Ricevo e giro....
Oggi fanno 65 giorni da quando abbiamo trovato Brina e, dopo l’ultimo intervento (crediamo proprio che non ne dovrà subire più) avvenuto il 20 aprile scorso, Brina può finalmente mangiare da sola, perché alla clinica le hanno stabilizzato la mandibola con una placca di acciaio.
Crediamo sia venuto finalmente il momento per Brina di lasciare la clinica e siamo tutti molto soddisfatti per i risultati ottenuti, esteticamente assomiglia forse più a un agnellino però è un bell’agnellino e soprattutto è un agnellino che vive e continuerà a vivere nonostante il terribile incidente.
Vogliamo ringraziare l’equipe della clinica di Olbia che non solo ha svolto un difficilissimo lavoro tecnico di ricostruzione, ma un altrettanto importante lavoro di assistenza psicologica attraverso il quale Brina oggi guarda a noi umani non più con paura e sospetto.
Vogliamo ringraziare tutti voi (tantissimi) che ci avete aiutato in questa impresa e ci scusiamo se abbiamo atteso fino ad oggi per aggiornarvi, ma siamo purtroppo impegnati ad affrontare un’altra grave contingenza dovuta alla inopinata decisione della ASL (rimasta colpevolmente assente in tutti gli anni passati) di accalappiare tutti i cani randagi di OLbia inviandoli al nostro rifugio, senza rendersi conto che la nostra capacità di accoglienza ha ormai superato tutti i tollerabili limiti e non sappiamo più dove metterli.
Con gli ultimi arrivi che sono quotidiani crediamo di aver raggiunto ormai 650 ospiti e, al dilà delle difficoltà logistiche (ci mancano recinti,cucce, tettoie ecc), non sappiamo ancora oggi se e quanto ci verrà corrisposto dal comune di Olbia per il loro mantenimento, percui le nostre preoccupazioni non sono poche e non è facile prendere sonno la sera.
Comunque ritorniamo a Brina, dicevamo è giunto il momento di andare a casa, ma qui ci assale il dubbio che forse Brina non possa tornare nella sua casa, perché starebbe all’aperto insieme ad altri cani da caccia e oltre al timore che possa venire aggredita senza avere più la capacità di difendersi, crediamo sia opportuno, anzi necessario, che trovi una sistemazione dove possa avere le cure e l’attenzione necessarie.
Il suo proprietario è una brava persona, ma riconosce di non essere in grado di garantire a Brina una sistemazione adeguata alla sua nuova condizione.
Per noi inizia ora il compito più difficile, trovare la giusta casa per Brina.
Finora abbiamo sempre avuto la grande fortuna di non sbagliare decisione (basta vedere le nostre storie a lieto fine) e per Brina dobbiamo avere la stessa grande fortuna anzi abbiamo bisogno che la fortuna sia proprio grande grande e, nell’attesa che questo sogno si materializzi, Brina aspetterà speranzosa presso la clinica.
Come promesso all’inizio della vicenda non appena Brina sarà nella sua nuova e definitiva casa vi daremo conto di quanto abbiamo ricevuto e di quanto abbiamo speso, per intanto metteremo sul nostro sito l’elenco delle persone che hanno partecipato.
Ancora grazie a tutti voi che ci avete sostenuto e continuate a farci coraggio.
Sergio Lida Olbia