Vagabonda
Florello Senior
Conosco una tizia, da diversi anni, laureata in inglese, e parla molto bene anche il francese; in ogni occasione (se non c'è occasione se la crea) sfoggia qualche termine anglosassone, o francese, così, tanto per fare qualcosa.
Io ho studiato il francese a 33 anni, per la prima volta, quando abitavo in Belgio, e poi anche l'inglese perchè lo conoscevo come quelli che dicono di aver studiato inglese a scuola e che è sufficiente per fare un viaggio ma non è vero perchè non capisci una mazza di quello che dicono e ti senti un pesce fuor d'acqua. E quindi ho un'infarinatura di francese, una bella spolveratona di inglese, un po' di latino, e l'italiano, errori permettendo. Tornando alla tizia di cui sopra, però, spesso se ne esce con cose ridicole, errori grossolani, frasi fatte che non c'entrano niente col contesto; una volta, anni fa e mi è rimasto impresso, ha detto "mi sono insospettAta". Un'altra volta parlava del suo cane barboncino e diceva che forse era un cane "dell'estero" (intendeva importato dall'Est, perchè sempre malaticcio). Recentemente mi ha detto che in Italia solo 2 categorie di persone meritano gli stipendi; gli operai e i chirurghi. Gli operai perchè sono umili (e vabbè, anche se per me non è l'umiltà la molla per cui dovrebbero guadagnare), e i chirurghi perchè salvano le vite.
Insomma, è una persona stupida, per il mio metro di giudizio. Vuota, incosistente, lamentosa, noiosa e stupida. Però tira fuori sempre giudizi, critiche anche molto feroci, accuse, a volte condite di termini francesi e inglesi, perchè lei ha cultura e ci tiene a mostrarla.
QUesta persona la ignoro, se posso, a volte non riesco perchè quello che dice è veramente fuori misura, oggettivamente sbagliato e fuorviante oltre che offensivo e quindi le rispondo; le sottolineo che prima di dare dell'ignorante a qualcuno bisognerebbe non essere ignoranti per primi, sapere di cosa si sta parlando, conoscere i risvolti degli argomenti trattati, i vari aspetti.
E così mi è venuta in mente quella frase del Vangelo, se non sbaglio (scusate non sono credente), cioè che esistono tante persone che notano la pagliuzza negli occhi altrui e ignorano la trave nel proprio occhio. Un po' come quelle persone che giocano a fare gli anticonformisti, ma poi alla prima occasione tirano fuori la loro vera natura conformista e piatta, o che fanno i filosofi, gli alternativi che ti citano poeti sconosciuti o frasi incomprensibili magari sbagliandole a loro volta, certi che tanto l'interlocutore comunque ne sappia meno di loro. Come quelli che citano il latino, sbagliando clamorosamente la grammatica o l'ortografia, perchè vogliono metterti in difficoltà.
Come reagite con queste persone? Lasciate correre?
Concludo citando la persona a me più cara, quella che ha cambiato la mia vita, è una frase inglese ma vi riporto anche la traduzione (un po' letterale), è di Charles Darwin:
"Ignorance more frequently begets confidence than does knowledge"
"L'ignoranza genera sicurezza più frequentemente della conoscenza"
Io ho studiato il francese a 33 anni, per la prima volta, quando abitavo in Belgio, e poi anche l'inglese perchè lo conoscevo come quelli che dicono di aver studiato inglese a scuola e che è sufficiente per fare un viaggio ma non è vero perchè non capisci una mazza di quello che dicono e ti senti un pesce fuor d'acqua. E quindi ho un'infarinatura di francese, una bella spolveratona di inglese, un po' di latino, e l'italiano, errori permettendo. Tornando alla tizia di cui sopra, però, spesso se ne esce con cose ridicole, errori grossolani, frasi fatte che non c'entrano niente col contesto; una volta, anni fa e mi è rimasto impresso, ha detto "mi sono insospettAta". Un'altra volta parlava del suo cane barboncino e diceva che forse era un cane "dell'estero" (intendeva importato dall'Est, perchè sempre malaticcio). Recentemente mi ha detto che in Italia solo 2 categorie di persone meritano gli stipendi; gli operai e i chirurghi. Gli operai perchè sono umili (e vabbè, anche se per me non è l'umiltà la molla per cui dovrebbero guadagnare), e i chirurghi perchè salvano le vite.
Insomma, è una persona stupida, per il mio metro di giudizio. Vuota, incosistente, lamentosa, noiosa e stupida. Però tira fuori sempre giudizi, critiche anche molto feroci, accuse, a volte condite di termini francesi e inglesi, perchè lei ha cultura e ci tiene a mostrarla.
QUesta persona la ignoro, se posso, a volte non riesco perchè quello che dice è veramente fuori misura, oggettivamente sbagliato e fuorviante oltre che offensivo e quindi le rispondo; le sottolineo che prima di dare dell'ignorante a qualcuno bisognerebbe non essere ignoranti per primi, sapere di cosa si sta parlando, conoscere i risvolti degli argomenti trattati, i vari aspetti.
E così mi è venuta in mente quella frase del Vangelo, se non sbaglio (scusate non sono credente), cioè che esistono tante persone che notano la pagliuzza negli occhi altrui e ignorano la trave nel proprio occhio. Un po' come quelle persone che giocano a fare gli anticonformisti, ma poi alla prima occasione tirano fuori la loro vera natura conformista e piatta, o che fanno i filosofi, gli alternativi che ti citano poeti sconosciuti o frasi incomprensibili magari sbagliandole a loro volta, certi che tanto l'interlocutore comunque ne sappia meno di loro. Come quelli che citano il latino, sbagliando clamorosamente la grammatica o l'ortografia, perchè vogliono metterti in difficoltà.
Come reagite con queste persone? Lasciate correre?
Concludo citando la persona a me più cara, quella che ha cambiato la mia vita, è una frase inglese ma vi riporto anche la traduzione (un po' letterale), è di Charles Darwin:
"Ignorance more frequently begets confidence than does knowledge"
"L'ignoranza genera sicurezza più frequentemente della conoscenza"