia prendersi la responsabilità per una struttura di questo tipo.
Non è possibile legalmente usare una struttura abusiva.

In secondo luogo c'è la convivenza tra persone con età diverse, etnie diverse, malattie diverse e, non ultimo, malavite diverse.
Questi luoghi finirebbero per essere dei dormitori gestiti dai clan di turno che, per dare un letto, si farebbero probabilmente pagare.

Ste
 

Spulky

Moderatrice Sezz. Orchidee e Giardini d'Acqua
Membro dello Staff
ormai ci sono le categorie più disparate, compresi padri separati che una volta pagati gli alimenti non possono più permettersi un affitto......

quanto al discorso italiani o stranieri non entro nel merito, se no finisco nella politica, ma credo ci dovrebbe essere un serio lavoro di indagine sulle cause di mancanza di domicilio......
non era una questione politica
vedendo un servizio in merito tempo fa, relativo al lavoro dei city angels (mi pare siano) di milano
dicevano che molti stranieri non vogliono entrare nei rifugi perchè non vogliono essere indentificati, oltretutto non pare vi sia un'identificazione vera e propria, "contabilizzano " gli accessi

il mio fare riferimento agli stranieri era anche per evidenziare la differenza del "parco" senzatetto da 50 anni fa ad oggi

alcuni separati fanno parte del gruppo, e vedendo come funzionano le cause per gli alimenti, ho anche capito come succede, pignorano alla fonte lo stipendio, e (visto personalmente) se ad uno resta 450 da uno stipendio normale, tra decurtazione alimenti correnti e rate di quelli arretrati.. giusto o sbagliato che sia, di fatto non ci campa se deve pagare anche un affitto

ma sapere la causa magari può aiutare a trovare una soluzione

con i padri separati hanno fatto "gruppi" di co-housing
sempre tramite associazioni
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ciao,

faccio un piccolo inciso "fuori tema" da maschio, marito e padre.
Se io fossi una ex moglie divorziata mi vergognerei "come un cane" sapendo che mio marito, padre dei miei figli, persona che, per un certo periodo, ho amato, vive per strada e fa l'elemosina perché gli ho portato via tutto.
Le istituzioni, a meno di casi particolari, tutelano le mamme e le mogli. Difficile che si senta dire "la moglie vive per strada perché deve pagare gli alimenti al marito". Però, anche se la fine del rapporto non è sempre colpa dell'uomo, è comunque lui che ne paga le maggiori conseguenze.

Ste
 

simone81

Guru Giardinauta
Ciao,

ci sono vari aspetti da considerare.
In primo luogo i costi ed i permessi. Per mettere in piedi una struttura ci vogliono i permessi, le abilitazioni, le licenze, le sicurezze etc.
Se uno dorme in uno scatolone sono fatti suoi. Se viene ospitato in modo lecito (non abusivo) in una struttura questa deve essere in regola dal punto di vista strutturale, sanitario, dei Vigili del Fuoco, del catasto etc. Per mettere "a norma" una struttura, anche piccola, ci vogliono molti soldi.
Se poi ci dobbiamo mettere stufe, contatori etc. ci vogliono altri permessi, altri documenti ed altri responsabili e, credo, nessuno voglia prendersi la responsabilità per una struttura di questo tipo.
Non è possibile legalmente usare una struttura abusiva.

In secondo luogo c'è la convivenza tra persone con età diverse, etnie diverse, malattie diverse e, non ultimo, malavite diverse.
Questi luoghi finirebbero per essere dei dormitori gestiti dai clan di turno che, per dare un letto, si farebbero probabilmente pagare.

Ste
Ci sono tante strutture statali dismesse ed in regola con tutto, dove basterebbe attaccare la corrente.
Ma come dice Peppe i barboni non portano ricchezza.
 

Stefano-34666

Guru Master Florello
Ci sono tante strutture statali dismesse ed in regola con tutto, dove basterebbe attaccare la corrente.
Ma come dice Peppe i barboni non portano ricchezza.
Ciao,

se sono dismesse sicuramente non sono in regola.
Anche se fossero state chiuse ieri, per poter riaprire con un altro "uso" dovrebbero passare i controlli che troverebbero certamente qualche "irregolarità".
Ti faccio l'esempio di un piccolo negozio di alimentari che ha chiuso da poco qui vicino al mio ufficio. I vecchi proprietari lo hanno gestito per anni passando, regolarmente, tutti i controlli del caso.
Non hanno però trovato nessuno a cui cederlo in quanto, il subentrante, avrebbe dovuto ristrutturare parecchie cose per renderlo a norma.
Allora uno si chiede: ma se con i vecchi proprietari andava bene, perché con i nuovi no?
Perché il cambio di proprietà scatena tutta una serie di eventi tra i quali i controlli con le normative in vigore in quel momento.

Questo è anche il motivo per cui si costruiscono capannoni nuovi mentre ce ne sono un mucchio di relativamente vecchi in vendita. Farli nuovi è meno costoso (grazie anche ai vari incentivi) rispetto al "sanare" un capannone chiuso anche solo da pochi anni.

Se poi si entra nel merito della creazione di un posto di accoglienza allora si va a sbattere contro i controlli sanitari etc. Servono bagni, norme antincendio, misure di sicurezza, distanze, abbattimento barriere architettoniche e chi più ne ha più ne metta.

Una nostra amica aveva chiesto informazioni per creare, a casa sua, un piccolo asilo domestico per 4 o 5 bambini. Avrebbe dovuto distruggere la casa, rifarla e non sarebbe bastato ancora.

Ste
 

simone81

Guru Giardinauta
Ciao,

se sono dismesse sicuramente non sono in regola.
Anche se fossero state chiuse ieri, per poter riaprire con un altro "uso" dovrebbero passare i controlli che troverebbero certamente qualche "irregolarità".
Ti faccio l'esempio di un piccolo negozio di alimentari che ha chiuso da poco qui vicino al mio ufficio. I vecchi proprietari lo hanno gestito per anni passando, regolarmente, tutti i controlli del caso.
Non hanno però trovato nessuno a cui cederlo in quanto, il subentrante, avrebbe dovuto ristrutturare parecchie cose per renderlo a norma.
Allora uno si chiede: ma se con i vecchi proprietari andava bene, perché con i nuovi no?
Perché il cambio di proprietà scatena tutta una serie di eventi tra i quali i controlli con le normative in vigore in quel momento.

Questo è anche il motivo per cui si costruiscono capannoni nuovi mentre ce ne sono un mucchio di relativamente vecchi in vendita. Farli nuovi è meno costoso (grazie anche ai vari incentivi) rispetto al "sanare" un capannone chiuso anche solo da pochi anni.

Se poi si entra nel merito della creazione di un posto di accoglienza allora si va a sbattere contro i controlli sanitari etc. Servono bagni, norme antincendio, misure di sicurezza, distanze, abbattimento barriere architettoniche e chi più ne ha più ne metta.

Una nostra amica aveva chiesto informazioni per creare, a casa sua, un piccolo asilo domestico per 4 o 5 bambini. Avrebbe dovuto distruggere la casa, rifarla e non sarebbe bastato ancora.

Ste
Io parlo di strutture pubbliche mica di strutture o capannoni privati, strutture fatte con appalti pubblici.
Roma ne e provincia è piena.
 

cri1401

Florello Senior
Ci sono tante strutture statali dismesse ed in regola con tutto, dove basterebbe attaccare la corrente.
Ma come dice Peppe i barboni non portano ricchezza.
E chi la paga? tu?

@monikk64 non offenderti ma la tua soluzione è più da 1922 che da 2022: non è fattibile. Ma sai che vuol dire mettere tutta quella gente insieme? che si accoltellino è giusto il minimo sempre che non muoiano bruciati vivi per colpa delle stufe a legna e di tutte le loro cose : fanno danni nelle case normali con i fornelletti per farsi giusto un caffé........
E le telecamere: molti sono in mezzo ad una strada per problemi legati ai soldi, ma altri lo hanno scelto, figurati se si fanno riprendere e schedare.
E le malattie???? uno malato di influenza o con la tubercolosi (si c'è gente che ce l'ha, specialmente chi arriva da certi paesi) sai che danno farebbe li in mezzo???

Gli enti locali non hanno soldi e come hanno già fatto notare se le strutture sono dismesse è perché non sono a norma.
Le caserme sono di proprietà dell'Esercito e quindi zona militare invalicabile e quindi tu li non ci puoi stare se non lo dice l'Esercito per l'appunto.
I vecchi ospedali chiusi sono di proprietà della ASL competente e quindi come sopra.
Queste strutture dovrebbero essere messe in vendita con regolare bando e tutto quello che ne consegue, con studi di fattibilità da approvare nel caso l'Ente locale di turno lo acquisti, stralciare la voce di bilancio per trovare i soldi per realizzare quel progetto ecc.......
 
Ultima modifica:

monikk64

Fiorin Florello
Ciao,

ci sono vari aspetti da considerare.
In primo luogo i costi ed i permessi. Per mettere in piedi una struttura ci vogliono i permessi, le abilitazioni, le licenze, le sicurezze etc.
Se uno dorme in uno scatolone sono fatti suoi. Se viene ospitato in modo lecito (non abusivo) in una struttura questa deve essere in regola dal punto di vista strutturale, sanitario, dei Vigili del Fuoco, del catasto etc. Per mettere "a norma" una struttura, anche piccola, ci vogliono molti soldi.
Se poi ci dobbiamo mettere stufe, contatori etc. ci vogliono altri permessi, altri documenti ed altri responsabili e, credo, nessuno voglia prendersi la responsabilità per una struttura di questo tipo.
Non è possibile legalmente usare una struttura abusiva.

In secondo luogo c'è la convivenza tra persone con età diverse, etnie diverse, malattie diverse e, non ultimo, malavite diverse.
Questi luoghi finirebbero per essere dei dormitori gestiti dai clan di turno che, per dare un letto, si farebbero probabilmente pagare.

Ste
permessi, autorizzazioni, strutture abusive.....
lo Stato con le sue proprietà fa quel che vuole, altro che permessi e autorizzazioni.....
Le mie figlie hanno fatto entrambe le elementari in una scuola senza scale di sicurezza, obbligatorie per legge.
ho bazzicato in quella scuola per 9 anni e per 9 anni ho sentito blaterare di scale di sicurezza. due anni dopo che la più piccola ha finito, le hanno fatte.
fosse stata una struttura privata l'avrebbero chiusa e obbligata a mettersi in regola, invece era una scuola statale e........
Quindi lo Stato SE vuole fa quello che gli pare.
Quindi mettere delle casette da giardino in legno con un tubo dell'acqua calda che vi passa dentro, derivato da un ospedale o una caserma, non dovrebbe costituire un grosso problema....
Le stufe a legna, avete ragione, sarebbero pericolosissime, spesso i barboni sono pure alcolisti o non a posto mentalmente.......

a proposito di quelli che non ne usufruirebbero per non farsi identificare..... beh, già solo questo dovrebbe dire tutto...... sono probabilmente persone non del tutto limpide e questo dovrebbe avere delle conseguenze.
in un paese serio......
 

monikk64

Fiorin Florello
Ciao,

faccio un piccolo inciso "fuori tema" da maschio, marito e padre.
Se io fossi una ex moglie divorziata mi vergognerei "come un cane" sapendo che mio marito, padre dei miei figli, persona che, per un certo periodo, ho amato, vive per strada e fa l'elemosina perché gli ho portato via tutto.
Le istituzioni, a meno di casi particolari, tutelano le mamme e le mogli. Difficile che si senta dire "la moglie vive per strada perché deve pagare gli alimenti al marito". Però, anche se la fine del rapporto non è sempre colpa dell'uomo, è comunque lui che ne paga le maggiori conseguenze.

Ste
questo è un argomento che mi sgomenta sempre tantissimo.......
ci sono delle ingiustizie pazzesche, al mondo......
 

cmr

Maestro Giardinauta
la ragione della mia rabbia è questa: sono cinquant'anni che sento servizi simili in tv, possibile che non si sia ancora trovata una soluzione?
E' lo stesso servizio di 50 anni fa: viene ritrasmesso sotto le feste di natale!
Scherzi a parte il Vaticano, sotto Papa Francesco, da qualche anno ha allestito delle strutture per l'accoglienza dei senzatetto complete tra le altre cose di centro medico, barbiere, ecc.: non c'è mai il "tutto esaurito".
Il centro Caritas è a due passi - due passi veri - dalla Stazione Termini: anche li è difficile vedere la fila fuori mentre sotto i portici ferroviari si litiga e ci si tirano bottigliate o peggio.
Penso che se uno sceglie di andare a vivere in un certo modo puoi fornirgli anche una suite al Ritz: preferirà la strada; e ancor più determinato sarà chi ha la mente non proprio lucida, che l'ha trascinato in quella condizione.
Noi guardiamo e giudichiamo il fenomeno come persone senzienti ma li di senziente non c'è molto; qualcosa di umano si può recuperare come fanno alcune associazioni principalmente di ispirazione cattolica - Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante tra tutte - ma è tutto molto molto complesso.
 

Icchy92

Guru Giardinauta
E' lo stesso servizio di 50 anni fa: viene ritrasmesso sotto le feste di natale!
Scherzi a parte il Vaticano, sotto Papa Francesco, da qualche anno ha allestito delle strutture per l'accoglienza dei senzatetto complete tra le altre cose di centro medico, barbiere, ecc.: non c'è mai il "tutto esaurito".
Il centro Caritas è a due passi - due passi veri - dalla Stazione Termini: anche li è difficile vedere la fila fuori mentre sotto i portici ferroviari si litiga e ci si tirano bottigliate o peggio.
Penso che se uno sceglie di andare a vivere in un certo modo puoi fornirgli anche una suite al Ritz: preferirà la strada; e ancor più determinato sarà chi ha la mente non proprio lucida, che l'ha trascinato in quella condizione.
Noi guardiamo e giudichiamo il fenomeno come persone senzienti ma li di senziente non c'è molto; qualcosa di umano si può recuperare come fanno alcune associazioni principalmente di ispirazione cattolica - Nuovi Orizzonti di Chiara Amirante tra tutte - ma è tutto molto molto complesso.
Effettivamente parlando anche con gente che lavora/ha lavorato per associazioni di aiuto, pare che molti non vogliano proprio essere aiutati, o quanto meno preferiscono vivere per strada da indipendenti piuttosto che essere ospitati in strutture. Qui nel parco vicino a casa c'è una signora straniera, l'anno scorso l'avevano recuperata ma da quanto ho saputo ha preferito andarsene, non capisco perché.
Però ora, da cittadino che paga le tasse, il mio pensiero è: un aiuto non si nega a nessuno, ma se questo non viene colto allora fuori dalle *****, non si può permettere a questi individui di bivaccare, fare i propri bisogni vicino ai giochi dei bambini, usare le fontanelle per lavarsi e via dicendo, o accettano di entrare in un programma di recupero o vanno allontanati a forza.
Mi scuso per il tono, ma è davvero esasperante vedere il posto in cui vivo riempirsi sempre più di degrado, anche se il problema a mio parere andrebbe risolto a monte.
Per fortuna so che tra chi per strada ci è finito per la crisi o problemi familiari molti riescono a risollevarsi e anche a trovare lavoro.
 

peppeorchid

Apprendista Florello
Effettivamente parlando anche con gente che lavora/ha lavorato per associazioni di aiuto, pare che molti non vogliano proprio essere aiutati, o quanto meno preferiscono vivere per strada da indipendenti piuttosto che essere ospitati in strutture. Qui nel parco vicino a casa c'è una signora straniera, l'anno scorso l'avevano recuperata ma da quanto ho saputo ha preferito andarsene, non capisco perché.
Però ora, da cittadino che paga le tasse, il mio pensiero è: un aiuto non si nega a nessuno, ma se questo non viene colto allora fuori dalle *****, non si può permettere a questi individui di bivaccare, fare i propri bisogni vicino ai giochi dei bambini, usare le fontanelle per lavarsi e via dicendo, o accettano di entrare in un programma di recupero o vanno allontanati a forza.
Mi scuso per il tono, ma è davvero esasperante vedere il posto in cui vivo riempirsi sempre più di degrado, anche se il problema a mio parere andrebbe risolto a monte.
Per fortuna so che tra chi per strada ci è finito per la crisi o problemi familiari molti riescono a risollevarsi e anche a trovare lavoro.
condivido praticamente tutto.
Un solo appunto come al solito allo stato:
parlo addirittura di circa 45 anni fa, andai a trovare un amico a Copenaghen, lui abitava in un monolocale spaventoso, aveva solo il wc e due lavandini, ma mi tranquillizzò, infatti nel suo quartiere, come credo in tutti, c' erano dei bagni pubblici gratuiti con doccia di cui usufruii per almeno una settimana, puliti e decorosi e dove capitava di incontrare persone di tutti i tipi compresi ragazzi/e che abitavano in soluzioni simili a quelle del mio amico. Però questo mio ospite mi fece notare che se qualcuno per strada aveva comportamenti non dignitosi, compresa la pulizia, la ronda della polizia li prelevava, ma non sapeva a chi o dove venissero affidati.
ripeto circa 45 anni fa
 
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