Su diversi problemi a carattere socio-economico che ci affliggono - pressoché su tutti in verità - leggo che tutto dipende da noi, che non facciamo niente per fare cambiare le cose, che scarichiamo le nostre responsabilità a terzi (che non si sa bene chi siano), che oltre che a lamentarci non facciamo niente di concreto.........
Leggo, nel caso in discussione, anche la proposta di boicottare i supermercati e tornare alla piccola distribuzione, ai mercati rionali, ai gruppi di acquisto solidale.
Sento decantare il ritorno ad una vita più sostenibile riscoprendo come evitare prodotti per l'igiene personale e la casa industriali e usare per le pulizie una combinazione di acido citrico, aceto e bicarbonato contro ogni sporco e germe, la bellezza e l'economicità di farsi il pane in casa.............
E, forse chi sa, il cielo ci ha mandato la crisi con i conseguenti licenziamenti e difficoltà a trovare lavoro così la gente sta in casa e si può organizzare per il cambiamento di vita necessario (leggi: tornare alla vita dei nostri genitori o nonni che pian piano ci hanno fatto credere fosse da cambiare accogliendo a braccia spalancate il "progresso").
Ce li vedete, infatti, i cittadini pre-crisi o ancora forza lavorativa che, solo tra orario di lavoro e i lunghi spostamenti "in itinere", difficilmente riescono a trovare un piccolo spazio per se stessi, svolazzare per il quartiere di negozio in negozio per fare la spesa, ricevere e suddividere gli acquisti solidali tra vicini ed amici........ ?
Ho letto che l'Unione europea punta entro il 2030 a riusare o riciclare tutti gli imballaggi di plastica peccato che questo sembrerebbe sia successivo al rifiuto della Cina di prendersi ancora carico dei rifiuti europei (circa il 60% dei rifiuti in plastica) ma se ci fosse un altro grande paese che si dicesse disponibile ad accettarli arrivo a pensare che l'idea non avrebbe nemmeno sfiorato l'Europa.
Il vero problema è che chi governa non ragiona più come "il buon padre di famiglia" ma solo per raggiungere smodati obiettivi economici, spesso personali, prendendo decisioni senza pensare alle conseguenze se non quelle immediate, senza studi di impatto sul medio e lungo termine, tirati per la giacchetta da questo o quel gruppo di interessi o, ancor peggio, per sanare alla meno peggio situazioni create in precedenza.
Quanto apprezzerei un elenco di provvedimenti ragionevoli, concreti, realizzabili e senza obiettivi "deviati"
1).......
2).......
3).......
anche stilato in famiglia, tra amici e conoscenti, un elenco che se non l'adottassi dovrei sentirmi in colpa ma, purtroppo, sono arrivata alla conclusione che non ci siano le capacità, la volontà e la possibilità di pensarlo, figuriamoci attuarlo. Nemmeno un'utopia!
Ci sarebbe da disquisire anche sulla "forza del voto" e avrei molto ancora da dire ma, giustamente, sul Forum non si può.