in alcuni rami può essere dipeso dal fatto che ho potato un pò quindi forse alcune gemme si sono seccate perchè ho tagliato vicino a loro, però non ho capito se i bonsai hanno tempi più lunghi rispetto agli alberi nel fare le foglie nuove, so che con le temperature di quest'anno i tempi sono più lunghi però non ho ben capito se l'olmo è più lento nel germogliare rispetto ad altre essenze, ad esempio l'acero è pieno di foglie.
Secondo me un boun sistema è di adottare essenze autoctone e poi trovare nelle vicinanze, un "parente" adulto del nostro bonsai.
Quando si hanno questi dubbi sui tempi di risveglio e di dormienza, osservando il "parente" potremo conoscere ciò che entrambi faranno con differenze di tempi modeste, dipendenti dalle differenti condizioni in cui teniamo la nostra piantina (esposizione, illuminazione, innaffiamento, concimazione, ecc.)
Un mesetto fa ero preoccupato per i miei aceri perchè a differenza di tutte le altre mie piante che si erano già risvegliate, essi "dormivano" ancora.
Ma dopo una passeggiata in un bosco milanese (!) scoprii che la quasi totalità degli aceri erano nello stesso stato dei miei e addirittura i carpini parevano ancor più morti, perché conservavano le loro foglie secche.
Quindi capii che dovevo solo aver pazienza. Ho imparato abbastanza ad avere pazienza, ma trovando anche la tranquillità, mi riesce meglio.
C'è anche un caso diverso, la mia lagerstroemia indica (da una margotta del 2009).
Solo da una settimana ha molte foglioline rannicchiate e pronte a esplodere tutte assieme, ma moooolto in ritardo rispetto alle altre mie piante.
La cosa mi stava preoccupando, ma pur non essendo "autoctona" la pianta da cui ho eseguito la margotta è qui vicinissima ed ispezionando essa e diverrse altre piante identiche, non ne ho ancora trovata una che abbia anche una sola foglia spuntata.
Voglio dire che avere una "riproduzione" di una pianta che possiamo osservare in natura, aiuta moltissimo secondo me ed è una opportunità da sfruttare.
Ciao