Purtroppo non sono esperta in questo campo, ho solo un po' di esperienza con le mie piantine :LOL:
E non ti preoccupare, son qui perché ho voglia di fare gli spiegoni :LOL:
Si, molti cactus delle nonne sono epifiti perché erano gli unici che riuscivano a reggere in torba, anche se in realtà non sono epifiti quanto le orchidee, sono misti, una parte affonda in pochi cm di terreno e il resto produce radici aeree
Allora, per i terricci ti provo a insegnare a leggere le etichette: in genere i materiali vengono elencati in ordine di quantità, il primo è quello più quantitativo (in peso) mentre l'ultimo a volte è presente in tracce (sempre in peso), ma questo puó variare ad esempio per perlite e vermiculite che sono molto leggere. La conducibilità elettrica in genere è un indicatore della salinità del materiale, perché sono fondamentalmente i sali che rendono conducibile il terreno, ma ci interessa poco, o almeno è qualcosa che io non tendo a guardare. Il pH è invece un parametro fondamentale.
Ad esempio, il primo terreno che mi mostri per le piante grasse è troppo ricco: torba e argilla sono i primi due componenti (saranno almeno 60 o 70% del totale, e già vedo un problema), poi pomice e poca sabbia, gesso (il correttivo calcareo) infine un concime incompleto (alla maggior parte delle grasse piace il ferro). Se tu guardi la composizione che ti ho raccomandato io, puoi vedere subito le differenze: un terreno ricco di inerti è più ricco di sali ma più povero di materia organica, il che significa che si secca molto più velocemente. Il tuo terriccio è invece misto di torba e argilla... Il che significa avere delle particelle piccolissime che con l'acqua formano una struttura plastica, miste con fibre di torba che mantengono l'umidità alta. No buono
Inoltre ai cactus non dispiace una certa acidità del terreno (fra 5,5 e 6,5) che li aiuta ad assorbire meglio certi nutrienti, anche se ho testimonianze di persone che coltivano in marmo e hanno cactus belli, ma io non lo farei mai con dei ferrovori tipo gli echinopsis...
Gli altri due terreni mi sembrano buoni, almeno guardando la composizione. Per capire se una torba è buona, fondamentalmente deve apparirti al tatto umida, non compatta, se compatta facilmente sbriciolabile, farinosa e non fibrosa (le fibre lunghe anche qualche cm ci possono essere ma esistono terricci tremendi, con sole fibre di anche 20 cm). Idealmente non ci dovrebbero essere frammenti di legno o ramoscelli, ma è quasi fantascienza non trovarli.
Io personalmente preferisco farmi i miei terricci, per esempio per piante da fiore (geranei e petunie, per dire) mescolo 50% torba e 50% fibra di cocco, con una generosa spolverata di perlite e magari un po' di pomice. Per i ficus, che non coltivo ma mio malgrado mi ritrovo per casa, preferisco un mix di circa 65% terriccio di prima con inerti vari per renderlo leggero e facilmente asciugabile. Insomma, mix su mix!
Adesso ti faccio vedere due terricci, uno di qualità e uno di scarto
Come vedi il primo sono pezzi di legno marcio, fibre e torba fibrosa, con qualche sassolino dentro che ho messo per recuperare il tutto non riuscendoci. Il secondo è un mix di torba e cocco con perlite, che va benissimo come terreno per piante da casa. Se a questo aggiungi pomice e lapillo, ottieni un ottimo substrato per grasse