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Le tipologie del giardino

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Il Pallino

Apprendista Florello
Ciao a tutti!
Dato che non se ne è ancora parlato, ho pensato di fare un po’ di chiarezza sui diversi tipi di giardino presenti (con qualche esempio)

Cominciamo dal Giardino Formale: è un discendente dei giardini romani, anche se ha trovato il suo pieno sviluppo nel Medioevo e nel Rinascimento, con il giardino all’Italiana.
Il giardino formale è basato sull’ordine, la simmetria, l’utilizzo della prospettiva e l’armonia derivata da questi: quindi vialetti lineari, linee parallele, utilizzo di siepi topiate, divisione dello spazio in due parti speculari; l’effetto generale è di calma, tranquillità, rigore . Sono utilizzate anche statue e sculture, e, frequenti nei parchi storici, l’acqua (ad esempio in vasche lineari)

Almeno nei suoi esempi più celebri, il giardino formale non è un giardino “da fiori”. Si utilizzano, in genere, specie sempreverdi facili da potare, come il tasso e il bosso, per sagomare parterres (gli spazi, di prato o ad aiuola, all’interno delle siepi) e figure (geometriche, o anche di animali). Questo conferisce, ovviamente, una certa staticità: i cambiamenti stagionali sono ridotti al minimo: questo può essere un vantaggio per chi desidera avere uno spazio bello anche d’inverno.

Personalmente lo trovo, nella sua forma più rigorosa, un po’ monotono ed ingessato: ci sono invece tanti begli esempi di contaminazioni di questo tipo di giardino con quello informale: quindi siepi potate severamente unite a bordure con perenni ed arbusti, secondo me una soluzione utile per conservare l’idea di ordine e stabilità, aggiungendo un po’ di interesse supplementare in primavera, estate e autunno.
Alcuni famosi giardini formali sono: Villa Gamberaia in Toscana, Villa Lante, Villa d’Este (con un forte utilizzo dell’acqua e delle fontane)







Versailles





Villa Gamberaia



 
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Il Pallino

Apprendista Florello
Il Giardino all’Inglese (o paesaggistico) nasce nel 18° secolo, in Inghilterra. E’ abbandonato l’uso della prospettiva e della chiusura dello spazio, simbolo del dominio dell’uomo sulla natura, per una concezione di giardino più vicina alla corrente del Romanticismo: il giardino all’inglese è un connubio tra arte e natura (il pittoresco: sono artisti, appunto pittori paesaggisti, come William Kent a dare un grande impulso a questo nuovo stile), tra naturale ed artificiale: grotte, grandi specie arbustive, cascate, convivono con rovine, statue, tempietti.
Gli opposti, come l’ordinato dei prati e il selvaggio dei gruppi di alberi, si uniscono in modo armonico: colui che ci cammina proverà stati d’animo diversi, a seconda del carattere del luogo. Le estensioni sono grandi e il terreno, a volte, irregolare.
Esempi di giardino inglese in Italia sono il parco della Reggia di Caserta e il Giardino Inglese di Palermo.


Il Giardino Informale è decisamente diverso dal formale, come suggerisce il suo nome. Non ci sono più le linee rette e definite del giardino formale, ma forme morbide, e soprattutto l’abbondanza della vegetazione: segue il modello del cottage garden inglese è basato decisamente sul colore, sulle tessiture e sui cambiamenti stagionali: a inizio primavera bulbose, più avanti perenni, rose, arbusti da fiore, arbusti da bacca e a foglie colorate d’autunno. L’effetto è di spontaneità, anche se piante e fioriture sono calcolate ed accostate con un progetto preciso.
Via libera alla scelta delle piante: il cottage garden annovera Rose, Salvia, Geranium, Digitalis, Alchemilla, Delphinium, Centranthus, Echinacea, tra le tante..

Rispetto al giardino formale, è piuttosto impegnativo: bisogna togliere le infiorescenze secche, le foglie appassite fare attenzione che nessuna pianta abbia il sopravvento..perdona comunque dimenticanze nella manutenzione con il suo rigoglio. E’ facile da cambiare da un anno all’altro: si possono spostare i gruppi di perenni, aggiungere annuali da fiore, arricchirlo con decorazioni rustiche.

E’ particolarmente adatto a chi desidera ospitare la fauna locale e creare un po’ di biodiversità nel proprio spazio: infatti la varietà di piante può dare nutrimento rifugio a tutta una serie di insetti, uccelli e piccoli animali.

E’ il giardino che mi piace di più: rigoglioso, vitale, mai uguale a se stesso. Certo, un forte uso delle perenni comporta l’avere delle bordure un po’ spoglie durante l’inverno, ma si può rimediare utilizzando anche arbusti e specie sempreverdi che possano dare una struttura, e graminacee, belle e decorative anche d’inverno. Io trovo sempre incredibile vedere, in poche settimane, spuntare foglie fusti e fiori praticamente dal nulla :) Nonostante questo, avere una buona struttura di base è caldamente consigliabile.

Una tendenza (ri)emersa negli ultimi anni è quella dell’orto-giardino: qui piante ornamentali e da fiori crescono in compagnia di verdure, erbe aromatiche e piante da frutta, possibilmente con un aspetto decorativo. Anche un orto può essere una valida scelta ornamentale se si cura bene il suo disegno e la scelta delle piante: inoltre offre l’opportunità di avere verdure e frutta a km zero!

Ecco alcuni esempi di giardini informali e cottage gardens (un giardino che inizialmente era un orto-giardino, con verdure e piante da frutto, con alcuni fiori per eventuali usi domestici: gradualmente è diventato un giardino di soli fiori)









L’ultima foto presenta un giardino di Piet Oudolf, un paesaggista che utilizza il Prairie Planting: grandi masse di graminacee ed erbacee perenni, in un numero relativamente ridotto di varietà- in realtà il discorso sarebbe molto più lungo..sarebbe interessante un approfondimento.

 

Il Pallino

Apprendista Florello
Il Giardino giapponese ha una storia più antica del giardino europeo. E’ dedicato all’armonia e alla sua contemplazione: rappresenta una sorta di microcosmo nel macrocosmo, una riproduzione simbolica in piccolo della natura, attraverso alcuni elementi precisi. Quindi non ci sono linee rette e simmetrie: il giardino giapponese è caratterizzato dalle curve, che non sono disposte in modo casuale ma vengono previste attraverso un progetto attento.

Questo tipo di giardino si fonda sull’opposizione armonica di alcuni elementi:
L’acqua, simbolo di movimento, rinnovamento, trasformazione: è presente in ruscelli e laghetti di aspetto spontaneo e naturale.
La pietra: la pietra è immutabile, perciò significa l’eternità, la forza, la stabilità, in opposizione all’acqua, con cui spesso è associata nei corsi dei ruscelli. A seconda della loro forma e disposizione assumono significati diversi. Nel “giardino secco” zen sono associate a muschi e piccole piante per simboleggiare la presenza contemporanea della vita e del cambiamento accanto all’immutabile.
Alberi e piante: il giardino giapponese non è ricco di fiori come quello informale: si gioca più sui contrasti di foglie e sulle forme che sul colore. Gli alberi e gli arbusti, perlopiù sempreverdi (Pinus, Azalea), di origine giapponese, sono il simbolo della longevità; le piante a foglie caduche (un esempio su tutte l’acero giapponese) rappresentano il ciclo delle stagioni, il passare del tempo, la caducità.

Una forma particolare di giardino giapponese è il giardino zen o secco o karesansui: è la fusione tra il giardino giapponese e la filosofia zen. E’ ancora più stilizzato rispetto al precedente: sono assenti l’acqua, sostituita da ghiaia o sabbia rastrellata, e le piante (presenti in pochissime specie). Un elemento cardine è il vuoto: vuoto e materialità hanno un rapporto e un’armonia precisi.

Il g. giapponese è certamente interessante ed affascinante, ma bisogna fare attenzione: rischia di essere totalmente fuori contesto, e quindi priva di senso, in un luogo non adatto: è una soluzione attuabile in spazi separati dall’ambiente esterno (cortili, terrazzi..)
Ecco alcune immagini di giardini giapponesi e zen.











(Tutte le foto sono da Internet; fonti: "Progettare gli spazi verdi")

Ovviamente questo è solo un piccolo compendio, molto in linea generale. Ovviamente ci sarebbe molto di più da dire (parlare più estesamente della storia del giardino, approfondire sul roccioso..)
Spero comunque comunque che serva a far interessare un po' all'argomento!
 

scardan2

Maestro Giardinauta
Concordo al 100%.
Era un post che pensavo da un po' di aprire ma ero troppo pigro per scrivere il tutto. Concordo sopratutto sul discorso della contestualizzazione dei giardini, che non stano nel vuoto ma con delle case intorno.
 

lore.l

Moderatrice Sezz. Giardinaggio / Composizioni Flor
Membro dello Staff
Bravo è molto interessante,te lo metto in rilievo!!!ciao ciao
 

jp60

Giardinauta
Che bell idea. Oggi ci sono anche il 'gravel garden' il giardino di ghiaia, the tropical garden, il giardino tropicale. Provate a googleare!
 

Il Pallino

Apprendista Florello
Che bell idea. Oggi ci sono anche il 'gravel garden' il giardino di ghiaia, the tropical garden, il giardino tropicale. Provate a googleare!

Oh, ce ne sarebbe da dire :) Questo è un piccolo cenno alle tipologie più famose e diffuse ;)

Concordo al 100%.
Era un post che pensavo da un po' di aprire ma ero troppo pigro per scrivere il tutto. Concordo sopratutto sul discorso della contestualizzazione dei giardini, che non stano nel vuoto ma con delle case intorno.

La contestualizzazione sarebbe una discussione interessante! Ci sono una serie di esempi assurdi che si potrebbero fare, come ad esempio la rotonda piantata ad aceri giapponesi (!) nei pressi della mia città..

Il bellissimo giardino all'inglese di Cristopher Lloyd...

Una discussione sui principali paesaggisti (butto lì un nome, Gertrude Jekyll) e sui loro giardini sarebbe molto utile! Bisognerebbe trovare documentazione specifica, cosa non facile purtroppo..
 

Harma

Maestro Giardinauta
Ho cercato varie volte dei libri di Gertrude Jekyll purtroppo solamente in inglese,ora che ci penso,forse li trovo in olandese,in fondo siamo vicini di casa...vado dare un occhiata.
Che tristezza a vedere certe rotonde....Dove abito c'e una ragazza che cura alcune rotonde,e sono veramente molto belle,ma la maggior parte delle persone non ci fa nemmeno caso..
 

IlGiardinodeiPigri

Maestro Giardinauta
Complimenti Pallino, meraviglioso thread !!! :hands13::hands13::hands13::hands13::hands13:

@ Harma molto bello il tuo video, da sospirare di non essere là...... e per i rodofili :D

[video=youtube;oCEWmKv9r4Y]http://www.youtube.com/watch?v=oCEWmKv9r4Y[/video]

un misto di giardino inglese e giardino formale :)
 

Il Pallino

Apprendista Florello
Ho anche il libro di Austin, che mostra i suoi giardini :)
Sono bellissimi anche se li trovo un po' monocordi, troppo incentrati sulle rose (cosa anche ovvia, dato che le vende :lol:).. il mio giardino ideale è Mottisfont Abbey, creazione del celeberrimo Graham Thomas, rose e perenni a profusione: http://susie-themillhouse.blogspot.com/2010_07_01_archive.html

Un giardino, non specificatamente dimostrativo, incentrato su un solo tipo di pianta, per quanto ricca di specie e varietà, secondo me rischia di essere un po' stancante: le rose sono primedonne e hanno bisogno di comprimari :) (oltre ad avvantaggiarsi dell'essere coltivate insieme ad altre piante..)

A parte questo: passerei giorni in quel vivaio!!
 

IlGiardinodeiPigri

Maestro Giardinauta
Condivido al 100% solo rose è stucchevole, anche perchè la rosa come cespuglio è un pò rigidotto e ripetitivo.... però ahhhhhh (sospirone :love:) mi perderei anch'io in quel vivaio :love:
 

natabruja

Esperta Sezz. Rose
Mi aggiungo ai complimenti di tutti per il 3d:hands13:
Sono molto d'accordo con te Pallino, amo i giardini informali, un po' arruffati, tant'è che sto cercando disperatamente di fare un "terrazzo informale":crazy: Al momento non credo di esserci riuscita tanto ma mi sto impegnando.
E a proposito di giardini famosi il mio preferito è La Mortella di Ischia. Lo definiscono un giardino mediterraneo subtropicale ma per me racchiude diverse tipologie di giardino. Disegnato da R. Page su incarico di Susanna Walton che ha dedicato la sua vita alla realizzazione di questo splendore. Vi metto qui alcune foto (fatte da me) ed iin fondo il link del sito per chi volesse approfondire.

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http://www.lamortella.org/it/giardino
 

Harma

Maestro Giardinauta
Io c'ero....bellissimo!!!!
Mi aggiungo ai complimenti di tutti per il 3d:hands13:
Sono molto d'accordo con te Pallino, amo i giardini informali, un po' arruffati, tant'è che sto cercando disperatamente di fare un "terrazzo informale":crazy: Al momento non credo di esserci riuscita tanto ma mi sto impegnando.
E a proposito di giardini famosi il mio preferito è La Mortella di Ischia. Lo definiscono un giardino mediterraneo subtropicale ma per me racchiude diverse tipologie di giardino. Disegnato da R. Page su incarico di Susanna Walton che ha dedicato la sua vita alla realizzazione di questo splendore. Vi metto qui alcune foto (fatte da me) ed iin fondo il link del sito per chi volesse approfondire.

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http://www.lamortella.org/it/giardino
 
Stato
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