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Chi trova un cane trova un problema

Vagabonda

Florello Senior
Ho appena letto questa notizia, ormai non mi stupisco più di niente, ma è assurdo. Vergognoso e ingiusto. E spero che chiunque abbia un cane, leggendo, capisca l'importanza del microchip (e non del tatuaggio, che ogni tanto ancora si fa!)
http://roma.corriere.it/roma/dilatu.../09/cane-trovatello-allarme-canili_full.shtml
Chi trova un cane, trova un problema
Fido rifiutato dal canile: abbandonatelo
Gruppo di amici salva meticcio sull'Ostiense, ma le strutture municipali non accettano animali trovati da privati. Cirinnà: riaprire liste d'attesa bloccate dal 2008

ROMA - È questione di pochi attimi. «Vedi un cane in mezzo alla strada e il primo istinto è fermarsi e verificare che il povero animale non sia solo», racconta Elisabetta A. Non tutti, a dire il vero, l’avrebbero fatto ma Elisabetta, una professionista che vive e lavora a Roma, non si è sottratta. Una settimana fa, mentre tornava a casa, la ragazza ha notato un meticcio di colore marrone che si aggirava pericolosamente lungo la carreggiata della via Ostiense e si è fermata per metterlo al sicuro. Il cane non aveva medaglietta e il guinzaglio sembrava strappato. E qui inizia la disavventura.

Il meticcio salvato sulla via Ostiense ora in cerca di casa o del padrone
CANILI PIENI – «Ho chiesto in giro, nei pressi di Dragona, se qualcuno aveva perso un cane – continua Elisabetta – Non potendolo tenere (ero con amici), ci siamo diretti al canile della Muratella dove ci è stato risposto che non potevano prendere in custodia un cane senza microchip e senza tatuaggio e che se l’avessimo lasciato ci avrebbero denunciato. Ma come è possibile, una struttura pubblica che non accoglie i cani trovatelli?».
Sconcertata – pare che un addetto del canile le abbia suggerito di «lasciare il cane in un campo e non in mezzo alla strada» – Elisabetta si reca nella stazione dei Carabinieri della Magliana. «I militari si sono molto impegnati – aggiunge la signora – hanno richiamato la Muratella dove all’una non rispondeva più nessuno, e altri canili ma non c’è stato verso, le strutture erano tutte piene».

VETERINARIO PRIVATO - Siccome l’idea di abbandonare da qualche parte il povero animale non l’ha nemmeno sfiorata, Elisabetta si dirige verso casa per tentare di risolvere la situazione. L’indomani fa visitare privatamente il cane(primo esborso) da un veterinario: «Che si è subito accorto come, invece, l’animale avesse il tatuaggio, cosa che non aveva notato il veterinario della Muratella – aggiunge Elisabetta – solo che è un tatuaggio sbiadito e non si riesce a risalire ai dati del proprietario».
Monica Cirinnà con un cane alano salvato
«CITTADINI LASCIATI SOLI» – Con una colletta tra amici, Elisabetta porta il cane in un ricovero privato (a pagamento, 200 euro al mese): «Abbiamo fatto così perché nessuno di noi poteva tenerlo in casa – conclude Elisabetta – ma come è possibile che le strutture pubbliche non aiutino il cittadino in questi casi? Poi ci lamentiamo dell’abbandono degli animali…». Già, com’è possibile? Spiega i motivi dell’impasse, Monica Cirinnà, già delegato del sindaco Veltroni per i diritti degli animali.
«Come da ordine di servizio, da ottobre 2008, solo i cani feriti, malati, tatuati o microchippati, a disposizione dell'autorità giudiziaria o pericolosi per l'incolumità pubblica possono entrare presso il canile del Comune di Roma – commenta Cirinnà, consigliere comunale Pd – È stata soppressa, infatti, la lista di attesa che i volontari gestivano e che consentiva di offrire un servizio ai cittadini, permettendo ai cani trovati da chiunque di entrare in canile non appena si liberava un posto in una gabbia. Sarebbe sufficiente quindi riaprire le liste di attesa per evitare che simili fatti possano riaccadere».

VERIFICA DEL TATUAGGIO – Non solo: «Per quanto riguarda la lettura, la verifica del tatuaggio è compito dei medici della Asl Roma D – sottolinea Monica Cirinnà – che si sono rivelati incompetenti in questo caso». Di qui l’appello: «Suggerisco all’assessore capitolino all’Ambiente, Marco Visconti, di chiedere all’Asl Roma D spiegazioni su quanto accaduto – conclude Cirinnà – e di riaprire immediatamente le liste di attesa, che sono a costo zero per l’amministrazione e che non fanno sentire il cittadino abbandonato a se stesso». Nel frattempo, Elisabetta e i suoi amici non potranno sostenere a lungo le spese per la cura del trovatello di via Ostiense: «Se qualcuno l’ha perso si faccia vivo tramite Corriere.it – concludono –. E i canili comunali ci facciano sapere se possono prenderlo in custodia».

Simona De Santis
09 marzo 2011
 

Piera58

Moderatrice Sez. Piccoli Amici
Membro dello Staff
L'ho sempre detto io, solo bla bla bla per farsi belli, all'atto pratico il nulla più totale. In Italia si continuano a fare leggi per poi rimanere tali solo sulla carta.
 

Vagabonda

Florello Senior
io spero che qualcuno venga preso a calci in cu.... per come -non- ha agito. Ma tanto non succederà mai, quelli il posto ce l'hanno sempre assicurato, qualunque cavolata facciano.
 

antylopenera

Apprendista Florello
Che schifo, mamma mia.....
Io oramai inizio DAVVERO a non stupirmi più di nulla,
ma lo SCHIFO aumenta: sempre attaccati a cavilli ASSURDI, pur di non fare ciò che è
UMANO.
 
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