ma uno spavento coi fiocchi, un coccolone che per poco non mi lascia stecchita sul campo. Appena fa buio indosso i miei panni di gattara, prendo tutto l'armamentario e mi reco dai mici per la pappa, la prima tappa la faccio da tre mici, attraverso un varco nella rete metallica mi infilo in una vastissima proprietà di ulivi, lascio i crocchini e cambio l'acqua, poi mi innoltro ancora e sotto un altro albero di ulivo metto la pappa ad un'altra micia che non è mai stata accettata dagli altri e quindi per lasciarla tranquilla la faccio mangiare da sola e infine mi innoltro ancora di più nella proprietà per mettere i crocchi a due cani randagi. Mio marito non è felice del fatto che io entro fino in fondo in questo uliveto, mi dice sempre che può essere pericoloso, non si sa mai qualche male intenzionato e io sempre a dire che parte del terreno è illuminato dalla luce della strada e che il paese è lì a due passi e che insomma a limite urlo e qualcuno mi sentirà. Questa sera invece ero chinata per mettere i crocchi ai cani quando con la coda dell'occhio noto un'ombra che si avvicina, giuro il cuore mi è arrivato in gola, mi sono girata di scatto e vedo.........la micia solitaria che mi viene incontro. Certo l'ombra di una micia non è quella di un energumeno male intenzionato ma sul momento la paura l'ha fatta da padrona.