Storia di un gatto e del suo sguardo.
E' lunedì pomeriggio. Sono le cinque e mezza. Sono nel seminterrato, in studio, a lavorare da stamane alle sette e un quarto. Ogni tanto mi fermo a guardare fuori dalla finestra che dà nel pozzo luce. Piove ininterrottamente dalle nove di questa mattina; la classica giornata uggiosa e grigia che ogni tanto, raramente, capita di incontrare anche a noi quì in Puglia; dove non rimpiangi minimamente di trovarti davanti al computer a lavorare. Una settimana fà mi hanno chiamato per fare un lavoro, un calcolo strutturale di una palazzina di 5 piani. 5 Piani, come 5.000 euro lordi. Tanto vale la sicurezza e la vita di quelle 15 famiglie che andranno a vivere in quella palazzina e tanto vale la responsabilità che io, per i prossimi 50 anni della mia vita mi assumerò, difronte a qualsiasi calamità, civilmente e penalmente per loro. Che lavoro di m....a che faccio, bistrattato, sfruttato, sottostimato, deriso. Nonostante tutto quanto mi piace. Ovviamente all'impresa non importa come lo faccio. Gli basta "la firma". Mi ha chiamato e mi ha chiesto di farglielo urgentemente. Ricordo quando gli ho chiesto...."per quando vi serve?" Risposta immediata e indifferente, come se fosse - e lo è - consuetudine....."per ieri!" Io pensavo, senza rispondere verbalmente perchè come me ne stanno altri mille senza far nulla al momento, "ma se serve per ieri perchè diavolo non mi hai chiamato l'altro ieri!!!!!".
Sono passati quindici giorni: i calcoli li ho terminati, i disegni degli esecutivi li ho finiti, ah no....devo correggere la platea di fondazione. Mancano ancora le relazioni di calcolo, sui materiali, geotecnica eh si.....manca ancora il piano di manutenzione!!! Che buffonata il piano di manutenzione!
Per mercoledì devo e voglio terminare! Sono le sei meno un quarto ora; Rosa è a bari vecchia, da un cliente che vuole ristrutturare la sua salumeria. Poveretta, lei non sà ancora di che si tratta, io lo immagino già. Il salumiere pretenderà sicuramente di aprire una porta di 2 metri in un muro portante al piano terra di un palazzo di 5 piani in muratura fatiscente e che cade a pezzi. E lo pretende per, se va bene, 400 euro lordi, tanto ha l'amico dell'amico che gli mette la firma per 450. Responsabilità su responsabilità, non solo per i prossimi 50 anni, ma in questo caso anche per le porcat....e che hanno fatto nei 1000 precedenti. Tornerà delusa, dopo aver rifiutato ovviamente l'incarico. Che lavoro di m....a.
Mi ci vuole un caffè, di rospi amari a pensare ne ho ingoiati fin troppi per oggi.
Salgo le scale, arrivo in cucina, preparo la macchinetta.....guardo le novità sul forum di g.it mentre aspetto che esca il caffè, rispondo velocemente a un tizio nella sezione prato. Che simpatica la sezione prato, quanta brava gente e quanta competenza. E' uscito il caffè; buono, insolitamente buono oggi. Mi fumo la sigaretta e contemplo il mio prato sotto la pioggia incessante, inebriante l'odore dell'erba sotto la pioggia. Ok, sono le sei e dieci, è ora di riprendere a lavorare.....inizio, svogliatamente e stancamente a trascinarmi giù per le scale.
Giro il pianerottolo, intravedo una sagoma: è Grappino. Da dove è uscito? Dove stava? che fà seduto sulle scale?
E' accovacciato, raggomitolato, fermo....immobile su un gradino. Un gatto chilometrico racchiuso in un pugno di mano. Ma come diavolo fa???
E' bellissimo.
Si gira, mi guarda.
Io lo guardo.
Per un attimo penso a quanto sto indietro con il lavoro, quanto mi manca, quante cose devo fare. Ma chi se ne frega.
Mi fermo, mi siedo. Come sono scomodi questi gradini.
Io lo guardo, lui mi guarda.
Le sue pupille, fessure dettate dalla scarsezza della luce lungo le scale. Occhi spalancati, fissi, fermi sù di me. La sua calma è serafica.
E' immobile; non si muove, non uno scatto, non un movimento di orecchie dettato da qualche rumore o suono lontano come solitamente accade.... è pienamente concentrato su di me. Direi quasi che mi studia e che mi squadra, ma non è possibile perchè lui conosce tutto di me e capisce tutto di me.
Potenza del suo sguardo; fisso, autoritario, irriverente, decisamente superiore. Sono passati 5 minuti, forse trenta, forse uno....non lo so....fatto stà che mi sembra una vita. Come si dilata e si comprime la percezione del tempo a seconda dei casi.
Continuo a reggere e controbattere il suo sguardo......occhi verso occhi. Lui non manifesta alcun disturbo; io, al contrario, inizio a innervosirmi. Sento un formicolio pervadere e scendere lungo ogni singolo muscolo del mio corpo. La mia fermezza e saldezza vacilla, sento le gambe stanche....gli occhi poi sono asciutti, appannati, le palpebre pesano come se non dormissi da secoli. Non resisto più, devo abbassare lo sguardo....devo rilassarmi. E lo faccio.
Mi sovviene in mente la frase di Churchill che orgogliosamente porto in firma nel forum: "il gatto ti guarda dall'alto verso il basso". Quanto è vero!
Quanta superiorità e quanta saggezza è insita in Grappino, e in tutti i gatti. Vive una vita dura, pericolosa, incosciente, cruda, cattiva; ma la accetta così com'è....sinceramente; con una dignità e una fierezza che forse io non avrò mai. Mi sento terribilmente inferiore....irrequieto, sconfitto, deluso, malinconico.
Lui lo capisce subito. Come ca...o fà a capire ciò che sento istantaneamente?, diavolo di un felino!!!! Il suo sguardo cambia istantaneamente. Si muove. Viene verso di me. Inizia a fare le fusa. Si struscia sulle mie gambe e si protende sulle stesse per darmi il bacetto come solitamente fa la sera sul letto. Ha stabilito un rapporto alla pari, pur essendo superiore....sembra volermi dire che in fondo lui ama stare con me....non gli interessa null'altro. Sono sollevato, una leggerezza mi pervade. Non sento più dolori e più fastidi, i nervi si distendono completamente, il cuore e l'animo sono invasi dal buon umore. Capisco che il nostro rapporto è più importante di qualsiasi altra cosa e per lui si tratta di un rapporto assolutamente alla pari. Io gli rispondo, a voce, che anche per me è così.
E' ora di tornare a lavorare, lui lo sà e mi segue lungo le scale. Forse sono le sette, o anche più....ormai il sole è tramontato, dalla finestra scorgo che fuori piove ancora ma ormai un raggio di luce è penetrato da fuori. Non sò da dove viene, anzi lo sò, viene dalla mia mente perchè fuori è ormai buio.....non importa.....sò solo che rende tutto ciò che devo ancora fare enormemente più leggero.
Potenza dello sguardo di un gatto.
PS: Scusate se sono stato prolisso.... non è necessario leggere questo sfogo/post
E' lunedì pomeriggio. Sono le cinque e mezza. Sono nel seminterrato, in studio, a lavorare da stamane alle sette e un quarto. Ogni tanto mi fermo a guardare fuori dalla finestra che dà nel pozzo luce. Piove ininterrottamente dalle nove di questa mattina; la classica giornata uggiosa e grigia che ogni tanto, raramente, capita di incontrare anche a noi quì in Puglia; dove non rimpiangi minimamente di trovarti davanti al computer a lavorare. Una settimana fà mi hanno chiamato per fare un lavoro, un calcolo strutturale di una palazzina di 5 piani. 5 Piani, come 5.000 euro lordi. Tanto vale la sicurezza e la vita di quelle 15 famiglie che andranno a vivere in quella palazzina e tanto vale la responsabilità che io, per i prossimi 50 anni della mia vita mi assumerò, difronte a qualsiasi calamità, civilmente e penalmente per loro. Che lavoro di m....a che faccio, bistrattato, sfruttato, sottostimato, deriso. Nonostante tutto quanto mi piace. Ovviamente all'impresa non importa come lo faccio. Gli basta "la firma". Mi ha chiamato e mi ha chiesto di farglielo urgentemente. Ricordo quando gli ho chiesto...."per quando vi serve?" Risposta immediata e indifferente, come se fosse - e lo è - consuetudine....."per ieri!" Io pensavo, senza rispondere verbalmente perchè come me ne stanno altri mille senza far nulla al momento, "ma se serve per ieri perchè diavolo non mi hai chiamato l'altro ieri!!!!!".
Sono passati quindici giorni: i calcoli li ho terminati, i disegni degli esecutivi li ho finiti, ah no....devo correggere la platea di fondazione. Mancano ancora le relazioni di calcolo, sui materiali, geotecnica eh si.....manca ancora il piano di manutenzione!!! Che buffonata il piano di manutenzione!
Per mercoledì devo e voglio terminare! Sono le sei meno un quarto ora; Rosa è a bari vecchia, da un cliente che vuole ristrutturare la sua salumeria. Poveretta, lei non sà ancora di che si tratta, io lo immagino già. Il salumiere pretenderà sicuramente di aprire una porta di 2 metri in un muro portante al piano terra di un palazzo di 5 piani in muratura fatiscente e che cade a pezzi. E lo pretende per, se va bene, 400 euro lordi, tanto ha l'amico dell'amico che gli mette la firma per 450. Responsabilità su responsabilità, non solo per i prossimi 50 anni, ma in questo caso anche per le porcat....e che hanno fatto nei 1000 precedenti. Tornerà delusa, dopo aver rifiutato ovviamente l'incarico. Che lavoro di m....a.
Mi ci vuole un caffè, di rospi amari a pensare ne ho ingoiati fin troppi per oggi.
Salgo le scale, arrivo in cucina, preparo la macchinetta.....guardo le novità sul forum di g.it mentre aspetto che esca il caffè, rispondo velocemente a un tizio nella sezione prato. Che simpatica la sezione prato, quanta brava gente e quanta competenza. E' uscito il caffè; buono, insolitamente buono oggi. Mi fumo la sigaretta e contemplo il mio prato sotto la pioggia incessante, inebriante l'odore dell'erba sotto la pioggia. Ok, sono le sei e dieci, è ora di riprendere a lavorare.....inizio, svogliatamente e stancamente a trascinarmi giù per le scale.
Giro il pianerottolo, intravedo una sagoma: è Grappino. Da dove è uscito? Dove stava? che fà seduto sulle scale?
E' accovacciato, raggomitolato, fermo....immobile su un gradino. Un gatto chilometrico racchiuso in un pugno di mano. Ma come diavolo fa???
E' bellissimo.
Si gira, mi guarda.
Io lo guardo.
Per un attimo penso a quanto sto indietro con il lavoro, quanto mi manca, quante cose devo fare. Ma chi se ne frega.
Mi fermo, mi siedo. Come sono scomodi questi gradini.
Io lo guardo, lui mi guarda.
Le sue pupille, fessure dettate dalla scarsezza della luce lungo le scale. Occhi spalancati, fissi, fermi sù di me. La sua calma è serafica.
E' immobile; non si muove, non uno scatto, non un movimento di orecchie dettato da qualche rumore o suono lontano come solitamente accade.... è pienamente concentrato su di me. Direi quasi che mi studia e che mi squadra, ma non è possibile perchè lui conosce tutto di me e capisce tutto di me.
Potenza del suo sguardo; fisso, autoritario, irriverente, decisamente superiore. Sono passati 5 minuti, forse trenta, forse uno....non lo so....fatto stà che mi sembra una vita. Come si dilata e si comprime la percezione del tempo a seconda dei casi.
Continuo a reggere e controbattere il suo sguardo......occhi verso occhi. Lui non manifesta alcun disturbo; io, al contrario, inizio a innervosirmi. Sento un formicolio pervadere e scendere lungo ogni singolo muscolo del mio corpo. La mia fermezza e saldezza vacilla, sento le gambe stanche....gli occhi poi sono asciutti, appannati, le palpebre pesano come se non dormissi da secoli. Non resisto più, devo abbassare lo sguardo....devo rilassarmi. E lo faccio.
Mi sovviene in mente la frase di Churchill che orgogliosamente porto in firma nel forum: "il gatto ti guarda dall'alto verso il basso". Quanto è vero!
Quanta superiorità e quanta saggezza è insita in Grappino, e in tutti i gatti. Vive una vita dura, pericolosa, incosciente, cruda, cattiva; ma la accetta così com'è....sinceramente; con una dignità e una fierezza che forse io non avrò mai. Mi sento terribilmente inferiore....irrequieto, sconfitto, deluso, malinconico.
Lui lo capisce subito. Come ca...o fà a capire ciò che sento istantaneamente?, diavolo di un felino!!!! Il suo sguardo cambia istantaneamente. Si muove. Viene verso di me. Inizia a fare le fusa. Si struscia sulle mie gambe e si protende sulle stesse per darmi il bacetto come solitamente fa la sera sul letto. Ha stabilito un rapporto alla pari, pur essendo superiore....sembra volermi dire che in fondo lui ama stare con me....non gli interessa null'altro. Sono sollevato, una leggerezza mi pervade. Non sento più dolori e più fastidi, i nervi si distendono completamente, il cuore e l'animo sono invasi dal buon umore. Capisco che il nostro rapporto è più importante di qualsiasi altra cosa e per lui si tratta di un rapporto assolutamente alla pari. Io gli rispondo, a voce, che anche per me è così.
E' ora di tornare a lavorare, lui lo sà e mi segue lungo le scale. Forse sono le sette, o anche più....ormai il sole è tramontato, dalla finestra scorgo che fuori piove ancora ma ormai un raggio di luce è penetrato da fuori. Non sò da dove viene, anzi lo sò, viene dalla mia mente perchè fuori è ormai buio.....non importa.....sò solo che rende tutto ciò che devo ancora fare enormemente più leggero.
Potenza dello sguardo di un gatto.
PS: Scusate se sono stato prolisso.... non è necessario leggere questo sfogo/post
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